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Visualizza la versione completa : Il punto di vista della KTM sui rally


Muntagnin
25-01-2005, 21:52
dal sito francese www.emoto.com

"Actuellement, la réussite sportive passe totalement à l'arrière-plan ", a expliqué Winfried Kerschhaggl, Directeur du Marketing chez KTM, suite à la victoire amère du Dakar 2005. " En ce moment même, nous pensons à l'avenir. Si nous ne parvenons pas à nous entendre d'une manière ou d'une autre sur la sécurité, nous devrons réfléchir à notre engagement à l'avenir. La vitesse des motos n'a pas augmenté tellement ces dernières années. Mais l'univers des grands coureurs est certainement plus peuplé. Nous aimerions voir le rallye reprendre un caractère plus sportif, et cela signifie qu'il faut plus de navigation."

KTM, en sa qualité de leader parmi les constructeurs de motos engagés dans le Rallye-raid, tient à apporter un soutien actif à la réduction des risques. Il est grand temps de faire appel à la participation de tous les intéressés - motards, organisateurs et constructeurs - pour mener une discussion ouverte sur les mesures qui seront nécessaires et appropriées afin d'assurer une meilleure sécurité.

Nous souhaitons inviter tous ceux qui sont concernés, en particulier A.S.O., l'organisateur du Dakar, à s'associer à cette initiative. Ensemble, nous chercherons à construire l'avenir du rallye sportif.

Toujours sous le choc suite à ce qui s'est passé lors du rallye, KTM fera connaître en temps et en heure son engagement officiel à venir. Il est évident que cette décision dépendra également dans une large mesure des résultats de l'initiative pour la sécurité. Quoi qu'il en soit, KTM ne changera rien au soutien qu'elle apporte aux motards amateurs notamment au travers de l'assistance KTM Rallye Service, destinée aux privées, qui continuera d'exister.

pico
26-01-2005, 09:54
era la cosa giusta da fare e forse anche l'unica!!!
con mio grande rammarico vedo però che le regole, negli sport motoristici,
cambiano solo quando muoiono i grandi campioni.... :?

barbasma
26-01-2005, 10:10
era nell'aria...

valutazione di un impegno ufficiale futuro ma continuazione del settore di appoggio ai privati... che è poi quello veramente redditizio in quanto è l'unica marca che offre un pacchetto completo per la dakar... moto preparata+assistenza...

perdere i due più grandi campioni in pochi mesi è una botta paurosa sopratutto umana e la ktm è fatta di persone... anche perchè i campioni in pensione diventano team manager.... KINIGARDNER... ARCARONS... e sono tutti amici...

comunque concordo sul fatto che la velocità in se non è poi aumentata tanto rispetto al passato... ORIOLI e compagni andavano lo stesso...

il problema è la navigazione... ormai scarsissima... e se sai sempre dove andare... il gas lo tieni sempre aperto... :?

TOMAC
26-01-2005, 10:17
Io credo che ritornando a soli bussola e roadbook come ai tempi epici di Rahier, si valorizzerebbero finalmente lòe doti di navigazione e si ridurrebbero le medie velocistiche quasi da MotoGP.

barbasma
26-01-2005, 10:22
beh il GPS come lo usano loro... è praticamente una BUSSOLA....

segui un freccione e via... mica hanno l'autorouting...

forse il problema è il roadbook... troppo dettagliato...

bisognerebbe parlare con un pilota... comunque Fabrizio si lamentava sempre di questo... e lui era il più bravo a navigare...

Il Maiale
26-01-2005, 10:38
Anche se di UFFICIALE non c'è nulla, non dimenticatevi che sono DUE anni che KTM GMBH non partecipa alla DAKAR, ma lo fanno i Team di proprietà degli SPONSOR :wink: :wink:

Quindi non cambia NULLA :D :D

barbasma
26-01-2005, 10:46
beh... è una sottile distinzione...

ma non penso che REPSOL e GAOULOISES siano poi così indipendenti da KTM... che alla fine dei conti produce le moto da gara con un reparto speciale... Romeo per la moto di Fabrizio andava in austria... e non alla KTM italia... o in francia...

è un pò come dire che la squadra di FARIOLI nel mondiale non è ufficiale...

non è come la YAMAHA di FRETIGNE che è effettivamente una moto voluta e creata solo dalla YAMAHA FRANCE... che con la casa madre non c'entra nulla..

barbasma
26-01-2005, 11:44
concordo sull'eliminazione dell'assistenza meccanica a fine tappa...

perlomeno punzonare motore e parti vitali....

nelle auto ho visto robe allucinanti... sostituzione totale di tutti gli organi interni a fine tappa... 60 meccanici di assistenza per la VW.....ma per favore :evil: :evil: :evil:

l'assistenza veloce non puoi eliminarla... sarebbe come a dire che tra piloti non ci si può aiutare... e mica puoi sorvegliare il deserto completo...

di certo SALA si è fermato ad aiutare PUJOL più volte... e sarebbe arrivato più avanti... :wink: 8)

Manga R80
26-01-2005, 11:49
Ho la sensazione che non cambierà nulla, in fondo il pericolo sta nell'andare molto veloce, ed una gara di tante migliaia di km se vai piano non finisce mai.
Quindi ben venga la commissione sicurezza, ma temo che i risultati saranno piuttosto dubbi.

barbasma
26-01-2005, 11:58
purtroppo la fatalità non puoi eliminarla...

DE GAVARDO ha fatto un volo da paura e si è solo fatto male ad una gamba...

lo stesso MEONI il giorno prima ha fatto una capriola completa su una duna e si è rialzato senza problemi... e la sera scherzava sul fatto che la prossima volta lo voleva fare completo il FRONTFLIP... :)

l'incidente fatale pare sia avvenuto a circa 100kmh... una velocità che per loro è da bersi il caffè... :?

però nella massacrante tappa marathon dove si andava piano per forza... e anche i PRO... nessuno si è fatto male...

SAINCT poi è mancato in un rally più corto della DAKAR... :?

peccato che Fabrizio non possa partecipare a questa rivoluzione organizzativa dato che era uno dei maggiori esperti...

apoli
26-01-2005, 13:33
Da un punto di vista umano la Dakar, così come le arrampicate in montagna, le attraversate oceaniche in barca a vela etc, richiederà sempre un contributo pesante; è inevitabile.

Da un punto sportivo invece si deve fare in modo che la Dakar, ed i rally in genere, abbiano un senso nel panorama degli sport motoristici off-road distinguendosi dagli altri.
Vince chi ha la moto più affidabile in aggiunta a maggiori capacità di orientamento, gestione della corsa e resistenza fisica e non chi è più veloce o funambolo (per questo c'è il motocross, l'enduro e il trial).