SnO0pY
08-07-2008, 18:32
sabato 5 e domenica 6, l'improvvisa calata della fraterna amica della fidanzata mi libera dopo nn so quanto tempo dal giogo della vita coniugale, e all'invito della suddetta a "levarsi dai tre passi che così ci facciamo un w.end di sole donne", non perdo tempo e mi metto, cartine alla mano, a studiare un sistema per passare più tempo possibile in moto, evitando dritti e cercando scientificamente itinerari curvosi.
alpi francesi, dolomiti, giro dei 4 passi svizzeri... non ho che l'imbarazzo della scelta. non fosse che meteolive.it consiglia, pel w.end in questione, più che la moto, l'arca di noè, nei luoghi succitati.
siccome motociclista duro e puro si, ma fesso no, di prendere acqua sapendo di prenderla proprio non avevo voglia.. quindi via il volume nord dell'atlante, e sotto col centro!
pochi secondi, e parte la chiamata a Zel.
ok, si va a campo imperatore! a mia precisa richiesta viene creato un itinerario che comprenda anche forca d'acero, che ho tirato fuori dai lontani ricordi di un giro nel 2001, prima e unica volta che ho messo ruota in quelle zone.
sabato mattina lavoro, ma approfitto del poco movimento per andarmene un po' prima, e alle 12.30 sono in moto.
siena appare in un baleno, poi la cassia... i girasoli, il grano, i campi marroni, quando si arriva in val d'orcia non c'è stagione che deluda.
quasi noiosa ormai nel suo continuo stupirmi :lol::lol:
http://lh4.ggpht.com/Nikkottanta/SHNyxf_HRrI/AAAAAAAAAUc/930F4xpOqP0/s800/orcia.JPG
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dopo le ripetute e dovute soste fotografiche, mi rimetto in marcia che i km da fare son tanti e l'appuntamento a fiano con Zel s'avvicina.
la cassia è totalmente deserta, il clima è caldo, ma reso vivibilissimo da una splendida brezza, che increspa le onde di grano e accompagna la planata del pellikano verso sud. acquapendente, viterbo, sono le 15.15, più o meno un'ora in anticipo su quanto preventivato.. niente male!
"zel, io sto a viterbo, ora entro sul raccordo e tra un'oretta esco a fiano" "ah.. mhh.. bene... io allora comincio a far colazione, poi doccia, poi calcola un 30-40 minuti da quando esco per arrivare a orte"... faccio due conti, lo zel che deve colazionare, fare la doccia, più 40 minuti.. "ok, allora facciamo che esco a orte, prendo la salaria e trovo un posto fresco prima di osteria nuova dove aspettarti.. un'ora a orte neanche pagato ci rimango!".
l'accordo soddisfa i due contendenti, e uscito dall'autostrada mi infilo quindi sulla salaria, e ad osteria nuova mi fermo ad un total, dove rifornisco di benza e di gelato. mando un sms allo zel per segnalare la posizione (scoprirò in seguito che l'ha letto appena uscito di doccia..), e attendo l'arrivo dell'amico mukkista.
in quell'ora di paura e delirio a osteria nuova vengo importunato da un venditore di pomidori ubriaco, prontamente scacciato a calci dal gestore, incrocio un americano che non sapeva da dove veniva, dove voleva andare e sopratutto non aveva idea di dove fossimo, su un harley targata colorado... mai sentito una moto fare tanto baccano, mi sa che in america non ce l'hanno restrizioni agli scarichi!
da ultimo una coppia molto resing, lui su ereuno slikkata e lei su brutale 910R.. :rolleyes:
da ultimo, quando stavo perdendo le speranze, ecco che sfreccia davanti al benzinaio un missile grigio... dal rumore di caffettiera ho subito capito che si trattava dello Zel, finalmente giunto a me!
dopo qualche secondo lo vedo che imbocca l'ingresso della stazione di servizio, chiedendo perdono per il ritardo e invocando fantomatici malfunzionamenti della moto per giustificare l'orrida attesa a cui m'ha costretto.
Bmw summer color sabbia, infilati in stivale infinity, e giacca alpinestar traforata modello yankee’s.. l’amico che mi si presenta davanti è un incrocio tra un giocatore di baseball e un reduce da un’orgia di quelle particolari che fa Eclestone… gli mancava solo il frustino da fantino!
A costo cmq di passar per finocchi, lo abbraccio!
Una sigaretta, due sigarette, arriva l’ora di mettersi in moto.
Arrivano le pieghe… nervosette, strette, pericolose per via dei pazzi su quattro ruote.
Benvenuto in roma-nia, il commento del compare di gita.
Orivinio, Licenza, Vicovaro, Arsoli, Subiaco (con simpatica strada costellata di TOMBINI di quelli che fanno sdleng sdleng quando ci passi sopra al centro di ogni curva) scorrono veloci, così come le lancette dell’orologio. Il pernotto è previsto in un B&B sotto Campo Staffi… il giro però non si ferma, e saliamo per Jenne, e infine Vallepietra, dove alle 20.30 arriviamo in cima.. ultime luci del giorno, bel panorma, fresco, nessuno in giro.
“si però io c’ho fame, namooooooooo!!!!”
Giù a testa bassa, al bivio si gira per trevi, poi filettino su per il Monte Viperella… il simpatico albergatore le tenta di tutte per farci sbagliare strada… prima finiamo sui campi da sci, poi in mezzo ai cavalli, pure una coppia di anonimi volatili ci danno il benvenuto… c’è di dice fossero civettuole, chi aquile reali.. la versione ufficiale pare parli di barbagianni.
Stremati e infreddoliti, raggiungiamo il pernotto.. un enorme complesso alberghiero, dove questo ragazzo ha in gestione alcune stanze da adibire a b&b… i lunghi e deserti corridoi, il lugubre luccichio dei contatori col loro educato ronzare rimandano la mente al maestro Kubrik e il suo Shining… fortunamente nessuno s’è portato dietro lo scassa palle di Tony, per cui nulla ci avvisa di un fosco destino tra le mani del mr. Torrance de li Simbruini (courtesy of Zel)
Cena “da Paolo” a Filettino, con maestosa porchetta calda. Il vino pareva refrigerante per auto, ma la buona qualità generale del pasto e il costo assolutamente contenuto lo rendono più nota di folklore che un disturbo.
la sveglia alle 7 pareva in grado di offrire una partenza adeguata alla mole di km in programma: tuttavia non era programmabile la capoccia tanta che c’avrebbe fatto il più su citato gestore del b&b, tra consigli sul dove andare, tonnellate di materiale video, audio e cartaceo sulla zona e la raccomandazione assoluta di non perdersi le cascate di “zompolo” (a quanto si dice pare essere il nono nano).
Alle 9.10 riusciamo a liberarci.. per carità, la bontà d’animo del ragazzo nessuno la mette in discussione, ma la partenza è stata un po’ una liberazione!
Ripartiamo, direzione avezzano, per poi proseguire verso sora.
Il nostro “Overlook”
http://inlinethumb07.webshots.com/23942/2010536150097905018S600x600Q85.jpg
scendendo dal Viperella verso Avezzano
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superstrada veloce per Sora, prima di gettarsi sulla splendida Forca d'Acero, dove una titanica ingarellatura tra due 1150 GS e due GS 800 si risolve nello scoprire che sulla nuova di casa bmw erano in sella il qudeista Remone e suo fratello!
Pescasseroli, Passo del diavolo, Pescina, Collarmele, svolte di Popoli... solo le nostre moto, qualche mucca, un gran caldo, che a un certo punto mi fa quasi stramazzare a terra durante una sosta.
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c'è elika.. e elica
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si salve verso Caste del Monte... la botta in cui ero calato poco prima si dissolve tornante dopo tornante, quando il fresco torna ad accompagnarci.
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da Castel del Monte la parola passa solo alla salita verso Campo Imperatore, culminata con arrosticini e sarsiccia al Duca degli Abruzzi.
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sono le 16, siamo ancora a Campo Imperatore, io devo essere a Firenze per sera.. quindi ci guardiamo negli occhi, e capiamo che è l'ora di cominciare al rientro. il giro programmato prevedeva altre centinaia di km di curve, ma complice ulteriormente la scoperta che la gomma posteriore di Zel aveva avuto un deterioramento fuori dall'ordinario, per evitare pericoli, abbiamo deciso per il rientro.
rientro che cmq non ha lesinato ulteriori curve, tra la discesa verso fonte cerreto e il valico e passo delle capannelle.
poi salaria fino a Rieti, dove ci lasciamo, io verso Terni, lo Zel verso Roma.
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Rieti, Terni, Todi in superstrada, poi lago di Corbara per salutare le curve, e il sole al tramonto.
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alle 20 infilo in tasca il biglietto al casello di Orvieto, alle 21.15 pago a Certosa, alle 21.22 spengo la moto davanti casa, dopo 1205 km totali, bellissimi quanto pesantissimi sul fisico.
la nanna arriverà, merita, poco dopo :lol:
alpi francesi, dolomiti, giro dei 4 passi svizzeri... non ho che l'imbarazzo della scelta. non fosse che meteolive.it consiglia, pel w.end in questione, più che la moto, l'arca di noè, nei luoghi succitati.
siccome motociclista duro e puro si, ma fesso no, di prendere acqua sapendo di prenderla proprio non avevo voglia.. quindi via il volume nord dell'atlante, e sotto col centro!
pochi secondi, e parte la chiamata a Zel.
ok, si va a campo imperatore! a mia precisa richiesta viene creato un itinerario che comprenda anche forca d'acero, che ho tirato fuori dai lontani ricordi di un giro nel 2001, prima e unica volta che ho messo ruota in quelle zone.
sabato mattina lavoro, ma approfitto del poco movimento per andarmene un po' prima, e alle 12.30 sono in moto.
siena appare in un baleno, poi la cassia... i girasoli, il grano, i campi marroni, quando si arriva in val d'orcia non c'è stagione che deluda.
quasi noiosa ormai nel suo continuo stupirmi :lol::lol:
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dopo le ripetute e dovute soste fotografiche, mi rimetto in marcia che i km da fare son tanti e l'appuntamento a fiano con Zel s'avvicina.
la cassia è totalmente deserta, il clima è caldo, ma reso vivibilissimo da una splendida brezza, che increspa le onde di grano e accompagna la planata del pellikano verso sud. acquapendente, viterbo, sono le 15.15, più o meno un'ora in anticipo su quanto preventivato.. niente male!
"zel, io sto a viterbo, ora entro sul raccordo e tra un'oretta esco a fiano" "ah.. mhh.. bene... io allora comincio a far colazione, poi doccia, poi calcola un 30-40 minuti da quando esco per arrivare a orte"... faccio due conti, lo zel che deve colazionare, fare la doccia, più 40 minuti.. "ok, allora facciamo che esco a orte, prendo la salaria e trovo un posto fresco prima di osteria nuova dove aspettarti.. un'ora a orte neanche pagato ci rimango!".
l'accordo soddisfa i due contendenti, e uscito dall'autostrada mi infilo quindi sulla salaria, e ad osteria nuova mi fermo ad un total, dove rifornisco di benza e di gelato. mando un sms allo zel per segnalare la posizione (scoprirò in seguito che l'ha letto appena uscito di doccia..), e attendo l'arrivo dell'amico mukkista.
in quell'ora di paura e delirio a osteria nuova vengo importunato da un venditore di pomidori ubriaco, prontamente scacciato a calci dal gestore, incrocio un americano che non sapeva da dove veniva, dove voleva andare e sopratutto non aveva idea di dove fossimo, su un harley targata colorado... mai sentito una moto fare tanto baccano, mi sa che in america non ce l'hanno restrizioni agli scarichi!
da ultimo una coppia molto resing, lui su ereuno slikkata e lei su brutale 910R.. :rolleyes:
da ultimo, quando stavo perdendo le speranze, ecco che sfreccia davanti al benzinaio un missile grigio... dal rumore di caffettiera ho subito capito che si trattava dello Zel, finalmente giunto a me!
dopo qualche secondo lo vedo che imbocca l'ingresso della stazione di servizio, chiedendo perdono per il ritardo e invocando fantomatici malfunzionamenti della moto per giustificare l'orrida attesa a cui m'ha costretto.
Bmw summer color sabbia, infilati in stivale infinity, e giacca alpinestar traforata modello yankee’s.. l’amico che mi si presenta davanti è un incrocio tra un giocatore di baseball e un reduce da un’orgia di quelle particolari che fa Eclestone… gli mancava solo il frustino da fantino!
A costo cmq di passar per finocchi, lo abbraccio!
Una sigaretta, due sigarette, arriva l’ora di mettersi in moto.
Arrivano le pieghe… nervosette, strette, pericolose per via dei pazzi su quattro ruote.
Benvenuto in roma-nia, il commento del compare di gita.
Orivinio, Licenza, Vicovaro, Arsoli, Subiaco (con simpatica strada costellata di TOMBINI di quelli che fanno sdleng sdleng quando ci passi sopra al centro di ogni curva) scorrono veloci, così come le lancette dell’orologio. Il pernotto è previsto in un B&B sotto Campo Staffi… il giro però non si ferma, e saliamo per Jenne, e infine Vallepietra, dove alle 20.30 arriviamo in cima.. ultime luci del giorno, bel panorma, fresco, nessuno in giro.
“si però io c’ho fame, namooooooooo!!!!”
Giù a testa bassa, al bivio si gira per trevi, poi filettino su per il Monte Viperella… il simpatico albergatore le tenta di tutte per farci sbagliare strada… prima finiamo sui campi da sci, poi in mezzo ai cavalli, pure una coppia di anonimi volatili ci danno il benvenuto… c’è di dice fossero civettuole, chi aquile reali.. la versione ufficiale pare parli di barbagianni.
Stremati e infreddoliti, raggiungiamo il pernotto.. un enorme complesso alberghiero, dove questo ragazzo ha in gestione alcune stanze da adibire a b&b… i lunghi e deserti corridoi, il lugubre luccichio dei contatori col loro educato ronzare rimandano la mente al maestro Kubrik e il suo Shining… fortunamente nessuno s’è portato dietro lo scassa palle di Tony, per cui nulla ci avvisa di un fosco destino tra le mani del mr. Torrance de li Simbruini (courtesy of Zel)
Cena “da Paolo” a Filettino, con maestosa porchetta calda. Il vino pareva refrigerante per auto, ma la buona qualità generale del pasto e il costo assolutamente contenuto lo rendono più nota di folklore che un disturbo.
la sveglia alle 7 pareva in grado di offrire una partenza adeguata alla mole di km in programma: tuttavia non era programmabile la capoccia tanta che c’avrebbe fatto il più su citato gestore del b&b, tra consigli sul dove andare, tonnellate di materiale video, audio e cartaceo sulla zona e la raccomandazione assoluta di non perdersi le cascate di “zompolo” (a quanto si dice pare essere il nono nano).
Alle 9.10 riusciamo a liberarci.. per carità, la bontà d’animo del ragazzo nessuno la mette in discussione, ma la partenza è stata un po’ una liberazione!
Ripartiamo, direzione avezzano, per poi proseguire verso sora.
Il nostro “Overlook”
http://inlinethumb07.webshots.com/23942/2010536150097905018S600x600Q85.jpg
scendendo dal Viperella verso Avezzano
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superstrada veloce per Sora, prima di gettarsi sulla splendida Forca d'Acero, dove una titanica ingarellatura tra due 1150 GS e due GS 800 si risolve nello scoprire che sulla nuova di casa bmw erano in sella il qudeista Remone e suo fratello!
Pescasseroli, Passo del diavolo, Pescina, Collarmele, svolte di Popoli... solo le nostre moto, qualche mucca, un gran caldo, che a un certo punto mi fa quasi stramazzare a terra durante una sosta.
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c'è elika.. e elica
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si salve verso Caste del Monte... la botta in cui ero calato poco prima si dissolve tornante dopo tornante, quando il fresco torna ad accompagnarci.
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sono le 16, siamo ancora a Campo Imperatore, io devo essere a Firenze per sera.. quindi ci guardiamo negli occhi, e capiamo che è l'ora di cominciare al rientro. il giro programmato prevedeva altre centinaia di km di curve, ma complice ulteriormente la scoperta che la gomma posteriore di Zel aveva avuto un deterioramento fuori dall'ordinario, per evitare pericoli, abbiamo deciso per il rientro.
rientro che cmq non ha lesinato ulteriori curve, tra la discesa verso fonte cerreto e il valico e passo delle capannelle.
poi salaria fino a Rieti, dove ci lasciamo, io verso Terni, lo Zel verso Roma.
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Rieti, Terni, Todi in superstrada, poi lago di Corbara per salutare le curve, e il sole al tramonto.
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alle 20 infilo in tasca il biglietto al casello di Orvieto, alle 21.15 pago a Certosa, alle 21.22 spengo la moto davanti casa, dopo 1205 km totali, bellissimi quanto pesantissimi sul fisico.
la nanna arriverà, merita, poco dopo :lol: