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http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2010/18-gennaio-2010/tute-dainese-addio-all-italia-paese-piu-ricco-ha-paura-1602304100912.shtml
Chissà che non sia il solito percorso utilizzato da molte aziende italiane, per sbarazzarsi di un po' di personale con gli ammortizzatori sociali dello stato e nel frattempo organizzare e spostare la produzione all'estero.:mad:
MOCIONCI
18-01-2010, 12:47
crisi anche per loro....alla faccia dell'effetto Valentino...Yamaha Motor Italia docet
chuckbird
18-01-2010, 12:48
Questa è proprio una notizia di merda.
Ho pure le mutande di quella marca.
Stento a crederci.
nicola66
18-01-2010, 12:54
Chissà che non sia il solito percorso utilizzato da molte aziende italiane, per sbarazzarsi di un po' di personale con gli ammortizzatori sociali dello stato e nel frattempo organizzare e spostare la produzione all'estero.:mad:
infatti non si fa menzione di ridurre l'organico nelle sedi tunisine. Neppure di quanto ammonta il costo delle sponsorizzazioni.
esatto...in Tunisia, romania etc dove produce la dainese la crisi non c'è...
chuckbird
18-01-2010, 13:42
esatto...in Tunisia, romania etc dove produce la dainese la crisi non c'è...
La crisi è quella mentale degli imprenditori italiani dato che nonostante producano in questi paesi, non abbassano il prezzo dei prodotti...annullano la manodopera locale, aumentano la disoccupazione, nessuno ha soldi da spendere ... e il paese va in merda...
Mi meraviglia producessero ancora qualcosa in Italia, sulla loro roba vedo sempre il fedele "made in Romania". Tutta roba che poi costa "poco" con evidenti vantaggi per tutti...
La vedo lontana dalla realtà visto che la Dainese già non produce un tubo qui in italia , al massimo fanno il design qui da noi..
...poi se ci si scava anche la fossa (http://mvl.mit.edu/EVA/biosuit/Press/Dainese_MIT_Biosuit.pdf)da soli...
ottimo motivo per non comprare più nulla della Dainese
Devo dire che una parte di me è davvero contenta che le cose gli vadano male ...
Mi sono sempre chiesto come caz** facesse ad andare avanti producendo in paesi a basso costo e vendendo come se fosse stato fatto a mano da un artigiano italiano...
chuckbird
18-01-2010, 14:32
Devo dire che una parte di me è davvero contenta che le cose gli vadano male ...
Mi sono sempre chiesto come caz** facesse ad andare avanti producendo in paesi a basso costo e vendendo come se fosse stato fatto a mano da un artigiano italiano...
Indipendentemente da tutto la roba che fa è molto buona e il design è curatissimo.
Cmq e' un peccato, ho ancora una vecchia giacca in cordura replica roberts dei primi anni 90 che dopo tanti anni sembra nuova. Una volta facevano roba buona e cara, ora solo cara. Gli ultimi stivali che presi nel 2002 si disfecero nel giro di un anno.
Dainese non produce in Italia da una vita, ovviamente!
Ed ora produce poco anche all'estero!
paolo chiaraluna
18-01-2010, 14:56
Indipendentemente da tutto la roba che fa è molto buona e il design è curatissimo.
Quoto, ho una Laguna Seca bianca, divisibile che è spettacolare. Non so dove l'abbiano realizzata ma cmq, a mio avviso, è fatta davvero bene; idem per gli stivali sportivi Torque Out (questo fermo restando le mie maggiori simpatie per Spidi e Spyke).
zerbio61
18-01-2010, 15:04
dainese fa i propri interessi come tutte le aziende, se devono tagliare lo fanno, arrivederci e grazie !
