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Visualizza la versione completa : Due parole sulle traiettorie by Aldo


Wotan
10-03-2008, 17:24
Ecco un altro utile articolo di Aldo (che ringrazio ancora), anch'esso già pubblicato su un altro forum, sulle traiettorie per affrontare in sicurezza le curve.
Buona lettura.

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Due parole sulle traiettorie.

Una corretta traiettoria in curva significa al contempo più velocità e più sicurezza. Sembra un controsenso ma il proseguo dimostrerà che tale non è.
Quando si parla di traiettorie si deve principalmente distinguere la strada dalla pista. Le situazioni e le esigenze sono sensibilmente diverse. In pista riuscire ad affrontare la curva alla velocità massima possibile è essenziale per l’esito finale, per contro in pista abbiamo diversi vantaggi che non abbiamo su strada:
- conosciamo perfettamente le curve per averle percorse ripetutamente
- sappiamo per certo che non ci saranno ostacoli o imprevisti sul percorso
- sappiamo che non verrà nessuno in senso opposto
- sappiamo che una eventuale caduta non avrà effetti potenzialmente disastrosi come su strada
- abbiamo un’ottima visibilità su tutta la curva per tutto il percorso
Tutte questi fattori ci consentono sostanzialmente di sfruttare tutta la larghezza della pista e quindi di aumentarne il raggio di curvatura consentendoci di fatto di percorrerla ad una velocità maggiore. Sulla strada tutti questi vantaggi non ci sono quindi non possiamo sfruttare tutta la larghezza della strada e quindi non possiamo percorrere le curve alla massima velocità teoricamente possibile. Su strada la velocità massima la otterremo non con la massima velocità di punta che riusciremo a tenere nella curva ma con la massima velocità media.

Nel primo disegno sottostante ho raffigurato due modi per percorrere la stessa curva. Il disegno di destra rappresenta un modo di affrontare la curva “tipo pista”, il disegno di sinistra rappresenta un modo più “stradale”. Salta subito agli occhi che la traiettoria di destra traccia una curva di raggio maggiore, più larga, quindi può essere percorsa teoricamente ad una velocità maggiore.



Ora però esaminiamo quali sono i problemi principali che incontriamo in una guida su strada.
Problemi di infrastrutture:
- Su strada non conosciamo le curve (parlo da mototurista che sta percorrendo una strada sconosciuta o quasi). La curva che stiamo percorrendo potrebbe chiudere a metà portandoci fuori
- Non sappiamo se ci troveremo davanti dell’asfalto non ottimale, dei buchi del brecciolino o peggio degli ostacoli
- I bordi strada non sempre sono percorribili (anzi, quasi mai) per presenza di brecciolino, erba, buchi, irregolarità dell’asfalto
- In una curva a destra finiamo piuttosto vicino alla mezzaria e in condizioni da poter difficilmente stringere ulteriormente la curva. Un eventuale altro utente della strada che provenisse in senso opposto vicino alla mezzaria della strada ci porrebbe in una condizione di rischio.
Problemi fisici:
- In caso di piccola scivolamento della gomma o di errori o di problemi vari la moto tende sempre ad allargare la curva, mai a stringerla, ed in caso di necessità di applicare una correzione alla traiettoria è più facile allargare una curva che stringerla. Questa traiettoria non ci lascia possibilità di errore.
- Se affrontiamo la curva sfruttando questa traiettoria e riusciamo teoricamente a percorrerla alla massima velocità possibile quindi visto che il raggio è costante per tutto l’arco della curva, non riusciamo ad aumentare ulteriormente la nostra velocità fino a che la curva non è finita. In pratica riusciamo ad aprire solo a curva terminata.
Problemi psicologici:
- Mentre si percorre la curva si tende spesso a guardare, erroneamente, dinanzi a sé, verso la tangente della curva, verso il punto dove finiremmo se la moto scivolasse, e questo comporta due problemi: vediamo davanti a noi il muro o la mezzaria della strada che si avvicinano e, per il principio che la moto tende ad andare dove si guarda, la traiettoria tende ad allargare. Il secondo effetto negativo è che cominciamo preoccuparci e questo non aiuta una buona conduzione della curva.

La traiettoria del disegno di sinistra presenta subito un breve tratto con un raggio di curvatura più stretto, quindi ci costringe ad entrare a velocità leggermente più bassa però non presenta tutti i difetti della precedente.
- Entrando a velocità più bassa siamo meglio in grado di intervenire se vediamo brecciolino o ostacoli vari
- Se la curva stringe abbiamo del margine per correggere la nostra traiettoria prima di metterci nei guai
- Appena finito il tratto di raggio più stretto, quando siamo in B, tutto il resto della curva percorre una traiettoria che si va allargando quindi può essere percorsa tutta in accelerazione consentendoci di uscire ad una velocità maggiore che nel primo caso. Se mentre acceleriamo ci portiamo gradualmente più all’interno della curva col peso del corpo riusciamo ad accelerare decisamente contrastando la forza centrifuga che aumenta impedendo che la moto allarghi la traiettoria
- La traiettoria è sempre piuttosto stretta rispetto alla strada quindi una momentanea perdita di aderenza ci fa allargare un po’ senza metterci in difficoltà
- Quando siamo in B vediamo già davanti a noi l’uscita della curva con un buon margine di sicurezza e questo ci tranquillizza e ci consente di percorrere buona parte della curva in trazione
- I veicoli che percorrono la strada in senso opposto, nel punto in cui noi siamo vicini alla mezzaria, si trovano vicino al proprio bordo destro della strada, tuttavia in quel punto noi siamo perfettamente in grado di allargare la curva per portarci più a destra.

Unico problema sta nel fatto che l’ingresso in curva deve essere deciso e senza tentennamenti. Questo si può imparare cominciando a cercare di seguire la traiettoria corretta prima a bassa velocità, che non richiede un ingresso repentino in curva, e gradualmente aumentando il ritmo ma quando si comincia a seguire la traiettoria giusta il senso di sicurezza che se ne ricava è notevole.
Un altro problema sta nel fatto che bisogna entrare a velocità più bassa. Se uno cerca di tirare e di entrare in curva ad una velocità più alta di quella alla quale si sente a suo agio automaticamente si troverà ad anticipare il punto di ingresso in curva, punto A, e si troverà automaticamente a percorrere la traiettoria del disegno di destra trovandosi col muro che si avvicina a velocità sostenuta costringendolo a frenare in piena curva.

Un altro enorme vantaggio della curva di sinistra si ottiene nelle sequenze di curve destra sinistra. Utilizzando le traiettorie di sinistra ci si trova all’uscita della prima curva già nella posizione per poter iniziare la successiva senza bisogno di frenare ottenendo una rapidità di cambi di direzione notevole senza sbavature e senza rischio (e con una libidine massima).
Più di tante descrizioni è utile guardare il secondo disegno sottostante. Solo a guardarlo si intuisce la facilità e rapidità di cambio di direzione della traiettoria rossa rispetto alla verde, per contro si intuisce subito le strizza e i rischi presi in A e B della traiettoria verde. In particolare in A uno che commettesse un errore analogo percorrendo la strada in senso opposto produrrebbe facilmente un frontale mentre la traiettoria rossa consentirebbe tutto il margine di sicurezza possibile.



Ora guardate questo filmato (gentilmente evidenziato da Angelo).
Quello davanti evidenzia perfettamente il concetto. Quello dietro che fa le riprese spesso sbaglia, sta tenendo un’andatura troppo veloce per lui, infatti alla lunga viene distaccato. Guardate dove mette le ruote quello davanti e guardate dove passa quello dietro (non sempre). Spesso quello dietro si trova nel punto A della traiettoria verde. Si nota perfettamente l’ingresso ritardato in curva, l’inclinazione rapida e sicura della moto e tutta la conduzione in tiro della curva con uscita vicino al bordo ds della strada per le curve a ds e vicino alla mezzaria nelle curve a sn. Fra l’altro si nota bene il tiro tremendo della honda god wing che all’apertura in uscita curva schizza via senza un sussulto (anche aiutata dal fatto di poter aprire in anticipo grazie alla traiettoria corretta).
Interessante anche una curva a doppio raggio a destra, che stringe da metà in poi. Quando si accorge della curva che chiude allarga la traiettoria per poter entrare nella seconda parte della curva nel modo corretto ed evitare di finire alla corda troppo presto con il risultato di uscire largo.

http://it.youtube.com/watch?v=0nrMQ3QwyPo