Antonio Tempora
14-01-2010, 17:21
Salve a tutti, apro un nuovo TRD a seguito di quello
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=120516&highlight=armenia
per dare i dettagli che avevo promesso sul viaggio in Georgia ed Armenia che avevo programmato e poi "abortito" nel 2008 e che lascio come “Piano B” se il previsto viaggio in Iran di questo Agosto 2010, sempre da solo con mia moglie e la nostra “Diavolina”, non dovesse andare a buon fine.
Chi ha letto qualche mio commento ai viaggi ed il mio report Siria-Giordania del 2007 sa che non amo improvvisare e che ritengo un imprevisto una eventualità anche piacevole se risulta essere un’ eccezione e non la regola del viaggio.
Viaggiando inoltre con mia moglie al seguito non considero nemmeno lontanamente l’ eventualità di campeggiare durante un viaggio itinerante preferendo quindi sistemazioni anche spartane ma pur sempre in albergo con camere con bagno, ci si aspetta, pulito.
Con queste premesse mi sono assicurato negli ultimi 18 anni la presenza costante e fattiva di mia moglie che non considero uno “zainetto” ma un vero e proprio co-pilota.
Mi piace pianificare il viaggio nei minimi dettagli per avere la possibilità di cambiare tutto coscientemente in corso di viaggio, sapendo le mete lasciate e quelle trovate.
Penso che “perdersi nel panorama” e “viaggiare come avventura” sia bello quando puoi alzare il telefono e chiamare in aiuto qualcuno in caso ti sia “perso veramente” non quando sei in posti sperduti e con moglie o fidanzata al seguito con nessuno che ti possa aiutare ….
Se viaggiassi da solo od in un gruppo di soli “uomini” potrei anche, come ho fatto, lasciare le “comodità” per l’ ignoto….ma io vado in vacanza come disse il protagonista di “Scappo dalla Città” quando veniva trascinato via dal bovino eccitato dal fischio di Jack Palance…..!
Conseguentemente calcolo i rischi e cerco, per quanto sia possibile di prevenire possibilità di “incidenti di percorso”.
A parte qualche meta particolare non ci sono più destinazioni che non possano esser raggiunte senza l’ ausilio di un viaggio organizzato da un Tour Operator, anche in mete lontane e considerate “esotiche” si trovano servizi uguali se non superiori a quelli di casa come collegamento telefonico cellulare ( ed in assenza si può sempre affittare un “satellitare”), connessione Internet, alberghi che almeno nelle capitali sono anche di categoria 5 stelle ed appartenenti alle maggiori catene alberghiere.
Il fatto stesso che una casa editrice investa tempo e denaro per pubblicare una guida per un paese da visitare fa capire come la meta sia meno complicata da raggiungere del preventivato.
L’ ausilio dei Forum di Discussione sui viaggi, la lettura dei Report di chi ha riportato la propria esperienza di viaggiatore, la consultazione di guide e cartine ed ora anche l’ ausilio di Google Maps e Google Earth facilitano molto la programmazione della rotta da seguire a prescindere se si possiede la capacità e l’ esperienza sull’ uso delle tecnologie e del navigatore GPS.
Rimane essenziale comunque un minimo di studio e di programmazione per non trovarsi bloccati specie quando si viaggia in ambienti dove la barriera linguistica va ben oltre la capacità empatica di poter interagire con gli abitanti del luogo.
Ritengo che la barriera linguistica sia l’ ostacolo più arduo, più della rinomata disastrosa condizione delle strade Georgiane ed Armene, da superare in un viaggio in Georgia ed Armenia.
A meno che non si conosca un po’ di Russo, comunicare con i locali risulta difficile non tanto nel parlare ma nel leggere l’ alfabeto Georgiano ed Armeno completamente diverso dal nostro.
Ricordo le difficoltà in Libia ed in Siria nel far leggere le cartine per avere indicazioni a solerti e disponibilissimi poliziotti che sapevano leggere solo l’ Arabo !
Conseguentemente ho pensato di programmare il viaggio facendo tappa nelle due capitali, Yerevan e Tiblisi, soggiornando in un albergo di categoria avendo a disposizione non solo i servizi durante la notte, compreso un parcheggio sicuro, ma anche durante il giorno potendo contare su una Reception in grado di rispondere ad una mia chiamata di aiuto in caso di bisogno fungendo da interprete.
La mia esperienza è che gli alberghi di categoria, 3-4-5 stelle all’ estero sono molto meno cari che in Italia, paragonabili ad un 3 stelle Italiano in stagione ed il loro prezzo sono comunque un ottimo investimento per un viaggio piacevole e, soprattutto, sicuro…IMHO
Tralascio quindi i dettagli su come arrivare alla frontiera Georgiana, dato che allo stato attuale non sono ancora in grado di sapere se la frontiera Turco-Armena è stata effettivamente riaperta dopo la firma degli accordi preliminari, lasciando ad ognuno la possibilità e la fantasia di arrivarci come meglio crede.
Io pensavo di arrivarci visitando prima una parte di Turchia a me sconosciuta: le valli di Camli Hensin nella regione di Rize sul Mar Nero ed a ritorno rifare il Kurdistan Turco che ho già visitato nel 2005.
Una cosa è certa, sia per quanto letto sui resoconti che per le condizioni delle strade escludo di passare la frontiera Turco – Georgiana provenendo da Posof !
Per ammissione di tutti i viaggiatori quelle che sono in alcune cartine segnate come strade principali in Georgia sono secondarie e l’ unica arteria stradale degna di questo nome è quella che collega Bitumi, sul Mar Nero a Poti quindi Kutaisi – Gori per arrivare a Tiblisi, la capitale.
Sono 390 kilometri circa dalla frontiera Turca ed essendo un’ arteria commerciale non si rischia di trovare terminali spenti o rotti ai posti di frontiera aspettando ore per il disbrigo delle pratiche.
Altra cosa bisogna ricordarsi che il fuso orario cambia sia in Georgia che in Armenia e che entrando in Georgia bisogna mettere l’ orologio avanti di un’ ora, quindi l’ idea di arrivare a Posof nel pomeriggio, aspettare per le lungaggini burocratiche in frontiera per poi ritrovarsi su strade sconnesse lontano da centri con alberghi degni di questo nome la sera tardi non mi sembra proprio opportuno….
Una volta arrivato a Tiblisi il primo giorno avrei fatto una visita al Monastero di David Garejaad 100 kilometri circa a Sud verso la frontiera Azera, un complesso di 13 monasteri alcuni difficili da raggiungere ma ricchi di storia ed affreschi.
Avrei dedicato il pomeriggio e la sera alla visita alla città
Una seconda giornata, bella impegnativa, riguarda la visita al complesso Monastico di Vardzia
La terza giornata è dedicata ad uno dei percorsi certamente più belli: La Strada Militare Georgiana che parte da Tiblisi per raggiungere prima Misketa l’ antica capitale, la fortezza di Ananauri il Passo Jvari a 2.196 msm. per proseguire con la strada fino alle Gole di Darial, le mitiche Porte Caucasiche od Iberiche l’ estremo limite conosciuto dall’ impero Romano come riferito dallo storico e cartografo Strabone. Siamo nella Colchide la mitica terra del Vello D’ Oro dove arrivarono Giasone ed i suoi Argonauti, siamo anche vicini alla frontiera con la Cecenia quindi è meglio tornare indietro e fermarsi a visitare la chiesa della Tsminda Sameda, cioè della “Santa Trinità”, a Kasbegi ottima sosta per un picnic in mezzo a luoghi dai panorami montani che si preannunciano spettacolari.
Mia nipote, come molti appassionati di Sci Alpinismo vi si è reacata con un tour organizzato 2 anni fa e mi ha detto che sono luoghi splendidi.
Da Tiblisi sarei passato in Armenia direttamente senza passare dall’ Azerbajan attraverso la strada che collega Tiblisi a Marneuli, passando la frontiera per dirigermi verso Alaverdi quindi Vanadzor – Spitak e quindi Yerevan.
Anche a Yerevan avrei optato per un buon albergo da cui muovermi per gite giornaliere in modo anche da poter viaggiare “scarico”.
Queste le mete programmate .
Due visite da ½ giornata l’ una sono verso Ovest la “Santa Sede” di Ejniatsin e verso Sud Est Garni ed il Monastero di Geghard.
Una bella gitarella di una giornata è il giro del Lago Sevan arrivando fino a Dilizan
Un’ altra bella giornata di moto porta verso Ararat il Passo Selim , Martumi per arrivare al Sud del lago Sevan e tornare a Yerevan.
In definitiva sono 4 notti a Tiblisi e 4 a Yerevan comprensivi di arrivo e partenza e visite delle due capitali. Il territorio delle due nazioni non è vasto, quello che rende le distanze, anche quelle brevi, impegnative sono le condizioni delle strade.
Per tornare i Turchia dall’ Armenia, se le frontiere sono ancora chiuse, pensavo di partire da Yerevan per dirigermi a Talin quindi Gyumri proseguire verso la frontiera e passarla per proseguire per Nikortsminda quindi prendere la strada per la frontiera che passa per il Lago Aktas ricordando di mettere indietro l’ orologio di 3 ore dalla partenza dall’ Armenia.
Preferisco questo percorso per scendere di nuovo verso il Lago Cildir e tornare verso Dogubayazit il Lago Van e tornare verso l’ Italia attraversando il Kurdistan Turco.
Questo il percorso di massima, ripeto è stato programmato a Gennaio 2008 e da allora le cose cambiano quindi chi ha notizie aggiuntive lo faccia sapere.
Comunque la regione è interessantissima, per la bellezza dei luoghi, le montagne del Caucaso, l’ ospitalità della gente ( in Armenia bisogna assolutamente farsi invitare a pranzo con le loro porzioni di cibo gigantesche ed il cerimoniale dei brindisi….) l’ aspetto bucolico di una agricoltura ancora allo stadio primordiale rispetto agli standard Europei, il vino Georgiano, il Brandy, i monasteri e le chiese che ricordano quelle già visitate in Turchia ad Ani e visitando le Valli Georgiane.
Pensavo a questo proposito di prendere contatto con le associazioni della "Diaspora Armena" e con rappresentanti della "Chiesa Armena" in Italia in modo da avere un qualche "lettera di presentazione" perchè a quanto letto spesso è difficile accedere ad alcuni monasteri...
Vi allego il link
http://img97.imageshack.us/g/lonelyplanetgeorgiaarme.jpg/
dove trovare le cartine e le guide su cui mi sono basato per questo “abbozzo” di viaggio, c’ è anche un programma di un viaggio del 2005 di un viaggiatore di cui non riesco a ritrovare il link od il nome ma che accludo per dare un’ altra idea di un viaggio in quei luoghi, sperando di fare cosa gradita.
Spero che tutto questo serva di spunto ed approfondimento per chi si è già fatto venire la :arrow:
Un saluto
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=120516&highlight=armenia
per dare i dettagli che avevo promesso sul viaggio in Georgia ed Armenia che avevo programmato e poi "abortito" nel 2008 e che lascio come “Piano B” se il previsto viaggio in Iran di questo Agosto 2010, sempre da solo con mia moglie e la nostra “Diavolina”, non dovesse andare a buon fine.
Chi ha letto qualche mio commento ai viaggi ed il mio report Siria-Giordania del 2007 sa che non amo improvvisare e che ritengo un imprevisto una eventualità anche piacevole se risulta essere un’ eccezione e non la regola del viaggio.
Viaggiando inoltre con mia moglie al seguito non considero nemmeno lontanamente l’ eventualità di campeggiare durante un viaggio itinerante preferendo quindi sistemazioni anche spartane ma pur sempre in albergo con camere con bagno, ci si aspetta, pulito.
Con queste premesse mi sono assicurato negli ultimi 18 anni la presenza costante e fattiva di mia moglie che non considero uno “zainetto” ma un vero e proprio co-pilota.
Mi piace pianificare il viaggio nei minimi dettagli per avere la possibilità di cambiare tutto coscientemente in corso di viaggio, sapendo le mete lasciate e quelle trovate.
Penso che “perdersi nel panorama” e “viaggiare come avventura” sia bello quando puoi alzare il telefono e chiamare in aiuto qualcuno in caso ti sia “perso veramente” non quando sei in posti sperduti e con moglie o fidanzata al seguito con nessuno che ti possa aiutare ….
Se viaggiassi da solo od in un gruppo di soli “uomini” potrei anche, come ho fatto, lasciare le “comodità” per l’ ignoto….ma io vado in vacanza come disse il protagonista di “Scappo dalla Città” quando veniva trascinato via dal bovino eccitato dal fischio di Jack Palance…..!
Conseguentemente calcolo i rischi e cerco, per quanto sia possibile di prevenire possibilità di “incidenti di percorso”.
A parte qualche meta particolare non ci sono più destinazioni che non possano esser raggiunte senza l’ ausilio di un viaggio organizzato da un Tour Operator, anche in mete lontane e considerate “esotiche” si trovano servizi uguali se non superiori a quelli di casa come collegamento telefonico cellulare ( ed in assenza si può sempre affittare un “satellitare”), connessione Internet, alberghi che almeno nelle capitali sono anche di categoria 5 stelle ed appartenenti alle maggiori catene alberghiere.
Il fatto stesso che una casa editrice investa tempo e denaro per pubblicare una guida per un paese da visitare fa capire come la meta sia meno complicata da raggiungere del preventivato.
L’ ausilio dei Forum di Discussione sui viaggi, la lettura dei Report di chi ha riportato la propria esperienza di viaggiatore, la consultazione di guide e cartine ed ora anche l’ ausilio di Google Maps e Google Earth facilitano molto la programmazione della rotta da seguire a prescindere se si possiede la capacità e l’ esperienza sull’ uso delle tecnologie e del navigatore GPS.
Rimane essenziale comunque un minimo di studio e di programmazione per non trovarsi bloccati specie quando si viaggia in ambienti dove la barriera linguistica va ben oltre la capacità empatica di poter interagire con gli abitanti del luogo.
Ritengo che la barriera linguistica sia l’ ostacolo più arduo, più della rinomata disastrosa condizione delle strade Georgiane ed Armene, da superare in un viaggio in Georgia ed Armenia.
A meno che non si conosca un po’ di Russo, comunicare con i locali risulta difficile non tanto nel parlare ma nel leggere l’ alfabeto Georgiano ed Armeno completamente diverso dal nostro.
Ricordo le difficoltà in Libia ed in Siria nel far leggere le cartine per avere indicazioni a solerti e disponibilissimi poliziotti che sapevano leggere solo l’ Arabo !
Conseguentemente ho pensato di programmare il viaggio facendo tappa nelle due capitali, Yerevan e Tiblisi, soggiornando in un albergo di categoria avendo a disposizione non solo i servizi durante la notte, compreso un parcheggio sicuro, ma anche durante il giorno potendo contare su una Reception in grado di rispondere ad una mia chiamata di aiuto in caso di bisogno fungendo da interprete.
La mia esperienza è che gli alberghi di categoria, 3-4-5 stelle all’ estero sono molto meno cari che in Italia, paragonabili ad un 3 stelle Italiano in stagione ed il loro prezzo sono comunque un ottimo investimento per un viaggio piacevole e, soprattutto, sicuro…IMHO
Tralascio quindi i dettagli su come arrivare alla frontiera Georgiana, dato che allo stato attuale non sono ancora in grado di sapere se la frontiera Turco-Armena è stata effettivamente riaperta dopo la firma degli accordi preliminari, lasciando ad ognuno la possibilità e la fantasia di arrivarci come meglio crede.
Io pensavo di arrivarci visitando prima una parte di Turchia a me sconosciuta: le valli di Camli Hensin nella regione di Rize sul Mar Nero ed a ritorno rifare il Kurdistan Turco che ho già visitato nel 2005.
Una cosa è certa, sia per quanto letto sui resoconti che per le condizioni delle strade escludo di passare la frontiera Turco – Georgiana provenendo da Posof !
Per ammissione di tutti i viaggiatori quelle che sono in alcune cartine segnate come strade principali in Georgia sono secondarie e l’ unica arteria stradale degna di questo nome è quella che collega Bitumi, sul Mar Nero a Poti quindi Kutaisi – Gori per arrivare a Tiblisi, la capitale.
Sono 390 kilometri circa dalla frontiera Turca ed essendo un’ arteria commerciale non si rischia di trovare terminali spenti o rotti ai posti di frontiera aspettando ore per il disbrigo delle pratiche.
Altra cosa bisogna ricordarsi che il fuso orario cambia sia in Georgia che in Armenia e che entrando in Georgia bisogna mettere l’ orologio avanti di un’ ora, quindi l’ idea di arrivare a Posof nel pomeriggio, aspettare per le lungaggini burocratiche in frontiera per poi ritrovarsi su strade sconnesse lontano da centri con alberghi degni di questo nome la sera tardi non mi sembra proprio opportuno….
Una volta arrivato a Tiblisi il primo giorno avrei fatto una visita al Monastero di David Garejaad 100 kilometri circa a Sud verso la frontiera Azera, un complesso di 13 monasteri alcuni difficili da raggiungere ma ricchi di storia ed affreschi.
Avrei dedicato il pomeriggio e la sera alla visita alla città
Una seconda giornata, bella impegnativa, riguarda la visita al complesso Monastico di Vardzia
La terza giornata è dedicata ad uno dei percorsi certamente più belli: La Strada Militare Georgiana che parte da Tiblisi per raggiungere prima Misketa l’ antica capitale, la fortezza di Ananauri il Passo Jvari a 2.196 msm. per proseguire con la strada fino alle Gole di Darial, le mitiche Porte Caucasiche od Iberiche l’ estremo limite conosciuto dall’ impero Romano come riferito dallo storico e cartografo Strabone. Siamo nella Colchide la mitica terra del Vello D’ Oro dove arrivarono Giasone ed i suoi Argonauti, siamo anche vicini alla frontiera con la Cecenia quindi è meglio tornare indietro e fermarsi a visitare la chiesa della Tsminda Sameda, cioè della “Santa Trinità”, a Kasbegi ottima sosta per un picnic in mezzo a luoghi dai panorami montani che si preannunciano spettacolari.
Mia nipote, come molti appassionati di Sci Alpinismo vi si è reacata con un tour organizzato 2 anni fa e mi ha detto che sono luoghi splendidi.
Da Tiblisi sarei passato in Armenia direttamente senza passare dall’ Azerbajan attraverso la strada che collega Tiblisi a Marneuli, passando la frontiera per dirigermi verso Alaverdi quindi Vanadzor – Spitak e quindi Yerevan.
Anche a Yerevan avrei optato per un buon albergo da cui muovermi per gite giornaliere in modo anche da poter viaggiare “scarico”.
Queste le mete programmate .
Due visite da ½ giornata l’ una sono verso Ovest la “Santa Sede” di Ejniatsin e verso Sud Est Garni ed il Monastero di Geghard.
Una bella gitarella di una giornata è il giro del Lago Sevan arrivando fino a Dilizan
Un’ altra bella giornata di moto porta verso Ararat il Passo Selim , Martumi per arrivare al Sud del lago Sevan e tornare a Yerevan.
In definitiva sono 4 notti a Tiblisi e 4 a Yerevan comprensivi di arrivo e partenza e visite delle due capitali. Il territorio delle due nazioni non è vasto, quello che rende le distanze, anche quelle brevi, impegnative sono le condizioni delle strade.
Per tornare i Turchia dall’ Armenia, se le frontiere sono ancora chiuse, pensavo di partire da Yerevan per dirigermi a Talin quindi Gyumri proseguire verso la frontiera e passarla per proseguire per Nikortsminda quindi prendere la strada per la frontiera che passa per il Lago Aktas ricordando di mettere indietro l’ orologio di 3 ore dalla partenza dall’ Armenia.
Preferisco questo percorso per scendere di nuovo verso il Lago Cildir e tornare verso Dogubayazit il Lago Van e tornare verso l’ Italia attraversando il Kurdistan Turco.
Questo il percorso di massima, ripeto è stato programmato a Gennaio 2008 e da allora le cose cambiano quindi chi ha notizie aggiuntive lo faccia sapere.
Comunque la regione è interessantissima, per la bellezza dei luoghi, le montagne del Caucaso, l’ ospitalità della gente ( in Armenia bisogna assolutamente farsi invitare a pranzo con le loro porzioni di cibo gigantesche ed il cerimoniale dei brindisi….) l’ aspetto bucolico di una agricoltura ancora allo stadio primordiale rispetto agli standard Europei, il vino Georgiano, il Brandy, i monasteri e le chiese che ricordano quelle già visitate in Turchia ad Ani e visitando le Valli Georgiane.
Pensavo a questo proposito di prendere contatto con le associazioni della "Diaspora Armena" e con rappresentanti della "Chiesa Armena" in Italia in modo da avere un qualche "lettera di presentazione" perchè a quanto letto spesso è difficile accedere ad alcuni monasteri...
Vi allego il link
http://img97.imageshack.us/g/lonelyplanetgeorgiaarme.jpg/
dove trovare le cartine e le guide su cui mi sono basato per questo “abbozzo” di viaggio, c’ è anche un programma di un viaggio del 2005 di un viaggiatore di cui non riesco a ritrovare il link od il nome ma che accludo per dare un’ altra idea di un viaggio in quei luoghi, sperando di fare cosa gradita.
Spero che tutto questo serva di spunto ed approfondimento per chi si è già fatto venire la :arrow:
Un saluto