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teodoro gabrieli
17-10-2007, 13:33
Andare in moto e raggiungere il Nirvana

Questi appunti li avevo scritti anni fà, quando l’autunno era l’autunno. Prima insomma che il mutamento del clima aggrovigliasse tutto.
Si trattava di un ingenuo modo di concepire l’andare in motocicletta: spensierato, leggiadro, quasi autoipnotico per illudersi che il meraviglioso fenomeno dell’equilibrio e dell’avanzare fosse il prodotto del tuo stesso essere piuttosto che la spinta di un motore a scoppio. Provo a riprodurre la formuletta a dispetto degli indurimenti degli animi, perchè in questo periodo la stagione sarebbe ideale per ritentare l’illusione. Rilassiamoci, socchiudiamo gli occhi e pensiamo soltanto al volo rasoterra, elegante ma pieno di dinamismo, della rondine prima di un temporale. Bisognerebbe ogni tanto riuscire a guidare la moto nello stesso modo, lasciandosi andare così, liberi e fiduciosi da convincerci che anche il corpo non ha più peso, anzi che i suoi umori, la sua molle meccanica, le sue complesse centrali, sono per una volta a riposo, con le sole spie accese a segnalare che il contatto vitale è inserito. Eliminato il corpo, la fase successiva consiste nel fare altrettanto con la motocicletta, sino ad illudersi che è soltanto lo spirito a librarsi nell’aria tiepida di una radiosa mattina, leggero e felice di esistere sulla palla di terra che abitiamo. Per arrivare alle soglie di questo Nirvana che schiude le porte verso il vagare al di fuori del tempo, occorre una predisposizione d’animo, uno stato di grazia che è possibile ricreare disponendo degli elementi adatti. L’inizio può essere banale: un qualsiasi viaggio solitario. Più importanti gli altri ingedienti della formula. Occorre una meta finale che evochi qualcosa di gradevole, una giornata piena di sole, un abbigliamento non costrittivo, una strada alberata con scarsissimo traffico che si percorre per la prima volta. In quanto alla moto deve essere silenziosa, facile; anche uno scooter od un ciclomotore. Create le premesse, arriva la fase più difficile: stabilire una specie di autoipnosi che crei il miraggio di galleggiare nell’aria come un fuoco fatuo, senza escludere del tutto i sensi perchè possano captare i profumi dell’aria, percepire il tepore, vedere i colori della boscaglia e dei campi, udire la voce amica e sommessa della motocicletta che, responsabile ed intelligente, si orienta istintivamente, senza fatica, lungo la traccia che si srotola dinnanzi alle ruote. Talvolta si sente il bisogno di un “ritiro spirituale”. Però rimanere completamente soli con se stessi, nel silenzio, nel più assoluto isolamento, è una disciplina che pochi hanno la forza morale di affrontare e sopportare. E’ sicuramente più digeribile un ritiro dinamico, senza spezzare il legame con la vita d’azione, le persone, le necessità della vita quotidiana. Vagando in motocicletta senza problemi, si ottiene il miracoloso risultato di estraniarsi dalla maggior parte delle cose che ci affliggono, senza subire quel cumulo di apprensioni che il vero isolamento porta con sè, poichè sappiamo che, per interrompere il nostro “digiuno nel deserto”, basterà chiudere il gas e mettere i piedi a terra. La libertà è li che ci attende ad un filo di gas. E libertà vuol dire un grosso serbatoio per fermarsi poche volte e rifornirlo, vuol dire anche mangiare al sacco o sostare in una quieta osteria lungo la strada, vuol dire sdraiarsi in un prato all’ombra quando si è stanchi, o esplorare territori mai visti senza curarsi di dove si andrà a finire. Libertà vuol dire anche fare improvvisamente rotta verso casa se tutto questo romanticismo ci ha stufato. Rileggendo oggi questo surreale elogio del dolce far niente, abusando del buon carattere che ogni motocilcetta dimostra su richiesta del compagno, devo aggiungere un appunto. Deliziatevi di questo svago solo raramente, altrimenti vi rammollirete, voi e la moto. La cura è semplice. Una bella tirata liberatoria nel posto adatto. Ma non dite che l'ho scritto io.

Roberto Patrignani.

mi sembrava degno di nota.
;)

WSTONER
17-10-2007, 14:53
:(:(troppo lungo....non ho neanche voglia di leggerlo:lol:

marktbike
17-10-2007, 15:13
Patrignani e' un grande. Fra due ore saro' in sella diretto verso la costa, su strade che attraversano uliveti. L'avevo in programma anche prima di leggere questo pezzo, ma ora lo faccio con ancora piu' piacere.

Cimina
22-01-2008, 14:10
Fallo anche per lui, visto che se ne è andato questa notte... :(

dpelago
22-01-2008, 14:12
Fallo anche per lui, visto che se ne è andato questa notte... :(
Chi Patrignani? Mi dispiace immensamente. Che lo portino a Bray Hill....

Dpelago KTM 990 Adv.

Cimina
22-01-2008, 14:12
Se ne è andato questa notte... a causa di una malattia...

Scrittore, giornalista, pilota, ma soprattutto appassionato e motociclista...

Bobbe
22-01-2008, 14:16
mi dispiace molto , leggevo sempre i suoi bei racconti .
Bel personaggio che se ne và

emmegey
22-01-2008, 14:22
Pace all'anima sua...Rimarranno nel tempo i suoi memorabili scritti sulle ns. amate 2 ruote

Muttley
22-01-2008, 14:30
L'avevo conusciuto.... mi dispiace

Gary B.
22-01-2008, 14:33
Leggevo sempre i suoi articoli.
Mi manchera'.

Vara Dero
22-01-2008, 14:33
Accidenti...........mi spiace.

Il suo viaggio in Africa col Dingo........
I suoi articoli su Motociclismo..........

Se na va un grande uomo ma soprattutto un motociclista.

Bumoto
22-01-2008, 14:35
anch'io ero appassionato dei suoi racconti...
RIP

Deckard
22-01-2008, 14:35
Oh cavoli.... avevo letto su motosprint che era malato.

A me piacciono i suoi scritti un po ironici.

Mi dispiace tanto.

samnov
22-01-2008, 15:14
leggevo su motosprint....era la passione incarnata.un saluto...

Mansuel
22-01-2008, 15:24
Grande Patrignani! :D :!:

che possa tenere tutto aperto a "Bray Hill" tra le nuvole.

Evangelist
22-01-2008, 15:26
USTI.... mi associo all'augurio di Mansuel.. sulla sua RC30 ....

Gioxx
22-01-2008, 15:31
Mi spiace lo leggevo sempre.... ciao....

tommygun
22-01-2008, 15:32
Rileggero' "Resti tra noi"

Ciao Roberto.

Dalfy
22-01-2008, 18:00
...Grazie di cuore per tutte le volte che, leggendoti, mi hai portato a spasso con te ...

Ciao Roberto ...

Bugio
22-01-2008, 19:06
Ciao Roberto, buone strade.

Unknown
22-01-2008, 19:08
:< E' giunto il momento di salutare anche chi mi ha accompagnato fin qui.Mi piacerebbe accomiatarmi alla grande,riuscendo a sprigionare da questa pagina l'urlo di un motore che si tuffa giù per Bray Hill,ma ho qualche difficoltà di carattere tecnico e temo che voi non ci mettereste la fede indispensabile.Provate però ad afferrare il libro con la mano sinistra e portatelo all'orecchio lasciando libera soltanto quest'ultima pagina che state leggendo.
Sfregate adesso tra l'indice e il pollice della mano destra il lembo inferiore della pagina.Sentite...?E' lo scrosciare della pioggia sul plexiglas della carenatura mentre percorrete Union Mills.
E scusate tanto se anche questa volta ho saputo offrirvi soltanto il surrogato di quel che avrei voluto.>

R.P.

Ciao Roberto

harry potter
22-01-2008, 19:15
non ho mai letto dei suoi scritti (o magari non ricordo)

mi dispiace veramente :(

un lampeggio

briscola
22-01-2008, 19:17
una persona davvero appassionata di motori peccato:confused:

Merlino
22-01-2008, 19:24
Un dolore doppio per la sua scomparsa e non aver letto i suoi scritti.

craa
22-01-2008, 19:32
:(:(:(

Avevo letto alcuni dei suoi articoli. Sprizzavano passione per la moto da tutti i pori.
Mi dispiace davvero!:(:(

kappaingiro
22-01-2008, 19:33
Mi dispiace, è venuto a mancare un vero pezzo della passione a due ruote che riusciva a farti battere il cuore anche se stavi leggendo..

Mi mancheranno i suoi articoli, spero che lui resti un po' nei nostri pensieri.......

Pier_il_polso
22-01-2008, 19:58
Un appassionato vero ed un grande giornalista; il "resti fra noi" era uno dei pezzi che leggevo con più piacere...
Gli auguro di tornare li a Bray Hill con le sue preferite (RC 30 e CBR 600) e di farla a tutto gas....

Enzofi
22-01-2008, 20:06
avevo ricomperato da poche settimane la ristampa di "Ti porterò a Bray Hill".
Dedicato a tutti quelli che hanno metà del cuore lassù nel mare d'Irlanda, a Creg Ny Baa.

Kdvdr
22-01-2008, 20:13
Un vero appassionato! Mi mancheranno i suoi articoli

intruso
22-01-2008, 20:37
mi spiace tantissimo
non l'ho ami conosciuto di persona ma leggendo i suoi racconti lo consideravo come un'amico

Corri libero sulla tua moto Roberto

andrea.rc
22-01-2008, 21:36
Patrignani con i sui scritti era il vero collegamento tra il cuore e la moto.
Tutto quello che noi avvertiamo ma non sappiamo comunicare.

Ovunque tu sia, ti auguro tanti chilometri in moto ed in libertà

R72
22-01-2008, 21:42
Grande Patrignani! :D :!:

che possa tenere tutto aperto a "Bray Hill" tra le nuvole.
esatto, fully open at Bray Hill

R72
22-01-2008, 21:47
avevo ricomperato da poche settimane la ristampa di "Ti porterò a Bray Hill".
Dedicato a tutti quelli che hanno metà del cuore lassù nel mare d'Irlanda, a Creg Ny Baa.
io ho un atrio e un ventricolo la' nel mar d'irlanda

secondo me anche Roberto

claudioilcaldo
22-01-2008, 21:53
Leggo solo ora e con gran dispiacere questa brutta notizia .:(
Anch'io, come tanti di voi, sono cresciuto leggendo i Suoi racconti
Ci mancherai Roberto ...........

Zec
22-01-2008, 21:54
Non lo conoscevo, ho letto questo suo articolo pensando fosse di Teodoro, mi sono commosso sinceramente, leggo dai post successivi che è 1 art di Roberto Patrignani scomparso stanotte, mi spiace non aver letto nessun articolo suo prima, è sicuramente una mancanza ke colmerò.

eghiva
22-01-2008, 22:00
La passione per il TT me l'hai attaccata Tu con i tuoi racconti.
Ti ringrazio infinitamente.

Enrico:!:

augusto
22-01-2008, 22:13
Quando leggevo motosprint i suoi racconti erano quello che cercavo per primo.
Poi non li ho più trovati...
Resta nella memoria l'anima vibrante di un grande appassionato di moto

Dr. Ergal
23-01-2008, 09:34
Uno dei motociclisti più viscerali, appassionati e "zen" mai conosciuti.

Un sincero lampeggio

paolo33
23-01-2008, 09:34
lo leggevo sempre su motosprint.
mi piaceva molto il suo modo di scrivere e la sua filosofia di vita.

mi unisco al cordoglio di tutti

sono dispiaciutissimo

mototour
23-01-2008, 10:04
Talvolta si sente il bisogno di un “ritiro spirituale”. Però rimanere completamente soli con se stessi, nel silenzio, nel più assoluto isolamento, è una disciplina che pochi hanno la forza morale di affrontare e sopportare. E’ sicuramente più digeribile un ritiro dinamico, senza spezzare il legame con la vita d’azione, le persone, le necessità della vita quotidiana. Vagando in motocicletta senza problemi, si ottiene il miracoloso risultato di estraniarsi dalla maggior parte delle cose che ci affliggono, senza subire quel cumulo di apprensioni che il vero isolamento porta con sè, poichè sappiamo che, per interrompere il nostro “digiuno nel deserto”, basterà chiudere il gas e mettere i piedi a terra. La libertà è li che ci attende ad un filo di gas. E libertà vuol dire un grosso serbatoio per fermarsi poche volte e rifornirlo, vuol dire anche mangiare al sacco o sostare in una quieta osteria lungo la strada, vuol dire sdraiarsi in un prato all’ombra quando si è stanchi, o esplorare territori mai visti senza curarsi di dove si andrà a finire.
Grazie Teodoro.:)
Due domeniche fa, sul Muraglione, tutto quanto sopra valeva per il sottoscritto.
I libri di Patrignani sono anche nella mia libreria e proprio due giorni fa, guardando la costa di "Ti porterò a Bray Hill" mi dicevo che il prossimo libro che avrei letto sarebbe stato proprio quello.
Nei suoi scritti, in particolare quello che hai riportato, sta tutto lo spirito del vero motociclista, non importa con quale mezzo o marca, la voglia di conoscere, di scambiare impressioni, sensazioni, di una pacca sulla spalla, di un'accelerazione bruciante, degli odori che ti entrano dentro al casco, specie di questa stagione.

cidi
23-01-2008, 11:08
Fallo anche per lui, visto che se ne è andato questa notte... :(

:rolleyes:
leggendo il primo post non riuscivo a capire il nesso col titolo del thread...



adesso potra' finalmente tenere aperto a manetta giu' per bray hill come la sua rc30 gli chiedeva di fare...

r.i.p.

pablo1
23-01-2008, 11:34
un altro viaggio starai facendo che sicuramente un altro giorno ci racconterai...

ciao ciao

marktbike
23-01-2008, 11:55
Un grande giornalista ed appassionato di moto. Anche il suo libro "Ti porterò a Bray Hill" è stata un'illuminazione. Ciao...

cidi
23-01-2008, 14:05
il necrologio apparso su motonline, di Luigi Rivola:

Una lunga malattia ha condotto alla morte uno dei più famosi, competenti ed appassionati giornalisti italiani di motociclismo. Corridore negli Anni '50, autore di numerosi libri di successo, esperto giramondo in moto, lascia un vuoto difficilmente colmabile

Roberto Patrignani ha chiuso silenziosamente l'ultimo capitolo della sua vita e nella prima mattinata del 22 gennaio ha lasciato questo mondo, che aveva girato in lungo e in largo in motocicletta, in scooter e in ciclomotore, per andare a conoscerne un altro che non potrà purtroppo più descriverci con la sua prosa appassionata.
Tocca a me scrivere queste righe di cordoglio per la sua scomparsa. A me che divoravo i suoi articoli negli Anni '60, quando Patrignani provava in esclusiva i bolidi da Gran Premio dei campioni del momento, lui che era stato pilota e che, diventato giornalista specializzato – per me il più specializzato di tutti – saltava da una moto all'altra, da un Paese all'altro, riuscendo a trasmettere la sua passione a chi sognava di imitarlo. Alcuni dei tanti libri che ha scritto nella sua lunga carriera sono conservati religiosamente nelle biblioteche dei motociclisti e sono ancora fonte di ispirazione nelle discussioni sui forum di internet, in particolare "Ti porterò a Bray Hill" dove l'autore confessa e racconta la sua infatuazione per il Tourist Trophy, "Torno subito" dove narra esperienze e avventure in moto, "In Vespa da Milano a Tokyo", un libro in cui rivive il suo raid in scooter per presenziare alle Olimpiadi del 1964.
Tra le sue innumerevoli esperienze professionali, tutte comunque legate alla moto e al suo mondo, Roberto Patrignani poteva vantare la direzione delle pubbliche relazioni di importanti marche italiane: dapprima la Moto Guzzi, poi la Brembo, la Nolan e la Cagiva, infine la Garelli. È stato anche direttore sportivo della Suzuki-Italia e della Garelli.
Nato il 21 novembre 1935 a Firenze, si è spento a Mandello del Lario, dove abitava a poche centinaia di metri dallo stabilimento della Moto Guzzi. La scomparsa di Roberto Patrignani è una grave perdita per tutto il motociclismo italiano.
Il funerale si terrà giovedì 24 gennaio a Mandello del Lario, alle 14.30 presso la chiesa di S. Lorenzo.

aspes
23-01-2008, 15:05
un vero motociclista dei bei tempi eroici della moto....

Papero56
23-01-2008, 16:04
un grande scrittore, un immenso motociclista, un amico che sentivo vicino anche se non lo avevo mai conosciuto personalmente..............

bioffy
24-01-2008, 01:29
Mi spiace sinceramente.

Anch'io cominciavo Motosprint dalla sua rubrica...
E il suo "Ti porterò a Bray Hill" è una parte di me come appassionato di moto.

Grazie Roberto.
Riposa in pace.

Paro
24-01-2008, 11:32
Motosprint me l'ha fatto conoscere, i suoi libri mi hanno fatto apprezzare un uomo che amava il Motociclismo...

Ciao Roberto...

teodoro gabrieli
24-01-2008, 13:53
buon viaggio Roberto....

Enzofi
10-04-2008, 21:11
sto rileggendo "ti porterò a Bray Hill".
20 anni fa questo libro mi fece venire la voglia di andare un giorno al TT .
questo desiderio l'ho realizzato nel 2002 da solo e poi nel 2004 e 2007 con la moglie. Viaggio sempre in moto.
Bene , sono follemente innamorato di quei posti, di quelle gare e di quel mondo.
Rileggendo il libro ho ritrovato nomi di luoghi e persone che conosco, ho provato veramente momenti di commozione.
l'anno prossimo ci tornerò, voglio ritornare a Bray Hill, a Creg Ny Baa, a Sulby.
Voglio riprendere quelle galere che sono i traghetti, con l'odore di pesce fritto, kerosene, birra e sudore di centinaia di motociclisti intutati.
L'anno scorso sono riuscito a fare un solo giro del circuito e sono ancora in credito.