Visualizza la versione completa : Anglana, Marcello - "La meta è la strada-10 anni in Gold Wing: 500.000 km in moto"
Gold Wing
23-12-2008, 23:06
Titolo: LA META È LA STRADA
Autore: Marcello Anglana
Sottotitolo: 10 anni in Gold Wing: 500.000 km in moto
Casa Ed: www.boopen.it (http://www.boopen.it)
isbn: 978-88-6223-484-9
Pag: 346
prezzo: € 14
Prima Pubblicazione: dicembre 2008
Questa è la scheda del libro sul sito dell'editore: http://www.boopen.it/acquista/DettaglioOpera.aspx?Param=9645
In questo libro ho raccontato i 10 anni trascorsi in moto, sempre con la stessa Gold Wing, per oltre 500.000 km, attraverso quasi tutti gli Stati d'Europa e qualche breve puntata in Africa e Asia.
Non commento il libro, ovviamente, aspetto che lo facciano i lettori che avranno la bontà di acquistarlo.
Formato A5 (cm 20,5 x 14,5), copertina morbida plastificata a colori, 346 pagine con 84 foto in bianco e nero (cm 10,8 x 8,1).
http://www.figwc.org/info/archivio/anglana/copertina.jpg
Se volete gustarvi un'anteprima dei posti attraversati e raccontati nel libro, ecco una presentazione di foto dei miei viaggi: Proiezione di una selezione di foto (85+12 cartine) di 10 anni di viaggi (25 MB - 10') (http://www.gold-wing.it/moto/proiezione/Proiezione-audio-internet-1024-9.exe)
Versione filmato in wmv (senza didascalie, con intervalli foto ridotti a 2") (8 MB - 3') (http://www.gold-wing.it/moto/proiezione/marcello-anglana-aq-pal.wmv)
Versione JAlbum (http://www.gold-wing.it/moto/selezione-foto/albumfoto/album/index.html)
Aspetto le vostre impressioni! :)
Ho raccolto qui le recensioni ricevute: http://www.gold-wing.it/moto/libro/recensioni.htm
Se volete aggiungere la vostra, scrivetela in questo topic, o inviatemi un'e-mail a gold-wing@libero.it .
Le pubblico tutte, buone o no. ;)
Pier_il_polso
23-12-2008, 23:29
Bravo marcello :)
joesimpson
24-12-2008, 14:22
complimenti marcello, un piacere ritrovarti anche qua :D:D:D:D:D
Complimenti Marcello a te ed alla tua fantastica compagna di viaggi.
Libro acquistato e foto scaricate.
Bravo !! :?:
Gold Wing
03-10-2009, 09:22
I due amici sopra (che ringrazio :)) hanno già risposto; comunque, se è una recensione completa che si vuole da me (non l'avevo postata prima, perchè non mi sembrava il caso che io stesso recensissi un mio libro), riporto qui la presentazione del libro, scritta sul mio sito.
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Nel libro racconto tutti i miei viaggi principali in moto (11, dal Giro d'Italia del 2002, ai Balcani del 2008), intervallati da alcune mie riflessioni.
E’ il primo vero libro che scrivo, anche se sono abituato a scrivere dei miei viaggi, sia sul mio sito, che su riviste, che su forum di moto.
Anche se sono prevalentemente un motociclista solitario (la maggior parte dei miei viaggi li ho fatti da solo), lo scopo di un libro è essenzialmente quello di comunicare qualcosa: non si scrive per sé (magari anche), ma soprattutto per gli altri, per il lettore, per rendere partecipe il maggior numero possibile di persone delle proprie esperienze, emozioni, passioni. Il puro scrivere fine a sé stesso è un vuoto esercizio retorico, quasi improduttivo.
Quello che cerco di spiegare nel libro è appunto la mia “filosofia” del viaggiare. “La meta è la strada” perché, in moto (almeno per me), non è importante la meta finale, dove sono diretto, ma il viaggio.
