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MarcoR
05-12-2008, 11:39
Titolo: Navigazione di cabotaggio.

Autore: Jorge Amado

Sottotitolo: Appunti per un libro di memorie che non scriverò mai

Casa Ed: Garzanti Libri

Prima Pubblicazione: 1994

Editore: Garzanti Libri

http://www.garzantilibri.it/dbimmagini/881173847-4

Il libro preferito di quello che per diversi anni fu uno dei miei autori preferiti. E' un collage di aneddoti ed esperienze, ideale sul comodino, prima di dormire, non perché concilii il sonno, ma perché racconta la vita di un uomo che ha vissuto momenti storici del nostro secolo senza prendersi troppo sul serio, condendo il tutto con la voglia di spensieratezza e di vita della cultura brasiliana. Dello stesso autore da leggere (se si ama il genere): Gabriella Garofano e Cannella. Ritratto della vita popolare di Bahia.

Ottant’anni vissuti intensamente, ardentemente, guardando in faccia la vita, con pienezza. La mia creazione letteraria deriva dall’intimità, dalla complicità con il popolo. Ho imparato dal popolo e dalla vita, sono uno scrittore e non un letterato, per la verità sono un obá, che in lingua yoruba significa ministro, vecchio, saggio: saggio di saggezza popolare.
Cosciente e contento che sia così, riunisco in questa Navigazione di cabotaggio i ricordi di una persona che ha avuto il privilegio di assistere, e a volte di partecipare, a fatti in una certa misura considerevoli, di avere conosciuto, e a volte di essere stato amico, di personaggi determinanti. Pubblico questi scarabocchi pensando che forse, chissà, potranno dare l’idea del come e del perché. Si tratta proprio della liquidazione, e a prezzo scontato, del complesso di particolari che riguardano una vita ben vissuta. Lascio da parte ciò che è grandioso, definitivo, terribile, tremendo, il dolore più profondo, la felicità sconfinata, argomenti adatti alle memorie di scrittori importanti, illustri, fatui e presuntuosi: non vale la pena di scrivere cose di questo genere, non ci provo gusto.
Non sono nato per essere famoso e illustre, non mi misuro con le altitudini, non mi sono mai sentito uno scrittore importante, un grande uomo: soltanto uno scrittore e un uomo. Ragazzo grapíuna, abitante della povera città di Bahia, dovunque vada sono soltanto un brasiliano che cammina per strada, che vive. Sono nato con la camicia, la vita è stata generosa con me, mi ha dato più di quanto abbia chiesto e meritato. Non voglio innalzare un monumento, né posare per la Storia a cavallo della gloria. Quale gloria? Per carità! Voglio soltanto raccontare delle cose, alcune divertenti, altre malinconiche, proprio come è la vita. La vita, che breve navigazione di cabotaggio.


P.S chiedo scusa a PaoloB

paolo b
05-12-2008, 11:58
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php5?t=156938
grazie..