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Visualizza la versione completa : Lacedelli L.-Cenacchi G. - "K2 il prezzo della conquista".


GHIAIA
19-10-2008, 23:41
Titolo: K2 il prezzo della conquista
Autori: Lino Lacedelli Giovanni Cenacchi
Editore: Oscar Storia -Mondadori"
Codice ISBN: 88-04-55847-4
Costo: 8,80 €

Lino Lacedelli è quello che ill 30 luglio 1954 per primo scala il K2 insieme a Compagnoni.
E' stato un trionfo dell'Alpinismo Italiano in un periodo dove si sentiva bisogno di riscatto dopo la disfatta della seconda guerra mondiale.

C'è però un vero e proprio giallo dietro la raggiunta della vetta, infatti Lacedelli e Compagnoni finiscono le bombole ben prima di raggiungere la vetta e si pensa da subito ad un complotto: il cosidetto "Affaire Bonatti". Infatti Bonatti avrebbe dovuto portare al campo 9 le bombole d'ossigeno per la vetta, ma questo non trova il bivacco all'altitudine prestabilita e passa una notte all'addiaccio senza attrezzatura necessaria; e insieme a lui uno Sherpa al quale verranno poi amputate la maggior parte delle dita.
Lacedelli non ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali all'epoca e, adesso, a 50 anni dall'impresa rende giustizia all'impresa.
Il libro è sottoforma di intervista, la cura Giovanni Cenacchi anche lui alpinista e autore di documentari (sinceramente non lo conoscevo).
Fondamentali il suo prologo e il suo epilogo nel libro.

Leggendo il libro si avverte in Lacedelli l'animo di una persona un po' "ruvida" di montagna, quelli che parlano mal volentieri e ancora meno di se stessi.
Basti pensare che tutti i partecipanti alla spedizione hanno scritto la loro versione, un po' romanzata dell'impresa, tutti trane Lacedelli.
E' tutt'ora astioso nei confronti del celeberrimo DESIO, mostra lati del tutto inediti del grande professore del Cai (capo della spedizione del '54).
Spettacolare quando replica parola-per-parola a chi mette in dubbio che le bombole siano davvero finite prima della vetta.

Insomma, lo consiglio a chiunque desideri sapere com'è andata e come ci si sente ad essere il primo scalare un 8000.

kosmo
19-10-2008, 23:45
Grazie per la dritta Giada :D

EagleBBG
20-10-2008, 00:54
Anche se, per amor di verità, qui andrebbe segnalata anche la versione di Bonatti...

GHIAIA
20-10-2008, 01:03
Eagle,
"la questione Bonatti" non è cosa che nasce da sto libro, ma nasce nel 54 e si porta avanti fino alla fine degli anni 60 in numerosissimi processi....

Lacedelli in questo libro, con dichiarazioni "ufficiali" fa chiarezza.

Difende in tutto e per tutto Bonatti e spiega come mai il campo 9 non sia stato piantato al punto prestabilito.
E inoltre spiega come sia possibile che le bombole siano finite prima del previsto (..calcoli all'epoca troppo approssimativi sul consumo di ossigeno, valvole che perdono..) senza mettere in dubbio Bonatti. (Lui stesso lo definisce un "uomo di parola")

In questo libro si mette in chiaro quello che è successo davvero, senza gli intrecci politici del tempo e le cose che si potevano e non si potevano dire :)


PS
Se vogliamo è colpa di Lacedelli e Compagnoni se Bonatti non ha raggiunto il campo, lo hanno spostato più su e più a sinistra.
Solo dopo Lacedelli ha capito perchè il Compagnoni ha insistito tanto per spostarlo... (adirittura L. si è sganciato da C e gli ha detto che non avrebbe continuato in cordata con lui...).. ma questo non ve lo dico, è uno dei punti chiave del libro :lol:

EagleBBG
20-10-2008, 01:07
non è cosa che nasce da sto libro
Eh figurati... lo so bene!

Comunque lo leggerò senz'altro...

stefano58
21-12-2008, 11:04
L'ho appena letto, sulla scia di questo thread.
Molto interessante, non avevo mai approfondito i dettagli di questa impresa, li conoscevo da quello che mi aveva raccontato mio papà. Da quel che capisco il libro di Bonatti (che leggerò) non è contrapposto a questo, ma probabilmente complementare.

E' comunque incredibile come noi riusciamo sempre a rovinare le nostre conquiste per invidia, opportunismo, interessi personali. Le polemiche legate a questa impresa me ne hanno ricordate altre, tra cui la prima, tragica ascesa di Cesare Maestri sul Cerro Torre.

Ah dimenticavo: quando ero piccolo, ricordo che abbiamo comperato qualcosa (forse una corda) nel negozio di Lacedelli a Cortina.

GHIAIA
21-12-2008, 13:27
Sono contenta che ti sia piaciuto :)

Io se capiterò a Cortina, sicuramente farò un saltino li' dentro...

makx75
21-12-2008, 20:08
...... me ne hanno ricordate altre, tra cui la prima, tragica ascesa di Cesare Maestri sul Cerro Torre.

.
Anche quella a detta di molti se non tutti quelli che hanno salito il Torre Maestri non è arrivato mai sulla cima
il primo ad arrivarci è probabilmente stato Casimiro Ferrari dei ragni di Lecco

ilmaglio
21-12-2008, 20:12
Lacedelli e il CAI hanno taciuto la verità per anni e anni, peggio, hanno raccontato balle sulla conquista del K2. Lacedelli non lo voglio manco sentire nominare.
Bonatti diceva la verità, come da poco è stato ufficialmente e doverosamente riconosciuto.

stefano58
21-12-2008, 22:38
Lacedelli e il CAI hanno taciuto la verità per anni e anni, peggio, hanno raccontato balle sulla conquista del K2. Lacedelli non lo voglio manco sentire nominare.
Bonatti diceva la verità, come da poco è stato ufficialmente e doverosamente riconosciuto.

Ma l'hai letto questo libro?

ilmaglio
21-12-2008, 23:06
No. Ma mi rifiuto di leggere qualsiasi cosa di Lacedelli. Mi basta tutta la storia e le sue interviste. Una vergogna per lui e per il CAI.

GHIAIA
21-12-2008, 23:12
ilmaglio, credo che tu hai un pensiero strumentalizzato dalla cattiva informazione... :confused:
Ti consiglio di leggere il libro, con tutte le riserve che hai, ne va della giustizia intellettuale che ti fa giustamente sdegnare :)

ilmaglio
21-12-2008, 23:19
A me è bastata un'intervista di Lacedelli relativamente recente, quando ormai i fatti erano già sostanzialmente accertati: Bonatti aveva detto la verità, Lacedelli e Compagnoni - cocchi di .. come si chiama il capospedizione del CNR, il Prof. Desio - no. E, oltretutto, tra montanari .. Lacedelli non ha ammesso nulla, in quell'intervista. Bugiardo. Falso. Presuntuoso. CAI correo di questa ignobile vicenda che ha svergognato in tutto il mondo quella che avrebbe dovuto essere una gloriosa impresa.

GHIAIA
21-12-2008, 23:22
secondo me, ma anche secondo me.. c'è qualcosa che non torna...
Comunque se non vuoi leggere il libro, per carità...
Ma Lacedelli non vedeva di buon occhio Compagnoni e tanto meno DESIO!
Spiega anche perchè non ha parlato anni fa della VERITA', ma ha voluto mettere a "verbale" un intevista qualche anno fa.
Secondo me, ma anche secondo me ti stai confondendo.. Perchè Compagnoni era il cocco di Desio e Lacedelli invece proprio no.
Ci sono anche le testimonianze del diario ;)

ilmaglio
21-12-2008, 23:26
Può darsi che mi sbagli. E allora Compagnoni, cocco di Desio, racconto' balle vergognose e Lacedelli tacque e assecondo'. Non cambia molto. Balle sulla bombola ad ossigeno, calunnie su Bonatti. Col beneplacito del CAI.
Ma i libri di Bonatti, l'inchiesta del CAI, etc. etc., pure quelle son da leggere.
Non ricordo i contenuti dell'intervista di Lacedelli cui ho fatto mriferimento: ricordo solo la sensazione di disgusto che provai, essendo una intervista rilasciata a fatti e bugie ormai accertati.
Lacedelli e Compagnoni sulla conqusita del k2 ci hanno costruito la loro carriera. Bonatti se l'è dovuto riconquistare, per le falsita di Desio-CAI-Lacedelli-Compagnoni.

GHIAIA
21-12-2008, 23:30
...si infatti il problema fu quello..
Le balle di Compagnoni, Desio che non fece nulla e di conseguenza il CAI.
Non entro nel merito, ma Lacedelli spiega perchè non parlo' all'epoca.
Le calunnie su Bonatti ci furono, ma Lacedelli si limitò a confermare il fatto che fossero finite le bombole prima dell'arrivo, non ad alimentare le polemiche.
Infatti, lui più volte ripetè il fatto che Bonatti non avesse le maschere e l'attrezzatura per respirare l'aria delle bombole...

Ti dirò, questo libro mi ha fatto davvero aprire gli occhi sulla vicenda, non so se è la verita assoluta, ma penso davvero che sia la cosa più obbiettiva mai detta sulla questione.. anche perchè ormai non avrebbe più senso dire ancora cagate...

;)

ilmaglio
21-12-2008, 23:32
Ammesso che sia così, troppo tardi. La verità di Bonatti è stata sempre quella fin dall'inizio e quella è rimasta.
se non ricordo male Lacedelli avallo' l'idea che le bombole erano vuote e che quindi erano saliti senza ossigeno nelle bombole!!! Quelle che aveva portato Bonatti!

GHIAIA
21-12-2008, 23:35
Beh, secondo me è limitante pensare solo a Bonatti.
Cioè è vero che stato imputato in maniera erronea,
ma questo è un libro di alpinismo... si racconta la vita al campo e in tutto anche la questione di Bonatti\Desio...
Si racconta dei portatori del luogo, anche dei loro sacrifici.
Della morte di un compagno!!!Di lui non vogliamo parlarne? Del perchè e del per come?
Di come mai l'Italia ha ottenuto i permessi per la scalata PRIMA di altri stati?
E' parte di storia anche quella...

Questo è il libro che ho indicato, ne' più ne' meno..
:)


PS
Va che Lacedelli dice chiaramente che le bombole finirino BEN PRIMA della meta. Ma non diede la colpa a Bonatti, quanto a studi approssimativi, al fatto che ci fu' più neve fresca del previsto (maggiore dispendio di energie per salire). Non da la colpa a Bonatti!! ANZI.. SCRIVE CHE ERA INCAZZATO NERO CON C. PER AVER SPOSTATO IL CAMPO SENZA MOTIVO!!! :mad:

Ripeto, leggilo, anche con tutti i pregiudizi che hai, poi ne si riparla... :)

ilmaglio
22-12-2008, 13:55
E la morte del portatore che accompagno Bonatti? Già allora fu .. poco considerata.
Su una vicenda così antica e discussa, leggere Lacedelli richiederebbe anche rileggere Bonatti e la relazione "d'inchiesta" del CAI, le dichiarazioni a suo tempo fatte e la relazione di Desio.

Credo che nulla di ciò che è scritto qua
Walter Bonatti, K2. La verità, storia di un caso
Baldini Castoldi Dalai, 2003
282 pp., Euro 12,00

sia oggi smentito.

joesimpson
22-12-2008, 14:20
ottima segnalazione giada, solo ora ho visto!!

per il maglio, concordo con te su tutta la linea, tranne che per il portatore

mahdi, questo era il suo nome, riportò dei congelamenti (a differenza di bonatti) ma sopravvisse :D

la cosa triste è che una pagina gloriosa dell'alpinismo italiano è stato anche un vergognoso esempio di censure e ingiustizie che sfociò poi nel famoso caso bonatti (bisognerebbe aver letto tutto per capire) ma che era già iniziato nei preparativi con l'esclusione di riccardo cassin da selezionati con motivazioni insulse

mi spiace ma anche io mi scaldo sull'argomento perchè l'alpinismo è uno sport che ho praticato per tanti anni (non per niente ho questo nick ;) ) e son tutt'ora iscritto CAI

cmq il libro è ottimo e si legge in un fiato

GHIAIA
22-12-2008, 14:37
Infatti.. il portatore Mahdi ha perso la maggior parte delle dita della mano, ma non è morto.
E' mancato invece uno dei compagni di spedizione, di cui al momento non ricordo il nome :( (non ho il libro sottomano).

Son contenta che hai apprezzato joe :)

EagleBBG
22-12-2008, 14:41
Bene, avete sviscerato i dubbi che avevo ermeticamente espresso al post nr.3... :lol:

OT: joesimpson, che sezione? Io sono iscritto da un buon 25 anni alla sezione di Ravenna, anche se ormai non pratico più...

ilmaglio
22-12-2008, 14:49
INCONTRI IN ITALIA LINO LACEDELLI «Avevamo montato il campo nono in un luogo diverso Non capii che Compagnoni non voleva essere raggiunto da lui Le bombole? Finimmo l' ossigeno prima, ma che importanza ha?» «Sì, ho aspettato a lungo prima di dire tutta la verità. Desio mi avrebbe schiacciato con una parola. Il primo in cima? Non era una gara ciclistica, io e Achille salimmo insieme»

«A Bonatti tendo la mano Sul K2 abbiamo sbagliato»
Lino Lacedelli, ultimo appello per chiudere la vicenda: «Quella notte? Gli dissi io di tornare indietro. Ora basta, facciamo pace in nome di Puchoz»

Riconosco che senza di lui, forse - la voce di Lino Lacedelli si sofferma sul «forse» - non ce l' avremmo fatta a salire in cima. ................

aveva passato la notte lì per non abbandonare il suo compagno Mahdi, impazzito per il mal di montagna. Se non fosse stato per Mahdi, Bonatti sarebbe potuto rientrare .-....

Ora i "saggi" del Cai hanno scritto una nuova relazione, ma loro che ne sanno? Erano con noi sul K2? Dicono che siamo saliti con le bombole fino in cima; è vero, ma erano vuote .....


12 agosto 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/12/Bonatti_tendo_mano_Sul_abbiamo_co_9_040812049.shtm l

Comodo. Molto comodo. E se la prende, sempre "dopo", pure con Compagnoni (già defunto?)

joesimpson
22-12-2008, 14:51
mario puchoz morì durante la spedizione a causa di un edema derivante dall'altitudine) e giace là

ma è un episodio slegato da quello di bonatti, avvenne prima durante l'installazione dei vari campi

daniele, bello trovari altri alpinisti qui ;)

Timberwolf
22-12-2008, 15:13
bello trovari altri alpinisti qui ;)

.....più di quanti pensi!!! :rolleyes::D:rolleyes::D

marci72
22-12-2008, 15:14
Interessante, in effetti questo libro di Lacedelli non l'ho letto.
Però se Lacedelli dichiara che sono arrivati in cima SENZA ossigeno....beh...probabilmente continua a mentire, come potete leggere quì:

http://www.montagna.org/node/4821


oggi (da pochi giorni, ndr) comunque la polemica è chiusa:

http://www.montagna.tv/?q=node/9338

Lo stesso Bonatti ha messo per iscritto che si considera completamente soddisfatto della revisione della vicenda e ringrazia i vertici del CAI per la capacità di autocritica dimostrata.

GHIAIA
22-12-2008, 15:36
No Marci,
lui spiega benissimo come mai tennero addosso le bombole lo stesso..
sul perchè della maschera, che sebbene non erogasse più ossigeno, rendeva l'aria più umida e meglio respirabile (la secchezza a quella quota di brucia le vie aeree).
Io avendo letto il libro di Lacedelli credo ai 200metri senza maschera, ma questa è una mia opionione personale.
Credo nelle motivazioni di tenersi quei 20kg addosso inutili...
Io non ho mai fatto imprese in montagna, ma nel mio piccolo ho toccato con mano la fatica che non ti fa quasi più ragionare.. dove non pensi che 5 minuti di fatica per toglierti l'attrezzatura SUBITO ti aiutano DOPO. Pensi solo al momento. E non oso immaginare a 8000

marci72
22-12-2008, 16:03
aaah...se ho capito bene, Lacedelli sostiene che la fatica di togliersi il bastino abbia fatto sì che se lo siano tenuti indosso anche se l'ossigeno era finito...può essere, anche perchè, come giustamente dici, la stanchezza ottenebra la mente già al livello del mare, figuriamoci a 8000m, però si tratta di credergli sulla parola.....e forse non tutti sono disposti a dargli credito....:(

In ogni caso, polemiche a parte, l'impresa portata a termine da quel gruppo di alpinisti è e rimane straordinaria e di portata storica e vedrò di leggere il libro per saperne di più riguardo il punto di vista di Lacedelli.

stefano58
27-12-2008, 20:00
Ri-consiglio a tutti gli interessati di leggere il libro. Giada ha espresso alla perfezione ciò che il libro esprime e prima di contestarne l'autore e i contenuti, va letto. Non ci si può basare solo su quello che dicono gli uni e scartare a priori quello che hanno da dire gli altri.

Guarda caso, la "soluzione" del caso riportata nei link segnalati da Marci72 è venuta proprio dopo la pubblicazione del libro in questione.

ilmaglio
27-12-2008, 21:04
la verità era già nota da prima del recente comune e formale riconoscimento.
Lacedelli è per me un personaggio screditato, anche se forse coinvolto da personaggi più grandi di lui. Comunque, a 83 anni ... poteva scrivere prima.

GHIAIA
27-12-2008, 21:29
Grazie stefano58 :)

Specialr
28-12-2008, 20:18
giada, il libro lo leggerò di certo, ma non ti sembra che avrebbe comunque dovuto scriverlo prima?

GHIAIA
28-12-2008, 21:30
Mah, probabilmente si' e mi sono stupita in principio di perchè non l'abbia fatto...
Poi però ho letto le risposte che ha dato a questa esplicita domanda, e tutto sommato ha un suo ragionevole perchè.
Sembrano quasi più le confessioni di uno, al quale non importa più molto di esser creduto o meno perchè son passati tanti anni... E forse rende il tutto quindi più "vero" o per lo meno plausibile.

Animal
28-12-2008, 21:38
....ma di Desio e Cassin che fecero le ricognizioni nel '53....nessuno dice nulla???......il "professore" lasciò a casa Cassin perchè oscurava la sua figura......ma grazie alla ricognizione di questo grande alpinista, l'anno successivo la spedizione raggiunse lo scopo!!

ilmaglio
28-12-2008, 21:47
La prima Relazione del CAI andava bene a Lacedelli.
Questa no.

(29 marzo 2008) Gazzetta dello Sport

K2, il Cai 54 anni dopo «Bonatti ha ragione»

Il presidente del Club Alpino «sconfessa» la relazione Desio «Ossigeno fino in vetta per i due scalatori. Walter fu decisivo»
SANDRO FILIPPINI d «La parola fine alla storia della prima salita del K2? Quella l' ho scritta nel mio libro K2. La verità. 1954-2004». Walter Bonatti da due anni ormai tace su quella incredibile vicenda: la più famosa «vittoria» italiana nella storia dell' alpinismo finita in polemiche, litigi e addirittura processi. Bonatti si è fatto il sangue più che amaro per più di mezzo secolo e oggi si dice incapace di provare emozioni al proposito. Però il fatto che il Club Alpino Italiano, che di quella mitica spedizione fu patrocinatore pur lasciando Ardito Desio nel ruolo di padre-padrone, finalmente dica che la relazione ufficiale stesa dallo stesso professor Desio conteneva falsità è un passo decisivo. E sta nero su bianco, a firma del presidente attuale del Cai stesso, Annibale Salsa, nella prefazione al libro «K2 una storia finita», edito da Priuli e Verlucca (139 pagine, 12 euro). Relazione Il libro è la relazione dei tre saggi che lo stesso Cai a inizio 2004 aveva incaricato di analizzare a fondo le diverse versioni della prima salita della seconda vetta della Terra, nel tentativo di cancellare le polemiche che si sarebbero ripresentate pochi mesi dopo, per il cinquantenario. Fosco Maraini, illustre scrittore che di lì a poco sarebbe purtroppo scomparso, Alberto Monticone e Luigi Zanzi stabilirono che la versione ufficiale di Desio, scritta sulla base di quanto sostenuto dai due primi salitori del K2, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, era sbagliata. La verità Come ben riassume il presidente Salsa: 1) il campo IX (l' ultimo) venne spostato, di luogo e di quota, da Compagnoni e Lacedelli rispetto a quanto convenuto. 2) La stessa cordata di punta inspiegabilmente non comunicò con Walter Bonatti e l' hunza Mahdi, che erano arrivati fino oltre gli 8.000 metri per portare le bombole d' ossigeno necessarie al tentativo finale e furono costretti a un bivacco all' aperto perché impossibilitati a trovare i compagni. 3) La salita di Compagnoni e Lacedelli avvenne con l' uso dell' ossigeno fino in vetta, al contrario di quanto da loro dichiarato. 4) Il ruolo di Bonatti e Mahdi fu risolutivo per il successo. Tutto ciò era stato stabilito dalla relazione dei saggi, accettata dal Cai con delibera del 22 maggio 2004. Ora il presidente Salsa scrive che «le vicende vere e proprie dell' assalto finale nelle giornate del 30-31 luglio 1954 sono da considerarsi riscritte in conformità alla verità storico-critica fissata dalla relazione» dei tre saggi. E Bonatti vede riconosciuto anche «l' entusiasmo idealistico» che lo spinse a quell' immane sforzo per portare l' ossigeno ai compagni. Conferma «Tutte cose che i veri alpinisti hanno sempre saputo », commenta Reinhold Messner. «Sono contento per Bonatti, ma il suo valore non è mai stato in discussione. Lo scritto del presidente Salsa è più importante per l' immagine dell' Italia all' estero: il Cai era solo a difendere la relazione ufficiale, chiaramente non credibile». Achille Compagnoni fotografato da Lino Lacedelli in vetta al K2 Il nuovo libro «K2 una storia finita» * * * LA VICENDA Compagnoni e Lacedelli in cima Poi i veleni Il K2 (8611 m) sorge nella parte centrale del Karakorum, sul confine tra Pakistan e Cina. E' considerato al primo posto tra gli Ottomila per difficoltà alpinistiche: Achille Compagnoni e Lino Lacedelli giunsero in vetta attraverso l' itinerario classico (Sperone Abruzzi). Decisivo il supporto di Walter Bonatti e del portatore Hunza Mahdi, che il 30 luglio 1954 affrontano quasi 1.000 metri di dislivello (tra i 7.000 e gli 8.000) con in spalla i 19 chili delle bombole per l' ossigeno. All' inizio è un successo di tutti. Poi la relazione del capospedizione Ardito Desio dice che le bombole non sono bastate fino in cima. Bonatti è accusato addirittura d' averle usate. Invece s' è sacrificato per la spedizione. Dopo 50 anni, ora anche il Cai riconosce che Bonatti ha raccontato la verità. Walter Bonatti, 77 (NEWPRESS)
Filippini Sandro


Componenti della spedizione del 1954

La spedizione del 1954 al K2 era costituita da 20 componenti:

11 alpinisti: Erich Abram, Ugo Angelino, Walter Bonatti, Achille Compagnoni, Cirillo Floreanini, Pino Gallotti, Lino Lacedelli, Mario Puchoz, Ubaldo Rey, Gino Soldà, Sergio Viotto
5 ricercatori: Ardito Desio, anche capo spedizione, Paolo Grazioni, Antonio Marussi, Bruno Zanettin, Francesco Lombardi.
1 medico: Guido Pagani
1 fotografo e cineoperatore: Mario Fantin
2 membri pakistani: Ata Ullah (osservatore del Governo pakistano), Badshajan (aiuto topografo)Nel 1964 fu pubblicato un articolo giornalistico sulla Nuova Gazzetta del Popolo che accusava Bonatti di aver quasi compromesso la spedizione per ambizione personale, tentando di raggiungere lui la cima con Mahdi, al quale aveva offerto del denaro perché lo aiutasse; in questo tentativo avrebbe usato le bombole di ossigeno, che per questo si sarebbero esaurite prima (a 8400 metri di quota, due ore prima di giungere in vetta). Bonatti fu inoltre accusato di aver abbandonato Mahdi, scendendo all'ottavo campo senza attenderlo. Ma a seguito di quell'articolo Bonatti fece causa per diffamazione contro il giornalista Nino Giglio Le false accuse a Bonatti (http://www.alpinisme.com/FR/histoire-alpinisme/walter-bonatti/index.php?fic=annees60) , vinse la causa, donò l'indennizzo a un'associazione caritatevole
http://www.sonorika.com/k2

GRANDI IMPRESE
K2: dopo 50 anni la verità sull’impresa più leggendaria e avvelenata d’Italiadi Cristina Uguccioni
http://www.stpauls.it/club3_06/0407c3/0407c344.htm

.. una storia all'italiana ... poi chissà perche' dicono che siamo il Paese di Pizza Mandolino e Mafia ..

marci72
07-01-2009, 17:23
adesso posso parlare a ragion veduta, dato che le feste Natalizie hanno fatto sì che mi leggessi in serie: "K2 il prezzo della conquista", "K2, la verità" di Bonatti e "K2, una storia finita" della triade dei saggi designati dal CAI.

Mie personalissime conclusioni:
il libro di Lacedelli è sinceramente il più umano e piacevole da leggere, rende molto bene l'atmosfera della spedizione e dei rapporti che intercorrevano fra i membri.
E' un libro che anch'io mi sento di consigliare e che deve essere senz'altro letto da chi vuole avere un'idea più chiara riguardo la storica missione.....però.....però Lacedelli, riguardo la fantomatica notte precedente e l'assalto finale alla vetta, sulla base della nuova relazione del CAI e delle testimonianze e dei dati prodotti da Bonatti, mente ed oggi ciò è certificato in via ufficiale.
Sul perchè si sia creato un tale intrico di menzogne, ipocrisie e falsità e sul perchè ci siano voluti 50 anni (CINQUANTA!!!) prima che il CAI rivedesse la versione ufficiale, credo che l'interpretazione più esauriente sia quella data da Robert Marshall e che è un po' troppo complessa per riassumerla quì, fatto sta che oggi, morto Desio e con Compagnoni arroccato sulle sue posizioni, probabilmente non avremo mai la certezza di come sono andate realmente le cose....di fatto, dalle varie letture, chi esce peggio da questa storia è senz'altro Compagnoni.

In ogni caso il libro segnalato da Giada mi ha stuzzicato ad approfondire una storia che mi aveva interessato da ragazzo ma di cui avevo perso gli ultimi, cruciali, sviluppi.

GHIAIA
07-01-2009, 17:26
Ne sono davvero contenta Marci!!! :D :D