Visualizza la versione completa : Caschi jet, modulari e integrali: sicurezza e omologazione
Ricevo da Tommygun (che ringrazio molto) la segnalazione di un thread presente nel forum inglese http://www.xrv.org.uk/, in cui si racconta di un incidente avvenuto ad un motociclista equipaggiato con casco modulare; se l'è cavata, ma solo dopo aver ricevuto 40 punti sul labbro e una sistematina ad un dente rotto.
La forza dell'impatto, avvenuto frontalmente sulla mentoniera, ha causato la rottura dei perni di aggancio e il conseguente urto della visiera stessa sul viso del motociclista.
Da una lettura veloce non sono riuscito a capire di che casco si trattasse, ma resta il fatto che i modulari possono esporre a rischi che un buon casco integrale non presenta.
Chi vuole andare a leggersi direttamente il thread (in inglese), può farlo cliccando il lik qui sotto, con l'avvertenza che c'è una foto della ferita che potrebbe risultare fastidiosa per alcuni: http://www.xrv.org.uk/forums/showthread.php?t=21191.
vadocomeundiavolo
21-07-2008, 17:31
ma non hanno gli stessi test di omologazione?
tommygun
21-07-2008, 17:32
Sono immagini che fanno riflettere... soprattutto quando poi leggo thread in cui si chiede consiglio su quale sia la "scodella" migliore per girare in moto, perché fa caldo e non si sopporta l'integrale.
Barney Panofsky
21-07-2008, 17:32
Modulari e jet con barra di protezione, nonostante il marketing, non sono "sicuri" in termini di protezione. L'integrale è l'unica scelta "sicura" da quel punto di vista. Non parliamo dei jet "semplici"...
Il Maiale
21-07-2008, 17:33
le omologazioni non prevedono urti contro la mentoniera, ma contro la calotta e ai fianchi......arai docet..
Nel senso che l'arai si rompe?
vadocomeundiavolo
21-07-2008, 17:35
quindi anche gli integrili sono insicuri come un modulare?
arai prevede test sulla mentoniera?
tommygun
21-07-2008, 17:37
ma non hanno gli stessi test di omologazione?
Di che, degli integrali? Che io sappia quasi nessuno. La maggior parte dei modulari sono omologati come jet.
E comunque se poi si tiene la mentoniera aperta... :confused:
Barney Panofsky
21-07-2008, 17:37
Nel senso che l'arai si rompe?
Arai non si rompe, infatti non fa modulari...
calabronegigante
21-07-2008, 17:39
c'e' anche questo!!.......ammetto che lo uso!:confused:
http://campagnasalvavitaprocascointegrale.blogspot.com/
tommygun
21-07-2008, 17:39
le omologazioni non prevedono urti contro la mentoniera,
Quindi queste sono informazioni fuorvianti?
http://www.motocorse.com/news/abbigliamento/20616_Aggiornamento_omologazione_caschi_apribili_i n_alcuni_casi_e_doppia.php
Barney Panofsky
21-07-2008, 17:40
Tommy, quello è marketing.
Il Maiale
21-07-2008, 17:43
Quindi queste sono informazioni fuorvianti?
http://www.motocorse.com/news/abbigliamento/20616_Aggiornamento_omologazione_caschi_apribili_i n_alcuni_casi_e_doppia.php
beh se oggi è cambiata non so, ma se ieri non era omologato perchè si apriva, non capisco come mai oggi, non cambiando nulla al casco diventa omologato......boh mi sa che Barney ha ragione....
tommygun
21-07-2008, 17:46
Perfetto, quindi integrale tutta la vita.
Non volevo certo convincere nessuno del contrario. ;)
La maggior parte dei modulari sono omologati come jet.
no, sono omologati come integrali (e qualcuno è stato multato perchè guidava con mentoniera aperta).
Comunque anche gli integrali in caso di urti frontali molto forti non riparano al 100%, in particolar modo i "racing" che hanno la mentoniera molto vicina al mento. A me è accadudo dopo un "hi-side" di atterrare a pelle d'orso (che legnata !) e nonostante il casco fosse di gran marca, giusto e ben allacciato la mentoniera ha colpito la bocca ed i denti hanno spaccato il labbro all'interno (capisco perchè alcuni piloti indossino il paradenti).
vadocomeundiavolo
21-07-2008, 17:51
no, sono omologati come integrali (e qualcuno è stato multato perchè guidava con mentoniera aperta).
quindi passano gli stessi test degli integrali.
quindi lo stesso incidente con un integrale avrebbe dato piu o meno gli stessi danni.
ma arai prevede privatamente test sulla mentoniera?
Se non erro i modulari hanno un test in piu: la mentoniera chiusa non deve aprirsi in caso di urto.
Barney Panofsky
21-07-2008, 17:57
(...) la mentoniera ha colpito la bocca ed i denti hanno spaccato il labbro all'interno...(...)
Ha comunque attutito e protetto. Se nello stesso impatto fossi stato con un jet o con un modulare aperto, a spaccarsi sarebbe stata anche la mandibola/naso/zigomo/etc.
Comunque anche gli integrali in caso di urti frontali molto forti non riparano al 100%, in particolar modo i "racing" che hanno la mentoniera molto vicina al mento. A me è accadudo dopo un "hi-side" di atterrare a pelle d'orso (che legnata !) e nonostante il casco fosse di gran marca, giusto e ben allacciato la mentoniera ha colpito la bocca ed i denti hanno spaccato il labbro all'interno (capisco perchè alcuni piloti indossino il paradenti).
Sono d'accordo: per quanto fissa, la mentoniera di un integrale ha comunque un certo grado di flessibilità.
Riporto dal sito dell'Associazione Costruttori Europei di Caschi (http://www.acecgeie.com/):
sull’etichetta ECE sono riportati:
il marchio d’omologazione internazionale composto da un cerchio all’interno del quale è posta la lettera E seguita dal numero distintivo che identifica il paese che ha rilasciato l’omologazione (1=Germania,2=Francia,3=Italia,4=Olanda,6=Belgio, etc.);la prima serie di numeri“052216” che corrisponde agli estremi di omologazione, i primi due numeri di questa serie “05” indicano la serie di emendamenti al Regolamento 22 in base alla quale è stata concessa l’approvazione del casco, in questo caso la 05 che è l’ultima disponibile, la seconda serie di numeri “009607” che corrisponde al progressivo di produzione.
Il numero di omologazione dei caschi approvati secondo le prescrizioni della serie 05 di emendamenti,è seguito da un codice che indica il livello di protezione offerto dalla mentoniera se presente:
/J=> nel caso di caschi jet o demi-jet privi di mentoniera
/NP=>nel caso di caschi con mentoniera asportabile NON PROTETTIVA
/P=>nel caso di caschi integrali o modulari con mentoniera PROTETTIVA
Da http://www.motoinfonews.com/ traggo anche questa notizia a proposito di doppia omologazione P-J di alcuni modulari Nolan e X-Lite:
Casco integrale apribile con doppia omologazione
Rispetto al passato, si delinea oggi una nuova realtà: è ora consentita l’omologazione di un casco apribile (o modulare) per entrambe le tipologie: P (= casco integrale con mentoniera protettiva) e J (= casco Jet, senza mentoniera). Prima d’ora, la normativa assegnava per un casco apribile unicamente la lettera “P”, se la mentoniera apribile era protettiva oppure le lettere “NP”, se la mentoniera non superava gli specifici test previsti nella zona mento per i caschi integrali. A partire dal prossimo mese di Settembre, tutti i caschi apribili Nolan (mod. N100E, N102, N103) e X-lite (mod. X-1002) recheranno l’etichetta P-J.Questi modelli, già precedentemente omologati con etichetta P, sono stati, infatti, sottoposti ad ulteriori test di laboratorio in configurazione Jet (ovvero, con mentoniera aperta), senza apportare alcuna modifica alle versioni già in commercio. Tutti hanno ottenuto l’estensione dell’omologazione, quindi la “J”. Tuttavia, per maggiore protezione, Nolan consiglia all’utente di circolare sempre con visiera e mentoniera chiuse.
tommygun
21-07-2008, 19:42
no, sono omologati come integrali (e qualcuno è stato multato perchè guidava con mentoniera aperta).
Stando a quanto si dice qui (http://www.retecivica.trieste.it/vigili/forum/topic.asp?TOPIC_ID=25) questa della mentoniera aperta è una bufala
(sito della polizia municipale...)
cito:
"Il fatto di portare un casco modulare aperto non incide sull'omologazione ma solo sulla sicurezza personale del conducente. Jet e modulare aperto espongono il mento e la mascella ad ogni contusione possibile (il modulare aperto rischia inoltre di far leva e rompere l'osso del collo)."
Anche se è noto come spesso vengano fatte multe ad minchiam... :confused:
Cinsietta
21-07-2008, 19:58
...arai docet..
un mio amico è andato di faccia contro il piantone che c'è tra i due sportelli di un'auto ... ho visto il casco, era diventato ovale per l'altro senso ... lui si è tagliato un labbro e si è buttato giù i denti davanti, ma trauma cranico zero ... indossava un ARAI ... non so cosa sarebbe successo con un altro casco, non lo voglio nemmeno immaginare ...
Cinsietta
21-07-2008, 20:03
"Il fatto di portare un casco modulare aperto non incide sull'omologazione ma solo sulla sicurezza personale del conducente
http://www.motocorse.com/news/abbigliamento/20616_Aggiornamento_omologazione_caschi_apribili_i n_alcuni_casi_e_doppia.php
qui però non dice la stessa cosa ...
Ragazzi, la questione della mentoniera aperta o chiusa è semplice:
se il casco è omologato NP, si è in regola in tutti i modi, perché la mentoniera non serve a un tubo;
se è omologato P, la mentoniera deve essere chiusa, perché è protettiva e il casco è testato per circolare solo in quel modo;
se è omologato P-J, la mentoniera è protettiva, ma può essere chiusa o aperta, perché il casco è omologato sia in un modo che nell'altro.
Per la cronaca, tutti i modulari presenti a casa mia (BMW System 4, BMW System 5 e Schuberth C2) Sono omologati P e possono quindi circolare solo con la mentoniera chiusa.
vadocomeundiavolo
21-07-2008, 20:37
Per la cronaca, tutti i modulari presenti a casa mia (BMW System 4, BMW System 5 e Schuberth C2) Sono omologati P e possono quindi circolare solo con la mentoniera chiusa.
fanatico,tutto questo per farci sapere che caschi hai.
Appena le faccio vi posto 2 foto del casco da enduro di un'amico scivolato sull'asfalto a 30-40 km/h,ha la mentoniera spaccata vericalmente sia a dx che a sx,lui non si è fatto niente.Non penso che con un modulare o un jet starebbe nelle stesse condizioni.
dr.Sauer
21-07-2008, 22:50
Viaggiare con la mentoniera chiusa (sempre). Quanto avete ragione !!!!!!!
Guardate il mio Evo 4 dopo la scivolata di 1 mese fa a circa 40 km/h (che mi è costata una costola rotta). Mi sa proprio che un pò di denti me li ha salvati.
http://img139.imageshack.us/img139/8817/casco2tz8.jpg
Pacifico
22-07-2008, 07:35
Secondo me dipende dal tipo di impatto.... e non c'è casco che tenga... Ho visto gente rompersi la mandibola proprio con il casco integrale ed altri alzarsi con la visiera distrutta ma con la faccia integra nonostante il JET...
Certo è che certi caschi blasonati di oggi mi lasciano perplesso.... Il modulare Multitec della Shoei che ha anche una mentoniera troppo vicina al mento.. alcuni pur di metterlo toccano .... Gli Arai sono per facce senza mento... ecc...
Bisognerebbe imparare a scegliere meglio i caschi, spesso si comprano comodi e non si pensa che proprio la comodità è la prima causa di slittamento del casco verso dietro causando l'impatto del mento all'interno...
I caschi devono essere presi stretti il giusto...
Verissimo, la casistica degli incidenti possibili è talmente varia, che non si può generalizzare.
Vera anche la questione dello spazio. Io ho la testa piuttosto lunga rispetto alla larghezza (e è tutto dire... :lol:); ogni volta che ho provato un Arai, la mentoniera mi toccava le labbra, e l'ho scartato proprio per questo.
Wotan in generale i caschi "racing" hanno un volume interno piuttosto ridotto e la mentoniera vicina
io mi son rotto il setto e piegato il naso dentro un onesto integrale in policarbonato (nolan enne qualcosa, non ricordo il numero)
Pacifico
22-07-2008, 17:27
Wotan in generale i caschi "racing" hanno un volume interno piuttosto ridotto e la mentoniera vicina
In Generale si, ma poi, tolti i caschi Jap, la AGV ad esempio, ha una mentoniera un pò più distante, complice il fatto che le calotte, in generale sono anche più voluminose... il TiTech (top agv) è già meglio... Anche il Premier..
Capisco anche che le mentoniere degli apribili sono decisamente più deboli, sono spesso di plastica e quindi fragili, però è anche vero che nella stagione calda girare nelle città con un integrale rischi di cuocerti per bene... :mad:
Meglio una cottura che una rottura.
Ho visto dal vivo un conoscente che ha quasi perso un occhio, quasi tutti i denti e mascella fracassata per un frontale con un motorino. Aveva un casco jet per il caldo.
Per me il pericolo maggiore di un modulare è che indossandolo possa essere scambiato per uno col GS :( ma a parte gli scherzi non vedo cosa ci sia di comodo ad indossare 8 chili di casco che non protegge dagli impatti e non migliora la temperatura.
La maggior parte della dispersione di calore avviene attraverso la calotta cranica non dal mento. Ma a quanto pare avere il mento libero aumenta la percezione di freschezza :rolleyes:
I soggetti più misteriosi comunque sono quelli con il casco non allacciato che evidentemente hanno il 99% di dispersione del calore sotto il mento :-o
Supermukkard
24-07-2008, 09:16
Semi OT: ma i caschi cross, top di gamma, come stanno a livello sicurezza?
Semi OT: ma i caschi cross, top di gamma, come stanno a livello sicurezza?
Credo al livello di un buon integrale
Pacifico
24-07-2008, 09:52
Meglio una cottura che una rottura.
non vedo cosa ci sia di comodo ad indossare 8 chili di casco che non protegge dagli impatti e non migliora la temperatura.
La maggior parte della dispersione di calore avviene attraverso la calotta cranica non dal mento.
Lasciando perdere le osservazioni sui Jet, che sono ovvie...
Ma a parte qualche casco integrale top di gamma da 700 euri che pochi si possono permettere, la differenza di peso dei modulari, a parte il tedesco, mi sà che parliamo di grammi... e che non protegga dagli impatti è una falsità, forse meno su alcuni impatti, ma proteggono.
Sul riciclo dell'aria all'interno... be, proprio a roma in questo periodo è da suicidio e le cotture avvengono alla grande... sarà che si disperde dalla calotta cranica, ma quando sei fermo ad un semaforo, magari lungo, il calore della moto che sale su ti cuoce dal mento fino all'ultimo capello senza nessuna possibilità di ventilazione, considerando che il sole picchia sulla calotta... almeno, con il modulare aperto, da fermo, riesci meglio a respirare e raffreddare quel poco che ti basta per non cuocere ...
Okey integrale più sicuro, ma non esageriamo con le esasperazioni...
700 euro (ma ne bastano meno per ottimi integrali) di casco se li possono permettere tutti.
Casomai ci si compra una moto usata che funziona lo stesso.
Il sole che picchia sulla calotta (del casco) non credo abbia alcun effetto, anzi, semmai la calotta (del casco) dovrebbe isolare.
Un buon casco dovrebbe permettere l'evaporazione del calore della calotta cranica.
E' normale che quando faccia caldo si sudi, si tratta di valutare rischi/benefici.
Io mi tengo l'integrale pure d'estate.
Contestavo solo certi comportamenti che aumentano i rischi, ma non i benefici.
blueangel
24-07-2008, 10:42
Signori la discussione è interessante e vorrei portare la mia esperienza in quanto ho progettato ed omologato diversi caschi targati Dainese, Frank Thomas, Kiwi, Uvex, Lazer, Axo di tipologie integrali, jet.
Ho curato la transizione dell'omologazione ECE ONU 22-03 e 22-04 (adesso sostituita dalla ECE ONU 22-05) che ha introdotto nuove tipologie di impatto e del parametro HIC, prima non considerata, che misura l'energia che viene assorbita dal casco e quindi non trasmessa al cervello.
Tale parametro ha un limite massimo così come l'accelerazione misurata, che in entrambi i casi deve essere la più bassa possibile.
Quindi se leggete prove comparative più bassi sono i "g" e il valore di HIC migliore è il casco.
Nessuna omologazione prevedeva la prova d'urto sulla mentoniera.
Quindi mi fanno ridere i commenti del tipo "l'integrale è meglio del modulare", quando sono correttamente chiusi la struttura è esattamente la stessa sempre che la mentoniera non sia di quelle posticce, ma abbia una struttura propria come Schuberth, Shoei, Nolan.
Diverso è il caso jet - integrale/modulare che mancando della mentoniera chiaramente espone il viso a traumi.
L'associazione dei produttori aveva finanziato uno studio in collaborazione con reparti di rianimazione e traumatologia di diversi ospedali italiani per valutare l'incidenza dell'introduzione del casco jet e le differenze con l'integrale.
Lo studio dei dati clinici storici ha evidenziato quanto segue:
il numero di traumi è enormemente aumentato per motociclisti che adoperano il jet ma l'entità del trauma è tale che ha comportato ospedalizzazioni lunghe ed operazioni maxillofacciali (ricostruzione labbra, naso, denti per capirci) ma che non hanno dato esito fatale.
Infatti la dinamica di un urto frontale ha un effetto disastroso sulle strutture (mandibola, denti, ossa frontali del cranio) che per assorbire l'enorme energia d'urto cedono, cioè si rompono.
Se non accadesse tutta l'energia verrebbe trasmessa al cervello con effetti ben più gravi.
Lo stesso accade per le strutture del casco che sono progettate per cedere in modo controllato e salvare la vita a chi lo indossa.
Un meccanismo devastante dell'integrale che non si rompe sulla mentoniera è dato dal fatto che l'energia d'impatto viene trasmessa, tramite il sottogola, ai condili mandibolari
http://www.dspmc.unipd.it/image8.gif
che sfondano la base cranica provocando l'evento fatale.
La conclusione medica è stata:
da un punto di vista di sopravvivenza dell'utente meglio il jet rispetto all'integrale,
dal puno di vista clinico (in termini di danni al viso) meglio l'integrale al jet.
Personalmente ho esaminato caschi recuperati su luoghi di incidente (tra questi anche quelli di Senna di Imola) ed ho sempre notato rotture evidenti della mentoniera, sinonimo che ha fatto il suo lavoro.
Quindi anche un integrale/modulare che svolge il suo compito comporta inevitabilmente danni al viso, se non si rompesse probabilmente il danno è peggiore.
A mio personalissimo parere, ed uso, io indosso il modulare in viaggi lunghi per ragioni di confort e per brevi o medi giri il jet.
Da quanto detto sopra non farei una netta distinzione integrale - modulare - jet ma ragionerei su come si usa la moto......se sfreccio a 200 km/h su una strada con limite di 70 km/h e mi attraversa un cane qualsisasi casco abbia in testa difficilmente ne esco intero dall'incidente......
Bye
Grazie dell'intervento, veramente illuminante.
Particolarmente interessante è questo passaggio:
Un meccanismo devastante dell'integrale che non si rompe sulla mentoniera è dato dal fatto che l'energia d'impatto viene trasmessa, tramite il sottogola, ai condili mandibolari che sfondano la base cranica provocando l'evento fatale.
Un parere del genere spazza in un colpo solo quintali di chiacchiere fatte da noi profani in mesi e mesi di frequentazione dei nostri bar.
Inserisco questa discussione nella pagina dei link della sicurezza.
Infatti Wotan l'ignoranza di molti crea legende metropolitane... Vi ricordate la storia dei caschi J1 che "esplodevano" cadendo da 50cm? E' lo stesso principio delle auto moderne: una struttura deformabile in caso d'urto dissipa energia evitando che questa si trasmetta ai passeggeri, l'auto è ridotta una fisarmonica ma gli occupanti sono incolumi... Eppure c'è ancora chi dice: la vecchia 1300... quella si... poteva andare contro un camion e non si faceva un graffio... Peccato che gli occupanti erano morti...
Nel caso del mio volo in pista con atterraggio a pelle d'orso la mentoniera si crepò ma salvai la faccia a parte il taglio all'interno del labbro.
...nuove tipologie di impatto e del parametro HIC, prima non considerata, che misura l'energia che viene assorbita dal casco e quindi non trasmessa al cervello.
Tale parametro ha un limite massimo così come l'accelerazione misurata, che in entrambi i casi deve essere la più bassa possibile.
Quindi se leggete prove comparative più bassi sono i "g" e il valore di HIC migliore è il casco.
intanto grazie delle delucidazioni,
pero' c'e' una cosa che non ho capito: se HIC e' l'energia assorbita dal casco, e quindi non trasmessa la cervello, io da profano penserei che il suo valore deve essere il piu' alto possibile, pero' dopo citi un limite massimo e parli di valore piu' basso possibile.
cosa mi sfugge? grazie.
Credo che l'HIC venga misurato sotto il casco, e quindi il suo valore dovrebbe rappresentare l'energia non assorbita dal casco che raggiunge la testa.
blueangel
24-07-2008, 12:03
Corretto quanto scritto da Wotan.
La misura è indiretta, in quanto fatta da una terna di accelerometri posti al centro di una testa in lega di magnesio, che ha caratteristiche di elasticità-rigidità simili alle ossa umane.
Quindi misura ciò che passa, cioè non assorbito dal casco, per questo ha un valore massimo che deve essere il più basso possibile per dare la bontà del casco.
Il parametro HIC, dall'acronimo Head Injury Criterion, è l'area sottesa dalla parte massima della curva di decelerazione ricavata dalla registrazione degli accelerometri, secondo la formula
http://www.intmath.com/Applications-integration/HIC/Image98.gif
che si traduce nel valore massimo ottenibile sotto una curva di decelerazione tipo, dove in ascissa c'è il tempo dell'urto in millisecondi ed in ordinata la decelerazione:
http://www.intmath.com/Applications-integration/at-model.gif
dove il computer elabora l'intervallo di tempo t2-t1 in cui si verfica il massimo dell'area, cioè dell'HIC.
Nella curva mostrata non è detto che coincida con il picco, visto che ha durata breve, mentre potrebbe essere nella parte di curva a sinistra del picco che ha durata maggiore.
Scusate la prolissità e l'accademicità ma onestamente per me la sicurezza vale moltissimo.
Se volete altre info chiedete pure, nei limiti del possibile risponderò.
Volevo aggiungere una particolarità Schuberth riguardo il suo sottogola che viene realizzato a V con un braccio che va dietro la nuca in modo da ottenere un duplice risultato:
distribuire la tensione non solo sui condili, cosa che si ottiene con un sottogola tradizionale ad un solo braccio
evitare che in caso di rotazione del casco questo venga scalzato dalla testa.
Bye
calabronegigante
24-07-2008, 12:23
per mia esperienza,come cavia da incidente(:lol:),anni fa impattai la mentoniera con un modulare chiuso contro un traversino di un auto.
non mi feci nulla al cranio,a parte il "trauma cranico" consueto e monitorato successivamente,poi menisco e legamenti per mancanza di protezioni alle sole gambe.
la mentoniera neanche si ruppe,l'impatto si svolse ad una velocita' relativamente bassa.
l'auto roteava su se stessa rimbalzando tra i guardreil dietro una curva,io arrivai,frenai,ma non riusci'ad evitarla....quindi la mia velocita' d'impatto la presumo intorno ai 50/70 di km/h!(nolan cp11....ora fa sopramobile;))
ghigoweb
24-07-2008, 13:49
Alla luce di tutto ciò , sarebbe allora utile far notare a chi organizza corsi e giornate in pista, che non necessariamente nell'abbigliamento obbligatorio debba esserci un'integrale...
blueangel
24-07-2008, 13:50
Il Nolan Cp11 era in materiale termoplastico che difficilmente si rompe ma si deforma molto (si parla di deformazione plastica appunto) e in tal modo assorbe tutta l'energia dell'urto.
I caschi in materiale composito hanno cedimenti più evidenti (rotture vere e proprie) in quanto la matrice (resina poliestere o epossidica, per i più pregiati) è fragile (direi vetrosa) ed è per questo che si usano le fibre di vetro - aramidiche (kevlar) - carbonio per rinforzarla e dare resistenza ed elasticità al casco.
Le fibre si comportano in modo diverso a seconda della loro natura:
vetro - conferiscono elasticità ma pesano pur essendo economiche
aramidiche (kevlar) - elasticità e ottima resistenza alla rottura (taglio), costo accettabile ma limitate le grammature e la trama
carbonio - leggero, costoso ma allo stesso tempo elastico e resistente.
Oltre alle tipologie di fibra conta molto la trama del tessuto di rinforzo utilizzato: fitta (satin) è più resistente ma assorbe molta resina, mentre quella più larga (twill) va bene per gli strati interni del casco, non a vista.
Bye
fabioscubi
24-07-2008, 13:59
un mio amico è andato di faccia contro il piantone che c'è tra i due sportelli di un'auto ... ho visto il casco, era diventato ovale per l'altro senso ... lui si è tagliato un labbro e si è buttato giù i denti davanti, ma trauma cranico zero ... indossava un ARAI ... non so cosa sarebbe successo con un altro casco, non lo voglio nemmeno immaginare ...
....non e' proprio come dici (Arai da €700, peggio di caschi da €300)...guardate qui :
http://dft-1-sharp.eduserv.org.uk/search/results/?sort=manufacturer&dir=asc&manufacturer=0&type=0&rating=0&size=0&price=0
The Lock
24-07-2008, 14:02
Qualche test....(tutti in tedesco, ma i numeri sono numeri)
Test 1 (http://www.testberichte.de/testsieger/level3_motorradhelme_klapphelme_1082.html)
Test 2 (http://www.oeamtc.at/refresh/frameset.php?p=http://www.oeamtc.at/netautor/html_seiten/motorrad_helmtest2006/gesamt.html)
Test 3 (http://www.adac.de/Tests/Zubehoertests/Motorradzubehoer/klapphelmtest_2006/default.asp#)
Più è basso il punteggio, migliore la qualità
Test TCS (in ItaGliano) (http://www.tcs.ch/main/it/home/auto_moto/tests/zubehoer/helmtest.html)
blueangel
24-07-2008, 14:09
occhio non ho detto più basso il punteggio dei test migliore la qualità, ma più basso è il valore di decelerazione (g) e di HIC migliore è il casco.
Bye
tutto chiaro, grazie per l'approfondimento! :!:
una ulteriore curiosita':
che ordine di grandezza ha l'intervallo di tempo considerato?
millis? micros?
(immagino dipenda dal tipo di struttura in esame, le piu' rigide avranno tempi minori le piu' mollaccione restituiranno l'energia in tempi piu' lunghi, o no?)
blueangel
24-07-2008, 15:55
l'impatto viene misurato in tempi brevissimi, siamo nell'ordine di millisecondi in cui si ha una enorme quantità di energia da dissipare (energia cinetica) che è data dal prodotto della massa per il quadrato della velocità.
Immaginate il solo casco, supponiamo di 1,5 kg, che urta un corpo rigido a 50 km/h (= 13,89 m/s) deve assorbire 144,7 J (Joule), un'enormità.
Se poi ci mettete il peso della testa l'energia in gioco è spaventosa e deve essere neutralizzata in un battito di ciglia.
Le strutture più rigide tendono a rompersi immediatamente, ma è da evitare in quanto il cedimento immediato non comporta l'assorbimento di tutta l'energia.
La situazione ottimale è rappresentata da un cedimento controllato in due fasi:
1. deformazione plastica delle strutture del casco, calotta esterna e polistirolo interno. In questo modo si assorbe una buona parte di energia.
2. rottura della calotta esterna per dissipare l'ultima parte di energia.
La curva che ho riportato in un post precedente evidenziava il duplice comportamento: la parte a sinistra tondeggiante e con valore massimo di decelerazione basso rappresenta la deformazione plastica, mentre il picco alto e stretto di destra rappresenta la rottura della calotta.
Bye
Blueangel, dopo aver letto i tuoi interventi ho capito che:
1) ho detto un po' di cazzate :-o
2) meglio dare un'occhiata allo Schuberth col sottogola a V, non si sa mai (sgraaaat) :confused:
3) forse la mentoniera del mio Shoei farà il suo lavoro (sgraaat)
4) ho letto un altro parere che comunque, al di la delle comparazioni dei caschi, è meglio guidare con molta prudenza ;) cosa che in fondo faccio da qualche anno.
Flying*D
25-07-2008, 00:35
mah, io devo comprare il casco nuovo, adesso sono piu' confuso di prima e in piu' non so' che fare con i caschi che uso ora...:-o:mad::mad::lol:
The Lock
25-07-2008, 08:46
occhio non ho detto più basso il punteggio dei test migliore la qualità, ma più basso è il valore di decelerazione (g) e di HIC migliore è il casco.
Bye
Si..assolutamente d'accordo.
Secondo i test da me riportati a punteggio basso corrisponde miglior qualità e, si spera, maggior sicurezza.
Nei test si trovano punteggi riferiti alla sicurezza, ma non nei termini di -g e HIC, cosa che invece è più chiara nei test riportati nel post in evidenza (http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php5?t=68883&highlight=caschi+modulari) nella sezione "Abbigliamento"
Quindi..non sempre "qualità" intesa come finiture o comfort è sinonimo di sicurezza...o sbaglio?
blueangel
25-07-2008, 09:10
@ The Lock: corretto! Spesso ci facciamo ammaliare dal comfort e questo spesso si ottiene a scapito della sicurezza. Pensa ad un demi-jet comodissimo perchè copre il minimo dell'area di impatto ed il resto si ottiene con parti morbide, per esempio sulle orecchie, ma se cadi in quella zona non hai nessuna protezione. Questo non vuole dire acquistare caschi orribili ma super sicuri ma cercare un giusto compromesso. Tutte le principali marche offrono un'ampia scelta sia di design che di prezzo.
Riguardo le prove non sempre si trovano i valori in termini di g ed HIC appena trovo qualcosa di recente lo posto.
@ Flying*D: mi pare che tu stia comprando il Multitech o no? Vai sul sicuro è un ottimo casco ;) oltre ad essere bello e quindi metti a tacere la :arrow:
@ Sv650s: tranquillo mica si può sapere tutto ;) dosare bene la manopola del gas è sempre la migliore prevenzione di tutte le rogne.
Bye
matteo10
25-07-2008, 09:23
Il sottogola a V dello Schubert in che modelli si trova? Così, per capire meglio di che parliamo :!:
Il sottogola a V dello Shuberth a me si è staccato da sono dal perno a cui era fissato...
blueangel
25-07-2008, 10:00
@ Matteo10: sicuramente C1 e C2, devo verificare sul J1.
@ Muttley: è un difetto che potevi contestare all'importatore, sicuramente ti sarebbe stato riparato ;)
Bye
PS ho verificato, anche il J1 ce l'ha.
matteo10
25-07-2008, 10:38
Grazie ;)
+10
Pacifico
25-07-2008, 10:44
Ho letto con molta attenzione quanto sopra e rimango convinto sempre più del mio approccio al casco...
E se i test non lasciano alcun dubbio alle chiacchere io rimango convinto che al di là delle prove oggettive da laboratorio, il casco rimane un accessorio che và scelto con molta cura, integrale o modulare o Jet che sia... e che non ci sia da valutare solo la resistenza all'impatto, ma anche molti altri aspetti che possano alterare l'attenzione alla guida..
Non è possibile che un casco come lo Shoei Multitech abbia una mentoniera, per quanto sicura, troppo vicina al mento... ed è un difetto che quasi la totalità riscontra (compreso io :mad:)... e non è il solo, anche molti integrali noti...
Quello che mi chiedo è come mai non si controllino questi aspetti dato che un casco in testa, tende comunque a scivolare di qualche cm in caso di urto frontale... :confused:
Paci qui introduci un altro fattore: il comfort.... Il motivo, a mio parere, per cui molti caschi hanno la mentoniera vicina al mento è che i produttori ricercano la sezione frontale il piu ridotta possibile per ridurre spifferi e rumore. I caschi da enduro ad esempio hanno la mentoniera piuttosto lontana ma l'aria ed il rumore a velocità stradali sono notevoli. A mio parere su alcuni caschi integrali si è arrivati ad eccessi in questo senso tipo l'X-lite che usava la Chiara che era si silenzioso e senza spifferi ma perchè dentro, anche con le prese d'aria aperte, l'aria era davvero poca, tanto da dare sintomi di sonnolenza.
blueangel
25-07-2008, 11:39
Pacifico, siamo d'accordo, come ho già avuto modo di dire il casco va scelto con un giusto compromesso tra design - comfort - sicurezza ed è per questo che ci saranno sempre discussioni tra i possessori di elmi quando qualcuno chiede un consiglio.
Io per esempio preferisco il C2 al Multitech e la distanza della mentoniera dalla mia faccia è praticamente la stessa, li ho provati entrambi, quindi la scelta l'ho fatta:
1. guardando i test che avevo trovato su una rivista francese
2. guardando al costo: Multitech me lo proponevano scontato a 440 euro mentre il C2 l'ho comprato scontato per 200 euro. Entrambi nuovi.
Concordo anche con Muttley quando dice che le case tendono a ridurre gli spazi per ridurre la rumorosità e questo comporta aree di ventilazione ridottissime e margini di sicurezza ridotti....
Tra i tanti consigli che si possono dare ce nè uno che può sembrare scontato ma il sottogola viene lasciato aperto spessissimo, ne ho visti tanti stamattina....mah
Bye
Pacifico
25-07-2008, 13:46
Muttlel.. Io non sarei molto sicuro che basti un frontale minore per avere un casco confortevole e silenzioso...
Proprio ieri, ho smontato la visiera parasole dello Shoi Hornet (che tu hai) per verificare se togliendola diventava più comodo aereodinamicamente e più silenzioso... be! nonostante il muso pronunciato e con il sottogola, il casco mi è apparso decisamente ottimo da questo punto di vista... e non solo, il "muso" ben lontano dalla mentoniera mi dava un senso di freschezza che il Multitech ha in tono minore... meno ancora un casco integrale.
Però è anche vero che l'Hornet nudo di visiera è inguardabile...
Secondo me c'è ancora molto margine di miglioramente su questi aspetti, sia in termini di sicurezza che di confort e design nonchè nell'utilizzo di materiali esotici (o esoterici :lol:).... mentre ho l'impressione, visti i prodotti, che gli studi siano ancora legati ad aspetti e controlli tradizionali.
Ad esempio, per ritornare in argomento, un muso come quelli da Cross, potebbero, attraverso una deformabilità maggiore, assorbire meglio un impatto frontale.. e magari, visto che non hanno una sezione larga deviare l'impatto trasversalmente.. :confused: Magari dico una cazzata :lol:
ChiaraER5
25-07-2008, 13:51
A me è successo come detto da blueangel. Ho fatto un frontale a velocità insignificante contro una panda che aveva deciso di immettersi all'ultimo istante e fermarsi nella mia carreggiata. Già andavo piano (forse ai 40) e prima di raggiungere lo sportello della panda ho anche frenato. Tuttavia sono arrivata di mento e mi si è lussata la mandibola (la mentoniera poi presentava una crepa nella parte alta - Vemar top gamma). Dio mio, pensa che terribili ripercussioni ha subito il mio cervellino :shaking:
Ecco, Alex adesso è chiaro del perché sono così :-o
blueangel
25-07-2008, 15:17
Però è anche vero che l'Hornet nudo di visiera è inguardabile...
.....
Ad esempio, per ritornare in argomento, un muso come quelli da Cross, potebbero, attraverso una deformabilità maggiore, assorbire meglio un impatto frontale.. e magari, visto che non hanno una sezione larga deviare l'impatto trasversalmente.. Magari dico una cazzata
Vera la prima affermazione.
Riguardo la seconda la mentoniera così pronunciata dei caschi da cross in caso di urto frontale potrebbe anche impremere alla testa una pericolosissima rotazione con conseguenze ben più gravi di un urto lineare.
Infatti l'urto lineare fa sì che il cervello urti contro le pareti del cranio e si comprima, ma essendo elastico ritorna, con il classico trauma cranico.
Mentre una componente rotazione può comportare la rottura delle terminazioni nervose alla base del cranio (oltre alla frattura delle vertebre cervicali) con eventi ben peggiori.
Nella progettazione della forma del casco si cerca di evitare in qualsiasi modo le componenti rotazionali e quando non si può farne a meno per la presenza di: frontino, prese d'aria si fa in modo che in caso di urto si stacchino con la massima facilità.
Bye
Della maggiore incidenza di gravi danni alle vertebre cervicali dei crossisti/enduristi e della conseguente introduzione del neck-brace si era parlato approfontitamente nel forum dei maiali. La mentoniera dei caschi da cross/enduro in caso di caduta su terreno molle ara il terreno inducendo la torsione violenta del collo, così è morto, ad esempio, Meoni.
blunotte
25-07-2008, 16:07
Visto che sono un "portatore di occhiali" per necessità, sapete dirmi se sono fatti test sui possibili rischi della rottura degli occhiali da vista in caso di incidente con il casco?
Pacifico
25-07-2008, 17:48
Ho detto una cazzata ! AHAHAHAHAH
Va be... comunque, io cerco di evitare di rovinare il casco... che credo sia la migliore prevenzione, poi se deve essere... sarà!
Ho letto tutto con molto interesse. Ora però sono un pò in confusione... stavo andando a vedere un Arai Ram3...
Mi sembra di avere capito questo:
- il casco ideale non esiste, ogni tipologia ha i suoi pro e contro
- comprare una buona marca è garanzia, ma la più costosa non è necessariamente la più sicura
- in caso di impatto di faccia, se ti va bene, ti rompi tutte le ossa del volto, se ti va male sei spacciato.
- ci vuole una buona stella nella vita!
E cercare di fare una tabella comparativa dei caschi più famosi con in chiaro la decelerazione e HIC, facile da consultare? Così con facilità si individua il casco più adatto?
blueangel
26-07-2008, 15:46
@ blunotte: non nessun test è stato fatto o è previsto per chi porta gli occhiali.
@ pat: Arai Ram III molto valido, se ti sta bene in testa allora compralo. Come già detto adattare la guida alle condizioni di traffico e meteo è la prima regola da seguire, poi le protezioni ti aiutano nelle condizioni di emergenza non fare mai affidamento solo su quelle ;)
Bye
Wow! Finito ora di leggere la discussione fino a qui. Molto molto interessante. Se ci ho capito qualcosa il mio C2 è un buon casco, ma quando lo comprai temo di aver fatto una minchiata, poiche il mento è molto vicino alla mentoniera e basta pochissimo che tocca...Comprato nel 2006...gettarlo sinceramente mi scoccia... per il prossimo casco sicuramente starò molto più attento, ma...che fare ora?
blueangel
27-07-2008, 08:57
Weiss tienilo è un ottimo casco, quando sarà ora lo cambierai con un altro che avrà tecnologia e materiali diversi e performanti.
Bye
io di solito uso uno schubert J1, avete notizie o prove che la barra sia utile quanto un modulare? la barra mi dà l'impressione che sia di plastica, molti dicono che sia carbonio? in tutti i casi lo uso più volentieri del mio ex Arai jet, son convinto che è meglio una barra (anche se di plastica) che niente:confused:
Alex controlla l'omologazione: se è omologato come Jet la barra davanti è per bellezza...
Arai non si rompe, infatti non fa modulari...
Perfavore non iniziamo con la solita menata che Arai non fa modulari perchè ci tiene alla nostra incolumità!!....se così fosse non farebbe il jet.
Non li fa semplicemente perchè avrà fatto i suoi conti e ha capito che non potrebbe tirarci fuori i margini da paura che ha sugli altri..............
__________________________________________________ _____________
Dentro c'è scritto: ECE R22/05, comunque son convinto che anche se è omologato jet(ovvio non è integrale:cool:) la shuberth avrà fatto le sue belle prove e se ha messo la barra non l'ha fatto x estetica:lol:
http://www.schuberth.de/index.php?id=160&L=0
la shuberth avrà fatto le sue belle prove e se ha messo la barra non l'ha fatto x estetica:lol:
http://www.schuberth.de/index.php?id=160&L=0
Per me quella barra può essere pericolosissima....non metterei mai quel casco...
__________________________________________________ ____
Con quale causa dici che è pericolosa? te fai fai parte di quelli che x caso dicono che i dobermann son pericolosi solo perchè l'ha sentito dire? o hai argomenti con dati di fatto o prima di dare sentenze pensaci: ogniuno può dire quelle che vuole ,ma affermare che è pericolosa mi sembra ..................:(
blueangel
27-07-2008, 15:56
Alex 62: ECE 22/05 è il tipo di omologazione attualmente vigente in Europa, devi vedere se dopo il numero di omologazione c'è una J - P oppure NP come nella foto qui sotto:
http://www.motoservices.com/accessoire-moto-equipement-moto/etiquette%20casque.jpg
La barra ha una minima funzione di protezione del mento, ma poco di più di una visiera lunga di un jet credimi.
L'unica vera protezione del viso sarebbe una mentoniera con tutti i crismi del caso in quanto ha dimensioni tali da coprire una parte del viso.
La barra (che effettivamente è in acciaio) in caso di urto non si rompe ma non garantisce una sezione adeguata a difendere il viso oltre a fungere da elemento per far ruotare il casco.
Solo se indichi la lettera ti posso dire come è stato omologato, ma (pur con il beneficio del dubbio) dubito che sia stato catalogato P cioè integrale, che è l'unico che protegge il viso.
Bye
Con quale causa dici che è pericolosa? te fai fai parte di quelli che x caso dicono che i dobermann son pericolosi solo perchè l'ha sentito dire? o hai argomenti con dati di fatto o prima di dare sentenze pensaci: ogniuno può dire quelle che vuole ,ma affermare che è pericolosa mi sembra ..................:(
No, faccio parte di quelli che cercano di usare il cervello senza credere supinamente a tutto quello che ci propinano i costruttori...ad esempio nessuno dice che i caschi da fuoristrada nonostante siano integrali, per il semplice fatto che hanno una mentoniera pronunciata, allo scopo di far passare più aria, diventano molto pericolosi per il nostro collo in quanto una mentoniera così, in alcuni casi, può agire da leva...non per niente sono poi stati studiati i vari collari, tipo leat brace, che cercano di ovviare a questo, ma che quasi nessun amatore o dilettante indossa...
Ora tu immagina cosa può succedere alla tua testa in caso di incidente se qualcosa aggancia la barra dello schubert che purtroppo è "molto" esposta, a differenza di una mentoniera sia di integrale che modulare, ed ha pure una forma ideale per essere agganciata....purtroppo nei test questi casi non è possibile simularli....quando si vede un oggetto come quello dev'essere il nostro buon senso a farci decidere... e ti ho già detto come la penso su quello "staccateste"...
ps: anche sui dobermann (come i rottweiler, i malinois, i pitbull etc) non la penso come tu credi che io la pensi..........;)
...Nel mio c'è solo "ECE R22-05" Gepruft :rolleyes: (N.B.: lo comprai da Hein Gericke a Regensburg in Germania)
blueangel
27-07-2008, 17:56
Si, ma che casco è?
In alcuni casi (nei jet) viene omessa la lettera J in quanto è evidente che è un jet......basta guardarlo :lol:
Se fosse il J1 allora, omologato senza alcuna lettera, significa che è catalogato come jet e la barra non ha alcuna funzione protettiva. :cool::cool:
Bye
blueangel
27-07-2008, 18:22
Strano, da quello che so io il C2 è omologato integrale, quindi con lettera P, infatti non si deve usare aperto.
Le lettere NP per mentoniera non protettiva e P per mentoniera protettiva derivano dal punto 2 del regolamento ECE ONU 22-05 dove è stata introdotta la prova in questa zona del casco.
Infatti Nolan ha annunciato che omologherà tutti i suoi modulari sia come jet che integrale.
Bye
ho trovato nel j1, c'è la J come sigla quindi come già sapevo è della famiglia dei jet, ma la barra non è in acciaio ma in altro materiale leggerissimo ? in tutti i casi non sporge minimamente dal casco ed è a filo della visiera quando è chiusa .
in tutti i casi non sporge minimamente dal casco ed è a filo della visiera quando è chiusa .
La visiera è una lastra di policarbonato....può essere più o meno spessa ma sempre policarbonato, quindi un materiale molto resistente alla rottura, alla perforazione, alla trazione ma però abbastanza flessibile....in caso di botta contro un corpo contundente una visiera si flette....se non hai quella barra il corpo in questione scivola via, se hai la barra si aggancia....
Anche nel caso che la direzione del corpo sia dal basso verso l'alto c'è poco da ridere....
blueangel
28-07-2008, 08:38
Alex la barra è in metallo, così viene descritta nel catalogo Schuberth.
Concordo con quanto detto da Rigel circa la visiera.
Bye
Supermukkard
28-07-2008, 09:47
Proporrei di evidenziare questa discussione sul Walwal, per dargli la massima visibilità.
in tutti i casi non sporge minimamente dal casco ed è a filo della visiera quando è chiusa .
Quando ho detto "molto esposta rispetto a quella di un integrale" intendevo che la mentoniera di quest'ultimo va a chiudere di più sotto il mento...la barra dello schuberth si trova, invece, posizionata più avanti rispetto al mento, il che abbinato a quanto ho detto prima sulle visiere crea la situazione di pericolo.
...e ripeto: NESSUN tipo di test per le omologazioni dei caschi può prevedere che cosa puoi incontrare durante un impatto in caso di incidente, proprio perchè ogni incidente fa storia a se....si limitano a valutare le caratteristiche di resistenza a perforazione, compressione etc della calotta.
blueangel
28-07-2008, 19:42
avrei predisposto una scheda che illustra la prassi di omologazione se interessa poteri postarla ma non so come mettere le immagini che non siano caricate sul web.
Mi fate sapere, sempre se interessa.
Bye
Dato per scontato che l'integrale sia più protettivo di un Jet, visto che tra i tuoi denti e il resto del mondo c'è qualcosa in più, per quello che riguarda il J1 ritengo che, volendo usare un Jet (le scelte sono squisitamente personali), il J1 rimanga sempre più protettivo di uno che la barra non ce l'abbia. E' vero che la barra si potrebbe agganciare a qualcosa, ma è anche vero che, senza barra, al qualcosa ti si potrebbe "agganciare" il mento.
Detto questo l'integrale è meglio.
Il modulare o apribile che sia? Gli unici vantaggi che gli riconosco (se di vantaggi si tratta) sono di non doverlo togliere quando ti fermi un'attimo dal giornalaio, tabaccaio, ecc... in osservanza delle disposizioni di PS, ovvero di poterti fumare una sigaretta senza togliere il casco e doverti risistemare le orecchie quando lo rimetti (se lo apri mentre sei fermo in mezzo al traffico ti possono "centrare", come è successo a me).
Infatti, se lo tieni aperto mentre vai, hai solo un Jet più pesante, se lo tieni chiuso, non era meglio un'integrale (certamente più leggero e, forse, più resistente)?
avrei predisposto una scheda che illustra la prassi di omologazione se interessa poteri postarla ma non so come mettere le immagini che non siano caricate sul web.
Mi fate sapere, sempre se interessa.
ByeInteressa moltissimo.
Per inserire un'immagine, ti conviene parcheggiarla in qualche sito di image sharing, tipo Picasa o Imageshack, e poi scaricarla da web.
Altrimenti puoi gestire l'immagine come allegato, usando il tastino con la graffetta; in tal modo essa sarà visibile in fondo al messaggio. Tieni conto che in quest'ultimo caso hai vincoli di peso stringenti (19,5 Kb).
blueangel
29-07-2008, 20:31
Dopo tante discussioni sui danni al viso con casco modulare ho pensato potesse interessare il dettaglio delle prove previste per omologare i caschi che usiamo tutti i giorni.
L'omologazione in Europa è il Regolamento ECE/ONU nr. 22-05
È l’ultima versione del regolamento che definisce i test a cui deve essere sottoposto un casco al fine di poter essere utilizzato su strada. Tale regolamento è valido solo in Europa.
Sull’etichetta di omologazione sono riportati:
• il marchio d’omologazione internazionale composto da un cerchio all’interno del quale è posta la lettera E seguita dal numero distintivo che identifica il paese che ha rilasciato l’omologazione (1=Germania, 2=Francia, 3=Italia, 4=Olanda, 6=Belgio, etc.);
• la prima serie di numeri 052216 che corrisponde agli estremi di omologazione, i primi due numeri di questa serie “05” indicano la serie di emendamenti al Regolamento 22 in base alla quale è stata concessa l’approvazione del casco, in questo caso la 05 che è l’ultima disponibile, seguita dal numero di omologazione (2216) rilasciato per quel casco. Sempre sull’etichetta viene riportata una seconda serie di numeri, per esempio 009607, che corrisponde al progressivo di produzione.
Il numero di omologazione dei caschi approvati secondo le prescrizioni della serie 05 di emendamenti, è seguito da un codice che indica il livello di protezione offerto dalla mentoniera, se presente:
• /J => nel caso di caschi jet o demi-jet privi di mentoniera
• /NP =>nel caso di caschi con mentoniera asportabile NON PROTETTIVA
• /P =>nel caso di caschi integrali o modulari con mentoniera PROTETTIVA
Sull’etichetta di conformità NON appare mai la data di costruzione del casco
I caschi provvisti di marcatura CE non possono essere utilizzati a bordo di ciclomotori e motocicli.
In Europa, quindi anche in Italia, non si possono usare caschi omologati in paesi fuori dalla Unione Europea, per esempio Stati Uniti, e viceversa.
Prestate particolare attenzione ai caschi muniti di etichette dubbie, falsificare l’etichetta di un casco consente al produttore di immettere sul mercato merce di qualsiasi tipo, avanzi di magazzino, caschi non conformi e quindi insicuri. L’etichetta di conformità non è una moda, ma attesta che il casco ha superato tutti i controlli, compresi quelli periodici sulla produzione, previsti dalla normativa.
In Italia è presente anche l’omologazione DGM per caschi che possono essere usati solo su ciclomotori, l’etichetta rappresenta la bandiera italiana e riporta la scritta DGM.
L’iter di omologazione si compone di tre fasi fondamentali:
1. omologazione vera e propria: vengono predisposti
a. la domanda di omologazione
b. il fascicolo tecnico che descrive com’è fatto il casco
c. un numero minimo di prototipi, di tutte le taglie, che verranno distrutti durante le prove
2. qualificazione della produzione: una volta ottenuta l’omologazione il costruttore deve costruire 3200 caschi, in tutte le taglie, e sottoporre ai test un campione rappresentativo prelevato dai funzionari. Questa fase serve a dimostrare la capacità dell’azienda di produrre i caschi.
3. mantenimento dell’omologazione: l’azienda suddivide la produzione in lotti da 3200 pezzi e da ognuno di questi lotti viene prelevato un campione rappresentativo di esemplari che verranno distrutti per confermare la validità dei materiali e la capacità tecnica di produrre quel modello di casco.
Test a cui vengono sottoposti i caschi
Resistenza all’impatto
Tutti i caschi prima di essere sottoposti alle prove di impatto vengono sottoposti ad un condizionamento per verificare la resistenza dei materiali simulando le reali condizioni d’uso.
Di seguito si indicano le condizioni:
Ambiente: 25 ± 0,5 °C per almeno 4 ore
Caldo: 50 ± 2 °C per almeno 4 ore e non più di 6
Freddo: - 20 ± 2 °C per almeno 4 ore e non più di 6
Umidità: il casco viene mantenuto in una camera climatica con umidità del 65% ± 5 % per almeno 4 ore
Acqua: la superficie esterna viene spruzzata con acqua a temperatura ambiente, con portata di 1 litro/minuto, per almeno 4 ore
Solvente: la superficie esterna viene trattata con un solvente, composto dal 70% di ottano e 30% di toluene, applicata con uno straccio.
Come si può vedere vengono “riprodotte” le condizioni d’uso più comuni del casco in modo da verificare la resistenza durante gli impatti.
Gli ostacoli che vengono usati sono: piatto (flat) e cuneo (kerbstone, dall’inglese marciapiede) che simulano le due possibili condizioni durante un incidente (piatto la strada – cuneo il marciapiede).
I punti in cui viene impattato il casco sono: frontale sopra la visiera (B), frontale sulla mentoniera (S), laterale (X), top (P), posteriore (R).
http://img299.imageshack.us/img299/9084/puntiimpattojg9.jpg
L’altezza di caduta del casco montato su una falsa testa in lega di magnesio, che ha le caratteristiche delle ossa umane in termini di rigidità ed elasticità, è di
2,85 mt (che fornisce una velocità d’impatto pari a 7,5 mt/sec) per tutti i punti tranne che S
1,54 mt (che fornisce una velocità d’impatto pari a 5,5 mt/sec) solo per il punto S
http://img513.imageshack.us/img513/6205/cadutawa0.jpg
I valori che si rilevano nell’urto non devono superare:
decelerazione 275 g – HIC 2400
Test di rigidità
Viene applicato un carico di 630 N per 2 minuti, partendo da 0 ed incrementandolo di 100 N ogni 2 minuti, sia sull’asse longitudinale che trasversale del casco, come in figura, e si verifica se la struttura ha sopportato lo schiacciamento.
Infatti il valore massimo di deformazione a carico applicato non deve superare i 4 cm.
Quindi si elimina il carico e si misura la deformazione plastica, che non deve superare 1,5 cm.
http://img246.imageshack.us/img246/1820/rigiditxo4.jpg
Test a cui viene sottoposta la visiera
Test ottici
La visiera viene sottoposta a diversi test per misurare:
• la trasmittanza e diffusione: cioè la quantità di luce che passa
• i colori che lascia passare: in modo da garantire la visione dei segnali (semafori e cartelli)
I test vengono fatti su visiera tal quale, abrasa da sabbia che cade da una determinata altezza.
Le visiera scure falliscono il test di trasmittanza e in alcuni casi di misura dello spettro dei colori, per questo non sono omologate.
Test meccanici
La visiera viene sottoposta a prova di penetrazione facendo cadere una massa di 3 kg dall’altezza di 1 mt su un punzone di massa nota (300 gr).
La visiera non si deve rompere e il punzone non deve toccare la falsa testa, anzi deve fermarsi alla distanza di 5 mm.
In questo modo si verifica la resistenza del materiale (policarbonato) all’urto con oggetti proiettati da veicoli che precedono il motociclista.
Test di funzionalità
Si misura l’angolo di apertura della visiera in modo da verificare che non interferisca con la normale visione.
Deve essere ≥ 5° misurato rispetto l’orizzontale.
Test a cui vengono sottoposti i sistemi di ritenzione (cinturino – chiusura)
Tenuta dinamica
Il casco viene montato su una falsa testa e viene applicato un precarico di 15 kg al cinturino chiuso, poi un carico impulsivo facendo cadere da 75 cm un peso di 10 kg.
Il cinturino non si deve:
• rompere nel sistema di chiusura (sgancio rapido)
• rompere nel sistema di aggancio alla calotta (rivetti)
• rompere la fettuccia
e non deve presentare un allungamento superiore a 3,5 cm.
Dopo aver rimosso i carichi l’allungamento residuo del sistema di ritenzione non deve superare 2,5 cm.
Test di abrasione
La fettuccia di nylon del cinturino viene sottoposta ad un ciclo di abrasione su una superficie metallica con bordo a spigolo vivo per verificarne la resistenza.
La fettuccia non deve presentare danni evidenti o rompersi.
Test di scalzamento
Si applica un carico impulsivo al casco montato su falsa testa ottenuto facendo cadere una massa di 10 kg da 1 mt.
Il carico è guidato su un sistema per pesa 3 kg (in pratica è una barra che consente solo lo spostamento verticale del peso) secondo lo schema riportato nella parte alta della figura sottostante:
http://img354.imageshack.us/img354/2051/scalzamentoim5.jpg
La rotazione massima consentita è di 30° rispetto l’orizzontale, come indicato nella figura piccola qui sopra.
Questo test consente di verificare che il casco non venga facilmente “scalzato” dalla testa dell’utente durante l’evoluzione dinamica di una caduta.
I disegni sono stati tratti dal Regolamento ECE ONU 22-05 e da brochure Arai.
GELANDERSTRASSE
29-07-2008, 20:56
tanto di cappello:!::!::!::!:
ma dopo aver letto tutti i 3ad sui caschi modulari l'evo 5 lo vendo su ebay visto che è pressochè nuovo????:rolleyes::rolleyes:
grazie...
Non pensavo che la visiera fosse così resistente :confused:
Ottimo, riporto questa discussione nella pagina dei link della sicurezza.
Un'annotazione importante: la frase
"In Italia è presente anche l’omologazione DGM per caschi che possono essere usati solo su ciclomotori, l’etichetta rappresenta la bandiera italiana e riporta la scritta DGM."
va cancellata, in quanto non è più vera da tempo; di tali caschi non è più possibile l'omologazione (dal 1° settembre 2000) né la commercializzazione (dal 1° settembre 2001), in forza del DM Ministero dei Trasporti e della Navigazione del 28 luglio 2000 (http://www.motociclismo.it/edisport/moto/motociclismor2.nsf/gd/Decreto-di-abolizione-dei-caschi-DGM-).
blueangel
31-07-2008, 11:26
Hai ragione Wotan, ma si trovano ancora in giro......ne ho visto una buona scorta ieri in un negozio a Oderzo.
Per questo motivo l'ho lasciata visto che anche qui si cercano caschi areati da usare con questo caldo. Il mio voleva essere un avviso, ma se lo ritieni opportuno la tolgo. Grazie
Bye
Quel negozio andrebbe denunciato ai Carabinieri, decreto alla mano, perché la vendita dei caschi DGM è illegale da 7 anni.
Rischiano una multa consistente e il sequestro dei caschi non conformi.
Codice della strada articolo 171: Uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote
[...]
4. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 742 a euro 2.970.
Gattonero
29-08-2008, 16:48
Ommamma blueangel!!!
GRAZIE! GRAZIE DI CUORE!
Una persona competente che porta dati di fatto a sfatare miti e leggende su un argomento importante come il casco.
Grazie ancora...
Birra pagata se passi da Firenze.
ultimamente vedo sempre più gente che gira in strada con caschi da enduro, anche nelle riviste si vedono le foto delle prove di modelli stradali con i tester che portano casco da enduro e maschera.
tralasciando i fattori modaioli, o di comodità, quello che mi son sempre chiesto è se quel genere di casco in caso di impatto è sicuro come un integrale stradale; quello che mi fa venire il dubbio è la "mentoniera" (non so se si chiama così... spero si capisca), che essendo così sporgente ho l'idea che possa fare da leva sulla testa con conseguenze facilmente immaginabili...
ma magari non è vero, e uno vale l'altro..
chi ne sa più di me? :):)
Dai una occhiata a questa discussione:
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php5?t=181552
grazie della segnalazione muttley, me l'ero persa!
ora l'ho letta, e mi sembra di capire che il rischio di torsioni nefaste sia superiore rispetto a un casco stradale... anche se nella discussione ci si riferisce a impatti su terreni "off", mentre a me interessava capire cosa succede sull'asfalto.
in ultimo mi scuso coi moderatori per il doppione!
Di nulla Snoopy , Comunque anche tra i caschi off c'è da fare un distinguo: i caschi veramente off hanno la mentoniera molto lunga ed anche su strada.... gli "ibridi" tipo Arai TourX o Shoei Hornet DS sono un altra cosa...
Pacifico
12-09-2008, 13:52
Io e mia Moglie abbiamo due Apribili, io il Multitech e Lei la versione precedente (non ricordo il nome)... e dopo un volo di 10 metri per un frontale i caschi ci hanno salvato... Non si sono aperti ne hanno creato danni al viso ... l'impatto è stato duro anche per le mentoniere che si saranno flesse ma non hanno ceduto. Credo proprio che li ricomprerò con tranquillità. Peccato che sono stati ritirati per una perizia tecnica... altrimenti ve li avrei fatti vedere...
Comprate caschi di qualità....
Scusate, sono nuovo e sono approdato a questa discussione i cerca di informazioni sul mio e della mia dolce metà, prossimo casco, ci piacerebbe un modulare ma il tema "sicurezza " mi ha un po impensierito. Secondo voi il nolan n103 com'è? Contendenti come c3 e Multitech sono abbastanz afuori budget.
E' un casco abbastanza pesante e piuttosto rumoroso, ma come sicurezza globale se la cava piuttosto bene, secondo SHARP (http://sharp.direct.gov.uk/search/results/?sort=manufacturer&dir=asc&manufacturer=36&model=a1f98c7495776d7cdee4733a3f57092a&type=0&rating=0&size=0&price=0&x=36&y=3).
Putroppo gli altri sono fuori budget, se è un po rumoroso pace, l'importate è che rimanga sicuro!
IL_BRUNK
26-03-2009, 16:06
Come se la cava in sicurezza il Mirò della Airoh??? grazie
AlexBull
26-03-2009, 21:10
Ora tu immagina cosa può succedere alla tua testa in caso di incidente se qualcosa aggancia la barra dello schubert che purtroppo è "molto" esposta, a differenza di una mentoniera sia di integrale che modulare, ed ha pure una forma ideale per essere agganciata....purtroppo nei test questi casi non è possibile simularli....quando si vede un oggetto come quello dev'essere il nostro buon senso a farci decidere... e ti ho già detto come la penso su quello "staccateste"...
Discussione molto interessante...
Vorrei solo precisare (tardivamente :!:) rispetto il J1, che la barra di protezione -in materiale plastico- è montata in modo "elastico", cioè si stacca da sola se il carico a cui è sottoposta diventi eccessivo per... il ns. collo.
Inoltre, il cinturino a V già citato eviterebbe la rotazione sulla testa...
Questa caratteristica mi sembra un (piccolo) vantaggio rispetto agli integrali, la cui mentoniera rigida può diventare un gancio!
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