Cimina
07-04-2005, 18:09
Sicurezza stradale
UNI: arriva per i motociclisti normativa dedicata ai paraschiena. Come riconoscere quelli a norma
07/04/2005 - La sicurezza, per chi viaggia in sella alla propria moto, passa anche attraverso un adeguato abbigliamento. Dopo la pubblicazione delle norme della serie UNI EN 13595 (giacche, pantaloni e tute intere), della UNI EN 13594 (guanti) e della UNI EN 13634 (calzature), la più recente UNI EN 1621-2 dedicata ai paraschiena aggiunge un ulteriore tassello al quadro normativo relativo agli indumenti di protezione per motociclisti.
La norma, dal titolo “Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Parte 2: Paraschiena - Requisiti e metodi di prova”, sottolinea l’UNI ( Ente Nazionale Italiano di Unificazione), definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono possedere – in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonché i requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova. Il documento fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali, ergonomiche e di etichettatura.
I paraschiena “a norma” -che sono il frutto di un compromesso pratico tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia- forniscono una difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce infatti lesioni in queste parti del corpo, sebbene meno dello 0,2% riporti dei danni neurologici.
La norma fornisce – continua l’Ente - come elemento fondamentale di sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione. Considerando il dorso dell’utilizzatore (dal giro vita alle spalle), le protezioni del paraschiena devono avere una lunghezza del 72% (del 44% nella fascia a protezione delle spalle). Sempre in rapporto alla lunghezza del dorso del motociclista, l’ampiezza della zona centrale a protezione della spina dorsale deve essere del 29%.
Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere incluse nelle informazioni fornite dal fabbricante.
A garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite in modo da simulare i pericoli derivanti dall’urto con bordi taglienti, come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull’imballaggio vi deve essere, ben visibile, un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di prestazione maggiore) e il tipo di protettore (“B” per i paraschiena normali, “L” per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo), come da esempio sotto riportato.
HC 3851 - 2005 NZ
tratto da: http://www.mdc.it/news.php?id=6779
UNI: arriva per i motociclisti normativa dedicata ai paraschiena. Come riconoscere quelli a norma
07/04/2005 - La sicurezza, per chi viaggia in sella alla propria moto, passa anche attraverso un adeguato abbigliamento. Dopo la pubblicazione delle norme della serie UNI EN 13595 (giacche, pantaloni e tute intere), della UNI EN 13594 (guanti) e della UNI EN 13634 (calzature), la più recente UNI EN 1621-2 dedicata ai paraschiena aggiunge un ulteriore tassello al quadro normativo relativo agli indumenti di protezione per motociclisti.
La norma, dal titolo “Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Parte 2: Paraschiena - Requisiti e metodi di prova”, sottolinea l’UNI ( Ente Nazionale Italiano di Unificazione), definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono possedere – in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonché i requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova. Il documento fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali, ergonomiche e di etichettatura.
I paraschiena “a norma” -che sono il frutto di un compromesso pratico tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia- forniscono una difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce infatti lesioni in queste parti del corpo, sebbene meno dello 0,2% riporti dei danni neurologici.
La norma fornisce – continua l’Ente - come elemento fondamentale di sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione. Considerando il dorso dell’utilizzatore (dal giro vita alle spalle), le protezioni del paraschiena devono avere una lunghezza del 72% (del 44% nella fascia a protezione delle spalle). Sempre in rapporto alla lunghezza del dorso del motociclista, l’ampiezza della zona centrale a protezione della spina dorsale deve essere del 29%.
Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere incluse nelle informazioni fornite dal fabbricante.
A garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite in modo da simulare i pericoli derivanti dall’urto con bordi taglienti, come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull’imballaggio vi deve essere, ben visibile, un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di prestazione maggiore) e il tipo di protettore (“B” per i paraschiena normali, “L” per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo), come da esempio sotto riportato.
HC 3851 - 2005 NZ
tratto da: http://www.mdc.it/news.php?id=6779