ipotenus
07-03-2005, 16:41
Finalmente, stamattina sono riuscito ad avere una RT1200 da provare.
Pur non essendo di certo un "manico", mi permetto di farvene un piccolo resoconto, nella speranza che interessi a qualcuno.
Premetto che possiedo già una RT 1150 e quindi sono sceso da una per montare direttamente sull'altra. Dico anche che nei giorni scorsi, avevo già ordinato l'RT 1200 e quindi non ho nessuna motivazione per magnificare il modello precedente.
Tralascio le questioni di carattere estetico, ormai trite e ritrite e passo subito alle impressioni di guida, anticipandovi che non sono tutte rose e fiori.
Intanto, bisogna dire che venendo dalla RT 1150, ci si trova immediatamente a casa, ma con in più una sensazione di leggerezza che mi ha stupito. Fatti 2 metri ci si sente già padroni del mezzo e dopo la terza curva, si piega di più di quanto non si sia mai fatto con l'RT precedente. Nel traffico di Roma, ci si divincola con facilità (ero senza borse), meglio di tanti megascooter dal passo enorme. Non voglio esagerare, ma la nuova RT è veramente "leggera" da guidare, anche se non credo che questo abbia a che fare con la riduzione di peso. Ne ho ricavato una impressione simile a quella che ho avuto guidando il GS 1200, ma a differenza di questa, la nuova RT è saldamente piantata sull'avantreno, ancora più della 1150.
Chiunque continui a paragonare questa moto alla varie PanEuropen o FJR, dovrebbe provarne una per capire che neppure si assomigliano.
Il cambio è migliorato ed anche se non raggiunge i vertici delle migliori giapponesi, si stacca piuttosto nettamente dal precedente.
Il motore è più potente e con più allungo, la differenza si nota subito. Mi è parso salire di giri con regolarità e non ho notato l'avvallamento attorno ad 4500 giri, del quale alcune riviste hanno parlato.
Bisogna riabituarsi a frenare, il nuovo impianto è più progressivo e meno sensibile/brusco e richiede un periodo di tirocinio per chi era male-abituato alla 1150. La leva della frizione cede con più facilità e ci si affatica decisamente di meno quando la si utilizza molto, come in città.
Complessivamente, ci si stanca di meno e non si ha l'impressione di dover tenere un bue per le corna.
La posizione di guida è più alta della precedente e forse leggermente più avanzata. Io l'ho guidata con la sella standard regolata al minimo ed ho l'impressione che sarà piuttosto raro che qualcuno la voglia spostare più in alto (sono alto 1.82). Forse la sella ribassata sarà più adatta in molto casi.
In autostrada, si avverte immediatamente la 6th di potenza, anche se non ho potuto spingere la moto per via del jet che avevo in testa e per altri ovvi motivi.
La protezione è ottima, migliorata almeno fino alle spalle. Il nuovo parabrezza fa il suo dovere ed il casco procede come in un tunnel. Le gambe sono completamente incassate.
Non ho spremuto il motore, ma fino a dove sono arrivato, le vibrazioni erano assenti.
Rientro in città e cerco di sedare ogni facile entusiasmo, dettato soprattutto dal fatto che il mezzo è evidentemente più "sportivo" del precedente.
Ed è a questo punto, che vengono fuori le prime magagne.
Al regime del minimo, malgrado il controalbero, la moto pare vibrare di più. Forse è a causa della maggior compressione del nuovo boxer, ma questa è l'impressione che ho avuto. Neppure ho rilevato la tanto decantata maggiore elasticità o meglio, il tiro è eccellente come lo è sul vecchio Boxer, ma è meno piacevole scendere così in basso.
Passo sui sampietrini e su qualche fondo sconnesso e qualche cigolio arriva dalla muso della moto. Presumo sia il parabrezza elettrico, il cui meccanismo è piuttosto elastico. Come dicevo, l'avantreno è piazzatissimo, ma la sospensione anteriore è molto "secca" e reagisce duramente a qualunque asperità del terreno. Probabilmente è il prezzo da pagare per avere un assetto di questo tipo.
Faccio salire un passeggero ed alla prima frenata, mi arriva addosso. E già, la sella posteriore, non è più orizzontale e concava, ma piatta, liscia ed inclinata in avanti ... comunque, le maniglie ai lati sono comodissime (mi dicono).
La cosa però che mi ha più infastidito, è stata la trasmissione. Il cardano infatti, aprendo il gas, ma soprattutto chiudendolo, si comporta come se fosse affetto da un gioco eccessivo. La sensazione è piuttosto sgradevole e mi stupisco che Motociclismo, dopo ben due prove, non abbia messo in luce questo fatto (Motosprint invece si). Per evitare questo fastidio, bisogna imparare a dosare il gas con grande cura e più di una volta, rilasciando l'acceleratore, mi sono trovato a tirare la frizione per evitare che accadesse.
Mi rendo conto che la riduzione di peso è importante, ma se si dovesse confermare l'esistenza questo problema come non circoscritto ad un singolo esemplare, forse BMW farebbe meglio e rivedere la trasmissione.
La sensazione complessiva comunque, è di una moto più "leggerina" della genitrice, con tutti i vantaggi e svantaggi che ciò comporta.
Riporto la moto dal concessionario, la isso sul cavalletto centrale (ci va, anche senza la maniglia) e vado a scambiare quattro chiacchere in officina delle quali, per correttezza, non vi dirò l'esito.
Compilo il questionario dove riporto le impressioni che ha ricavato dalla prova, è risalgo sulla mia (ancora per poco...) RT.
Beh, la sensazione è quella di un "caldo abbraccio" e tutto appare più compatto ed ovattato. Poche vibrazioni a bassi regimi e comunque più "dense", suono più caldo e grande impressione di solidità e sontuosità.
Alla prima curva però, mi accorgo che anche qualcos'altro è cambiato ed effettivamente, si piega con meno entusiasmo, ogni manovra è più impegnativa, il cambio è duro e rumoroso, la frizione pure, i freni bruschi ecc.. OK, ho la gomma anteriore andata, ma è solo questo?
Mentre rimugino, mi supera a piena manetta il solito scooter truccatissimo con sopra il solito ragazzino brufoloso ed arrogante che mi guizza intorno con l'atteggiamento del tipo "Dove vai vecchio bacucco con questo catafalco di BMW da dentista pensionato".
Ha scelto la giornata sbagliata e così gli rifilo la solita lezione, sverniciandogli mezzo motorino per poi sparire in un anfratto tra due auto, dove neppure lui pensava di potercisi infilare in monopattino.
Al semaforo successivo, neppure si accosta.
Adesso, mentre sono davanti al computer, sono sempre più convinto che con la RT 1150, si è chiusa una bellissima stagione, alla quale sono molto contento di aver preso parte.
Pur non essendo di certo un "manico", mi permetto di farvene un piccolo resoconto, nella speranza che interessi a qualcuno.
Premetto che possiedo già una RT 1150 e quindi sono sceso da una per montare direttamente sull'altra. Dico anche che nei giorni scorsi, avevo già ordinato l'RT 1200 e quindi non ho nessuna motivazione per magnificare il modello precedente.
Tralascio le questioni di carattere estetico, ormai trite e ritrite e passo subito alle impressioni di guida, anticipandovi che non sono tutte rose e fiori.
Intanto, bisogna dire che venendo dalla RT 1150, ci si trova immediatamente a casa, ma con in più una sensazione di leggerezza che mi ha stupito. Fatti 2 metri ci si sente già padroni del mezzo e dopo la terza curva, si piega di più di quanto non si sia mai fatto con l'RT precedente. Nel traffico di Roma, ci si divincola con facilità (ero senza borse), meglio di tanti megascooter dal passo enorme. Non voglio esagerare, ma la nuova RT è veramente "leggera" da guidare, anche se non credo che questo abbia a che fare con la riduzione di peso. Ne ho ricavato una impressione simile a quella che ho avuto guidando il GS 1200, ma a differenza di questa, la nuova RT è saldamente piantata sull'avantreno, ancora più della 1150.
Chiunque continui a paragonare questa moto alla varie PanEuropen o FJR, dovrebbe provarne una per capire che neppure si assomigliano.
Il cambio è migliorato ed anche se non raggiunge i vertici delle migliori giapponesi, si stacca piuttosto nettamente dal precedente.
Il motore è più potente e con più allungo, la differenza si nota subito. Mi è parso salire di giri con regolarità e non ho notato l'avvallamento attorno ad 4500 giri, del quale alcune riviste hanno parlato.
Bisogna riabituarsi a frenare, il nuovo impianto è più progressivo e meno sensibile/brusco e richiede un periodo di tirocinio per chi era male-abituato alla 1150. La leva della frizione cede con più facilità e ci si affatica decisamente di meno quando la si utilizza molto, come in città.
Complessivamente, ci si stanca di meno e non si ha l'impressione di dover tenere un bue per le corna.
La posizione di guida è più alta della precedente e forse leggermente più avanzata. Io l'ho guidata con la sella standard regolata al minimo ed ho l'impressione che sarà piuttosto raro che qualcuno la voglia spostare più in alto (sono alto 1.82). Forse la sella ribassata sarà più adatta in molto casi.
In autostrada, si avverte immediatamente la 6th di potenza, anche se non ho potuto spingere la moto per via del jet che avevo in testa e per altri ovvi motivi.
La protezione è ottima, migliorata almeno fino alle spalle. Il nuovo parabrezza fa il suo dovere ed il casco procede come in un tunnel. Le gambe sono completamente incassate.
Non ho spremuto il motore, ma fino a dove sono arrivato, le vibrazioni erano assenti.
Rientro in città e cerco di sedare ogni facile entusiasmo, dettato soprattutto dal fatto che il mezzo è evidentemente più "sportivo" del precedente.
Ed è a questo punto, che vengono fuori le prime magagne.
Al regime del minimo, malgrado il controalbero, la moto pare vibrare di più. Forse è a causa della maggior compressione del nuovo boxer, ma questa è l'impressione che ho avuto. Neppure ho rilevato la tanto decantata maggiore elasticità o meglio, il tiro è eccellente come lo è sul vecchio Boxer, ma è meno piacevole scendere così in basso.
Passo sui sampietrini e su qualche fondo sconnesso e qualche cigolio arriva dalla muso della moto. Presumo sia il parabrezza elettrico, il cui meccanismo è piuttosto elastico. Come dicevo, l'avantreno è piazzatissimo, ma la sospensione anteriore è molto "secca" e reagisce duramente a qualunque asperità del terreno. Probabilmente è il prezzo da pagare per avere un assetto di questo tipo.
Faccio salire un passeggero ed alla prima frenata, mi arriva addosso. E già, la sella posteriore, non è più orizzontale e concava, ma piatta, liscia ed inclinata in avanti ... comunque, le maniglie ai lati sono comodissime (mi dicono).
La cosa però che mi ha più infastidito, è stata la trasmissione. Il cardano infatti, aprendo il gas, ma soprattutto chiudendolo, si comporta come se fosse affetto da un gioco eccessivo. La sensazione è piuttosto sgradevole e mi stupisco che Motociclismo, dopo ben due prove, non abbia messo in luce questo fatto (Motosprint invece si). Per evitare questo fastidio, bisogna imparare a dosare il gas con grande cura e più di una volta, rilasciando l'acceleratore, mi sono trovato a tirare la frizione per evitare che accadesse.
Mi rendo conto che la riduzione di peso è importante, ma se si dovesse confermare l'esistenza questo problema come non circoscritto ad un singolo esemplare, forse BMW farebbe meglio e rivedere la trasmissione.
La sensazione complessiva comunque, è di una moto più "leggerina" della genitrice, con tutti i vantaggi e svantaggi che ciò comporta.
Riporto la moto dal concessionario, la isso sul cavalletto centrale (ci va, anche senza la maniglia) e vado a scambiare quattro chiacchere in officina delle quali, per correttezza, non vi dirò l'esito.
Compilo il questionario dove riporto le impressioni che ha ricavato dalla prova, è risalgo sulla mia (ancora per poco...) RT.
Beh, la sensazione è quella di un "caldo abbraccio" e tutto appare più compatto ed ovattato. Poche vibrazioni a bassi regimi e comunque più "dense", suono più caldo e grande impressione di solidità e sontuosità.
Alla prima curva però, mi accorgo che anche qualcos'altro è cambiato ed effettivamente, si piega con meno entusiasmo, ogni manovra è più impegnativa, il cambio è duro e rumoroso, la frizione pure, i freni bruschi ecc.. OK, ho la gomma anteriore andata, ma è solo questo?
Mentre rimugino, mi supera a piena manetta il solito scooter truccatissimo con sopra il solito ragazzino brufoloso ed arrogante che mi guizza intorno con l'atteggiamento del tipo "Dove vai vecchio bacucco con questo catafalco di BMW da dentista pensionato".
Ha scelto la giornata sbagliata e così gli rifilo la solita lezione, sverniciandogli mezzo motorino per poi sparire in un anfratto tra due auto, dove neppure lui pensava di potercisi infilare in monopattino.
Al semaforo successivo, neppure si accosta.
Adesso, mentre sono davanti al computer, sono sempre più convinto che con la RT 1150, si è chiusa una bellissima stagione, alla quale sono molto contento di aver preso parte.