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Leggetelo lentamente, due volte…!
Specialmente per chi ha dei figli
Ciao
Mary
Ed una donna che stringeva un bambino al petto disse:
parlaci dei figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Essi sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa.
Essi arrivano grazie a voi, ma non da voi.
E sebbene siano con voi, non vi appartengono affatto.
Potete donare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Poiché essi posseggono i loro pensieri.
Potete dare una casa ai loro corpi, ma non alle loro anime.
Perché le loro anime hanno dimora nella casa del domani, che voi nemmeno in sogno potete visitare.
Potete sforzarvi di farvi simili a loro, ma non pretendete di renderli simili a voi.
Perché la vita non va all’indietro né indugia su ciò che è stato.
Voi siete come archi da cui i vostri figli, frecce viventi, vengono scoccati.
L’arciere vede il bersaglio in vista dell’infinito e vi tende con la Sua forza affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate sì che il vostro tendersi nelle mani dell’Arciere sia per la felicità;
Poiché Egli tanto ama la freccia che se ne va, quanto l’arco che se ne sta.
Kahlil Ghibran ( Bisharri-Libano 1883-1931), da “ Il profeta “
Non vi è piaciuta?:rolleyes:
letta ora...due volte...lentamente...
che dire, le cose stanno proprio così,anche se a volte è difficile accettarlo e di conseguenza adeguarsi con i fatti....
alterplato
01-11-2008, 20:27
I genitori sono il tramite con cui i Figli sono al mondo, essi appartengono a tutti e son di tutti il futuro.
briscola
01-11-2008, 23:57
bella si ma in Walwal che c'azzecca?!?!
visto che siamo in un forum di moto crucche preferisco di gran lunga un crucco obsoleto e doc
DEI FIGLI E DEL MATRIMONIO
"Io ho una domanda riservata soltanto a te, fratello mio: come uno scandaglio, io lancio questa domanda nella tua anima, per sapere quanto essa sia profonda.
Tu sei giovane e desideri figli e matrimonio. Ma io ti chiedo: sei tu un uomo che ha il diritto di desiderare un figlio?
"ei tu il vittorioso, il superatore dl te stesso, il do minatore dei sensi, il signore delle tue virtù? Questo ti domando.
O forse parla nel tuo desiderio la bestia e la necessità? O l'isolamento? Oppure il disaccordo con te stesso?
Io voglio che la tua vittoria e la tua libertà mirino ad un figlio. Tu devi erigere viventi monumenti alla tua vittoria e alla tua liberazione.
Tu devi costruire al di sopra di te stesso. Ma prima devi essere costruito te stesso, squadrato nel corpo e nell'anima.
Tu non devi solo trapiantarti, ma trapiantarti in alto! A questo aiuta il giardino del matrimonio!
Tu devi creare un corpo superiore, un moto primario, una ruota che gira intorno a se stessa; tu devi creare un creatore.
Matrimonio: così io chiamo il volere di due, di creare quell'uno che è più di chi lo ha creato. Io chiamo matrimonio il rispetto reciproco di due che vogliono questa volontà.
Questo sia il senso e la realtà del tuo matrimonio. Ma ciò che i troppi i superflui chiamano matrimonio, ahimè, in qual modo chiamarlo?
Ahimè, la meschinità delle anime appaiate! Ahimè, la sozzura delle anime appaiate! Ahimè, il tristo compiacimento dei due!
Chiamano tutto questo matrimonio; e dicono che i loro matrimoni sono conclusi in cielo.
A me non importa proprio nulla di quel cielo dei superflui! No, nulla m'importa di quelle bestie prese alla rete del cielo!
Stia lontano da me anche quel Dio che si avvicina zoppicante per benedire ciò che non ha unito!
Non ridete di questi matrimoni! Quale figlio non ha un motivo per piangere dei suoi genitori?
A me, per esempio, un uomo sembra meritevole e maturo per il senso della terra: ma quando vidi la sua donna, la terra mi parve una casa di matti.
Sì, vorrei che la terra si scuotesse, quando un santo e un'oca si congiungono.
Uno andò come un eroe alla ricerca della verità, e alla fine riportò solo una piccola, ben fatta bugia. E la chiama il suo matrimonio.
L'altro era schifiltoso nei rapporti e nelle scelte. Ma una volta e per sempre rovinò la sua compagna: e questo fu il suo matrimonio.
Un altro cercava un'ancella con le virtù di un angelo. Ma all'improvviso divenne l'ancella di una donna, e ora sarebbe necessario che ritrovasse il modo di ridivenire un angelo.
Io ho sempre trovato che i compratori sono avveduti, e che tutti hanno occhi astuti. Ma anche il più scaltro compera la sua donna nel sacco.
Molte brevi follie: ecco ciò che voi chiamate amore. E il vostro matrimonio pone fine a queste piccole follie, trasformandole in una lunga stupidità.
Il vostro amore per la donna e l'amore della donna per l'uomo: ohimè, potesse essere compassione verso i sofferenti e nascosti dèi! Ma di solito non si tratta che dell'incontro di due bestie.
Sennonché, anche il vostro migliore amore è solo un'entusiastica allegoria e una penosa passione. È solo una fiaccola, che deve illuminarvi verso strade più alte.
Voi dovete un giorno amare voi stessi! Dunque è necessario che impariate prima ad amare! Perciò dovete bere l'amaro calice del vostro amore.
Amarezza è anche nel calice del miglior amore: così essa si fa anelito verso il Superuomo, così si fa tua sete, o creatore!
Sete del creatore, freccia e anelito verso il Superuomo: parla, fratello mio, è questa la tua volontà di matrimonio?
Io credo sacra una tale volontà, e sacro un tale matrimonio."
Così parlò Zarathustra.
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