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Visualizza la versione completa : Un K100 nella bufera.


Dr. Ergal
21-02-2005, 09:55
Avete visto le immagini dell'A1 paralizzata dalla neve, ieri?
Ecco, in mezzo a tutte quelle macchine che avanzavano a stento c'era un idiota in moto; indovinate chi era... :lol: :lol:

Eccovi il racconti di un weekend decisamente invernale...

Le previsioni lasciano poco spazio all'allegria (a meno di non essere sciatori); neve, maltempo, gelo.

Ok, ho capito: anche questo weekend non si smanetta.
Meglio così, forse; ho ancora la testa piena di pensieri cupi, e la mia concentrazione è quella che è, ultimamente.
Meglio un bel viaggetto in freezer, così magari mi distraggo.

Alcuni amici di DDG organizzano una pizzata a Trento; "perchè no?", mi sono detto, e allora via, due stracci di ricambio nello zaino, la tuta antipioggia e giù la visiera.
Fa freddo, è vero (giusto la sera prima, tornato da una festa di compleanno a Scarperia, c'erano -5°), ma il tempo al momento è abbastanza clemente: il cielo è velato, ma non minaccia pioggia o (peggio) neve, e mi godo così i panorami delle montagne Bolognesi ricoperti di neve, ma senza l'affanno di governare la moto su strada viscida; l'unico inconveninete è stato un po' di nevischio

ghiacciato man mano che ci si avvicinava al valico appenninico, ma nulla di più.
Il freddo è ancora sopportabile, e i panormai sono da cartolina, quindi il bilancio è decisamente positivo.
Nettuno ronza allegro e vispo, nonostante ormai i suoi 21 anni di età gli diano diritto ad un'onorata pensione, e mi porta con gaiezza ovunque gli chieda di andare. Già, gli amici fidati sono una gran cosa...

Arrivo nelle campagne del mantovano; lì mi aspettano Claudia e Nicola, buoni amici e confidenti. Nel garage di Claudia farò riposare un po' il vecchietto, che terrà compagnia alla giovanissima e pimpante Candy, CBR 600RR imberbe e frizzante. Dai vecchio... fai il bravo, mi raccomando, che Candy è ancora una bimbetta...

Da Mantova a Trento il viaggio prosegue in macchina, con Claudia che non ne vuol sapere di disseppelirre il piede destro dal fondo del tappetino dove l'ha sepolto, e l'ago del tachimetro continua a rincorrere impietoso e rabbioso il fondo scala, mentre le Prealpi prima e le Alpi poi ci omaggiano di scenari mozzafiato immersi in un cielo sereno e terso.
Puntatina a Bolzano, a convincere l'amico Ricky (che ahimè non naviga in belle acque) a distrarsi per una sera e stare un po' con noi. Non c'è voluto poi molto a convincerlo, eheheh...

Ottima serata, ottima compagnia, con in più il piacere della consapevolezza di essermi tolto un sassolino dalla scarpa, ed aver riacquisito un piccolo tassello di serenità, che male non mi fa di certo (ma questa è una lunga e tediosa storia, meglio pasare oltre). Il freddo fuori dal ristorante è barbino, ci sono sei gradi sotto zero, il che forse ci aiuta a passare indenni i controlli alcolici della pattuglia di Carabinieri che ci aspetta proprio una curva dopo di noi. Che carogne, lì c'è solo il ristorante, non è nemmeno una strada di transito (dato che è un valico prealpino), il che vuol dire che vi siete appostati solo e soltanto per far le scarpe a chi è andato al ristorante... ma bravi...

Ho sonno, sono piuttosto provato da una giornata pesante; per fortuna guida Nicola, e il calduccio dell'automobile, lusso al quale sono disabituato da tempo, mi fa spronfondare nel sonno in tempo zero; meno male che anche Claudia si è addormentata come me, altrimenti mi sarei sentito un po' in colpa, ehehehehe...

Ho dormito come un bambino. Un sonno caldo e profondo, eccezion fatta per un piccolo incubo di passaggio. indice dei miei soliti "cattivi pensieri" che ancora non mi hanno lasciato andare.
Vabbè, svegliamoci, che la famiglia di Claudia mi aspetta in tienllo per il pranzo. Ah però, è già l'una passata... che bello, farò colazione col risotto con la salsiccia !! :-)

Ottimo pranzo, squisita compagnia (le nipotine di Claudia sono una più bella e dolce dell'altra, anche se pestifere !!!), e tra chiacchere stanche e un po' strascicate si avvicina il momento dei saluti. Inizia a piovigginare, ok, bando agli indugi, bisogna partire.
Un abbraccio, baci e strette di mano, la promessa di rivedersi presto, l'immancabile magone di ogni arrivederci...
Segno della croce, giù la visiera, il viaggio ricomincia, il ramingo è di nuovo in marcia...

Il cielo è plumbeo, la pioggerellina è ancora fine, e decido per il momento di non mettermi quello scafandro antipioggia che riposa ben ripiegato nel bauletto, e proseguo. Mano a mano che mi avvicino a Bologna, però, la pioggia si fa più forte, il vento anche, e una vocina mi dice che è il caso di pensare a proteggersi; se un acquazzone o una tormenta mi beccassero all'improvviso potrei non avere la possibilità di restare ascciutto, quindi approfitto di una sosta benzina per infilarmi la tuta impermeabile. Riparto nella direzione di una Bologna avvolta da nuvoloni spessi e minacciosi, ma ormai sono in ballo, e devo ballare. Piove, tira vento. Vebbè, niente di particolarmente grave, e poi siamo pur sempre in inverno...

Arrivo a una ventina di km da Bologna e la pioggia si mischia a neve, e nel capoluogo emiliano trovo una pesante e rabboisa tormenta. Su strada ci sono già diversi cm di "pappa" viscida su cui è difficilissimo manterene l'equilibrio, e la neve si attaccia con pervicacia alla mia visiera, rendendo quasi nulla la visiblità. Mannaggia, ma in che guaio mi sono cacciato?
Fa freddo, maledizione, sono a oltre cento km da casa e non vedo alidà del mio naso, e le mani mi fano male... "accidenti a me e al ramingo", mi dico; vabbè, mal voluto non è mai troppo...
Inutile fermarsi ad aspettare che la bufera passi, rischio di farci notte e non concludere niente. Ok, forza e coraggio, proseguiamo.
Arrivo con una certa difficoltà all'agognata Bologna (per far 20 km c'ho impiegato più di mezz'ora...), e decido di venire a compromessi con me stesso; va bene il duro viaggiatore solitaio, ma stavolta sarà il caso di fare l'autostrada, perchè la Porrettana è sicuramente impraticabile. Trovo il casello (a malapena riesco a leggerre i cartelli delle indicazioni, sie per la neve che ci si attaca sopra sia per la visiera che prmai è diventata un muro bianco impenetrabile), mi infilo in tangeziale e poi in A1, e mi fermo sotto la tettoia dell'Autogrill di Casalecchio per riposarmi un attimo: guidar Nettuno sulla neve è decisamente affaticante, sia fisicamente che a livello psicologico; e poi ho freddo, mannaggia, e le mani mi fanno un male boia.... I riflettori del distributore illuminano fiocchi che cadono con un'intensità preoccupante, ma non posso certo passar la notte in un autogrill, quindi appena ritrovata la circolazione sanguigna alle mani mi rimetto in viaggio. Mi rimetto nelle mani di chi è più in alto di me e ingrano la prima. I benzinai mi guardano con un'espressione che è un misto di biasimo, pena e ammirazione. Decido di concentrarmi su quest'ultima parte per attingere tutte le forze che mi saranno necessarie, e abbandono il caldo conforto della tettoia.
La neve mi sbatte sulla visiera con uan forza assurda, e ogni circa 10/15 secondi devo ripulirla perchè la visibilità scende altrimenti a zero. E' questo il problema maggiore, perchè in fondo la neve scivola, è vero, ma prese le misure al grip a disposizione si riesce a viaggiare intorno ai 70/80 in diritta (prima che la moto inizi a serpeggiare pericolosamente) e 50 circa in curva. I fari posteriori delle auto sono una tortura, il loro riverbero sulla neve della visiera mi abbaglia... sono costretto a superarle tutte, o perdo totalmente la visuale (senza contare che se qualche auto mi frenasse davanti non so se riuscirei a fermarmi).

Nettuno derapa come non mai, si muove... se non fosse che ho le mani congelate potrei anche dire che mi sto divertendo come un matto !!! Poi arriva il maledetto imprevisto... una macchina che sto sorpassando mi solleva addosso con le ruote un'enorme quantità di neve spappolata; vabbè, ho la tuta impermeabile... già, ma gli stivali non lo sono così tanto, e l'acqua inizia a passare; cavolo, ho i piedi fradici, e mi sto congelando, devo sbrigarmi ad arrivare a casa !!! Sono a 50 km da Firenze, e i piedi non li sento già più.
Gli ultimi km, la bufera non accenna a diminuire, i piedi mi fanno male, dai, manca poco !!!
Arrivo a casa, non ho la forza di mettere Nattuno in garage; scusami vecchio, stanotte la pssi qui fuori, perdonami, ma non ce la faccio...
Arrivo in casa, mi spoglio velocemente e rabbiosamente; sono completamente asciutto, eccezion fatta per mani e piedi; le deta delle mani sono un po' rosse, vabbè, è normale, ma i piedi sono blu, e totalmente insensibili. Li asciugo (che brutta sensazione toccarli e non avvertire nulla !!)e li lascio avvolti nell'asciugamano, per far riprendere loro la circolazione.

Dopo circa un quarto d'ora comincio a sentire di nuovo caldo ai piedi. Ok anche questo viaggio è archiviato, anche stavolta il ramingo ha avuto ragione del suo cammino, ed ha vinto.

Gli rimangono i suoi incubi, ma quelli lo seguiranno sempre, per lontano e arduo che sia il suo viaggio li avrà sempre dentro.
Ma intanto mi godo queste avventure, questi panorami da favola e il calore degli amici fidati.

il_della
21-02-2005, 10:45
azz....massimo rispetto per la tua....pazzia :wink:

topomoto
21-02-2005, 10:58
Complimenti? Mah! ci vuole sicuramente coraggio.
Però io appena ripresa la circolazione a mani e piedi sarei andato subito a ristorare anche Nettuno, con una buona asciugata di panno e "storaggio" in garage.
Daltronde se sei tornato a casa lo devi anche a lui :wink:

matth78
21-02-2005, 11:11
ieri sull'A1 nella neve c'erano anche:


Matth78
sgagnamanuber
alex "colin" lugano
Boscaiola
Gelandestrassepanzerdivison

'na passeggiata....

8)

Evangelist
21-02-2005, 12:52
azz....massimo rispetto per la tua....pazzia :wink:
100 %!!!!

davide.fun
21-02-2005, 13:35
Leggere del tuo peregrinare è sempre un emozione e a volte provo anche un pò d'invidia.
Complimenti :thumbup:

Panzerdivision
21-02-2005, 15:23
il problema è che c è qualcuno che è ancora sulla A1.....

Dr. Ergal
21-02-2005, 15:26
il problema è che c è qualcuno che è ancora sulla A1.....


DAVVERO?!?!? :?

Axelroth
21-02-2005, 18:34
Mi inchino davanti alla tua impresa, per rispetto e soprattutto per invidia !
Ma chi è che è rimasto sulla A1 ?

Panzerdivision
21-02-2005, 18:55
IO!!!

il panzer giace a piacenza

non mi sentivo di affrontare la A7 sulla quale si circolava con catene alle otto e mezza di sera....

Janno
21-02-2005, 19:36
:shock: :shock: :shock:

Pazzo...ma...complimenti! :wink:

luHa
21-02-2005, 20:33
Vu siete tutti grulli!!
Però bravi e coraggiosi!! :wink:

tomb
21-02-2005, 21:05
:shock: :shock: :shock: :roll:

Dr. Ergal
22-02-2005, 11:40
IO!!!

il panzer giace a piacenza

non mi sentivo di affrontare la A7 sulla quale si circolava con catene alle otto e mezza di sera....

Cavoli, mi dispiace. Quando l'andrai a riprendere? E come sei tornato?

boscaiola
22-02-2005, 11:53
A occhio e croce potrebbe essere sulla via del recupero ora... E grazie a una perfetta organizzazione pare si sia fatto una splendita ronfata in treno mentre noi ancora ci congelavamo!

Dr. Ergal
22-02-2005, 12:04
pare si sia fatto una splendita ronfata in treno mentre noi ancora ci congelavamo!


VILE !!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: