Visualizza la versione completa : [Report] 10.000 km. attraverso Grecia – Turchia – Siria – Giordania – Egitto – Libia
A condividere con me questa fantastica esperienza tra il 20 dicembre 2008 e il 17 gennaio 2009, oltre alla mia fida R 1150 RT, altre 20 moto più una macchina di appoggio, per un totale di 27 compagni di viaggio. Ad Alessandria 9 equipaggi hanno fatto rientro in Italia, mentre altri 12 hanno proseguito sino a Tunisi.
QdE rappresentata in forze: GBboxer, GSpollo oltre al sottoscritto.
Il viaggio di 10.000 km., è stato organizzato da motovacanze.it.
Tutte le foto del viaggio le potete trovare qui:
http://www.flickr.com/photos/26584622@N08/
tuttavia, al fine di dare un po’ di colore ai post successivi inserirò comunque una foto significativa di ogni tappa. Le foto sono state scattate dai soci di motovacanze.it e sono di loro proprietà
Per chi lo volesse, tra poco sarà disponibile il tracciato del percorso in formato .gdb. Chi fosse interessato, mi mandi un MP con mail privata.
Il viaggio è terminato in Tunisia ... ma nell'oggetto non ci stava!
Questo è il tragitto che è stato percorso e che ci ha visto attraversare rapidamente la Grecia, gioirci della costa meridionale della Turchia, ammirare le aree occidentali della Siria e della Giordania, contemplare il Sinai e la parte settentrionale dell’Egitto, gustare la costa libica assaporandone il suo deserto ed infine risalire rapidamente la costa orientale tunisina.
bellissimo.
ho alcune domande.
dove&perchè avete dovuto cambiare le targhe?
la scorta armata è una battuta, vero?
Delle 21 moto, 15 erano BMW (13 GS di vario tipo e cilindrata, un K 1200 GT, la mia insostituibile R 1150 RT più la moto del capo-spedizione … una R 100 GS/TT, diciamo una “special edition”), 2 Honda (Gold-Wing e Paneuropean), 2 Kawasaki ER 500, 1 KTM 640 LC4 e la più bella di tutte … una HD FLHRSE3 Screaming Eagle rosso fuoco!
La mia mukka, con 45.000 km. all’atto della partenza, mi ha riportato a casa sano e salvo senza lamentare alcun guaio se si eccettua una lampadina degli indicatori di direzione fulminata. Che poi in realtà l’ho rotta per colpa mia …
Prima della partenza un bel tagliando e gomme fresche (Z6 Interact). Rispetto alle Z6 non ho trovato particolari differenze se non che al termine del viaggio le Interact sono praticamente nuove.
Viaggiando da solo ho comodamente sistemato al posto del passeggero una capiente borsa impermeabile della Touratech. Le borse laterali, il top case e la borsa serbatoio hanno fatto il resto. Con il senno del poi ho portato con me troppe cose; molte di queste non sono state infatti utilizzate. Una su tutte, l’equipaggiamento “leggero” e che a nulla è servito viste le temperature rigide che abbiamo incontrato lungo tutto il viaggio.
Per fare contento il mio mekka, ho portato anche qualche ricambio: una bobina, due candele, cinghia alternatore, filtro aria, lampadine di ricambio e l’immancabile kilo di olio (consumato tutto).
dove&perchè avete dovuto cambiare le targhe?
la scorta armata è una battuta, vero?
Le targhe sono state cambiate in Egitto e in Libia. In realtà non sono state cambiate, bensì sono state apposte su quelle italiane.
Ragioni particolari credo non ve ne siano se non quella che le targhe che ci hanno dato riportano caratteri in lingua araba.
La scorta armata non è una battuta. Vedere le foto in Giordania per credere.
La scorta è dovuta solo per gruppi numerosi, quale era il nostro.
Documenti necessari per affrontare il viaggio :
Patente italiana ed Internazionale
Passaporto
I visti necessari per Siria, Giordania, Egitto, Libia sono stati apposti in frontiera.
Carnet de Passage en Douane – CPD
Il documento, secondo quanto è riportato sul sito dell’ACI (www.aci.it/index.php?id=2090) è – tra i vari Paesi visitati – obbligatorio in Siria, Giordania, Egitto, Libia. In realtà, sulla base delle esperienze maturate da altri viaggiatori e su quanto indicato sul sito del MAE (www.viaggairesicuri.mae.aci.it) in taluni dei suddetti Paesi (Siria e Giordania) la targa della moto viene segnata sul passaporto a fronte di una somma che viene poi restituita all’uscita dal Paese. Tutti noi eravamo comunque in possesso del nostro CPD, personalmente l’ho richiesto all’ACI di Treviso, seguendo la procedura descritta. Il resto del gruppo si è affidato all’agenzia di viaggi giordana che ha curato gli aspetti organizzativi del viaggio. La stessa ha ottenuto dal Royal Automobile Club of Jordan il rilascio dei CPD. Come abbia fatto l’ACI di Amman a rilasciare 20 CPD per altrettanti veicoli non immatricolati in Giordania … non chiedetemelo. La stessa agenzia si è fatta garante della fidejussione necessaria per il rilascio dei CPD.
Carta verde
Valida solo in Grecia, Turchia e Tunisia. Nei restanti Paesi (Siria, Giordania, Egitto, Libia) alle varie frontiere è stata stipulata una assicurazione temporanea.
Timbro bilingue sul passaporto necessario per entrare in Libia
Questo viene rilasciato solo da alcune Questure (http://questure.poliziadistato.it) ed in sostanza si tratta di un semplice timbro di gomma che riporta la matrice (in lingua araba) ove dover trascrivere (sempre in lingua araba) i propri dati identificativi. Questi ultimi, contrariamente a quanto sarebbe lecito pensare, non vengono trascritti dalla Questura bensì occorre rivolgersi ad un traduttore ovvero (come abbiamo fatto noi) all’Agenzia che sul posto segue il viaggio. Non si capisce dunque perché occorra anche spostarsi di 200 km. alla ricerca di una Questura abilitata al servizio e perdere una giornata di lavoro per un timbro che potrebbe essere apposto da qualunque Questura. Mah! Io da Pordenone mi sono dovuto recare a Verona e in giornata ho fatto tutto. Altri, meno fortunati di me, sono dovuti addirittura tornare la settimana dopo per ritirare il Passaporto.
Assicurazione sanitaria da stipulare in proprio
La nostra tessera TEAM non è valida ed il mod. 111 non può essere rilasciato per fini turistici. Ho stipulato on-line presso la Europ Assistance Italia l’assicurazione Moto No Problem (49 €) che offre assistenza sanitaria e tecnica in tutti i Paesi da me attraversati, con esclusione di Giordania e Libia. In questi due Paesi è pertanto vietato farsi male o rompere la moto.
ettore61
03-02-2009, 21:52
conosco questo giro, è venuto con voi il mio amico con una GS ADV nuova di pacca, Paolo.
ho guardato tutte le sue foto, fantastiche, confermo la scorta della pula c'era.
indianlopa
03-02-2009, 21:54
e bbbraviiiiii:D:D:D:D:D
conosco questo giro, è venuto con voi il mio amico con una GS ADV nuova di pacca, Paolo.
ho guardato tutte le sue foto, fantastiche, confermo la scorta della pula c'era.
Salutami il Paolo (Cantù), ci siamo fatti parte della Turchia da soli, fuori dal gruppo ...
Chissà se ora si è innamorato del suo GS o preferisce ancora il Varadero...
GSTourer
03-02-2009, 23:56
Il timbro per la libia dei miei amici lo hanno fatto a venezia, o almeno così dicono
gran viaggio bravi
pepem@iol.it
04-02-2009, 07:02
che bel viaggio, a marzo ne ricalcherò in parte il tragitto, però mi fermerò ad Aqaba.
Il timbro per la libia dei miei amici lo hanno fatto a venezia, o almeno così dicono
Dicono bene i tuoi amici.
In effetti Venezia è tra le Questure "abilitate". Purtroppo l'Ufficio Passaporti è chiuso di Lunedì (come i barbieri) e per ragioni di lavoro sono stato costretto a recarmi a Verona.
Se vedessi il timbro ... è uno scandalo!
che bel viaggio, a marzo ne ricalcherò in parte il tragitto, però mi fermerò ad Aqaba.
Ti divertirai - se nel resto dei post non troverai risposte alle tue eventuali domande - chiedi pure.
Ehm ehm. Costo del viaggio?
Per quanto attiene ai carburanti, abbiamo sempre trovato la benzina verde e senza neanche particolari problemi. In particolare:
GRECIA = prezzo mediamente elevato (1,2 euro) ma molto variabile di pompa in pompa. Nella zona di Meteore era particolarmente bassa (0,8 euro).
TURCHIA = prezzo politico a 2,8 TRY (1,3 euro). Carta di credito accettata ovunque. E in ogni distributore iene offerto il the.
SIRIA = prezzo politico pari a 40 SYP (0,67 euro). Non accettano carte di credito. Benzina verde a 95 ottani.
GIORDANIA = prezzo politico pari a 0,405 JOD (0,45 euro). Non accettano carte di credito. Benzina verde a 95 ottani ma spesso anche a 90.
EGITTO = benzina a 1.85 EGP (0.27 euro). Benzina verde massimo a 92 ottani. Niente carta di credito. Più ci si sposta da Alessandria e verso il confine libico e più i distributori sono radi. Le moto battono in testa in fase di accelerazione. La peggior benzina lungo tutto il viaggio. Sono curioso di smontare il filtro.
LIBIA = benzina a 0,18 LYD (0,11 euro!). Benzina verde a 95 ottani. Niente carte di credito. Pochi distributori, quelli in città sempre pieni. Molte pistole senza blocco rigurgito.
TUNISIA = benzina a 1,32 TND (0,75 euro). Benzina verde a 95 ottani. Pochi distributori, anche perché fioriscono i distributori di contrabbando, a cui però noi non ci avviciniamo.
Infine, consiglio di effettuare il rifornimento da sé. I solerti benzinai sono spesso maldestri e restando incantati dalla vostra moto non si rendono conto di quando la innaffiano di benzina.
Inoltre, come al solito vale la solita regola : anche pochi litri ma rabbocca sempre quando puoi! Non è sempre detto che il distributore successivo sia provvisto di benzina.
milkplus
04-02-2009, 17:46
Complimentissimi per il viaggio! Anche per quest'ultimo post veramente utile :)
Curiosità: quanto avete speso in totale?
1^ Tappa di 26
Data : 20.12.08
Da : Casa (I)
A : Ancona (I)
Km. tappa : 405
Km. progressivi : 405
Meteo tappa : soleggiato ma freddo, molto freddo!
Dopo una notte trascorsa tranquillamente si parte!
Tappa di trasferimento per raggiungere Ancona al fine di imbarcarci per Igoumenitsa (GR). Raggiungiamo il porto a gruppetti. Troviamo lo staff di motovacanze.it che ha già provveduto ad effettuare il check-in.
Nonostante ciò, il caricamento della nave va a rilento, occorre infatti suddividere con attenzione le auto che si dirigono a Igoumenitsa da quelle che proseguono per Patrasso.
Alla fine i solerti marinai greci riescono a mischiare le due colonne e molti di noi passano la notte con il timore di ritrovarsi il giorno seguente con la propria moto che prosegue per Patrasso. Cosa che ovviamente non accadrà.
Inauguro subito la mukka; complice il peso e l’emozione, in una manovra da fermo, la moto si adagia sulla sinistra. Nessun danno se si eccettua la lampadina degli indicatori di direzione che si fulmina. Questa sarà la prima delle quattro complessive “cadute da fermo”. Per gli amanti della statistica, tre volte a sinistra e una volta a destra.
Inizio a fare conoscenza del gruppo, mi colpisce subito l’età media dei partecipanti. Gente matura con molta esperienza motociclistica alle spalle. Ho da subito l’impressione di trovarmi di fronte a dei gentlemen driver appassionati di moto e di viaggi.
La sera si chiacchiera tra noi scambiandoci impressioni sui viaggi precedenti e sulle rispettive moto. Da subito traspare la nostra preoccupazione per la tappa del giorno seguente che prevede il l’attraversamento del Passo del Katara posto a 1,600 mt. di altezza. E se nevicasse? E se il Passo fosse chiuso?
Traversata tranquilla. Come si dice, il mare è una tavola di biliardo. Questo forse giustifica il precario ancoraggio delle moto effettuato dai marinai.
La tappa in una foto : l'imbarco ad Ancona
Curiosità: quanto avete speso in totale?
Personalmente ho speso totali 5.000 neuri. Così suddivisi:
3890 quota iscrizione comprendente:
- 3 traghetti (Ancona - Igoumenitsa, Aqaba - Neweiba, Tunisi - Genova);
- 26 pernottamenti in stanza singola con colazione;
- 26 cene;
- visto di ingresso per Siria, Giordania, Egitto e Libia;
- guida turistica/accompagnatore per Siria, Giordania, Egitto e Libia;
- scorta polizia per Giordania, Egitto e Libia;
- assistenza auto con carrello;
- assicurazione furto bagaglio e rimpatrio sanitario.
1100 di spese varie:
- benzina (360)
- autostrada (45)
- pranzo e bevande varie (220)
- ingressi siti archeologici, musei, etc. (110)
- tasse/spese doganali (240)
- mance (50)
- varie (150)
Bellissimo giro un sogno, complimenti;)
yankee66
04-02-2009, 19:35
Complimenti per il viaggio e grazie per le utili informazioni che ci stai dando :D:D
2^ Tappa di 26
Data : 21.12.08
Da : Igoumenitsa (GR)
A : Salonicco (GR)
Km. tappa : 464
Km. progressivi : 869
Itinerario : Porto di Igoumenitsa (E92) – Ioannina – Passo di Katara – Meteore – Trikala – Larissa (E75) - Salonicco
Meteo tappa : inizialmente temperatura mite, poi mano a mano che si sale la temperatura scende sino a trovare una leggera spruzzata di neve sul Passo del Katara.
I timori della sera prima svaniscono alla vista del Passo, perfettamente praticabile nonostante la nevicata dei giorni precedenti e la grande quantità di sale per strada.
Si prosegue dunque verso le Meteore, sempre affascinanti.
Originariamente la tappa di oggi si sarebbe dovuta concludere a Kavala (160 km. più a est), ma per paura delle condizioni che avremmo potuto trovare sul Passo questa è stata accorciata. Per la nota teoria della “coperta” (se la tiri da una parte si accorcia dall’altra), domani ci aspettano oltre 700 km. compresi la frontiera greco/turca ed il traghetto sui Dardanelli.
Sollevati dai timori della tappa odierna andiamo a letto senza forse renderci conto di quello che ci aspetta domani.
La notte pernottiamo presso l’albergo Luxembourg (N 40°38.017’ E 022°56.377’). Molto buono. Connessione WiFi gratuita. Parcheggio a pagamento (10 €) coperto e custodito, vicino all’albergo.
Per la tappa di domani, si decide di spezzare il gruppo il due tronconi al fine di non congestionare la frontiera al nostro arrivo. Il primo gruppo partirà alle 06.30, il secondo alle 08.00
La tappa in una foto : passo del Katara
ettore61
04-02-2009, 20:49
Salutami il Paolo (Cantù), ci siamo fatti parte della Turchia da soli, fuori dal gruppo ...
Chissà se ora si è innamorato del suo GS o preferisce ancora il Varadero...
L'ho avvisato di ciò, gli porto i tuoi saluti volentieri.
rimpiange il varadero.
3^ Tappa di 26
Data : 22.12.08
Da : Salonicco (GR)
A : Bergama (TR)
Km. tappa : 775
Km. progressivi : 1644
Itinerario : Salonicco (E90) – Kavala – Alexandroupoli – frontiera a Ipsala – Ecebat – traghetto – Canakkale – Bergama
Meteo tappa : Freddo. Vento a tratti fortissimo (si viaggiava di bolina). Per fortuna la strada è larga e ci consente di contrastare il vento laterale senza particolari problemi. Bisogna solo vincere la paura e tenere aperto. Sempre.
Partenza alle 06.30 per sfruttare tutte le ore di luce disponibili. In Grecia percorriamo una comoda autostrada (a tratti in costruzione) e veloci tratti di strada statale. In Turchia il tragitto proseguirà lungo una superstrada a scorrimento abbastanza veloce. Presenza di buche e gasolio.
Giungiamo alla frontiera greca, questa viene attraversata senza alcuna formalità e nessuna spesa. Ci colpisce la frontiera pomposamente presidiata da soldati armati.
Subito dopo entriamo in Turchia nei pressi di Ipsala. Anche qui nessuna spesa ma perdita di tempo inutile. Quattro boxes cui transitare. Nel terzo, prima dell’uscita, un funzionario preposto (detto “the inspector”) appone la sua distratta sigla sul passaporto, ove è stata riportata la targa della moto. Anche in questa circostanza, per la par condicio, la frontiera viene presidiata da soldati armati.
Siamo a metà tappa; lasciamo rapidamente la frontiera turca per dirigersi a Ecebat dove prenderemo il traghetto per Canakkale. Ne parte uno ogni ora; alla fine siamo fortunati e non dobbiamo aspettare molto. Traversata breve e tranquilla con molti bambini che rientrano da scuola affascinati dalle nostro moto.
Giungiamo a Bergama dopo 13 ore di tappa al buio pesto. Complice la direzione del nostro movimento (est) oltre che l’ora in meno rispetto l’Italia, le giornate sono molto corte e sperimentiamo cosa vuol dire viaggiare in gruppo, di notte, sulle strade turche. Non è proprio piacevole.
Pernottiamo all’Albergo Berksoy (N 39°06.055’ E 027°09.575’). Buono. Connessione WiFi gratuita. Parcheggio di fronte albergo all’aperto. Cena a buffet, buona e abbondante.
La tappa in una foto : lo stretto dei Dardanelli (Çanakkale Boğazı )
4^ Tappa di 26
Data : 23.12.08
Da : Bergama (TR)
A : Fethiye (TR)
Km. tappa : 503
Km. progressivi : 2147
Itinerario : Bergama – Izmir – Selcuk – Aydin – Mugla – Fethiye
Meteo tappa : Anche oggi freddo, ma poi la temperatura si addolcisce un poco. Vento anche oggi, ma meno rispetto a ieri.
Anche oggi partiamo presto. A Selcuk ci fermiamo per la immancabile sosta ad Efeso, antica città ionica e poi capitale della provincia romana nell’Asia Minore. Veramente interessante, specie il contrasto tra l’architettura ionica e quella romana. Sorprende la poca cura riservata agli stupendi mosaici posizionati a terra, senza alcuna protezione solo alla mercé di noi ignari turisti che vi camminiamo sopra.
Alla fine della giornata saranno complessive 10 ore di tappa. Il raid è appena partito e realizzo a termine serata che abbiamo già percorso oltre un quinto dell’intero viaggio.
Pernottiamo all’Albergo Atapark (N 36°37.178’ E 029°05.401’). Buono. Connessione WiFi gratuita. Parcheggio di fronte albergo all’aperto. Cena a buffet, buona e abbondante.
La tappa in una foto : le meraviglie di Efeso
Bravi!.....Giro bellissimo.
5^ Tappa di 26
Data : 24.12.08
Da : Fethiye (TR)
A : Analya (TR)
Km. tappa : 463
Km. progressivi : 2610
Itinerario : Fethiye – Kas – Aksu – Alanya (tutto sulla SS 400)
Meteo tappa : Come ieri.
Oggi cambio di strategia. Il gruppo si spezza in vari tronconi e si viaggia decisamente meglio, ognuno con il proprio ritmo.
La strada inizia a farsi interessante, traffico praticamente inesistente, buon asfalto e tante belle curve. Per i prossimi tre giorni avremo lo splendido mare turco sulla nostra destra come un fedele compagno di viaggio.
Nei pressi di Aksu ci fermiamo a visitare Perge, meno bello di Efeso ma non per questo meno interessante.
Pernottamento al Kleopatra Royal Palm (N 36°33.249’ E 031°58.417’) dove giungiamo con il buio ma felici di aver percorso una bella tappa. L’albergo è molto deludente, niente riscaldamento. Connessione WiFi gratuita ma non in camera (nella hall). Parcheggio di fronte albergo all’aperto “guardato a vista”. Cena a buffet, abbastanza buona.
La tappa in una foto : chi va piano va sano e va lontano …
6^ Tappa di 26
Data : 25.12.08
Da : Analya (TR)
A : Adana (TR)
Km. tappa : 449
Km. progressivi : 3059
Itinerario : Alanya – Anamur – Mamure – Erdemli – Adana
Meteo tappa : Temperatura fredda la mattina, piacevole a metà mattina e poi ancora freddo appena cala il sole. Manteniamo tutti l’equipaggiamento termico invernale nella convinzione che prima o poi inizieremo a svestirci …
Tutta strada statale (tranne gli ultimi 100 km. percorsi in autostrada, da nord Erdemli sino ad Adana), quasi sempre doppia carreggiata. Belle curve sempre ben segnalate. Tratti da mozzafiato.
Profilo altimetrico molto variabile; sembra di essere sul Grossklockner, solo che qui i chilometri sono oltre 400!
Incontriamo molti cantieri stradali intenti ad allargare la strada. Forse incuranti dell’impatto ambientale i lavori interessano il fianco della montagna che viene abbattuta a colpi di dinamite.
Visitiamo il bellissimo castello di Mamure, particolare per la sua cinta muraria che conserva pressoché intatta la merlatura ed opere difensive.
Ci consentono di entrare con le moto dove scattiamo splendide foto. Appoggiando la moto sul laterale ho la sensazione che il terreno ceda … e ops! Seconda caduta.
La sera, dopo poco più di otto ore di tappa, giungiamo all’Hotel Mavi Surmeli (N 36°59.425’ E 035°19.353’). Molto buono. Connessione WiFi gratuita ma non in camera (nella hall). Parcheggio al coperto custodito, ma non vicino all’albergo. Cena a buffet, abbastanza buona.
La tappa in una foto : castello di Mamure
Innanzitutto complimenti per l'esperienza, poi volevo fare alcune domandine veloci veloci...
Per le cartine stradali di grecia e turchia a cosa vi siete affidati?
E per quel che riguarda le mappe per Garmin (se hai un Garmin...) dove le hai reperite?
Il tratto di strada da Igoumenitsa fino alla frontiera turca l'avete affrontato tutto sulla E90/E92, come l'avete trovata a livello di lavori?
Grazie in anticipo!
Scusa Naga un informazione, in Libia vi hanno chiesto il CDP visto che sul sito dell'ACI tra i paesi Africani è elencata anch'essa??????
Grazie.
Per le cartine stradali di grecia e turchia a cosa vi siete affidati?
Per la Grecia ho usato una 1: 600.000 acquistata in Grecia anni fa (e cmq opterei per un'altra scala). Per la Turchia una 1:750.000 della Euro Chart, acquistata presso www.maps-store.com
E per quel che riguarda le mappe per Garmin (se hai un Garmin...) dove le hai reperite?
Ho lo Zumo e ho tenuto su la cartografia del 2008 che - in linea di massima - copre tutto il giro (bacino del mediterraneo). Il navigatore l'ho principalmente usato per registrare le tracce dei percorsi effettuati, navigare - di tanto in tanto - di bussola e ascoltare la musica.
Il tratto di strada da Igoumenitsa fino alla frontiera turca l'avete affrontato tutto sulla E90/E92, come l'avete trovata a livello di lavori?
I lavori sono on-going ma non creano grossi intralci.
GRazie dei complimenti.
Scusa Naga un informazione, in Libia vi hanno chiesto il CDP visto che sul sito dell'ACI tra i paesi Africani è elencata anch'essa?????? Grazie.
Confermo. In Libia ce lo hanno chiesto. Peraltro la moto viene temporanemanete "ritargata".
La storia del CDP è complessa e ingarbugliata - molti viaggiatori ne sono riusciti a fare a meno (es. Siria e Giordania). Non credo sia il caso della Libia e dell'Egitto. Ma non sono sicuro.
7^ Tappa di 26
Data : 26.12.08
Da : Adana (TR)
A : Aleppo (SYR)
Km. tappa : 300
Km. progressivi : 3359
Itinerario : Adana – Iskenderun – Antakya – frontiera a Civelgozu – Aleppo
Meteo tappa : Temperatura leggermente più calda rispetto al giorno precedente. Sino ad oggi le antipioggia sono rimaste al chiuso.
Oggi tappa breve in previsione della frontiera siriana. Sino a Iskenderun tutta autostrada, poi strada statale.
Giungiamo alla frontiera turca (Givelgozu) e perdiamo una ora e mezza di attesa per fare apporre i soliti timbri su passaporto, colpa dei funzionari preposti che si trovano in pausa pranzo. In compenso anche qui nessuna spesa.
Attraversiamo quindi la terra di nessuno piena di TIR stracarichi di materiale. Gli autisti hanno la faccia di chi vi campeggia da giorni in attesa di varcare la frontiera. Assistiamo ad una scazzottata in piena regola tra un autista ed un poliziotto complice di aver fatto passare avanti un altro TIR (bustarella?).
Alla frontiera siriana incontriamo la nostra guida che curerà le pratiche necessarie per l’ingresso. Queste vengono espletate in un unico sportello (carico CPD e rilascio dell’assicurazione temporanea). In totale oltre 3 ore di attesa e spesi 127 $.
La sera pernottiamo al Coral Julia Dumna (N 36°12.108’ E 037°09.367’). Ottimo. Connessione WiFi gratuita ma scarsa ricezione in camera. Parcheggio all’aperto di fronte albergo. Cena a buffet, abbastanza buona.
Il giorno seguente sostiamo ad Aleppo dove visitiamo la città morta cristiana di San Simeone, la Cittadella, la Grande Moschea (Ai-Jamaa al-Kebir) e il Suq. Mi colpisce particolarmente la Cittadella per la sua maestosità; posta sulla sommità di un’altura, durante le crociate è servita da base per i mussulmani.
La tappa in una foto : in attesa per entrare in Siria
GSTourer
06-02-2009, 21:27
che spettacolo:D
chissà che montagna di foto:)
8^ Tappa di 26
Data : 28.12.08
Da : Aleppo (SYR)
A : Damasco (SYR)
Km. tappa : 498
Km. progressivi : 3857
Itinerario Aleppo – Hama – Homs – Qal at al Hims (Krak) – Malula – Damasco
Meteo tappa : Molto freddo all’inizio complice anche la nebbia poi temperatura più calda.
Oggi tappa tutta in terra siriana, con partenza alle 06.00. Viaggiamo tutti “intruppati” dietro la guida e la tappa si fa più pesante. In compenso il panorama è bellissimo e seguiamo una comoda autostrada.
Ci spingiamo vicinissimi al confine libanese e giungiamo al Krak des Chevaliers, superbo castello crociato eretto oltre 800 anni fa e che visitiamo con la dovuta calma.
Proseguiamo quindi verso sud alla ricerca della chiesa armena di Malula che però non riusciamo a visitare perché ci dicono essere incastonata dentro una stretta gola cui ci si accede solo dopo una lunga camminata. In compenso ci godiamo il paesaggio che ci offre Mamula, dall’alto del 1,400 mt. di altezza.
Arriviamo a Damasco nel tardo pomeriggio e dopo aver preso possesso delle camere in albergo ci rechiamo a vistare il Gran Bazar e la Grande Moschea (Omayyadi). Pittoresco e colorato il primo, piena di fascino la seconda che evoca una sacralità al pari delle moschee della Mecca e di Medina.
La sera pernottiamo al Royal Suites (N 33°30.819’ E 036°18.070’), ottimo. Connessione WiFi gratuita. Parcheggio all’aperto di fronte albergo. Cena a buffet, abbastanza buona.
Andiamo a letto felici per quello che abbiamo visto ma ignari di quello che ci accadrà domani.
La tappa in una foto : Il Krak dei Cavalieri e i moderni cavalieri (la foto non rende comunque l’immensità del castello)
9^ Tappa di 26
Data : 29.12.08
Da : Damasco (SYR)
A : Petra (HKJ)
Km. tappa : 555
Km. progressivi : 4412
Itinerario : Damasco – frontiera a Dera’a – Amman – Madaba – Monte Nebo – Mar Morto – Petra
Meteo tappa : Freddo all’inizio di tappa. La temperatura salirà poi in prossimità del Mar Morto per poi scendere con il calare della notte. Temperatura prossimo allo 0 nei tratti finali di tappa.
Partenza alle 06.00 per sfruttare tutte le ore di luce disponibili. Non servirà a molto.
Grazie all’autostrada piuttosto scorrevole giungiamo alle 09.30 in frontiera e qui inizia l’odissea. Vi passeremo infatti complessive 4 ore e mezza. L’uscita dalla Siria (Der’à) è abbastanza veloce, l’ingresso in Giordania è molto più complesso a causa dell’incompetenza dell’agenzia che avrebbe dovuto facilitare il disbrigo delle pratiche burocratiche ma che invece non sa come muoversi.
Alla fine, le formalità relative al carico del CPD e l’assicurazione temporanea, vengono espletate in un unico ufficio, dopo aver svegliato l’addetto che impiega circa tre ore a registrare 22 CPD e rilasciare altrettante assicurazioni temporanee. In compenso le spese sono esigue, solo 26 $. In ingresso in Giordania, attenzione alle buche di ispezione per le macchine lungo il tragitto.
Entrati in Giordania veniamo presi in carico dalla locale polizia che ci scorterà per tutto il tragitto. Questa pratica è riservata ai soli motociclisti che viaggiano in gruppo. Destiamo molto stupore, per ragioni di sicurezza la vendita di veicoli a due ruote a motore è difatti vietata in Giordania.
In qualche occasione la polizia giordana ci farà comunque perdere molto tempo in quanto ad ogni municipalità dobbiamo attendere il cambio staffetta che arriva immancabilmente in ritardo.
Proseguiamo verso sud e visitiamo Madaba e il Monte Nebo, il tutto molto rapidamente perché il buio si avvicina ed abbiamo ancora tanta strada da fare. La successiva discesa verso il Mar Morto è elettrizzante, percorriamo una strada di montagna che ci porta a -400 mt. sotto il livello del mare.
Ci fermiamo dunque sul Mar Morto dove gli irriducibili provano l’ebbrezza del bagno nelle sue acque salate.
Nel frattempo...
... è calata la notte e prima di partire, nonostante la temperatura mite, non commettiamo l’errore di alleggerire l’equipaggiamento consci che tra poco si tornerà a salire, nel raggiungere Petra toccheremo infatti i 1400 mt. di altezza.
Ci informano che i pochi distributori della zona potrebbero essere chiusi e quindi, per non correre il rischio di restare a secco, torniamo indietro di oltre 20 km.. Questo ci fa perdere tempo ulteriore. Finalmente ci rimettiamo in marcia verso sud e – complici le tenebre della notte – non possiamo ammirare lo splendido paesaggio che il deserto ci avrebbe riservato.
In sede di pianificazione del viaggio era emersa la possibilità di poter transitare su di un tratto di strada appena asfaltato e che ci avrebbe permesso – una volta visitato il Mar morto – di lasciare la strada 65 e rientrare a est sulla King’s Highway a nord di Ash Shawbak, senza doverci spingere troppo a sud e poi tornare indietro. La strada in effetti è asfaltata ma anche stretta, tortuosa, senza alcuna protezione e – specialmente – al buio.
Veramente un rischio che in altre condizioni non averi corso. Alla fine arriviamo in albergo a mezzanotte stanchi, distrutti e con i nervi a fior di pelle. Affamati ed infreddoliti.
A complicare il tutto l’albergo Petra Panorama Hotel (N 30°17.514’ E 035°27.446’). Pessimo. Stanze sporche e vecchie. Cena scarsa. Uno schifo. Parcheggio all’aperto.
In compenso il giorno dopo passeremo l’intera giornata a Petra, splendido sito dove le rovine sono state scavate nella parete di roccia. Lo spettacolo che offre il Tesoro del Faraone ed il Monastero è inimitabile.
La vista di Petra ci ripagherà abbondantemente della fatica del giorno prima.
La tappa in una foto : Petra. C’è forse bisogno di commentare?
10^ Tappa di 26
Data : 31.12.08
Da : Petra (HKJ)
A : Santa Caterina (ET)
Km. tappa : 334
Km. progressivi : 4746
Itinerario : Petra – Wadi Rum – Aquaba traghetto per Newieva (frontiera) – Santa Caterina
Meteo tappa : Molto freddo all’inizio complice la fitta nebbia. Poi, mano a mano che scendiamo verso il mare la temperatura sale sino a 20°, per poi precipitare verso sera nei pressi di Santa Caterina.
Tappa relativamente breve ma che prevede un passaggio in traghetto da Aqaba (JOR) a Newieva (EGY) ed il conseguente attraversamento della frontiera egiziana.
Partiamo alle 07.00 è l’ultimo giorno dell’anno, ignari che passeremo la mezzanotte in moto …
Dirigendoci verso sud effettuiamo una veloce visita al Wadi Rum dove riusciamo a fare poche foto a causa della foschia. Una delle nostre guide riesce a litigare con la polizia locale e perdiamo tempo per “trattare la sua liberazione”. L’intenzione della polizia giordana è infatti quella di processarlo per direttissima. Alla fine verrà con noi in Egitto, quindi dichiarata “persona non gradita” dal capo-spedizione e spedita al Cairo.
Giungiamo ad Aqaba in ritardo e temiamo di perdere il traghetto. In compenso le procedure doganali per uscire dalla Giordania sono piuttosto veloci.
Traversata Aqaba-Newieva per approdare in Sinai tranquilla a bordo di un traghetto che deve aver prestato servizio nei mari del nord (le scritte sono tutte in finlandese). Le moto vengono correttamente imbragate.
A bordo espletiamo parte delle pratiche burocratiche relative al visto d’ingresso e ci illudiamo che lo stesso avverrà per l’ingresso delle moto una volta sbarcati …
Vana illusione: riusciremo a trascorrere ben cinque ore al porto per le logoranti attività burocratiche che ci vedranno passare da un ufficio all’altro, tanto che lo assimileremo al “giuoco dell’oca”.
La tappa in una foto : dogana egiziana. Caos!
Ecco nel dettaglio tutte le procedure effettuate per entrare in Egitto (vedi piantina allegata):
1. Sistemati al centro del piazzale A ci siamo spostati nei vari uffici attigui.
2. Compilazione elenco nominativo ed abbinamento targhe mezzo con nome (A).
3. Calco del telaio su foglio di carta velina eseguito da funzionario esperto e per nulla intimorito dalla difficoltà incontrate (A).
4. Istruzione pratiche con fotocopie di vari documenti quali passaporto, carta di circolazione, patente internazionale (B). Pagati 30 EGP
5. Pagate tasse importazione temporanea 510 EGP (C).
6. Ulteriore fotocopia libretto circolazione (B). Questa volta è gratis.
7. Consegna CPD (D) e ritiro ricevuta.
8. Tentativo infruttuoso di stipulare l’assicurazione (E). Il funzionario vuole CPD ma si accontenta di fotocopia ricevuta.
9. Fotocopia ricevuta CPD (B). Gratis!
10. Assicurazione temporanea e consegna fotocopia ricevuta CPD (E). Pagati 250 EGP.
11. Ritiro targhe (F). Pagati 100 EGP.
12. Ritiro conclusivo CPD e carta di circolazione egiziana (D).
Le targhe, specifiche per moto, sono due e delle stesse dimensioni. Una la si tiene in borsa. Alla fine abbiamo pagato complessivi 890 EGP (poco meno di 130 €). Per il cambio di valuta ci sono numerosi sportelli (uno a turno è sempre aperto).
Alle 22.00 riusciamo finalmente a lasciare il porto, soddisfatti per l’impresa ma con ancora 120 km. da percorrere anche questa volta scortati dalla polizia, che però ci sembra più efficace di quella giordana.
Sono le 23.45 finalmente giungiamo al nostro albergo, il Catherine Plaza (N 28°33.922’ E 033°57.186’) e festeggiamo la mezzanotte scaricando le moto, cercando le stanze e scoprendo che queste sono gelate e sporche. In compenso la cena è ancora peggio.
Buona notte e Buon Anno!
Naga ho viaggiato un sacco ma tu sei di una precisione unica. Grandeeeeee ;)
11^ Tappa di 26
Data : 01.01.09
Da : Santa Caterina (ET)
A : Ain Souckhna (ET)
Km. tappa : 395
Km. progressivi : 5141
Itinerario : Petra Santa Caterina – Suez (tunnel) – Ain Souckhna
Meteo tappa : Come al solito piuttosto freddo (complice anche i 1500 mt. di altezza) e poi mano a mano che ci avviciniamo a Suez sempre più caldo ma mai troppo.
Partenza alle 09.00 con calma, vista la faticaccia di ieri. Durante la notte la temperatura è scesa sotto lo zero e troviamo le moto coperte di ghiaccio.
Rapida visita al Monastero di Santa Caterina e poi via veloci in direzione ovest verso il Golfo di Suez che risaliremo verso Nord. Strada affascinante in discesa, piena di curve.
Intercettiamo il Golfo di Suez a sud di Abu Rudeis e ci dirigiamo a nord sino a Suez dove attraversiamo il canale utilizzando il tunnel. Ci colpisce la costa ove sono in costruzione numerosi villaggi vacanze. In lontananza enormi petroliere attendono il loro turno per attraversare il canale.
Attraversato il tunnel (zona militare) ci dirigiamo a sud sempre costeggiando il Golfo di Suez e giungiamo a Ain Souckhna dove pernotteremo al Stella di Mare (N 28°33.922’ E 033°57.186’). Ottimo (gestito da italiani), internet a pagamento con WiFi nella hall. Cena ottima. Parcheggio all’aperto.
Con oggi ho percorso oltre 5,000 km.. Metà raid.
Da quando siamo entrati in Egitto e ci spostiamo verso ovest le giornate si allungano nuovamente; possiamo dunque partire più tardi la mattina ed evitare di viaggiare con il buio a conclusione delle tappe.
La tappa in una foto : verso Suez
Azz perfetto, grazie della risposta;-)
bello NAGA; mi sto divertendo a leggerlo!
il Carotone Nero
09-02-2009, 08:57
Minkia!
Con questa tipica espressione regionale racchiudiamo tutto lo stupore ed i complimenti per questa avventura.
Brrravi
Flydixie
09-02-2009, 09:12
Buon Giorno, avrei bisogno di un'informazione: poichè ho in programma più o meno lo stesso giro, ma in senso contrario, ho un'unico dubbio sul passaggio di confine Egitto/Giordano via Aqaba.
Sapete se ci sono eventuali problemi o se tutto è nella norma come credo?
Grazie e saluti.
indianlopa
09-02-2009, 09:18
è tutto abbastanza nella norma ....ultimamente però io preferirei passare da israele...imho più semplice e mooolto meno dispendioso ...il timbro della frontiera israeliana su un foglio a parte...non sul passaporto...però.
Flydixie
09-02-2009, 09:33
è tutto abbastanza nella norma ....ultimamente però io preferirei passare da israele...imho più semplice e mooolto meno dispendioso ...il timbro della frontiera israeliana su un foglio a parte...non sul passaporto...però.
Si ma se non riesco a mettere il timbro Israeliano su un foglio a parte, non posso passare di lì.
Grazie cmq.
indianlopa
09-02-2009, 09:34
è prassi comune....gli israeliani sanno dei prb che poi si ha....;)
Flydixie
09-02-2009, 09:36
è prassi comune....gli israeliani sanno dei prb che poi si ha....;)
OK preso nota , ma mia intenzione era fare Nuweiba-Aqaba con traghetto ed evitare Israele, a parte i costi e i tempi, volevo solo avere certezza che si può fare.
Grazie
indianlopa
09-02-2009, 09:39
dovessi ritornare x l ennesima volta giù ...salterei aqaba-nweiba ...ma sono impressioni mie ...nweiba è un casino gli alberghi sono sporchissimi ... francamente si fa prima via israele ed è + economico ....
Flydixie
09-02-2009, 09:42
dovessi ritornare x l ennesima volta giù ...salterei aqaba-nweiba ...ma sono impressioni mie ...nweiba è un casino gli alberghi sono sporchissimi ... francamente si fa prima via israele ed è + economico ....
Ho avuto conferma che nessun problema(a parte costi e attese) da Nuweiba ad Aqaba.
In ogni caso Nuweiba sarebbe solo di passaggio, la sosta la farei ad Aqaba.
Grazie ancora.
indianlopa
09-02-2009, 09:42
addirittura la prox volta salto anche l'egitto , vado in arabia e prendo la nave x port sudan...gli egiziani ti complicano troppo la vita...targhe , ass, ecc ecc ecc...convoglio ecc ecc
Flydixie
09-02-2009, 09:46
addirittura la prox volta salto anche l'egitto , vado in arabia e prendo la nave x port sudan...gli egiziani ti complicano troppo la vita...targhe , ass, ecc ecc ecc...convoglio ecc ecc
Certo, ma mia intenzione è visitare la valle del Nilo fino ad Abu Simbel e poi rientrare via Giordania/Siria/Turchia.
Il convoglio in Egitto non è più obbligatorio.
Volevo solo confermare che in Israele (su richiesta, e ricordatevi di richiederlo) non vi timbrano il passaporto. Sul mio il timbro non c'è! ;)
pepem@iol.it
09-02-2009, 13:01
è tutto abbastanza nella norma ....ultimamente però io preferirei passare da israele...imho più semplice e mooolto meno dispendioso ...il timbro della frontiera israeliana su un foglio a parte...non sul passaporto...però.
Innanzitutto complimenti Naga per l'ottimo report, preciso, essenziale e dettagliato, le informazioni contenute mi saranno estremamente d'aiuto il prossimo mese;
volevo poi soffermarmi sulla questione timbro: Israele è a conoscenza dei problemi che comporta il suo visto sul passaporto e su richieste lo pone su foglio a parte, questo però potrebbe non essere sufficiente a dimostrare di non esserci mai stato;
mi spiego:
voglio andare in israele dall'egitto via terra attraverso il valico di rafah (sempre che si aperto perchè nei momenti di crisi è il primo che chiudono), quindi sul passaporto avrò il timbro d'uscita dall'egitto e nessun timbro d'entrata di israele (foglio a parte); gironzolo un po' e poi mi dirigo verso la giordania ad esempio attraverso il valico di rabin, quindi nessun timbro di uscita di israele però timbro d'ingresso della giordania; a questo punto decido di tornare verso casa e mi dirigo in siria, al confine di dera'a porgo io mio passaporto ed un funzionario siriano più solerte del solito si accorge della discrepanza tra i timbri:" come avrà fatto questo centauro ad uscire dall'egitto da rafah e ricomparire miracolosamente in giordania??????" questa situazione mi si è prospettata venerdì scorso durante una conversazione informale al consolato siriano a milano........
colgo l'occasione per chiedere lumi a qualche utente del forum che si fosse trovato direttamente in questa situazione perchè spesso quello che ti viene detto nei vari consolati, ambasciate ecc. non trova poi riscontro sul posto.
INOLTRE vorrei esortare Naga a perdere meno tempo su cose futili come la famiglia o il lavoro e proseguire più velocemente con il report, che qua il pubblico langue......:lol::lol::lol:
Volevo solo confermare che in Israele (su richiesta, e ricordatevi di richiederlo) non vi timbrano il passaporto. Sul mio il timbro non c'è! ;)
Quoto.
Anzi la prassi e che sono loro a suggerirti di non apporre la stella di Davide sul passaporto.
volevo poi soffermarmi sulla questione timbro:
Questione interessante, altre informazioni qui: http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?israele
Sicuro di voler entrare in Israele da Rafah; entri in Gaza!
Forse non e meglio più a sud a Nizzana?
12^ Tappa di 26
Data : 02.01.09
Da : Ain Souckhna (ET)
A : Fayoum (ET)
Km. tappa : 456
Km. progressivi : 5597
Itinerario : Ain Sukhan – Zafarana – Beni Suef – Karoun Lake (Fayoum)
Meteo tappa : Freddo all’inizio e poi temperatura in aumento.
Partenza posticipata alle 09.30 a causa della polizia che tarda ad arrivare. Riprendiamo il viaggio in direzione sud per vistare il Monastero di San Paolo (IV secolo), dove ci fermiamo a pranzo ospiti dei gentili frati.
Ritorniamo verso nord a Ras Zafarana dove viriamo a ovest verso Beni Suef; 160 km. di puro deserto senza distributori di benzina e numerose postazioni militari. Strada perfettamente praticabile ma piena di buche e solchi lasciati dai TIR.
A Beni Suef prendiamo una comoda autostrada a tre corsie e giungiamo all’oasi di El Faiyum dove alloggeremo al Helnan Auberge (N 29°28.077’ E 030°46.229’), ottimo, anche la cena. Parcheggio all’aperto.
La tappa in una foto : Beni Suef, ingresso in autostrada
13^ Tappa di 26
Data : 03.01.09
Da : Fayoum (ET)
A : Il Cairo (ET)
Km. tappa : 93
Km. progressivi : 5690
Itinerario : Fayoum – Giza – Il Cairo
Meteo tappa : Umido all’inizio e poi temperatura in aumento.
Tappa breve, di trasferimento e giornata interamente dedicata a vistare le Piramidi di Giza, la Sfinge e – dopo pranzo – il Museo Egizio.
Riusciamo ad entrare nel sito di Giza e girare liberamente con le nostro moto che ovviamente vengono immortalate con alle spalle le stupende Piramidi.
Pernottamento al Grand Pyramids (N 29°59.334’ E 031°09.045’), buono. Internet a pagamento nella hall WiFi e nella stanza con cavo. Parcheggio all’aperto. Cena su battello lungo il Nilo con spettacolo folkloristico incluso.
La sera in albergo baci e abbracci.
Da domani nove equipaggi ci lasceranno per fare rientro in Italia; si recheranno infatti ad Alessandria per caricare le moto sui container e poi, dopo una ulteriore visita di Il Cairo, faranno rientro in aereo.
La tappa in una foto : che splendore!
14^ Tappa di 26
Data : 04.01.09
Da : Il Cairo (ET)
A : Alessandria (ET)
Km. tappa : 227
Km. progressivi : 5917
Itinerario : Il Cairo – Alessandria
Meteo tappa : temperatura in lieve aumento.
Tappa di trasferimento per giungere Alessandria lungo una comoda autostrada.
Prendiamo alloggio al Mercure (N 31°14.222’ E 029°57.190’, molto buono. Internet a pagamento nella stanza con cavo. Parcheggio al chiuso. Quindi di corsa a visitare la biblioteca di Alessandria e la città.
Con 12 moto si viaggia più spediti, ma ci mancano i nostri compagni.
Buon ritorno ragazzi. Sapremo in seguito della loro odissea per rientrare in Italia; l’Europa è sotto la neve e faranno fatica a trovare un aeroporto aperto.
Noi intanto fantastichiamo sul domani. Tappone da oltre 650 km, passaggio della frontiera ed ingresso in territorio libico.
La tappa in una foto : parte degli amici di viaggio fanno rientro in Italia
INOLTRE vorrei esortare Naga a perdere meno tempo su cose futili come la famiglia o il lavoro e proseguire più velocemente con il report, che qua il pubblico langue......:lol::lol::lol:
:laughing::laughing:, scusa leggo solo ora.
Non sai quanto tu abbia ragione!!!
GSTourer
09-02-2009, 18:34
:laughing::laughing:, scusa leggo solo ora.
Non sai quanto tu abbia ragione!!!
e allora datti da fare:lol::lol:
ennebigi
09-02-2009, 19:15
Ciao NAGA, grazie per il report e complimenti per viaggio da sogno............ricordati di mettere un po' di foto. Grazie
15^ Tappa di 26
Data : 05.01.09
Da : Alessandria (ET)
A : Tobruk (LAR)
Km. tappa : 715
Km. progressivi : 6632
Itinerario : Alessandria – El Alamain – frontiera libica (Salum) – Tobruk
Meteo tappa : sebbene il tragitto si snodi lungo la costa la temperatura è sempre fresca e cala ulteriormente la sera.
Alla fine i km. saranno oltre 700; tappa allucinante, complice il passaggio di frontiera con la Libia e l’uscita dall’Egitto. In totale quasi sette ore di pratiche doganali!
Prima di arrivare in frontiera sostiamo al Sacrario Militare di El Alamein per tributare un pensiero ai nostri caduti.
In uscita dall’Egitto perdiamo oltre 2 ore nonostante fossimo seguiti dall’agenzia. Nel dettaglio:
1. Controllo passaporto in ingresso (A).
2. Controllo numero di telaio e OK su carnet (B).
3. Consegna CPD, carta di circolazione egiziana, passaporto (C).
4. Riconsegna CPD.
5. Consegna targhe egiziane (D)
6. Compilazione carta visto emigrazione su passaporto (E).
7. Bollatura ufficiale passaporto (F).
8. Controllo finale in uscita (G)
Mentre espletavamo le formalità abbiamo notato come molti giovani cercassero di passare la frontiera eludendo i controlli ovvero molto più semplicemente passandosi la mercanzia di nascosto per evitare controlli e dazi doganali.
In Libia, dove le ore perse saranno oltre 4, le pratiche vengono svolte dall’agenzia. Curiosamente non ci sono né bandiere libiche né effigi del Colonnello.
In loco viene rilasciata l’assicurazione temporanea e viene apposto il visto di ingresso sul passaporto. Per le targhe si va in città, ma abbiamo corso il rischio che non si facesse nulla visto l’orario. Spesi totale 90 €.
Le targhe sono due, dimensioni tipo auto. La seconda è molto lunga e non potrebbe trovare posto su una moto.
Usciti dalla frontiera libica affrontiamo i primi chilometri delle strade libiche in piena notte. Queste sono piene di buche e all’ingresso dei centri abitati i consueti dossi sono sostituiti da grosse corde di canapa, tipo marinaio, distese trasversalmente, ovviamente non segnalate. Pericolosissimo.
Arriviamo in Albergo (Algakbob) all’una di notte passata. Ci avevano avvisato dello scarso livello degli alberghi in Libia ma questo sarà il peggiore di tutti. Visto il ritardo, l’albergatore si è venduto le stanze e ci toccherà dormire in stanze di fortuna, sporche e fredde.
La tappa in una foto : monumentale macchina per il caffè
16^ Tappa di 26
Data : 06.01.09
Da : Tobruk (LAR)
A : Al Badhya (Sousa - Apollonia) (LAR)
Km. tappa : 267
Km. progressivi : 6899
Itinerario : Tobruk – Derna – Al Badhya (Sousa - Apollonia)
Meteo tappa : sempre freddo, poi vento e pioggia che ci costringe ad indossare gli antipioggia.
Tappa di trasferimento lungo la costa libica che ci aspettavamo essere più affascinante. Arriviamo con calma nel primo pomeriggio e visitiamo con calma Apollonia, conosciuta anche come il porto di Cirene.
Pernottiamo all’Albergo El Manara (N 32°54.049’ E 021°57.905’), niente di particolare, ma decisamente meglio di quello a Tobruk. Niente internet e parcheggio all’aperto.
La tappa in una foto : costa libica
17^ Tappa di 26
Data : 07.01.09
Da : Al Badhya (Sousa - Apollonia) (LAR)
A : Bengazi (LAR)
Km. tappa : 255
Km. progressivi : 7154
Itinerario : Sousa – Cirene – Bengazi
Meteo tappa : temperatura sempre fresca.
Raggiungiamo rapidamente Cirene, splendida antica città greca, testimonianza tangibile delle grandi civiltà che fiorirono sulla costa libica settentrionale.
Riprendiamo il nostro cammino verso ovest e ci fermiamo a vistare i bellissimi Mosaici di Qasr, dove incontriamo un gruppo di studiosi italiani così antipatici ma così antipatici …
La polizia che ci scorta è rappresentata da un agente in borghese che prende posto nella macchina della guida e dunque non ci fa perdere tempo.
Pernottiamo all’Albergo Ouzu (N 32°06.020’ E 020°03.549’), abbastanza buono. Internet a pagamento nella lobby, ma costa poco. Parcheggio all’aperto custodito.
La tappa in una foto : Benghazi
18^ Tappa di 26
Data : 08.01.09
Da : Bengazi (LAR)
A : Sirte (LAR)
Km. tappa : 595
Km. progressivi : 7749
Itinerario : Bengazi – Ajdabiya – As Sultan – Sirte
Meteo tappa : temperatura fresca che poi sale. A tratti vento, con la prima sabbia che sporca la strada.
Superstrada tutta nuova sino a Ajdabiya, poi strada costiera veloce.
Tappa di trasferimento. Incontriamo molte buche e tanti cambi di direzione in corrispondenza dei nuovi tratti stradali in costruzione (… che si tratti dell’autostrada pagata da noi italiani?). Distributori di benzina scarsi (anche oltre 100 km.). Indicazioni stradali esclusivamente in lingua araba.
Nei pressi di As Sultan visitiamo l’Arco dei Fileni con due enormi statue di bronzo. Questo è stato costruito da Mussolini e distrutto da Gheddaffi nel 1973.
Pernottiamo al Almaharey (N 31°12.446’ E 016°31.395’), abbastanza buono. No internet. Parcheggio all’aperto non custodito.
La tappa in una foto : trasporto animali
Ho riavuto il mio pc che si era fulminato appena dopo tornato dal grande vaiggio con Naga. Adesso devo trovare il tempo di leggere quasi un mese di post su qde!!
Ovviamente partirò da questo thread che il buon Naga ha minuziosamente infarcito come una ricca e grassa saint-honorè.
L'ho sempre detto: Naga, cambia mestiere, come giornalista hai un futuro!!!
Ciao.
Paolo ;)
19^ Tappa di 26
Data : 09.01.09
Da : Sirte (LAR)
A : Al Khums (LAR)
Km. tappa : 343
Km. progressivi : 8092
Itinerario : Sirte – Misratah – Al Khums
Meteo tappa : temperatura fredda.
Partiamo presto la mattina per avere tempo di visitare con calma Leptis Magna. Arteria veloce sino a Misratah e poi strada a doppio senso di circolazione.
Negli attraversamenti delle città presenza di buche e avallamenti del manto stradale. Molti i controlli della polizia dove la guida consegna l’elenco del gruppo.
Incrociamo due motociclisti europei con GS in direzione est (opposta a noi). Saranno gli unici motociclisti incontrati lungo tutto il raid.
Qualche distributore di benzina in più. Traffico scarso, complice la giornata festiva del venerdì.
Arriviamo a Leptis Magna. Che dire … indubbiamente la città romana più bella del Mediterraneo e uno dei pochi siti archeologici nei quali si respira ancora l’atmosfera di una città vera.
Giriamo il sito con tutta calma, accompagnati dalla miglior guida di tutto il raid.
Pernottiamo al Al Madena (N 32°38.991’ E 014°15.949’), molto male! Ceniamo fuori, colazione scarsa. No internet. Parcheggio all’aperto non custodito.
La tappa in una foto : Leptis Magna … non solo autostrade!
20^ Tappa di 26
Data : 10.01.09
Da : Al Khums (LAR)
A : Gharyan (LAR)
Km. tappa : 249
Km. progressivi : 8341
Itinerario : Al Khums – Tripoli – Gharyan
Meteo tappa : temperatura fredda.
Anche oggi incontriamo tratti in costruzione o in rifacimento. Il traffico a Tripoli non è eccessivamente caotico.
A Tripoli visitiamo il Museo (detto anche della “rivoluzione”) la Città vecchia e il Suq. La popolazione è molto gentile, poco abituata ai turisti. Incontriamo molti segni della colonizzazione italiana.
Nel tardo pomeriggio riprendiamo la strada verso sud, per raggiungere Gharyan, che si trova a circa 800 mt. di altezza. L’ultimo tratto di strada è illuminato a giorno. Pernottiamo all’albergo Al Rabtha N 32°10.166’ E 013°00.848’, appena accettabile. Cena buona. No internet. Parcheggio all’aperto, custodito a vista.
Domani tappone di oltre 600 km. per raggiungere Ghadamis. Originariamente il percorso prevedeva l’attraverso della Tripolitania lungo una pista asfaltata che, dopo aver raggiunto prima Mizdah e poi Al Qaryan ash Sharqiyah (250 km. a sud di Gharyan), ci avrebbe portato ad ovest per raggiungere dopo oltre 300 km. prima Daraj e finalmente Ghadamis.
Le informazioni che riusciamo a raccogliere non sono rassicuranti; non siamo infatti certi di trovare benzina presso l’unico distributore a Al Qaryan ash Sharqiyah … due calcoli e decidiamo di desistere. Troppe infatti le moto con autonomia non superiore ai 300 km e non ci pare opportuno sovraccaricare la macchina di appoggio con ulteriori taniche di benzina.
La tappa in una foto : Non capiva perchè noi insistessimo tanto a fotografarla
21^ Tappa di 26
Data : 11.01.09
Da : Gharyan (LAR)
A : Ghadamis (LAR)
Km. tappa : 592
Km. progressivi : 8933
Itinerario : Gharyan – Kabaw – Nalut – Ghadamis
Meteo tappa : fresco e poi caldo … ma non solo!
Tappone in mezzo al deserto libico. Strada veloce e scorrevole. Percorriamo la strada in direzione ovest verso Nalut e ci fermiamo a visitare un granaio berbero a Kabaw e poi proseguiamo in direzione sud verso Daraj.
Incontriamo per tutto il tragitto un vento trasversale molto sostenuto, accompagnato dalla immancabile sabbia che ci spazzola per benino. Anche questa volta viaggiamo di bolina, vedere le foto per credere!. Alla prima sosta, al riparo di un edificio, cospargiamo le moto di olio al fine di limitare i danni.
Pochi i distributori di carburante lungo il tragitto.
Gli ultimi 25 km. per arrivare a Ghadames sono illuminati a giorno! Si vede che il petrolio da queste parti costa poco.
Pernottiamo all’albergo Al Waha (N 30°07.949’ E 009°30.446’), decoroso. Molto comodo con le moto parcheggiate davanti le rispettive stanze. Cena ottima (con pasta in nostro onore!). Immancabile comunque la zuppa libica Niente internet. Qualche volta salta la connessione GSM.
Controllo la moto e trovo la cassetta del filtro dell’aria piena di sabbia ma il filtro pulito.
Il giorno seguente ci fermiamo a Ghadames e visitiamo il locale museo e la città vecchia, famosa per la sua atipica architettura, in quanto costruita con mattoni di fango imbiancati di calce. La popolazione è di origine araba, africana, berbera e tuareg.
Nel pomeriggio ci concediamo una escursione con le 4x4 lungo le dune del deserto circostante. Veramente bello.
Apprendiamo che la frontiera con la Tunisia a Wazin non è transitabile e dunque saremo costretti a dirigersi più a nord ed entrare in Tunisia a Ra’s Ajdir. Conseguentemente, la notte seguente pernotteremo a Zuwarah invece che a Nalut come originariamente programmato.
La tappa in una foto : Viaggiare di bolina
22^ Tappa di 26
Data : 13.01.09
Da : Ghadamis (LAR)
A : Zuwarah (LAR)
Km. tappa : 552
Km. progressivi : 9485
Itinerario : Ghadamis – Nalut – Zuwarah
Meteo tappa : fresco e poi caldo.
Ripercorriamo prima verso est e poi verso nord la strada percorsa due giorni prima, fortunatamente non incontriamo il vento.
Pernottiamo in una struttura alberghiera affacciata sul mare (N 32°57.224’ E 012°03.178’), assolutamente mediocre, chiusa dall’estate. Niente internet. Parcheggio all’aperto vicino alle stanze.
La tappa in una foto : In uscita da Ghadames
23^ Tappa di 26
Data : 14.01.09
Da : Zuwarah (LAR)
A : Tataouine (TN)
Km. tappa : 260
Km. progressivi : 9745
Itinerario : Zuwarah – frontiera (Ra’s Ajdir) – Tatouine
Meteo tappa : fresco e poi caldo.
Dopo appena 60 km. in direzione ovest raggiungiamo la frontiera con la Tunisia a Ra’s Ajdir.
Diversamente a quanto accaduto in entrata, l’uscita dalla Libia è molto veloce, meno di un’ora per consegnare le targhe e scaricare il CPD. Per guadagnare tempo, l’Agenzia aveva provveduto la sera prima a fare apporre i timbri di uscita sui rispettivi passaporti.
L’ingresso in Tunisia avviene, tutto sommato, rapidamente, un’ora e mezza circa. Le pratiche si svolgono presso due boxes. Nel primo avviene la registrazione della moto sul passaporto (il CPD non è infatti necessario) e viene rilasciata l’autorizzazione alla circolazione. Curiosamente non viene controllata la carta verde. Presso il secondo box avviene la compilazione del visa di ingresso e apposto il timbro sul passaporto. Tutto gratis. Brava Tunisia!
Superata la frontiera ci dirigiamo verso Tataouine. Ci rendiamo subito conto che in Tunisia è tutto un altro andare. Le indicazioni stradali sono chiaramente indicate anche in francese e la segnaletica stradale è molto chiara. Attenzione ai bambini che hanno il vizio di avvicinarsi pericolosamente alle moto o peggio lanciare sassi al passaggio delle stesse.
Incontriamo lungo la strada molti rivenditori di benzina al mercato nero e cambia valuta (ribattezzati “gli sbandieratori”).
Al pomeriggio visitiamo lo Ksar Ouled Soltane, tipico granaio fortificato costruito dalle tribù berbere della regione.
Pernottiamo al Sangho Privilege N 32°54.973’ E 010°24.937’), molto buono. Internet a pagamento nella hall. Parcheggio all’aperto, un po’ lontano dalle stanze tipo bungalow.
La tappa in una foto : Ancora visibili i segni del deserto libico
24^ Tappa di 26
Data : 15.01.09
Da : Tataouine (TN)
A : Monastir (TN)
Km. tappa : 481
Km. progressivi : 10226
Itinerario : Tatouine – El Jem – Monastir
Meteo tappa : Fresco e pioggia a tratti nelle zone montuose.
Tappa veloce lungo le bellissime strade tunisine.
Giornata culturale. Visitiamo lo Ksar Hedada, Ksar Joumaa, Matmata (tutti posti dove è stata girata Guerre Stellari) e poi il meraviglioso anfiteatro di El Jem.
Pernottiamo al Wime Helya Beach (N 35°45.845’ E 010°45.109’), molto buono. Internet nella hall. Parcheggio all’aperto custodito.
La tappa in una foto : Star Wars
25^ Tappa di 26
Data : 16.01.09
Da : Monastir (TN)
A : Tunisi (TN)
Km. tappa : 195
Km. progressivi : 10421
Itinerario : Monastir – Sousse – Tunisi
Meteo tappa : Fresco.
Tappa breve, di trasferimento per raggiungere Tunisi dove ci imbarcheremo alla volta di Genova, non prima di aver visitato il Castello e il Mausoleo di Monastir.
Strada statale sino a Sousse e poi autostrada (con postazioni autovelox!) sino a Tunisi.
Le pratiche doganali per uscire dalla Tunisia (La Goulette) sono molto rapide. Anche qui due solo boxes; presso il primo avviene il controllo del passaporto in uscita, presso il secondo la moto viene “scaricata” dal passaporto. Nel primo boxes il funzionario di turno si accorge della ghiotta occasione rappresentata da 12 moto e, allontanato il giovane soldato di turno, chiede 20$ di mancia.
Curiosità. Prima di entrare in porto veniamo avvicinati da alcuni tizi con l’aspetto di chi sa il fatto proprio e che si offrono di compilare (in cambio di una mancia) due schede che ci dovrebbero essere richieste per l’uscita dal Paese velocizzando così le pratiche doganali. Solo dopo scopriamo che ovviamente le schede sono contraffatte e non vengono richieste!
La traversata si svolge in modo tranquillo, il mare è una tavola di biliardo. Le moto vengono imbragate in modo approssimativo e l’operazione viene fatta solo quando la stiva è stata chiusa e non è quindi possibile controllare.
La tappa in una foto : Mausoleo di Monastir
26^ Tappa di 26
Data : 17.01.09
Da : Genova (I)
A : Padova (I)
Sbarchiamo a Genova belli riposati pronti ad affrontare l’ultima tappa verso casa.
Cinque di noi si dirigono a Padova dove è in corso la 15^ edizione del Bixe Expo e Motovacanze ha allestito uno stand. L’occasione è troppo ghiotta per non poter esporre le nostre beneamate al rientro del lungo viaggio.
Pochi visitatori; il concomitante evento che si tiene a Verona ha catalizzato l’attenzione. Mi dicono che la BMW espone a Verona ed ha vietato ai suoi concessionari di fare altrettanto a Padova.
A Padova incontriamo con piacere anche qualche compagno di viaggio con il quale avevamo condiviso l’avventura sino ad Alessandria.
La tappa in una foto : Bixe Expo Padova
Il viaggio è ora concluso.
10.000 fantastici chilometri.
Viaggio veloce, con il giusto mix tra lo “stare sulla moto” e “fare il turista”.
Peraltro, al riguardo ho la mia personale opinione; le moto sono fatte per andarci sopra e non per trasportare turisti da un punto A ad un punto B. Se avessi voluto vedere con più calma i luoghi visitati ci sarei andato in aereo con moglie e figlio. Condivido pienamente il pensiero di altri quando affermano che la “meta è la strada”.
Di importante ci è mancata Palmyra, ma aggiungere una tappa in più non era proprio possibile. Peccato, vorrà dire che torneremo in Siria.;)
Di ogni Paese conserverò piacevoli ricordi. A fattor comune l’ospitalità, nella stragrande maggioranza dei casi, disinteressata.
In particolare sono tuttavia rimasto affascinato dal Krak de Chevaliers in Siria, superba roccaforte e ho fantasticato sulla sua importanza strategica negli anni.
E poi Leptis Magna in Libia – straordinaria per la sua architettura, piacevole da visitare e da gustare.
Mi ha fatto estremo piacere toccare con mano i resti della civiltà romana, ammirare l’architettura e l’ingegno in genere.
Spesso mi è venuta in mente la famosa battuta di Alberto Sordi nel film “I due Nemici” del 1962 allorquando – incalzato da un Ufficiale di Sua Maestà che gli chiedeva se le latrine costruite dagli italiani funzionassero a dovere egli rispondeva: “Si ricordi Signor maggiore, che quando i suoi avi si dipingevano ancora la faccia di nero, i miei già costruivano gli acquedotti”.
La mukka : come ho già detto all’inizio del report … semplicemente fantastica (ma questo lo sappiamo in molti). Al rientro ci ho messo oltre due giorni per farla tornare al suo splendore, dopo aver smontato tutto quello che ero in grado di smontare. In Egitto, abbiamo percorso un tratto di strada in corso di asfaltatura ma aperto al pubblico e il bitume ha fatto i suoi danni. Quando ce ne siamo accorti era oramai troppo tardi.
In conclusione, un ultimo pensiero ai miei compagni di avventura: grazie! Senza di voi non avrei affrontato un viaggio del genere.:D
Motociclisti; strana meravigliosa gente.:wave:
Una volta a casa, pulizia a fondo della mukka
Bierhoff
16-02-2009, 18:54
grandi :D:D
pepem@iol.it
17-02-2009, 08:36
Bravo Naga, bel report e grazie di averci reso partecipi di questa esperienza
11150 km, stando al contakilometri della mia mukka. Bel report Naga, bravo!
Che dire, sono uno dei 5 che dopo aver condiviso gioie e dolori del viaggio, sono andato fino al Bike Expo di Padova insieme a Naga, la mia mukka è il GS 1150 in centro alla foto postata da Naga. Che impressione vederla lì, insabbiata, sporca, usata, strapazzata, eppure sempre pronta ad andare, nonostante i suoi ormai raggiunti 140.000 km.
Anche il viaggio in sè mi ha dato molto, sia dal punto di vista paesaggistico-culturale che umano, ho conosciuto persone che mi piacerebbe continuare a frequentare.
Una esperienza di vita.
Ciao.
Antonio Tempora
17-02-2009, 09:36
10.000 fantastici chilometri.
Viaggio veloce, con il giusto mix tra lo “stare sulla moto” e “fare il turista”.
Peraltro, al riguardo ho la mia personale opinione; le moto sono fatte per andarci sopra e non per trasportare turisti da un punto A ad un punto B. Se avessi voluto vedere con più calma i luoghi visitati ci sarei andato in aereo con moglie e figlio. Condivido pienamente il pensiero di altri quando affermano che la “meta è la strada”.
Ciao Naga
...Io appartengo a quelli che usano la moto perchè la ritengono il miglior mezzo per
Viaggiare da un punto A ad un punto B, considerato che se la "Meta è la Strada" ce ne sono tante intorno a casa senza dover andare tanto lontano....IMHO
Comunque complimenti per lo spirito con cui avete affrontato un viaggio difficile sia per le condizioni meteo diverse nei luoghi attraversati, sia per le difficoltà burocratiche date dai passaggi frontiera.
Penso, avendo letto con attenzione il tuo report, tra i pochi che riportano dettagli sui tempi di percorrenza e tipologia di percorso affrontato, che la nota più evidente da sottolineare è che un viaggio che prevede tratte da percorrere medio-lunghe ( 400-500 kilometri per me e mia moglie rappresentano una tappa "normale", di solito partiamo alle 08,00 ed arriviamo intorno alle 18,00-19,00 facendo numerose soste per visite-pipi-pranzo-guardare il panorama...) deve essere affrontato in periodi dell' anno dove le giornate sono già "lunghe".
Dover viaggiare di notte su strade sconosciute in condizioni disagiate per il fondo irregolare e la stanchezza non è raccomandabile.
In fase di pianificazione di un viaggio è facilmente prevedibile un evento del genere, basta calcolare i tempi di percorrenza e confrontarli con l' ora del tramonto nei vari luoghi da raggiungere per comprendere che l' arrivo di notte sarebbe risultata non dico una costante ma quasi...
Viaggiare in un gruppo numeroso se aggiunge interesse per la conoscenza di nuovi compagni di viaggio acuisce le difficoltà per gli "attriti ed incomprensioni" che possono sorgere fra i vari componenti.
Tu non hai fatto menzione di alcun episodio, io ne ho vissuti diversi nella mia esperienza di viaggi organizzati con gruppi disomogenei....
Comunque è certo che un viaggio come quello da te affrontato può essere comodamente programmato in solitaria o in un piccolo gruppo di amici, con il vantaggio, come hai confermato, di risparmiarsi, oltre ai costi di un Tour Operator, le lungaggini burocratiche alla frontiera che avete dovuto affrontare.
Da questo punto di vista il tuo Report contribuirà a facilitare la programmazione di chi pensa di seguire le vostre "orme" !
Come ho già scritto avevo programmato il percorso inverso già da un paio di anni, ma le difficoltà e la noia di riattraversare la Libia mi hanno fermato.
Quando riprenderanno i traghetti da Alessandria alla Grecia e riapriranno la frontiera Marocco-Algeria sarà bello poter fare un giro "completo" del Mediterraneo.
Magari ci potremo incontrare per strada....!
un saluto
Splendido report. Molto simile al viaggio che mi aspetterà tra un annetto alla laurea.
Il sogno di una vita, se poi si potesse passare da Gerusalemme...
Magari ci potremo incontrare per strada....!
Me lo auguro davvero e rispondo ai tuoi pensieri.
Hai ragione, viaggiare al buio non è piacevole (specie lungo le strade che abbiamo attraversato) ... e me ne sono proprio reso conto viaggio durante.
Qui, inoltre, oltre a dover viaggiare spesso con il buio (dopo le 16.30, di norma) si è aggiunto anche il problema del viaggiare “di notte”, cioè stanchi e provati dalla tappa.
La circostanza era stata ovviamente prevista ed era a conoscenza di tutti ed è stata quindi “ben” sopportata/accettata. Viaggio durante abbiamo tuttavia corretto lo scostamento e - in più di una circostanza - abbiamo anticipato la partenza. Sbarcati nel Sinai - e dirigendoci quindi verso ovest - il problema si è risolto.
L'alternativa sarebbe stata quella di accorciare il viaggio, ovvero aggiungere altri giorni oppure optare per altro periodo dell'anno. Tutte soluzioni possibili, ma improponibili a noi che abbiamo scelto di fare 10.000 km. in 28 giorni, attraversando 7 Paesi e, soprattutto, non con temperature elevate quali quelle che si incontrano nel periodo estivo. Aver viaggiato "durante il periodo natalizio" ci ha inoltre consentito di “mangiare" pochi giorni di ferie. Forse, il periodo aprile/maggio potrebbe essere il più indicato.
Non ho fatto menzione ad "attriti e incomprensioni" semplicemente perché non ce ne sono stati. Forse perché il gruppo era "meno disomogeneo" di quello che poteva sembrare, in quanto accumunato dalla passione per la moto e per i viaggi in genere.
Ho incontrato amici di viaggio stupendi, con cui ho condiviso momenti entusiasmanti. Molti di loro si sono distinti per la loro generosità (uno di questi è GS pollo che ha riparato – nel mezzo del deserto libico – la gomma bucata di uno di noi, in evidente difficoltà).
Concordo con te nell’affermare che questo viaggio può anche essere programmato in solitaria. Io, comunque, non lo avrei affrontato da solo e mi sento quindi di sconsigliare una tale evenienza.
I viaggi organizzati costano sicuramente di più (credo almeno il 20%) anche se le spese delle scorte obbligatorie e delle guide vengono ripartite tra tutti.
Se questo report servirà a qualcuno ne sarò felice e quindi non sarà stato scritto invano (come il tuo d'altronde!).
A presto
...Ho incontrato amici di viaggio stupendi, con cui ho condiviso momenti entusiasmanti. Molti di loro si sono distinti per la loro generosità (uno di questi è GS pollo che ha riparato – nel mezzo del deserto libico – la gomma bucata di uno di noi, in evidente difficoltà). ....
Che sviolinata, Naga, ho solo riparato una foratura...tra l'altro era la prima che facevo, dopo averlo visto fare tante volte da altri. Meno male che è andata bene, altrimenti sai che figura! ;)
Ciao
Luca f800s
23-12-2009, 10:10
wow....spero un giorno di poter fare anche io un viaggio simile..
wow....spero un giorno di poter fare anche io un viaggio simile..
Se lo speri tanto... allora è come essere già partiti!
Ciao. ;)
BELLISSIMO!!
Ho un Gs1150 da pochi mesi, spero di riuscire a fare qualcosa di simile...
Ancora non so se verso il caldo o il freddo ma "devo" andare.
Complimenti per le informazioni dettagliate.
:rolleyes:
Complimenti bel report!!
Veramente bello!!! Complimenti!!
l'anno scorso il mio socio ed io siamo andati in Turchia ed è stato un bel girare.
Per il prossimo giro si pensava alla GIORDANIA ma vedendo le piramidi...be, si vedrà!!
Naga hai fatto un gran lavoro,grazie per le preziose info!
motolibe
15-01-2010, 10:25
I miei più sentiti complimenti, davvero un bel report
non l'avevo ancora letto..... fatto tutto di'un fiato... grandioso!! anche se in ritardo... i miei complimenti!!! :D
acelaviaggi
10-09-2010, 20:42
Bellissimo viaggio, complimenti veramente.
settacolare !!!!!!!!!!!!! veramente bello e descritto nei minimi particolari complimenti!!!!!!!
klaus_57
14-11-2010, 19:12
fantastico complimenti a te e agli organizzatori .....................
nerisluc
30-03-2013, 22:54
Mi sono divertito a leggere il diario scritto e condotto egregiamente.
Buona e tanta strada a tutti bei motociclisti! Bea zente!
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