Visualizza la versione completa : forse la sapete gia,ma e' sempre bello rileggerla....
Motociclisti... strana, meravigliosa gente...
* * * * * * * *Una volta, qualche anno fa, il papà di uno di noi che ora non c'è più, il papà di un Angelo con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definiti cosi: "Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran "capoccione" me li ha voluti far conoscere uno ad uno, questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli propri, immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI! Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo. Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alla loro anima per vedere com'è candida. Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare duro".
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli... È vero! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte.
Sì, è vero, in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte...
Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparatevi a sentire l'urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra...
In moto si muore, è vero... ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso...
E se ancora non lo avete capito... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai...
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui...
Lui che nella sua incoscienza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere.
E se vedrete il Motociclista ricambiare il saluto... beh, non c'è nulla di strano sapete?
Tra Angeli in terra ci si saluta sempre...
Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda...
Motociclisti... strana, meravigliosa gente!
Zio Marko
09-02-2010, 21:54
mi unisco con il cuore a queste parole splendide :!:
pacpeter
09-02-2010, 23:35
bello davvero....................
Sante parole nel bene e nel male
http://www.facebook.com/home.php?#!/video/video.php?v=1064357493352&ref=mf
nn male anche questa strappa lacrime....
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli... È vero! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte.
Sì, è vero, in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
Mmmh...
Romantico, ma non condivido per niente questo passaggio, perché la morte è fin troppo spesso dovuta a quell'irrazionale violenza e non alla sfortuna vera e propria, che è rarissima.
Passione e cervello DEVONO coesistere.
pacpeter
10-02-2010, 08:43
wotan: chiamala come vuoi, ma l'imprevisto, imponderabile è sempre dietro l'angolo.........
passione e cervello è ovvio che devono coesistere
Lo so, l'ho assaggiato di recente.
Soltanto, non mi piace conferire un'aura di romanticismo al pericolo, all'irrazionale e agli incidenti come prova da superare, o in cui morire. È il contrario esatto di ciò per cui mi batto da tempo.
gostiele
10-02-2010, 11:18
molto bella complimenti, mi associo a quanto dice Wotan sul discorso morte essendo uno che l'ha già vista brutta una volta e non vorrebbe più provare certe sensazioni ( anche se mi sono fatto male in auto...), le emozioni si possono provare anche senza andare a superare i limiti....
si ma qui nn si parla di sfortuna......
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli... È vero! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre, ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte.
Sì, è vero, in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
" un po come quando la tua lei si concede.....i diavoli che sono in te dove vanno a spasso???
sono concorde anche io che cervello e passione debbano coesistere ma nn sempre e' cosi e lo sapete bene tutti....quante volte state in moto, azzardate un sorpasso o per la foga vi ritrovati lunghi in una curva?
purtroppo e' cosi siamo umani e secondo il senso di quello che e' scritto sta proprio nello spiegare che nn sempre la nostra razionalita e' presente perche l'emozione la offusca.
da qui a dire che siamo allora tutti dei pazzi scatenati siamo ben lontano,
come si legge la prudenza l'abbiamo imparata piu o meno tutti quanti sulle nostre ossa...quindi
nn si parla di sfortuna wotan che gli hai dato di lambrusco??hehehehe
...........................
viceboxer71
10-02-2010, 14:29
bello il testo ma anch'io mi sento di dissentire in parte. Io vado in moto da 4 anni. ne ho 38, una moglie e una bimba di 2. Ho una passione quasi esagerata per LE MOTO. ho un boxer e quindi non voglio sfidare la forza centrifuga in curva ma mi piace "andare" e penso di dover imparare ancora molto dallo stare in strada. Credo che solo chi va in moto, e ci va per passione, può capirne il senso di libertà che qeusto viaggiare ti da. Ma allo stesso tempo ho un senso di "colpa" per il male che potrei causare alla mia famiglia facendo e facendomi male. e' una forza contrapposta che mi attrae e mi respinge. Assicuro che quando vado in moto non penso a questo. penso solo al viaggio e cerco di fare del mio meglio per divertirmi e non essere di pericolo per nessuno. Ma non facciamo dell'andare in moto un gioco per cui la vita può anche essere messa in pericolo. La vita, il sorriso di tuo figlio, o del tuo genitore, valgono infinitamente più del piacere di essere motociclista.
bello il testo ma anch'io mi sento di dissentire in parte. Io vado in moto da 4 anni. ne ho 38, una moglie e una bimba di 2. Ho una passione quasi esagerata per LE MOTO. ho un boxer e quindi non voglio sfidare la forza centrifuga in curva ma mi piace "andare" e penso di dover imparare ancora molto dallo stare in strada. Credo che solo chi va in moto, e ci va per passione, può capirne il senso di libertà che qeusto viaggiare ti da. Ma allo stesso tempo ho un senso di "colpa" per il male che potrei causare alla mia famiglia facendo e facendomi male. e' una forza contrapposta che mi attrae e mi respinge. Assicuro che quando vado in moto non penso a questo. penso solo al viaggio e cerco di fare del mio meglio per divertirmi e non essere di pericolo per nessuno. Ma non facciamo dell'andare in moto un gioco per cui la vita può anche essere messa in pericolo. La vita, il sorriso di tuo figlio, o del tuo genitore, valgono infinitamente più del piacere di essere motociclista.
