bias
21-05-2008, 21:57
Così titola un articolo sull'ultimo motosprint.
Durante le prove della NORTHWEST storica e pericolosissima gara stradale irlandese,nella classe 250,è morto Robert Dunlop.
Robert Dunlop aveva 47 anni e diverse vittorie sui circuiti cittadini alle spalle,plurivincitore ,15 volte,appunto in Irlanda nella NORTHWEST.
Fratello di Joey Dunlop morto nel 2000 anche lui durante una gara su un circuito stradale.
Joey Dunlop era una leggenda del TT.
Quello che mi ha colpito è che due giorni dopo l'incidente mortale del padre,anche loro nella categoria 250 ,si sono schierati alla partenza i due figli.William 22 e Michael 20.Dicendo''lo abbiamo fatto per onorare nostro padre,lui amava questa gara e avrebbe voluto vederci correre ad ogni costo.''
Il primo per problemi meccanici non è riuscito neanche a partire il secondo
ha vinto la gara.
Io la trovo una vicenda incredibile che nella sua tragedia rivela la follia dei motociclisti e soprattutto di quei piloti che gareggiano su questi tracciati
stradali,in mezzo a a marciapiedi e muretti di cinta.
Ho comprato tempo addietro un DVD sul TT ,praticamente un documentario,che rende l'idea dell'ambiente di queste corse.
La passione per la moto rasenta la follia ed a volte la supera ,ma non puoi non rimanerne affascinato.
P.s. gli organizzatori volevano sospendere la gara in segno di lutto,ma la moglie ha detto no,ha chiesto espressamente di fare svolgere la corsa per
onorare la memoria del marito.
Durante le prove della NORTHWEST storica e pericolosissima gara stradale irlandese,nella classe 250,è morto Robert Dunlop.
Robert Dunlop aveva 47 anni e diverse vittorie sui circuiti cittadini alle spalle,plurivincitore ,15 volte,appunto in Irlanda nella NORTHWEST.
Fratello di Joey Dunlop morto nel 2000 anche lui durante una gara su un circuito stradale.
Joey Dunlop era una leggenda del TT.
Quello che mi ha colpito è che due giorni dopo l'incidente mortale del padre,anche loro nella categoria 250 ,si sono schierati alla partenza i due figli.William 22 e Michael 20.Dicendo''lo abbiamo fatto per onorare nostro padre,lui amava questa gara e avrebbe voluto vederci correre ad ogni costo.''
Il primo per problemi meccanici non è riuscito neanche a partire il secondo
ha vinto la gara.
Io la trovo una vicenda incredibile che nella sua tragedia rivela la follia dei motociclisti e soprattutto di quei piloti che gareggiano su questi tracciati
stradali,in mezzo a a marciapiedi e muretti di cinta.
Ho comprato tempo addietro un DVD sul TT ,praticamente un documentario,che rende l'idea dell'ambiente di queste corse.
La passione per la moto rasenta la follia ed a volte la supera ,ma non puoi non rimanerne affascinato.
P.s. gli organizzatori volevano sospendere la gara in segno di lutto,ma la moglie ha detto no,ha chiesto espressamente di fare svolgere la corsa per
onorare la memoria del marito.