King Meda
18-01-2010, 16:00
dainese fa i propri interessi come tutte le aziende, se devono tagliare lo fanno, arrivederci e grazie !
e allora noi facciamo i nostri interessi di cittadini e mettiamo dei bei dazi doganali.....così non c'è più convenienza ad andare a produrre all'estero! :thebirdm:
perchè se vai all'estero per risparmiare sui costi, allora questo risparmio lo dividi con i consumatori e non te lo metti in saccoccia! Anche perchè alla fine a pagare siamo sempre noi: disoccupazione, sussidi, cassa integrazione, prepensionamenti, accordi sindacali, ecc, ecc.....e da dove vuoi che li prendano sti soldi? Non è meglio che i lavoratori continuino a rimanere attivi e pagare le tasse che farli licenziare e metterli a carico dello stato? peraltro umiliandoli e facendogli perdere il know-how acquisito?
chuckbird
18-01-2010, 16:02
dainese fa i propri interessi come tutte le aziende, se devono tagliare lo fanno, arrivederci e grazie !
:lol::lol::lol:
Dogwalker
18-01-2010, 16:07
Non è meglio che i lavoratori continuino a rimanere attivi e pagare le tasse che farli licenziare e metterli a carico dello stato? peraltro umiliandoli e facendogli perdere il know-how acquisito?
Sarebbe meglio, come successo altre volte in casi similari, che i lavoratori impieghino il periodo di cassa integrazione per fondare una cooperativa ed entrare nel mercato con il proprio marchio. In molti settori questo è impossibile, dati i costi di impianto eccessivi, ma nel campo della pelletteria gran parte del lavoro può essere persino svolto a domicilio.
DogW
chuckbird
18-01-2010, 16:11
Sarebbe meglio...
DogW
In questo paese?
Fantascienza :lol::lol::lol:
Dogwalker
18-01-2010, 16:12
In questo paese?
Quando parlavo di casi similari, parlavo di questo paese.
DogW
nicola66
18-01-2010, 16:16
e allora noi facciamo i nostri interessi di cittadini e mettiamo dei bei dazi doganali.....così non c'è più convenienza ad andare a produrre all'estero! :thebirdm:
perchè se vai all'estero per risparmiare sui costi, allora questo risparmio lo dividi con i consumatori e non te lo metti in saccoccia! Anche perchè alla fine a pagare siamo sempre noi: disoccupazione, sussidi, cassa integrazione, prepensionamenti, accordi sindacali, ecc, ecc.....e da dove vuoi che li prendano sti soldi? Non è meglio che i lavoratori continuino a rimanere attivi e pagare le tasse che farli licenziare e metterli a carico dello stato? peraltro umiliandoli e facendogli perdere il know-how acquisito?
questa sarebbe la logica + elementare. Fatto sta che nemmeno i governi di SX, quanto i sindacati di SX, hanno mai anche velatamente detto nulla in merito.
chuckbird
18-01-2010, 16:17
Quando parlavo di casi similari, parlavo di questo paese.
DogW
Appunto.
E' fantascienza. I casi similari di cui tu parli sono per il 10% legali. Il rimanente 90% è a Napoli al nero.
Dogwalker
18-01-2010, 16:26
Bene, questi partono dal Veneto, quindi già non sono nel 90%.
Come ho detto, in condizioni similari altri l'hanno fatto (in questo paese, non chissà dove), quindi non stiamo parlando di fantascienza. Non servono i superpoteri. Certo, se parti con: "non si può fare", non lo fai.
DogW
bikelink
18-01-2010, 16:37
che tristezza. bravi...andiamo in romania..poi in moldavia...poi in burundi..e poi non c'è piu' gente che compera...perchè se tutte le azienda fanno così...siamo tutti con meno soldi in tasca.
guadagnano per 10 anni...e poi voilà...non sanno piu' a chi vendere la loro giacca che ora costa 15 euro in produzione ma che sul mercato vendono a 350. peccato che qui la gente in cassa integrazione non pensi a questi beni primari....
E' un'emorragia senza fine, questa è un'altra casella che si aggiunge al disfacimento del tessuto delle medie imprese del nord est, che vadano bene, o che siano in crisi, il risultato sembra essere il medesimo: chiudono, si spostano, delocalizzano, riducono ...... aspettando quella pagliacciata del federalismo fiscale guardiamo cosa stanno facendo in Canton Ticino e prendiamoci a sberle da soli :mad::mad::mad:
Zio Marko
18-01-2010, 18:17
mah.... di sto passo quali aziende resteranno in Italia???
solo il CEPU???
Ducati 1961
18-01-2010, 19:54
La cosa piu' grottesca e' che tra pochi anni la Romania avra' lo stesso costo del lavoro che ha la Spagna o l'Italia e quindi non sara' piu' conveniente produrre la' !!!
Ma lo fanno SOLO per tagliare posti di lavoro !!! Begli imprenditori di M. !!!!
Da un punto di vista qualità - e anche prezzo per confronto - personalmente credo Dainese faccia ottimi prodotti.
Del resto, se quando si è parlato di estendere la UE a paesi con reddito pro-capite che sono neanche un quinto di quello di altri come Italiua, molti hanno esultato al politicamente corretto. Come si è detto, alla lunga i costi si livelleranno, nel frattempo la produzione si delocalizza...
Posso far notare che i capi BMW costano un patrimonio - in proporzione più di Dainese - sono anche quelli fatti in paesi a basso costo, ma nessuno si scandalizza è giù a comprarli?
A proposito, per Dainese, qualcuno disposto a pagarli di più se prodotti esclusivamente in Italia?
La cosa piu' grottesca e' che tra pochi anni la Romania avra' lo stesso costo del lavoro che ha la Spagna o l'Italia e quindi non sara' piu' conveniente produrre la' !!!
Ma lo fanno SOLO per tagliare posti di lavoro !!! Begli imprenditori di M. !!!!
Va' che son anni che la Romania non conviene!
Han chiuso tutto anche la!
E gli imprenditori perche' li apostrofi così?
Dovrebbero fallire?
Cosi i lavoratori non prenderebbero nemmeno le spettanze!
Ci doveva pensare l'europa 15 anni fa!
Ducati 1961
18-01-2010, 20:20
Per lo stesso ragionamento perche' non comprare tute rumene o turche ?
????????
Boh
cmq lo facciamo da anni!
nicola66
18-01-2010, 20:37
Posso far notare che i capi BMW costano un patrimonio - in proporzione più di Dainese - sono anche quelli fatti in paesi a basso costo, ma nessuno si scandalizza è giù a comprarli?
discorso diverso, BMW non ha mai avuto una sua azienda produttiva d' abbigliamento, s'è sempre appoggiata a fornitori esterni. Anche se la differenza è accademica non ha mai assunto e licenziato nessuno per fare la
http://www.mortonsbmw.com/savanna-2.jpg
prendiamo fiat si è pappata miliardi di aiuti statali adesso ha scoperto che non è più conveniente produrre a termini perchè i costi di trasporto sono troppo elevati.
La dainese invece scappa dal super servito veneto per spostarsi in africa! loro il trasporti non li pagano?daranno la possibilità ai manager di farsi i viaggi ad hammamet d'estate e al prezzo già caro delle giacche aggiungeremo anche quello.
Mi dispiace per i dipendenti che si troveranno senza lavoro con gli ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori che paghiamo tutti anche chi non compra le giacche.
Se continua cosi le pezze al c..lo ce le troveremo tutti....altro che ripresa.
Fiat e grandi industrie sono un altro discorso, il tessile non ha mai preso un soldo da nessuno, ed inoltre non è nemmeno mai stato tutelato, a partire dai laboratori abusivi gia' nel territorio!
Io fossi il sig. Lino Dainese avrei chiuso giá parecchi anni fa!
Sicuramente lui non lo ha fatto per il rispetto delle maestranze! E ci avrebbe perso meno!
Concordo con giocs, FIAT è un discorso a parte: utili privati e debiti pubblici. Inoltre, per esempio, Dainese non hai mai fornito in monopolio giacche o caschi alla polizia che invece, per decenni non ha potuto far altro che girare su catenacci FIAT...
Mica sicuro delle giacche alla polizia (caschi sarebbe quasi ridicolo, dai)...la superdune è stata l'ultimo acquisto Dainese, punto.
Bandi di gara aperti a tutti, cmq non lo fa Dainese! Ci sono aziende che forniscono varie polizie d'europa, per gli stivali Jolly!
Ducati 1961
18-01-2010, 23:32
-
....Ammortizzatori che paghiamo tutti anche chi non compra le giacche.
Se continua cosi le pezze al c..lo ce le troveremo tutti....altro che ripresa.
Io se perdo il lavoro vado in Romania a lavare i vetri ....:lol::lol::lol:
fonte: http://www.motoblog.it/post/22512/anche-dainese-in-crisi-80-esuberi-e-120-dipendenti-in-cassa-integrazione
La crisi globale continua a fare le vittime. A farne le spese questa volta è la Dainese, leader nell’abbigliamento per motociclisti, costretta a cessare la produzione in Italia. L’azienda di Molvena (VI) ha firmato l’accordo con la Provincia e i sindacati che prevede - riporta il Corriere del Veneto - un anno di cassa integrazione straordinaria per 120 dipendenti e fra dodici mesi la mobilità e il licenziamento di circa 80 di questi.
L’azienda vicentina, che possiede anche i marchi Mavet e AGV conta 250 addetti, di cui un centinaio operai, per lo più donne. Dainese ha due stabilimenti anche in Tunisia, e in tutto arriva a 500 addetti. I numeri di bilancio 2008, anche se in forte contrazione rispetto all’esercizio precedente, erano ancora positivi: 105 milioni di euro di ricavi, un margine operativo lordo di 10,2 milioni e un utile di 700 mila euro, seppur con un certo indebitamento, 33,2 milioni di posizione finanziaria netta negativa.
“Nel 2009 la crisi ha picchiato duro sul settore motociclistico, in particolare sul mercato dei prodotti per moto superiori ai 300cc - spiega Giuseppe Sforza, segretario regionale della Filcem Cgil - Di fatto va a cessare la produzione di tute in Italia, eccetto una ristretta nicchia di qualche centinaio di capi. Il piano industriale presentato, comunque, ci sembra valido e l’azienda prevede di mettere in produzione entro fine anno le tute-airbag. Nel 2009 c’è stato un calo di fatturato del 25%, ma nel 2010 potrebbe andare ancora peggio.”
“Dainese terminerà la produzione di a Molvena di alcuni articoli che non hanno più mercato, mentre le tute piloti e particolari commesse saranno prodotte ancora a Molvena” - previsa l’azienda veneta.
Dainese, secondo l’accordo siglato con Cisl e Cgil metterà 2000 euro di incentivo da investire in formazione per ogni dipendente in cassa integrazione che decidesse di avviare un percorso di riqualificazione professionale, con la speranza di ridurre le mobilità.
“Molvena è e resta il cuore della Dainese - precisa l’amministratore delegato Franco Scanagatta - il ridisegno organizzativo però, richiede la trasformazione dello stabilimento da sede meramente produttiva a sede di progettazione.” Scanagatta ha inoltre confermato l’esubero di circa 80 dipendenti per i quali - conferma l’AD Daiense “saranno utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali possibili.”
Anche nel caso di Dainese, come accaduto in passato per altre aziende del settore, ci auguriamo che la situazione possa in qualche modo migliorare. Il nostro augurio va ad entrambe le parti in primis ai dipendenti che perderanno il posto di lavoro.
:mad::mad::mad::mad::mad:
per qualcuno va tutto bene... intanto è l'ennesimo marchio del made in italy che delocalizza all'estero lasciando a casa i lavoratori nazionali. :confused:
ottimo motivo per non comprare più nulla della Dainese
per quel che mi riguarda questo marchio è stato personalmente aggiunto ad una lista di marchi "finto italiani" che hanno delocalizzato alll'estero la loro produzione (e sono moltissimi) i quali vengono sistematicamente esclusi a priori nelle mie scelte: "... signore guardi c'è questo è bellississimo è della M... o della A... o è della .... "
"... non mi interessa lo può anche riporre"
Per quel che mi riguarda voglio essere certo di comprare qualcosa di "made in taiwan o in PRC" e pagarlo di conseguenza.
chuckbird
19-01-2010, 10:12
Il problema è che Dainese produce abbigliamento disegnato con grande gusto e da mani esperte.
E' una cosa che non ho mai digerito a pieno, ma purtroppo è così: il design costa molto spesso più della manodopera o del materiale.
La roba che comprerai inTaiwan o in PRC, se totalmente concepita in quei paesi, al 99% farà vomitare.
L'Italia è, ahimè, uno dei paesi leader per quanto riguarda il design industriale.
Una sorta di orgoglio nazionale che dal punto di vista della solidità nel tempo, imho, ha la stessa resistenza di un castello di carta.
Non può un paese serio basare la propria leadership mondiale esclusivamente sulla matita di Giugiaro o Pininfarina.
Il problema è l'istituzione di radicate legislazioni che tendano ad evitare quello che tipicamente succede ovvero l'importazione del prodotto finito dal marchio italiano e la staticità del prezzo.
Chi deve essere tassato è il "produttore"/proprietario del marchio il quale non dovrà poi rivalersi sul consumatore.
........e pensare che il mese scorso ho lasciato a Dainese circa € 650,00!!!
Boh!!!!!!!!
Io dico solo che se fai ad es. magliette semplici da 5 euro o delocalizzi o non stai sul mercato. E va bene, devi fare cosi'.
Se invece fai roba cara, bella e di qualita', ti presenti con un marchio molto noto e di moda (non solo dainese si intende in generale) che tutti pagano perche' garanzia di queste cose, se delocalizzi lo fai perche' prima spendevi 100 e guadagnavi 200 e ora vuoi spendere 10 guadagnando sempre 200.
Io i 200 non te li do piu', e col tempo ne troverai sempre meno che te ne danno, un po' perche' c'e' chi si sveglia, un po' perche' chi prima lavorava per te ora e' a spasso.
King Meda
19-01-2010, 13:29
se delocalizzi lo fai perche' prima spendevi 100 e guadagnavi 200 e ora vuoi spendere 10 guadagnando sempre 200.
quoto in toto.
tu guadagni più di prima e gli operai che lasci a casa sono (giustamente) a carico della collettività.
Ecco perchè insisto per i dazi come unico strumento di regolazione del mercato. Se vai fuori paghi un dazio di ingresso (giustificato dalle diverse e più economiche condizioni lavorative, fiscali e previdenziali) e con questo ci finanzio gli ammortizzatori sociali.
Altrimenti saranni volatili per diabetici....e non mi vengano a dire che i dazi sono illegittimi.....le regole le fa la politica e quindi si possono anche cambiare se la mia gente ci lascia le penne!
per anni han cercato di convincerci che i dazi erano medioevali e la cina una "opportunita'"....
Ho letto sul giornale la notizia, molto triste, in primis per chi si troverà in cassa integrazione e poi per il fatto che il marchio italiano più famoso per abbigliamento motociclistico produrrà in Italia solo poche tute per Valentino Rossi & C.
Il problema più generale che trovo sui prodotti con marchi italiani blasonati (anche e soprattutto nel setytore moda), è che il prezzo che l'alto prezzo di acquisto non corrisponde ad un elevato standard qualitativo.
E' questo che mi fa incazz@re.
Un paio di esempi. Tempo fa ho comprato in un Gucci outlet, un abito di fresco lana e seta molto bello. Prezzo outlet Euro 800. Questo significa che il prezzo a negozio sarebbe stato superiore a 1000 Euro. Ecco questo abito ha cuciture della fodera interna imprecise e, nonostante l'abbia portato 4 volte (e non per fare enduro :-) ) ha perso un bottone. Ora, si potrà pretendere una qualità superiore da un brand come Gucci per un abito da più di 1000 euro? Evidentemente no.
Saluti e VIVA L'ITALIA
chuckbird
19-01-2010, 14:23
Furino,
quanto dici è vero.
Ricorda però che, al contrario di quanto vogliono farti credere, negli outlet ci finisce tutta la roba di seconda scelta ;)
Chissà che non sia il solito percorso utilizzato da molte aziende italiane, per sbarazzarsi di un po' di personale con gli ammortizzatori sociali dello stato e nel frattempo organizzare e spostare la produzione all'estero.:mad:
Io credo che sia assolutamente il metodo più "pulito" secondo loro di delocalizzare.
Cioè vio crederte veramente che la Dainese che vende un giubotto, che al massimo costerà 30 €, almeno a 150 € marginando il 500% e stiamo parlando dei prodotti di fascia bassa, credete veramente che possa chiudere? un'azienda con un brand così?
Credete davvero che gli operai italiani, per quanto possano essere "improduttivi", siano meno produttivi dei cinesi o dei marocchini o degli indiani? Costano solo di meno, è evidente.
Ed infine credete veramente che st'azienda faccia un fatturato di 105.000.000 €, per fare un utile di soli 700.000 €??
Cioè l'azienda fa un margine pari allo 0,6 % del fatturato?...magari i sindacati ci credono pure...ma se così fosse è certo che nessuna azienda potrebbe sopravvivere a questo mondo se la Dainese movimentando tutti quei soldi riesce solo a guadagnare 700.000 €
Basterebbe allora prendere 2.000.000 di euro e metterli in banca al 3,5% e avresti la stessa cifra.
Non è possibile che una attività manifatturiera così profittevole non faccia almeno il 20% di margine, che su 105.000.000 di euro significherebbero 21.000.000€...altro che 700.000€....
la questione è che comprando da un terzista in india, pakistan o cina, a costo CERTO, tu commericializzi solo, non hai più investimenti e quindi rischi, non hai più dipendenti e quindi sei più libero, e anzichè farti il 20% di margine te ne fai di più....
Se non è così depositassero il libri contabili al tribunale e vediamo chi è che dice minkiate.
Se non è così sono i manager da mandare in cassa integrazione, mica i lavoratori....questo non è populisom, eh? è real-politik!!!
bikelink
19-01-2010, 15:03
per anni han cercato di convincerci che i dazi erano medioevali e la cina una "opportunita'"....
:!:
:!:
un marchio made in europe "VERO" quando arriverà saremo tutti ...ehm...sprofondati..
Scusate, ma:
- i "nostri operai" sono sempre più immigrati, anche perché tutti i nostri figli non devono fare meno che un lavoro "intellettuale" - legittima aspirazione, ma non aspettiamoci non ci siano impatti;
- siamo un filino cagoni: la "bella replica cinese" marcata tale se la comprano in pochi e, grottesco, se invece tarocca un design italiano, la compriamo pagando il plus della taroccatura;
- tutti (TUTTI) producono in paesi a basso costo, le differenze non sono "accademiche", è che proprio non ci sono, continuo a non capire perché adesso tutti, sdegnati, dovremmo boicottare Dainese ma continuare a comprare il made in Asia BMW che costa anche di più;
- in Svizzera, gli svizzeri sono disposti a pagare di più per comprare prodotti alimentari autenticamente svizzeri; siamo o no disposti a fare altrettanto in diversi settori in Italia?
- produciamo e siamo i primi nel design anche perché, in diversi settori tecnici, abbiamo perso occasioni in risposta a come non abbiamo saputo adeguare la nostra istruzione universitaria.
Io continuerò a comprare Dainese (che ha contribuito a far crescere il Veneto e ha pagato tasse in Italia, e che fa prodotti molto validi) e non c'è dubbio che voterò chi riesce, anche minimamente, a far tornare il lavoro in Italia con modelli sostenibili in cui il profitto di chi investe non sia una presunta opzione o addirittura immorale, invece sia una delle forze che contribuisce a far crescere il paese in cui vivo.
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