Visualizza la versione completa : Serie R1200: la leggenda del "bilancio energetico".
tommygun
17-09-2008, 10:46
Ieri sera ho avuto modo di giocare con il mio GS e un tester elettronico.
Ho tolto la sella, ho piazzato la moto sul centrale e a motore spento e chiave disinserita ho misurato il voltaggio ai poli della batteria. 12 volt e mezzo, più o meno. Ok.
Poi ho messo in moto: 14,5 volt, con il motore al minimo. Ok.
Poi ho cominciato ad accendere tutte le "utenze" che mi venivano in mente: faretti supplementari, manopole riscaldate... ho anche tenuto tirato il freno per azionare il motore del servofreno.
Risultato: 14,5 volt, sempre con il motore al minimo. Non è sceso di una virgola!
Ho anche provate a portare su di giri il motore, fino ai 4000/5000 giri... ma il voltaggio che arriva alla batteria è sempre lo stesso, non cambia minimamente.
A questo punto mi viene da pensare che tutti i discorsi di batterie che vanno giù a causa dell'uso cittadino intenso, del fatto che nel traffico la batteria non riesce a caricarsi ma anzi deve sopperire al fabbisogno energetico della moto... sono tutte balle?
Cosa sto sbagliando nel mio ragionamento?
Chi sa parli! :lol:
Hedonism
17-09-2008, 10:48
non e' il mio campo, ma ricordo che la Guzzi aveva il Voltmetro ed effettivamente il voltaggio cambiava
tommygun
17-09-2008, 10:52
Anche sul mio vecchio VFR se è per questo.
Ma sul GS no...
interessante prova. Si potrebbe dire pero' che non consideri tutta la corrente usata per l'avviamento, che non e' spunto da poco, e va recuperata dopo, si puo' anche dire che col motore al minimo comunque il regolatore fa si che quando attacchi utenze si apra la farfalla quel tanto che basti a tenere il minimo costante, se fosse un vecchio motore si abbasserebbe il minimo fino anche a spgnersi. Poi l'amico Peranga mi diceva che tipicamente nel gs quando freni con il servofreno si abbassa leggermente la luce faro, segno che la tensione cala. Comunque la tua prova e' interessante, probabilmente il bilancio energetico viene messo in crisi da frequenti avviamenti e brevi percorrenze.
tommygun
17-09-2008, 11:08
Ovviamente non posso valutare il fattore avviamento... però il regime di minimo non mi pare che cambi accendendo le utenze aggiuntive. Perlomeno, non in modo percebile a orecchio.
Sul fatto del servofreno, ho rilevato un altro comportamento interessante.
Nel momento in cui si azionano i freni si nota effettivamenteun lieve abbassamento del faro (come dice Peranga) ... che però viene compensato poche frazioni di secondo dopo, in cui la luminosità torna al 100%, come se il sistema reagisse all'accresciuta richiesta di corrente fornendone in quantitativo maggiore per mantenere i famosi 14,5 volt.
Solo che evidentemente non riesce a farlo in tempo reale, ma solo con un lievissimo ritardo.
Perlomeno sul mio GS è così.
A questo punto mi viene da pensare che tutti i discorsi di batterie che vanno giù a causa dell'uso cittadino intenso, del fatto che nel traffico la batteria non riesce a caricarsi ma anzi deve sopperire al fabbisogno energetico della moto... sono tutte balle?
Cosa sto sbagliando nel mio ragionamento?