questa infatti e' la razionalita e il buon senso ,ma smettiamola di pensare che la moto sia una bara volante...del resto quella che assomiglia ad una bara e' l'auto.....e nn la moto...del resto l'auto ha le maniglie....
eppure in auto ci sono tantissime persone che si comportano come se avessero una moto anzi molto peggio,dato che si sentono protetti solo perche stanno nel loro ovetto di metallo...e ricordate sempre che a 200 orari e' piu facile che mori con la macchina che con la moto.....
con la moto puoi scivolare e se un pizzico di fortuna ti aiuta scivoli fino a quando ti fermi in auto nn e' cosi......ti stampi e basta......
parlo con passione di due e 4 ruote ho svariate esperienze pistaiole sia con un mezzo che con l'altro,
del resto fin da piccoli noi ometti giocavamo con le automobiline e nn con le bambole.....
certo ora siam cresciuti e il buon senso ci aiuta cercando sempre di nn farci del male e nn procurarne agli altri.
viceboxer71
10-02-2010, 15:09
l'industria automobilistica ha fatto progressi enormi sulla sicurezza. in auto sei comunque dentro una cella più o meno protettiva. in moto la cella che urta contro un guardarail sono le tue ossa, non scherziamo. il rapporto tra mezzi circolanti e incidenti mortali e a "favore" del motociclista sull'automobilista per 18 a 1. verifica pure. ora mi fermo. non vorrei dare una impressione sbagliata. sono iscritto qui per la mia grande voglia di viaggiare. in moto.
l'industria automobilistica ha fatto progressi enormi sulla sicurezza. in auto sei comunque dentro una cella più o meno protettiva. in moto la cella che urta contro un guardarail sono le tue ossa, non scherziamo. il rapporto tra mezzi circolanti e incidenti mortali e a "favore" del motociclista sull'automobilista per 18 a 1. verifica pure. ora mi fermo. non vorrei dare una impressione sbagliata. sono iscritto qui per la mia grande voglia di viaggiare. in moto.
siamo qui tutti e due per lo stesso motivo...cmq nn me l'aspettavo che questa statistica cosi sfavorevole,sara' che ho perso piu amici in auto che in moto...cmq il fatto e' che in un modo o in una altro tutte e due le passioni sono pericolose ma del resto come tante altre passioni,dipendera' dal fatto che e' quella vena di pazzia e incoscenza che ci fa salire l'adrenalina e ci fa godere di certe sensazioni,
il succo e' sempre e cmq di cercare di usare il piu possibile la testa in tutto quello che si fa....
ps perche dovresti dare un'impressione sbagliata? hai espresso semplicemente la tua opinione nn mi sembra di essere stato offensivo nei tuoi riguardi..
È ovvio che la pericolosità risiede in ogni cosa che facciamo, non voglio andare fuori 3D ma da sempre per morire basta andare a lavoro, uscire di casa etc etc. Credo che chi ha scritto quel passaggio abbia voluto citare quel dualismo tra Angeli e diavoli che accompagna l'eterna insoddisfazione dell'uomo per il posto che la natura gli ha dato in questi mondo. Siamo l'unica specie animale alla quale il proprio habitat ed il mondo intero è sempre andato stretto. L'uomo non è stato contento fino a quando non ha invaso e fatto proprio tutto quello che lo circonda, imparando così ad attraversare i mari, poi a volare, ad immergersi, ad esplorare mondi ostili e nel nostro caso a spostarsi velocemente utilizzando macchinari che sostituiscono i piedi che la natura gli ha fornito. Ma tutto questo ogni tanto presenta il suo conto salato. Un'aereo cade una nave affonda, un'esploratore muore tra i ghiacci artici che stava attraversando, un automobilista o un motociclista sbatte contro qualcosa mentre usa il suo mezzo.
È la nostra natura, buoni buoni non ci sappiamo proprio stare ma voi la immaginate una vita senza tutto questo?
L'unica considerazione che posso fare in accordo con Wotan è che di sicuro nessuno per paura delle conseguenze può ridursi ad una vita banale, ma ognuno deve fare il massimo per non morire per una banalità !
il primo link della mia firma da sempre...
Swissrider
13-02-2010, 00:40
Credo che chi ha scritto quel passaggio abbia voluto citare quel dualismo tra Angeli e diavoli che accompagna l'eterna insoddisfazione dell'uomo per il posto che la natura gli ha dato in questi mondo
Wow, e da quando sei anche filosofo? :lol:
Ma a proposito di emozioni, e parlare di gnocca? :lol::lol::lol:
Quando parlo di gnocca mi riesce difficile usare un lessico composto, per questo non ne parlo qui :):):)
Swissrider
13-02-2010, 21:43
comunque anche per me, al di la' dell'emozione che suscita, percepisco un quasi tentativo di rendere epica ed eroica la possibilita' di lasciarci la biotta (la pelle). Ma devo condividere il piacere che si ha quando un bimbo ci saluta da un'auto mentre la seguiamo...
si infatti poetico ed emozionante---------
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |