Visualizza la versione completa : Omologazione abbigliamento e protezioni: cosa comprare e come difendersi dalle frodi
PROTEZIONI
Che cosa comprare
Su ogni protettore per uso motociclistico deve essere riportata la marcatura CE e noi dobbiamo pretenderla, altrimenti NON è un protettore.
Deve anche essere indicata la norma tecnica di riferimento: 1621-1 per le protezioni e 1621-2 per i paraschiena.
Per i soli paraschiena è obbligatoria la presenza di questo simbolo:
http://www.uni.com/it/comunicare/articoli/immagini_2005/pittogramma_moto.gif
EN 1621-2 indica la norma tecnica di omologazione per i paraschiena, B il fatto che si tratta di un paraschiena normale e non lombare (L) e 2 la classe di protettività (la migliore, altrimenti è 1).
Bisogna poi fare attenzione a non incappare in un logo CE contraffatto. Quello vero risulta dalla figura seguente:
http://1.bp.blogspot.com/_YBWuelyBG1Q/Se_sYbA6Z8I/AAAAAAAACZA/yaaE-oxA4pI/s400/blog+ce-ce.jpg
Si tenga presente, tanto per chiarire la portata del problema, che il primo logo non corretto da sinistra identifica i prodotti di esportazione cinese (CE = China Export)...
Come difendersi dalle sospette frodi
In casi del genere, occorre scrivere a:Ministero dello Sviluppo Economico
Ufficio Coordinamento delle attività per la sicurezza e la qualità dei prodotti
Via Molise, 2
00187 Romaoppure alla mail del responsabile (antonella.dalessandro@sviluppoeconomico.gov.it), indicando la sospetta irregolarità, il prodotto al quale essa si riferisce, il luogo dove è stato visto o acquistato il prodotto e ogni altra documentazione utile (foto ecc.).
ABBIGLIAMENTO
Praticamente nessuno dei capi per motociclisti esistenti in commercio, neanche le tute da pista di pelle delle migliori marche (Dainese ecc.), offre qualche certificazione riguardo alla propria capacità di resistere alle abrasioni. E questo vale per giacche, pantaloni, tute, guanti e stivali.
In particolare, i capi in Cordura 500, quella maggiormente utilizzata per la realizzazione dell'abbigliamento motociclistico, hanno una resistenza all'abrazione molto limitata, e mezzo secondo di scivolata su asfalto può bastare per distruggerli.
Le norme tecniche europee per l’omologazione dei capi di abbigliamento ci sarebbero pure, in analogia a quelle utilizzate per le protezioni e i paraschiena, e sono le seguenti:
- EN 13594:2004 relativa ai guanti di protezione per motociclisti professionali;
- serie UNI EN 13595:2004 (4 norme distinte) relativa agli indumenti di protezione per motociclisti professionali (giacche, pantaloni e tute intere o divisibili);
- EN 13634:2004 relativa alle calzature di protezione per motociclisti professionali;
Ma, di fatto, esse sono pressoché inutilizzate, perché sono vincolanti solo per i “motociclisti professionali”, vale a dire tutti coloro che utilizzano i motocicli per motivi di lavoro: unità motocicliste delle forze dell’ordine, operatori di moto soccorso e mototaxi e simili - e il bello è che neanche loro le adottano! Mentre è possibile vendere abbigliamento non omologato ai motociclisti dilettanti, cioè a noi.
La cosa strana è che l’omologazione dei capi protettivi non è richiesta nemmeno per girare in pista (neanche per i corridori professionisti), dove è considerato sufficiente indossare tute di pelle. Certo, la pelle è senza dubbio un materiale eccellente dal punto di vista della protezione dalle abrasioni, ma la sicurezza è data dalla qualità complessiva del capo, e una tuta di pelle economica che si scuce alla prima caduta non serve a molto.
Insomma, a differenza che per le protezioni, la vendita di abbigliamento moto non omologato non è vietata. Ma visto che la pelle è la nostra, mi sembra una buona idea andare a scovare quello che c'è sul mercato.
Panoramica delle norme di omologazione dell'abbigliamento (http://www.motosicurezza.com/introduzione-alle-normative-europee).
Marche che producono abbigliamento omologato (http://www.motosicurezza.com/abbigliamento-moto-omologato).
Inefficacia della Cordura (http://www.motosicurezza.com/blog/abbigliamento-moto-cordura-si-no).
attenzione particolare anche a vari prodotti che si possono trovare in giro a prezzi un po' troppo "convenienti!" . nell'aspetto saranno anche ok,ma la vera differenza la si trova quando,purtroppo,servono! adesso clonano anche le etichette di omlogazione. occcchiooooo!!!
CE = China Export !!!
Assurdo come i cinesi cercano di rifilarci i loro prodotti, davvero assurdo.
quindi la sola sigla EN 1621-2 il "2" non viol dire livello 2. giusto?
leggendo sopra semnbra una domanda del c..o ma ero incuriosito (e soppreso) che sul sito dainese è l'unica cosa riportata.......
Giusto, il 2 indica la norma per i paraschiena.
Da quel che mi risulta, Dainese non ha paraschiena di classe 2.
.....Dainese non ha paraschiena di classe 2.
apperò....
grazie ;)
mangiafuoco
03-10-2009, 15:43
La questione non riguarda solo i paraschiena, ma in generale tutto l'abbigliamento.
La normativa EN13595 prescrive i requisiti che tutto l'abbigliamento deve avere per essere omologati.
Per esempio, ci sono dei test di abrasione, oltre che di impatto, con resistenze che vanno dai 4 ai 7 secondi (qualunque cordura si scioglie in mezzo secondo...).
La brutta cosa è che in pratica il 90% dell'abbigliamento che ce'è sul mercato non è omologato.
Ulteriori dettagli sono disponibili qui:
http://www.motosicurezza.com/en-13595-1-en-13595-2-en-13595-3-en-13595-4-abbigliamento
Qui l'elenco dell'abbigliamento omologato. Poca roba rispetto a quello che si trova in negozio....
http://www.motosicurezza.com/abbigliamento-moto-omologato
La questione non riguarda solo i paraschiena, ma in generale tutto l'abbigliamento.Non è proprio così.
L'argomento fu sviscerato tempo fa in una fondamentale, ponderosa e per me parecchio sofferta discussione (http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=160912).
In breve, le protezioni devono per forza essere sempre omologate, mentre per i capi d'abbigliamento protettivo in sé non sussiste alcun obbligo legale, perché le norme tecniche della serie UNI EN 13595 (e altre norme analoghe) sono relative agli indumenti di protezione per motociclisti professionali, cosa che i comuni smanettoni come noi non sono.
Una spiegazione più dettagliata della cosa è contenuta in questo thread (http://www.quellidellelica.com/vbforum/showpost.php?p=2681766&postcount=99), facente parte della discussione citata.
Ulteriori dettagli sono disponibili qui: [...]Davvero molto interessanti, grazie, li inserisco nella pagina dei link.
mangiafuoco
03-10-2009, 20:36
Giusto, ma è una nostra scelta quella di proteggerci meglio o peggio.
Non siamo obbligati ad indossare i capi omologati in quanto non "professionisti", tuttavia lo possiamo fare per la nostra sicurezza.
Certo!
Sottolineavo che la situazione è diversa rispetto alle protezioni, perché queste DEVONO essere SEMPRE omologate, e non dovrebbe essere consentita la vendita di oggetti non omologati e comunque denominati destinati ad essere usati al loro posto.
Ho modificato il post iniziale qui sopra, per estenderlo anche all'abbigliamento.
AlexBull
02-11-2009, 18:06
Segnalo anche questi: http://www.motoclub-tingavert.it/t376804s.html
http://www.motoclub-tingavert.it/t443196s.html
Il mio continuo pensiero è... come mai BMW, con tutto quello che rappresenta il "marchio", non vende abbigliamento omologato???
Per la stessa ragione per cui anche Dainese e tutti gli altri non vendono abbigliamento omologato: perché noi lo compriamo lo stesso! :mad:
io dico la mia :
Esiste l'omologazione delle protezioni, considerati DPI (dispositivi di protezione individuale):
quasi tutte le protezioni sono omologate.
l'indicazione della norma è nell'etichetta del capo.
Le norme cui si fa riferimento pecificano i requisiti generali per giacche, pantaloni,
tute intere e divisibili, guanti e stivali destinati a proteggere l'utilizzatore da lesioni
di tipo meccanico per capi ad uso professionistico,
ma non sono norme obbligatorie per poter venderli e allo stato attuale
della normativa le aziende produttrici possono decidere di omologare i capi oppure no.
La discussione sull'omologazione è sempre abbastanza delicata,
perchè il privato percepisce la presenza di una etichetta con la norma come totale garanzia del prodotto,
presumendo che dove non c'è il prodotto non sia idoneo all'utilizzo.
Invece, in alcuni casi questo è riduttivo,
perchè molte volte la norma fa riferimento a singole prove di resistenza che,
anche se superate,
non tengono conto di altri fattori molto importanti per la sicurezza, quali il comfort e la traspirabilità.
E' assodato che un capo che non fa sudare,
che non è pesante non affatica la guida
e il motociclista rimane più concentrato sulla strada,
con i riflessi pronti in caso di pericolo
AlexBull
05-02-2010, 13:35
Le norme cui si fa riferimento pecificano i requisiti generali per giacche, pantaloni,
tute intere e divisibili, guanti e stivali destinati a proteggere l'utilizzatore da lesioni
di tipo meccanico per capi ad uso professionistico,
Ricordo che la specifica "per uso professionale" è niente più che un cavillo, voluto dalle potenti aziende d'abbigliamento, probabilmente per allontanare il più possibile la prospettiva dell'OBBLIGO all'omologazione.
L'ipocrisia di questa norma è lampante: il poliziotto che lavora dovrebbe godere della stessa protezione che abbiamo noi utenti, e viceversa.... oppure no?
... il privato percepisce la presenza di una etichetta con la norma come totale garanzia del prodotto,
presumendo che dove non c'è il prodotto non sia idoneo all'utilizzo ....
Vero. Un capo non omologato potrebbe anche dare le stesse garanzie di sicurezza di uno omologato.
Potrebbe.
In realtà, la cronaca e l'esperienze di tutti noi dimostrano il contrario: la maggior parte dell'abbigliamento in circolazione, dai 100 ai 1000 euro, è pensato quasi esclusivamente in termini di comfort e immagine.
Poi al minimo imprevisto si scuciono, si aprono, le protezioni si spostano e noi ci grattuggiamo -se non peggio... :( -.
Basta girare un po' di forum, i casi si sprecano!
Invece, in alcuni casi questo è riduttivo,
perchè molte volte la norma fa riferimento a singole prove di resistenza che,
anche se superate,
non tengono conto di altri fattori molto importanti per la sicurezza, quali il comfort e la traspirabilità.
Questa è la stessa identica giustificazione che dette Dainese (che, per inciso, omologa poco e male...): comfort e calzabilità (sicurezza "attiva"), sono più importanti della restistenza all'urto, all'abrasione, alla perforazione, allo scoppio... (sicurezza "passiva").
Giustificazione sterile.
Sicurezza attiva e passiva sono ugualmente importanti.
Comfort, traspirabilità, colori alla moda NON ESCLUDONO di certo la resistenza all'abrasione, allo scoppio, .... insomma tutte le altre caratteristiche richieste dall'omologazione.
Se una ditta non è capace di costruire un capo con tutte queste caratteristiche, cambi mestiere!!!!! Qualcuno capace c'è già in giro.
E secondo me, è nostro preciso DOVERE, cominciare a lasciare sugli scaffali questo "abbigliamento per tempo libero" senza omologazione.
DOVERE! Per far sì che almeno i nostri figli trovino qualcosa di valido nei negozi, quando saranno grandi!
E magari farsi meno male, su due ruote.
Se non cominciamo noi, chi inizia?
@Wotan, me ne sono accorto solo ora: i collegamenti che hai messo all'inizio della discussione (su abbigliamento omologato e cordura) non sono più attivi.
Ah, grazie, appena ho un po' di tempo e, soprattutto, la ADSL nella mia nuova casa, provvedo.
Panoramica delle norme di omologazione dell'abbigliamento.
http://www.motosicurezza.com/?q=introduzione-alle-normative-europee
Marche che producono abbigliamento omologato.
http://www.motosicurezza.com/?q=abbigliamento-moto-omologato
Inefficacia della Cordura.
http://www.motosicurezza.com/?q=blog/abbigliamento-moto-cordura-si-no
......scusate...ma ora sono in crisi vicino al depresso cronico........
NOn trovo un singolo srtaccio di etichetta sulla street guard,airflow , denim (qualcos altro che non ricordo...cmq quella sburon) con i relativi guanti abbinati...mi state dicendo che non vi è omolagazione?
Ho trovato riferimenti alle protezioni solo sui libretti (tipo bmw usa i livelli di protezione tot)...ma da quel che ho letto ci dovrebbe essere una targetta da qualche parte...o devo smontare le protezioni per vedere se c'è dentro qualcosa.?
Mi sembra strano perchè ieri ho visto un giubbino da donna da 150 euro che aveva cucito all interno la dicitura ce piu' il numero en 16....ecc.
Mi sta cadendo un mito ed ho il vago sospetto che devo rifare il gurdaroba da moto, e mi par di capire che un vestiaro omolagato che abbia un minimo di gusto estetico sia difficile se non impossibile
da acquistare.
Attendo un vostro riscontro prima che metta in svendita una collezione intera di capi bmw........
AlexBull
24-08-2010, 14:22
Condivido la tua depressione. :mad:
La maggioranza dell'abbigliamento che c'è in giro NON è da moto: ci risparmia soltanto dalle intemperie, la protezione dall'asfalto è soltanto "placebo".
Condivido con te anche il "ricambio": io ho -quasi- finito di vendere tutto il mio abbigliamento, tra cui molti capi Spidi e il completo BMW StreetGuard2...
Che ci tocca fare per sopravvivere!
:)
se però certi capi omologati costassero un pò meno sicuramente sarebbero comprati da più utenti..è vero che ci sarà dietro un certo lavoro e costo su tale capo ma ne vendono 5 anziché 10.non tutti hanno la possibilità di comprare la moto con a seguito completo dalla testa ai piedi di abbigliamento al top. La sicurezza in primis ma se mancano i diné??
mangiafuoco
24-08-2010, 14:39
Infatti i capi omologati Halvarssons costano molto meno di quelli BMW/Rukka. E sempre meno dei vari Dainese/Spidi, ecc.
......continuo l 'argomento......il mio conce insiste sul fatto che i capi bmw sono omologati in quanto c'è scritto sui librettini che ti danno insieme all abbigliamento. Avete presente quei piccoli librettini????
....io ho letto che per l omologazione vi deve essere una targhetta attacato al capo....
...o quanto meno deve essere stampato all'interno dell capo in qualche maniera..come ad esempio i miei stivali axo...appena apri c'è il disegno della moto e il 16121 ......
ho ragione?
AlexBull
28-08-2010, 08:56
L'abbigliamento BMW -a parte caschi e stivali- non è omologato per l'uso sulle motociclette.
E' una vecchia storia: molti negozianti non sono informati sull'argomento, molti magari lo sono e fanno finta che non esista...
Devono vendere e la "poca informazione" dei motociclisti fa comodo a tutti.
Un quadro abbastanza chiaro della situazione è illustrato qui:
http://www.sicurmoto.it/2010/03/23/come-riconoscere-abbigliamento-omologato/
:)
Una precisazione è d'obbligo: la maggior parte dei capi di tutte le marche non è omologata per il motociclismo professionale; in realtà nessuna omologazione è richiesta per il motociclismo amatoriale, a parte quelle per caschi, visiere, occhiali, protezioni e paraschiena.
rileggo con interesse questo post
il piegaz
28-11-2011, 00:06
ma l'abbigliameto in pelle 1.2 mm-1,5 mm rispetto al cordura 500 quanto tempo ha di durata in abrasione sull asfalto? cè un test specifico?
No. Le tute in pelle non omologate (quasi tutte) durano sicuramente molto di più della cordura, ma non superano nessun test specifico certificato. Nessuna violazione della legge, sia chiaro, questo è consentito, ma è così.
caPoteAM
25-12-2014, 22:32
è passato qualche anno e come in tutti i settori ci sono delle novità, per gli airbag da moto cosa sappiamo ? efficacia rispetto ai paraschiena ?
I miei stivali Allround BMW sono omologati di seguito l'etichetta
EN 13634 - 2010
1 2 2
WR B
Andrea1982
06-09-2015, 22:46
A mio avviso il problema di fondo è che non esiste (e trovo sia veramente pessimo e sbagliato) una norma che obblighi i produttori di abbigliamento protettivo ad omologare seriamente ciò che producono inducendo il consumatore in un falso stato di sicurezza.
Credo che il motivo sia da imputarsi al fatto che non vi è una obbligatorietà nell'utilizzo di abbigliamento protettivo in moto/scooter ad eccezione del casco che infatti deve essere diciamo omologato e quindi superare certi test (mi chiedo come un casco omologato da 40 euro possa essere sicuro quanto un casco da 400... Non credo si paghi solo il marchio e la pubblicità) il problema a mo' avviso è che non vi è nemmeno la volontà delle grosse aziende produttrici di spendere tempo e risorse in ricerca ed omologazione tanto chi non compra il jeans da moto che usa il pilota famoso? Sembra un controsenso ma sono le piccole o meno conosciute ditte che per riuscire a vendere cercano di puntare su una pubblicità con video anche su youtube dove fanno vedere i test all'abrasione ecc...
Io non trovo sbagliato che non siano omologati trovo profondamente sbagliato il fatto che queste ditte ci portino a credere che quando spendiamo400/500 euro per una giacca questa ci protegga in modo serio quando invece basta ingrassare di qualche kg (ahimè) fare un movimento piu pronunciato del solito e vedersi scucire tutto
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