Non stai sbagliando nulla, son le batterie che sono proprio delle ciofeche :mad:
tommygun e' esatto il comportamento che riporti, il regolatore di tensione e' fatto apposta per mantenerla costante con il variare del regime e dei carichi, quindi a fronte di un repentino abbassamento reagisce regolando in maniera da riportarsi al valore ottimale.Vedi, io ero uno dei fautori del discorso del bilancio energetico, che e' un discorso ragionevole prendendo come assunto che l'alternatore non sia in grado di fornire l'energia richiesta anche a regimi bassissimi. In passato era normale che al minimo l'alternatore caricasse pochissimo, infatti nelle vecchie utilitarie quando il minimo era basso, a volte si vedeva flashare la spia di mancata ricarica. Poi non essendoci una regolazione automatica del minimo,siccome al minimo il motore eroga giusto la potenza tale da vincere gli attriti, magari un paio di cv, se tu attaccavi un bel po' di utenze pesanti il minimo si abbassava e magari il motore si spegneva.Oggi c'e' un regolatore di minimo che lo tiene costante anche a fronte degli attacchi di carico (come se tu accelerassi quel tanto che basta a tenere il minimo costante). Se confermi che anche al minimo, con utenze pesanti attaccate, la tensione sta alta, il bilancio energetico puo' essere influenzato solo dalla frequenza degli avviamenti. COnsidera che per avviare un grosso bicilindrico e senza decompressore (come hanno invece i mono 600), la batteria allo spunto eroga centinaia di ampere! Alla lunga si sfianca anche per sforzi elettrodinamici e magari piega le piastre che vanno in corto.
tommygun
17-09-2008, 13:38
Mi sembra un discorso molto sensato. ;)
Per cui direi che non è l'uso in città in se' a essere incriminabile, intendendo con esso l'uso frequnete dei freni, il mantenimento di regimi bassi, ecc. quanto l'eventuale accoppiata "avvi frequenti/periodi di esercizio brevi".
se non sbaglio (ricordo un post dettagliato al riguardo) c'è anche il fatto che anche a moto spenta la batteria mantiene costantemente sotto tensione la centralina.
vero, c'e' un certo assorbimento amoto spenta, e se c'e' l'antifurto ancor peggio
Ma quindi mi chiedo.... se per un lungo periodo di inutilizzo stacco i morsetti della batteria.... quando la ricollego il can-bus si ricorda come avviare il mio GS? O va tutto a quel paese??
tommygun
18-09-2008, 09:51
Certo che sì: le informazioni utili sono immagazzinate in memorie non volatili!
Mi verrebbe anche da chiedervi quante volte avete cambiato la batteria: io ho una GS del 2004 che uso quasi tutti i giorni e lascio sempre con l'antifurto acceso di notte ed ho ancora la batteria originale.
Ho anche notato che mettendo in azione il servofreno al minimo in effetti la luminosità del faro diminuisce ma resta più bassa finché non si accelera
se stacchi la batteria quando la riattacchi l'unica cosa da fare e' reinizializzare il TPS, il sensore che dice alla centralina la posizione farfalla.Lo dice anche il manuale.In pratica a motore spento e contatto chiave girato giri il gas a manetta 2-3 volte. Io ho cambiato la batteria dopo poco meno di 2 anni, non era finita, ma l'avviamento era incerto, siccome il gs a spinta non lo avvia nemmeno il padre eterno l'ho cambiata, ma sarebbe durata ancora poco.
PS: non ho nessun accessorio elettrico, NESSUNO. ne' abs
tommygun
18-09-2008, 11:14
Sul mio 1200 c'è ancora la batteria originale (Marzo 2006) e va benissimo.
Sul precedente 1100 l'ho cambiata a 50.000 km (ovvero appena comprata la moto da un privato) e poi ho tenuto sempre le stessa senza problemi fino ai 100.000, quando poi l'ho venduta.
Nota però che ho spesso usato il caricabatteria / manutentore OptimateIII, a scopo puramente preventivo.
un ex tk
18-09-2008, 12:25
prova interessante che conferma che il principale problema deriva dal fatto che di serie c'è una batteria di qualità assolutamente scarsa.
La mia avvicinandosi al 4° anno va ancora, ma visti gli innumerevoli casi...
Le batterie dei gs 1200 sono da 14Ah mentre quelle dei gs precedenti sono da 19Ah...
se prima la maggior potenza poteva sopperire in qualche modo, ora basta davvero poco per non riuscire a mettere in moto,
è sufficente che cali di poco il suo rendimento per non avere più lo spunto necessario per l'avviamento.
Alessandro S
18-09-2008, 13:06
Con un alternatore da 40 A/h l'unico problema serio è quello degli avviamenti, per la batteria.
Consideriamo inoltre che se la batteria si trova nelle condizioni di scarsa carica il sistema generatore gli fornisce una valangata di ampere che certo bene non fa alla salute di un accumulatore così piccolo. Questo perchè il sistema è controllato in tensione (e non in corrente). Se la batteria è mezzo scarica, e quindi con una resistenza interna bassa, l'alternatore gli butta dentra tanti ampere quanti ne ha a disposizione fino a che la tensione non risale a 14V4.
Sostanzialmente l'impianto di ricarica vede la batteria come un carico passivo, cioè come una lampadina. Se la resistenza interna del carico è bassa (lampadina di grossa potenza) il sistema ci fa scorrere dentro tanati ampere quanti il carico accette ad una tensione di 14V4, viceversa con un carico che ha una resistenza interna alta (lampadina di picola potenza) la corrente che ci scorre sara proporzionalmente più bassa, fermo restando la tensione. E' la legge di Ohm che comanda la situazione.
Sarebbe come ricaricare la batteria con un caricabatterie adatto ad un Tir.
Dopo che lo fai per un po' di volte quell'accumulatore ha la vita segnata anche perchè ricariche così intense generano la formazione, sulla superficie degli elementi, di cristalli di solfato di piombo che legandosi tra loro vanno a ricoprire la superfice utile dell'elettrodo riducendo di fatto la capacità dello stesso elemento, o addirittura portandolo ad un isolamento elettro-chimico.
un ex tk
18-09-2008, 14:47
allora non la spengo più...:lol:
comunque grazie alessandro, come al solito i tuoi interventi sono illuminanti...
si esatto, sempre accesa.... tipo una nave!! :lol:
solo che bisogna poi pagare uno che la usi, o comprare un ventilatore idoneo da metterle davanti.... altrimenti.... come già si faceva presente in un precedente thread.... prende fuoco!!! :lol:
grandi tommygun ed Alessandro S comunque ;)
Tommy, la prova che hai fatto dimostra solo che l'impianto di ricarica funziona bene, ossia tiene la tensione di 14,5 V anche con la batteria sotto sforzo.
Però dalla tua prova non si può evincere il bilancio energetico.
Ossia la corrente che esce dalla batteria per far funzionare gli utilizzatori (fari, motore, servofreno) ed il tempo che l'impianto di ricarica ci mette a ripristinare lo stato do batteria completamente carica.
Magari il tempo è poco o anche pari a zero, ossia la batteria non si trova mai in difetto di carica, tranne che all'avviamento, però questo non si può evincere dal tuo test, secondo me.
Dalle tue considerazioni su quanto succede alla luce del faro posso ipotizzare che si ritiene che dato che la tensione dell'impianto di ricarica è di 14,5 allora gli utilizzatori non attingono alla batteria ma vengono serviti direttamente dal generatore tramite il regolatore di tensione...
Non so se sia vero ma per caso se fosse stato il contrario ci si aspettava che quella misura calasse sotto i 12 V? :confused:
tommygun
19-09-2008, 13:30
Mansuel, quello che credo dimostri il mio (banalissimo) esperimento è che in ogni condizione di guida la batteria è sempre "sotto carica" tranne forse per i pochi decimi di secondo in cui la moto reagisce all'accensione di nuove utenze, prima che inizi a fornire maggiore energia.
Quello che ne deduco è che se anche me ne stessi fermo immobile a motore acceso al minimo per mezza giornata con i fari accesi e il freno tirato, la batteria non si scaricherebbe.
Giusto?
E' questo il punto.
La batteria è sempre sotto carica, di questo non c'è dubbio.
Ma quanta corrente entra nella batteria?
E quanta ne esce?
Questo è il bilancio di carica.
In teoria questo si dovrebbe misurare con il tester.
Per spiegarmi meglio, a scaricare una batteria ci posso mettere anche 20 minuti (ma anche meno magari) se ci metto attaccato un faro motorino da 1.500 W
Ma è sicuro che a ricaricarla al 100% non ci posso mettere gli stessi 20 minuti.
Perché c'è il tempo minimo di ricarica dovuto alle reazioni chimiche interne.
P.S. io sto spesso col freno tirato a moto ferma perché a Roma è difficile fermarsi in piano, ma non sono mai rimasto a piedi, tranne quando la batteria si è progressivamente rovinata da sola (grazie alla sua "grande" qualità) e ne sono certo perché per 18 mesi ha funzionato egregiamente e nel giro di un mese poi ha dato i primi segnali di disfunzione fino a cedere completamente.
Alessandro S
19-09-2008, 15:21
Quando la tensione di bordo è superiore a 12V6 12V8 ( nominalmente 2.1V per elemento) la batteria NON sta contribuendo a fornire corrente nell'impianto utenze.
Un'analisi più compiuta può essere fatta inserendo un amperometro in serie alla batteria e verificando il verso della corrente e la sue intensità.
Corrente Entrante= corrente di ricarica
Corrente Uscente= corrente erogata dalla batteria agli utilizzatori.
La batteria di impianto è connessa 'in tampone' ( come si suol dire) e non partecipa mai alla fornitura di energia verso gli utilizzatori quando il motore è acceso e quando l'impianto di generazione funziona correttamente.
Viceversa lo fa quando il generatore non funziona, ovvero il motore è spento e ci sono degli assorbimenti di corrente.
La diminuzione dell'intensità nella luce del faro in funzione di aumentati carichi utilizzatori può anche essere messa in relazione alla caduta di tensione nel tratto di (dei) cavo che porta la tensione alle centraline, in particolare zfe e abs. Dato che le sezioni sono quello che sono, ed è ammessa una certa caduta di tensione (in genere entro il 4%) dovuta all'aumento di corrente richiesta da certi utilizzatori (servofreno ad es) è normale che frenando si attenui l'emissione dell'anabbagliante per diminuzione di tensione ai morsetti lampada.
Invece la V sulla batteria rimane costante xchè il regolatore di tensione e il circuito di ricarica sono connessi attraverso un altro filo ancorchè connesso sullo stesso morsetto.
La carica della batteria permane solo se la sua resistenza interna è abbastanza bassa da far scorre corrente entro essa. Se la batteria è completamente carica (e quindi la sua resistenza interna, vista dal circuito di ricarica, è alta) nella batteria scorre al massimo qualche centinaio di mA, di fatto la batteria non è più in fase di ricarica e la piccola potenza acquisita dalla stessa è praticamente dissipata tutta in calore per via delle reazioni esotermiche.
Altro elemento di grande importanza è la corrente di ricarica legata alla temperatura che raggiunge la batteria durante questo processo. Un'alta corrente di ricarica crea anche intense reazioni esotermiche e il calore può deformare permanentemente le lamine (elettrodi in piombo) interne della batteria. Questa deformazione della geometria può portare anche al cortocircuito di uno o più elementi.
Se la temperatura interna della batteria è mantenuta non oltre i 50 gradi essa può tranquillamente accettare correnti di ricarica anche molto elevate senza che si verifichino i problemi di cui sopra.
Ora, sarebbe interessante verificare a quale temperatura si trovano certi accumulatori di moto posti in luoghi infelici, attraversati dal calore emesso dal motore e magari d'estate .
Non basta che il vino sia buono per garantirne la sua qualità anche fra due anni. Bisogna vedere anche com'è la cantina:lol:
Un'analisi più compiuta può essere fatta inserendo un amperometro in serie alla batteria e verificando il verso della corrente e la sue intensità.
Corrente Entrante= corrente di ricarica
Corrente Uscente= corrente erogata dalla batteria agli utilizzatori.
Questo intendevo
La batteria di impianto è connessa 'in tampone' ( come si suol dire) e non partecipa mai alla fornitura di energia verso gli utilizzatori quando il motore è acceso e quando l'impianto di generazione funziona correttamente.
Viceversa lo fa quando il generatore non funziona, ovvero il motore è spento e ci sono degli assorbimenti di corrente.
Allora non c'è bisogno di misurare nulla, va bene per default.
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