Il viaggio inteso sia come movimento, come spostamento, come puro piacere di guida (andiamo in moto perché ci piace guidare la moto, questa è la base di partenza). Ma anche il viaggio inteso come attraversamento di territori a noi sconosciuti, il viaggio come esplorazione, scoperta: monti, colline, pianure, laghi e foreste. E poi il viaggio come “attraversamento” di popoli, incontri con gente diversa da noi, lontana dal nostro modo di vivere, di pensare, di comportarsi.
Il viaggio come incontro tra culture diverse, come scoperta della “bellezza” della diversità, come arricchimento del proprio animo.
Il viaggio come mezzo per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e di sensibilità. Ma anche il viaggio come fine, il viaggio visto come un valore in sé, autoappagante; il viaggio come condizione di grazia della persona; una fase della propria vita in cui si è come una spugna, permeabili alle diverse esperienze, aperti al mondo che ci circonda come forse mai nella nostra vita.
E, per tutto ciò, non riesco a immaginare un mezzo più adatto della moto; nel suo delicato incedere in continuo equilibrio; un veicolo “aperto”, sia in senso letterale che come relazione col resto del mondo; un veicolo che, per sua natura, predispone al contatto con le persone, allo scambio di esperienze; un veicolo sintesi perfetto di velocità e lentezza del viaggiare; un veicolo senza il quale, ormai, io nemmeno più concepisco un viaggio. Il “veicolo perfetto”.
E’ questo quello che ho cercato di esprimere, al di là dei freddi (e numerosi) chilometri, nel mio libro.
:)
Ducati 1961
06-10-2009, 22:06
Marcello ciao . Il libro e' molto interessante ed appassionante ( mi e' piaciuto tantissimo il resoconto del viaggio in Islanda ) . Se posso consigliare , anche a costo di incrementare il costo del tuo prossimo scritto , inserisci piu' foto a colori ...
Ciao un abbraccio da Paolo e Lea
Ho letto il libro di Marcello e mi ha appassionato. Dalle pagine del libro, assolutamente interessanti anche per chi non è viaggiatore assiduo su due ruote, emergono prepotentemente due sentimenti: quello di evadere ogni forma di “staticità” e quello di rendere partecipi gli altri delle proprie esperienze. Il primo sentimento di Marco mi ispira due bisogni primari (forse non apprezzati da tutti ma assolutamente legittimi): la necessità di mettersi alla prova, un po’ come lo fa il rocciatore o il velista solitario, e quello di esserci, di arrivare, di porre la propria esistenza in relazione a luoghi, persone, problemi sempre diversi e sempre più lontani. Credo che Marcello sia felice quando annota l’ennesimo rifornimento di benzina così come quando, svegliandosi all’alba, inizia un nuovo giorno di viaggio, solo con i suoi pensieri, accompagnato dal pulsare tranquillo del motore della sua Gold Wing e immerso nei profumi e nei colori di una terra sconosciuta. Anche se a volte sembra di leggere un piccolo romanzo d’avventura, abbiamo la certezza che la sua vita sia proprio così, come ce la racconta, piena di grandi e piccole imprese, di dettagli apparentemente insignificanti o talmente particolari che pochi li hanno potuti vivere come lui ha fatto. Le riflessioni personali di Marcello, che s’incontrano in tutto il libro, possono essere condivise o no, ma sono uno spunto per riflettere su temi che partono dal motociclismo ed arrivano nel profondo dei nostri sentimenti. Mi è piaciuta particolarmente una frase del libro, che credo descriva in poche parole quanto ho cercato di fare in modo molto più prolisso: “Non permettiamo all’”assenza di luce” di fermarci. La nostra passione rischiara anche le tenebre”. Bravo Marcello, buoni chilometri.
Ciao marcello, libro comprato e letto mesi fa. Mi hai fatto sognare, specialmente sull'islanda. Pero' devo farti una domanda: sei un funzionario e hai famiglia (come me): ma come fai ad avere tutto quel tempo libero? Hai sposato una santa? La mia e' solo una simpatica invidia...complimenti ancora
indianlopa
18-12-2009, 09:51
l'utente è stato bannato per comportamento scorretto ....non ti puo rispondere
Indianlopa, mica ti riferivi a men quando parlavi di utente?
indianlopa
20-12-2009, 10:19
parlavo di Marcello;)
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