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Visualizza la versione completa : Motociclismo non è certo "l'altro consumo"!


Tourer55
12-10-2007, 11:35
Sull'onda di un mio 3d di prima delle ferie estive "No more Cinese Please" (mio almento su costosi abbigliamenti Italiani fatti in Estremo oriente), ho mandato una lettera a Motociclismo che appare a pagina 12.

La risposta è stata mooolto dalla parte dei produttori e non del consumatore.

Cioè la risposta è stata "per mantenere la competitività, i produttori sono costretti a produrre in paesi più economici"!!

Il mio commento è: ma la competitività verso chi, visto che la produzione e distribuzione di prodotti di abbigliamento motociclistico è in mano agli italiani?
La cpmpetitività tra di loro può essre a rischio!
Per me l'unica giustificazione è la ricerca di aumento di profit! L'esempio è che le giacche moto ora costano dai 300,00 euro in su (Dainese arriva tranquillamente a 500,00!!). Questi prodotti costavano, ai tempi della lira 300,00lire, vale a dire meno della metà!
Ribadisco, le riviste italiane dedicate al motociclismo sono più impegnate a mantenere ottimi rapporti con i produttori, che a dare un giudizio obiettivo e di supporto al consumatore.
Questo è tutto...volevo solo sfogarmi vista la "brutta" risposta del giornale più letto da noi (a parte "Pianeta bicilindrico" ovviamente).

mangiafuoco
12-10-2007, 11:39
Hai ragione. Difendono gli inserzionisti. E gli inserzionisti fanno soldi a palate rispetto a qualche anno fa, grazie alle produzioni a basso costo, anche se oggettivamente (e piu' in generale) il prezzo di molti beni di consumo e' generalemente diminuito.

il franz
12-10-2007, 11:51
E' vero che una giacca adesso costa di più ma ha anche tante cose in più rispetto 7 anni fa. Il fatto di produrre dove conviene è una legge di mercato e ne beneficia sicuramente anche il consumatore.
Se leggo made in Italy comunque ne sono soddisfatto anche se a volte basta mettere una cucitura in più fatta in Italia per potrelo scrivere.

pacpeter
12-10-2007, 11:57
è vero che ha molte cose in più, ma non si giustifica il maggior prezzo ad es. di una giacca bmw rispetto ad una dainese o peggio spidi ecc...
insomma tutte fatte in cina ma la bmw costa 40% in più. è qui che mi innervosisco. se mada in cina deve essere più economica.
mi spiego: comprerei volentieri una giacca Bmw, cara arrabbiata se vedessi scritto made in italy. quel 40% in più di prezzo sarebbe in parte dovuto al fatto che ho dato da mangiare ad operai italiani.
quindi visto che non si trova più nulla o quasi made in italy non facciamoci abbindolare dal marchio. valutiamo bene il prezzo e le caratteristiche.

Termy
12-10-2007, 11:59
Tourer le riviste vivono di pubblicità.....non c'è speranza in una loro piena obbiettività nei giudizi ;)
Per quanto riguarda il "made in cina" c'è solo da aspettare che esploda il loro mercato interno, dopodichè non avranno tempo per produrre anche per noi!

Giovek
12-10-2007, 12:02
Tourer, il primo competitor di una azienda, è l'azienda stessa. Ogni anno bisogna aumentare i margini perchè diversamente andrebbe a diminuirli. Tautologico!

Tourer55
12-10-2007, 12:09
inviato. Vediamo se rispondono.

Caro Motociclismo,
a pagina 12 di Motociclismo di Ottobre, avete risposto alla mia lettera riguardante i prodotti Italiani con etichette “MADE in ASIA”.
La presente è sia per ringraziarvi dell’attenzione, sia per esprimervi che la vostra risposta non mi ha proprio soddisfatto.
E devo dire che, letta pure da amici e parenti, non ha soddisfatto nessuno.
Pensavo di ottenere da voi una risposta un po’ più “dalla parte del consumatore”, non è stato così.
Mantenere la competitività, dite voi: Ma rispetto a chi, visto che il marcato dell’abbigliamento motociclistico è in mano ai produttori italiani?
Io sono più propenso a pensare che la ragione principale sia l’aumento di “Profit”.
Vorrei puntualizzare che ormai è difficile acquistare una Giacca a meno di 350,00euro (in molti casi si arriva a prezzi intorno ai 500,00euro!!)
Prima dell’avvento dell’euro, si compravano i Top di gamma a circa 380.000 lire! Quindi il contenimento dei costi il consumatore non lo vede proprio.
Capisco che dobbiate mantenere ottimi rapporti con i “Produttori”, che ormai sono il reale guadagno di un giornale con le loro pubblicità, ma forse un po’ più di riguardo per il motociclista non farebbe male.
Leggo ogni tanto riviste francesi, e devo dire che là è un po’ diverso. Il motociclista è difeso a spada tratta, con rapporti di qualità/prezzo e commenti anche veramente pesanti su alcuni prodotti immessi sul mercato.
Scusate la mia puntualizzazione.
Comunque non preoccupatevi! Continuerò a leggere Motociclismo che reputo la migliore rivista italiana, nonostante ogni tanto qualche delusione c’è.
Saluti
Roberto Ramorino – Pianello del Lario (CO)

giez70
12-10-2007, 12:11
è una legge di mercato...dove la manodopera costa troppo non si produce(leggi europa e in generale ovest del mondo) ciò che necessita di largo impiego di manodopera...
non vale solo per il made in italy che dici di non trovare, ma anche per francia, g.b. ecc...
potrebbe stare bene a qualcuno avere made in italy e pagare il 40% in più ma a pochi probabilmente...
ed è ovvio che ti rispondano spezzando una lancia a favore dei produttori...come è ovvio che non stronchino mai una moto o altro...non sopravvivrebbero...
in linea generale i giornali, poi, sono le uniche aziende che vanno avanti annche in perdita, cioè anche se li comperano in pochi...perchè per la proprietà sono comunque "remunerativi" date che diffondono un'"idea" o una pubblicità... :)

silversurfer
12-10-2007, 12:13
Enno' non ci siamo ! :mad:

Avresti dovuto scrivere: "Continuerò a leggere Motociclismo che reputo la migliore rivista italiana, dopo Pianeta Bicilindrico..."

Tourer55
12-10-2007, 12:14
Tutto quello che dite è giusto, anche le giustificazioni, ma pantalone paga.
Approposito! Ieri ho comprato pantaloni Dainese "Top".
Mi vergogno a dire il prezzo...non avevo pantaloni con protezioni ed allora già che c'ero....

giez70
12-10-2007, 12:15
e allora non ti lamentare però... :confused:

silversurfer
12-10-2007, 12:15
E comunque io i radiatori costruiti nei Paesi dell'EST in casa mia non li monterò mai !!!

Viva l' Italia !

1200rt
12-10-2007, 12:16
complimenti per la lettera!!

L'Emarginato
12-10-2007, 12:18
anche se oggettivamente (e piu' in generale) il prezzo di molti beni di consumo e' generalemente diminuito.

Attendo lista, non esaustiva...

Grazie.

giez70
12-10-2007, 12:22
una copia anche per me...

AlexZ
12-10-2007, 12:29
... ho scritto per un giornale di pesca per circa 6 anni, le logiche che sottostavano al 75% degli articoli presenti sono (almeno erano) le stesse ...
invece di una ditta di abbigliamento, c'erano produttori di canne, accessori, ma non cambiava assolutamente nulla: di fatto molti articoli erano pubblicità mascherata!

MICHELETN
12-10-2007, 12:29
Ciao Turer,

capisco il tuo sfogo,

ma, per fare certi ragionamenti un azienda che produce e commercia bisognerebbe dirigierla. Impossibile fare i ragionamenti che fai tu da fuori.

Non so che lavoro fai, se sei un dipendente che tira lo stupendio o un dirigente che deve lottare per far quadrare i bilanci, ma se le aziende spostano le produzioni all'estero è perchè i costi di TUTTO in Italia, come in altri paesi di Europa sono Esagerati.

La maggior parte dei costi della mia azienda (tranne gli stipendi) negli ultimi anni sono aumentati mediamente del 30-40 %, chiaramente raddopiati dal dopo Euro.

giez70
12-10-2007, 12:38
La maggior parte dei costi della mia azienda (tranne gli stipendi)

MICHELETN: mi permetto una precisazione...gli stipendi non sono aumentati, ma lo è il costo del lavoro...di lì quello che tu ed io abbiamo detto...:)

Dogwalker
12-10-2007, 12:47
Chiaramente Motociclismo non è una rivista dalla parte del consumatore (altre lo sono. In Sella, tradizionalmente lo è, anche se non è una gran rivista). Però, sostanzialmente, se Dainese vende giacche da moto a prezzi esorbitanti, è perchè il pubblico è disposto a comprargliele e, se vende a prezzi esorbitanti giacche fatte in Cina, è percè il pubblico è disposto a comprargli, a prezzi esorbitanti, giacche fatte in Cina.
Se non sei d'accordo con l'andazzo, usa il tuo potere di consumatore. Anche senza andare a comprare la giacca al Lidl, ma scegliendo prodotti di marche note e senza sorprese (ad es. Ixs), si può risparmiare anche la metà. Oppure si possono comprare prodotti fatti sicuramente in Italia (mi pare che Giudici, ad es, faccia tutto in Italia).

DogW

barbasma
12-10-2007, 12:48
non discuto la scelta di un produttore di produrre dove costa meno, ci mancherebbe altro.

discuto il fatto che poi il prodotto finale a noi costa uguale, anche se lui poi riduce il costo di 10 volte.

deve esistere una proporzione, sennò è concorrenza sleale.

altrimenti si decide di caricare di dazi i prodotti così poi costano come a farli in europa e poi vediamo.

i cinesi non pagano i nostri affitti, la vita in cina non costa come in italia, per un dipendente.

io compro roba fatta in cina, è impossibile evitarlo dato che ormai è TUTTA fatta lì, però compro roba che costa effettivamente meno, traendone i vantaggi come cliente finale.

esempio... decathlon... tramite il suo marchio riduce i costi... nike fa roba identica... ma costa il doppio... nike si può andare a fottere.

se compro nike vado negli outlet dove la roba va a costare come al decathlon..... idem per tutte le altre marche... levi's ecc.ecc.

frenco
12-10-2007, 12:53
Le giacche costano 300€ perché è il prezzo giusto, non c'è relazione col costo di produzione. Se le stesse giacche le vendessero a 150€ i clienti si insospettirebbero e le riterrebbero "a priori" di bassa qualità.
Una giacca BMW deve costare 500€, anche se il fornitore in Cina gliela fattura 30€, semplicemente perché una giacca premium price BMW DEVE costaare così.
Non capisco però come i guanti ProWinter costino solo 90€...
Qualcosa non torna...

barbasma
12-10-2007, 12:57
un cliente che ragiona così è FESSO.

ed è giusto che venga inculato da chi vende.

ma girando per i negozi... di vari settori tecnici... spesso mi accorgo che chi vende... patate o scarpe è uguale... quindi siamo messi proprio male.

kingcama
12-10-2007, 12:58
frenco ti sei dimenticato le faccine...

L'Emarginato
12-10-2007, 13:02
Frenco, scherzando hai detto una cosa che capita spesso.
Alcuni beni e molti servizi hanno un prezzo figurato, qeusto rpezzo figurato è via via andato crescendo, con un'impennata in seguito all'entrata dell'euro.
La totale mancanza di concorrenza, almeno in Italia, ha portato i valori economici in gioco per alcune di quelle cose (rogiti, parcelle di professionisti, scarpe di marca, case, etc etc) a cifre senza alcun riscontro con il reale valore.

Gattonero
12-10-2007, 13:04
Ciao Turer,

capisco il tuo sfogo,

ma, per fare certi ragionamenti un azienda che produce e commercia bisognerebbe dirigierla. Impossibile fare i ragionamenti che fai tu da fuori.

...

Ooooooh, grazie! Qualcuno l'ha detto....

Non che io diriga... anzi.

Però prima di prendere un giudizio di parte sull'argomento, andiamo almeno a vedere i bilanci e tentiamo di capire quali e quanti costi concorrano alla produzione di un singolo oggetto.

I costi variabili diretti incidono solo in parte sul costo finale del prodotto. Quanto sia questa parte, poi dipende dal mercato in cui si opera. Certo è che non sono gli unici a incidere, mentre sono spesso gli unici che possono essere ridotti.

In soldoni, preferisco che l'azienda 'X' a pari guadagno produca la mia giacca a basso costo, ma che spenda per ricerca e sviluppo, test, ingegnerizzazione del prodotto che sono cose che "pesano" comunque sulla giacca stessa, piuttosto che produrre in Occidente, lesinando sull'innovazione e/o sulla tecnologia.

A meno che non si creda che c'è "spazio" per fare entrambe le cose, il che è decisamente ottimistico.

Le uniche aziende che hanno in teoria questa possibilità sono quelle che fanno prodotti di nicchia o comunque 'high end', ma anche lì non avendo grandi volumi devono per necessità di cose aumentare i margini per coprire i costi indiretti, il che riporta al punto di partenza.

Giusto per dire che non è così semplice come sembra....

TEOK
12-10-2007, 13:04
discuto il fatto che poi il prodotto finale a noi costa uguale, anche se lui poi riduce il costo di 10 volte.

deve esistere una proporzione, sennò è concorrenza sleale.



Ma come fai a sapere che costa uguale a quello che costerebbe se fatto in Italia?!? :confused:

E poi, concorrenza sleale con chi?!? :confused:

Io non posso che essere d'accordo con Micheletn, è molto difficile e 2rischioso" fare questi discorsi senza essere nella posizione in cui i conti di un'azienda li devi far tornare...
Io non sono particolarmente pro Cina ma neanche la demonizzo come molti, noi produciamo ancora circa il 50% dei nostri prodotti in europa (quelli in acciaio ancora internamente) ma non possiamo fare altrimenti perchè certi prodotti non potrebbero neanche essere realizzati, semplicemente perchè la produzione in Italia li metterebbe subito "fuori mercato".
Posso quindi garantirti che, almeno nel nostro caso, i prodotti fatti in oriente (non c'è solo la Cina) costano decisamente meno di quello che costerebbero se prodotti in Italia

bisognerebbe avere accesso ai bilanci e ai conti economici di tutte le aziende che si nominano per poter dire che il loro focus è sui "profit" magari hanno solo bisogno di un margine di contribuzione unitario più alto per poter investire di più in attività di ricerca o in pubblicità, parlare senza avere le informazioni, secondo me, è sempre sbagliato... :(

Gattonero
12-10-2007, 13:06
...bisognerebbe avere accesso ai bilanci e ai conti economici di tutte le aziende... :(

Ci siamo accavallati ;)

TEOK
12-10-2007, 13:06
Ci siamo accavallati ;)
esatto e concordo pienamente con te...

Helico
12-10-2007, 13:17
Le giacche costano 300€ perché è il prezzo giusto, non c'è relazione col costo di produzione. Se le stesse giacche le vendessero a 150€ i clienti si insospettirebbero e le riterrebbero "a priori" di bassa qualità.
Una giacca BMW deve costare 500€, anche se il fornitore in Cina gliela fattura 30€, semplicemente perché una giacca premium price BMW DEVE costaare così.
Non capisco però come i guanti ProWinter costino solo 90€...
Qualcosa non torna...
Avete visto la pubblicità dell'ikea con i due ragazzini che gira da qualche giorno in televisione?
Torta di mele ad € 1 non la vuole nessuno...
Ma per la stessa cosa chiamata TRIONFO DI MELE IN CROSTA a € 10 c'è la fila

Pacifico
12-10-2007, 13:46
Il prezzo di un prodotto non è riconducibile solo al costo di realizzazione produttiva... C'è molto di più dietro i 500€i una giacca BMW ;)

... che comuqnue non comprerei mai.. :lol:

X BARBA... non sono fessi quelli che comprano le giacche firmate BMW o KTM.... hanno solo i soldi per farlo..

frenco
12-10-2007, 13:49
Avete visto la pubblicità dell'ikea con i due ragazzini che gira da qualche giorno in televisione?
Torta di mele ad € 1 non la vuole nessuno...
Ma per la stessa cosa chiamata TRIONFO DI MELE IN CROSTA a € 10 c'è la fila
è l'ABC del marketing.
io parlavo seriamente, non c'era bisogno di faccine.
la maggior parte dei clienti, in assenza di elementi oggettivi per giudicare, e non avendo la specifica competenza settoriale, si basa sul prezzo.
la prima cosa che insegnano ai master di marketing, da venti o trent'anni a questa parte, è quel famoso caso di un produttore di lubrificanti che lanciò un eccellente prodotto ad un prezzo molto aggressivo: zero vendite. Che fare? Nuova grafica, nuovo nome, prezzo doppio: andò a ruba.

frenco
12-10-2007, 13:53
guardate Renzo Rosso con la Diesel, riesce a vendere a 200€ jeans da 10€, senza il suo marchio sarebbero sulle bancarelle a 20€

L'Emarginato
12-10-2007, 13:55
...pensa pure a Matteo Cambi, che rivendeva le cose della sartoria di famiglia...
Ziomargherita...

barbasma
12-10-2007, 14:44
Il prezzo di un prodotto non è riconducibile solo al costo di realizzazione produttiva... C'è molto di più dietro i 500€i una giacca BMW ;)

... che comuqnue non comprerei mai.. :lol:

X BARBA... non sono fessi quelli che comprano le giacche firmate BMW o KTM.... hanno solo i soldi per farlo..

non ho detto che è fesso chi le compra... ho detto che è fesso chi le compra pensando che solo perchè costano tanto... valgono tanto.

se una cosa costa tanto... mi chiedo il perchè... lo scopro... se ne vale la pena... la compro.

se una cosa costa poco... mi chiedo il perchè... lo scopro... se ne vale la pena... la compro.

non ho abbastanza soldi per non dovermi chiedere il perchè.

se uno ha pochi soldi... e non si chiede manco il perchè... è FESSO.

ma se preferisci... più politically correct... è un CLIENTE MENO CONSAPEVOLE.

frenco
12-10-2007, 15:03
mio padre mi diceva sempre: non fare cretinate, solo i ricchi possono permetterselo

Tourer55
12-10-2007, 15:14
Enno' non ci siamo ! :mad:

Avresti dovuto scrivere: "Continuerò a leggere Motociclismo che reputo la migliore rivista italiana, dopo Pianeta Bicilindrico..."
azz! evvero!

cit
12-10-2007, 15:15
............ anche se oggettivamente (e piu' in generale) il prezzo di molti beni di consumo e' generalemente diminuito.

hai dimenticato le faccine che ridono ?

:lol: :lol: :lol:

mangiafuoco
12-10-2007, 15:17
Per coloro che mi hanno chiesto una lista (non esaustiva):

-Computers
-Telefonini
-Molti articoli di elettronica
-Scarpe da ginnastica
-Abbigliamento in genere (sportivo e non)
-Oggettistica (ciarpame) vario

Vi basta?

Tourer55
12-10-2007, 15:18
non discuto la scelta di un produttore di produrre dove costa meno, ci mancherebbe altro.

discuto il fatto che poi il prodotto finale a noi costa uguale, anche se lui poi riduce il costo di 10 volte.

deve esistere una proporzione, sennò è concorrenza sleale.

altrimenti si decide di caricare di dazi i prodotti così poi costano come a farli in europa e poi vediamo.

i cinesi non pagano i nostri affitti, la vita in cina non costa come in italia, per un dipendente.

io compro roba fatta in cina, è impossibile evitarlo dato che ormai è TUTTA fatta lì, però compro roba che costa effettivamente meno, traendone i vantaggi come cliente finale.

esempio... decathlon... tramite il suo marchio riduce i costi... nike fa roba identica... ma costa il doppio... nike si può andare a fottere.

se compro nike vado negli outlet dove la roba va a costare come al decathlon..... idem per tutte le altre marche... levi's ecc.ecc.
Barba! Sei un grande...è quello che voglio far capire a chi non vuone capire!

giez70
12-10-2007, 15:33
io compro roba fatta in cina, è impossibile evitarlo dato che ormai è TUTTA fatta lì, però compro roba che costa effettivamente meno, traendone i vantaggi come cliente finale.


il vantaggio che ne trai come utente finale è DI AVERLA...se fosse prodotta tutta in italia, non la avresti perchè non la produrrebbero...(dove c'è intensivo utilizzo di manodopera..)

è come il doping...se si dopa uno si dopano tutti...altrimenti quello vince sempre (non prenderlo alla lettera è un esempio estremo...)...

se un produttore va in cina ci vanno tutti perchè quello che ci va è più competitivo...il vantaggio che dici tu c'è solo in una prima fase quando solo alcuni producono in cina...quando producono tutti i prezzi si allineano verso l'alto...

Tourer55
12-10-2007, 15:44
...io vendo, 30 anni. Sono sempre stato attento al profitto. i miei superiori sono sempre stati soddisfatti in qualsiasi Società ho dato il mio contributo.
C'è una cosa che ho imparato sul campo, e molti dirigenti e responsabili di marketing (fortunatamente non miei), non capiscono:
Ormai il cliente NON è un cretino (io non ne ho mai avuti). Se non lo freghi si fidelizza. Ha fiducia in te, non ti molla più.
Se cominci a fregarlo, appena riesce a svincolarsi dall'onere del Monopolio delle società che sfruttano il momento magico, ti molano.
Attenti GattoNero, Micheltn, Tek! Certo, adesso sfruttate il pollo europeo ed italiano, con il vantaggio della produzione "orientale". Tra poco i vostri fornitori arriveranno in forma diretta, o vi compreranno, e allora per voi è finita! Perchè voi non avrete più Know-How, e loro si saranno "succhiati" ed avranno migliorato i vostri prodotti. E non ci sarà più neanche mano d'opera specializzata nazionale in grado far partire nuove produzioni. Questo sarà frutto del management con la vista corta.
Forse è per questo che i produttori devono fare grossi margini "adesso".
Per garantirsi la "Buona uscita" dei vecchi dirigenti senza lavoro. A meno che siano disposti a trasferirsi a Nanjing.

barbasma
12-10-2007, 15:46
Per quanto lavori nel settore commerciale (mercato liberalizzato di luce e gas)... non sono così convinto che il cliente medio sia così consapevole, anzi il contrario.

purtroppo si fa abbindolare da offerte roboanti... per risparmiare pochi euro... e poi compra oggetti inutili dal valore ridicolo... a prezzi allucinanti.

il cliente italiano pensa a brevissimo termine, quindi i produttori non sono certo stimolati a lavorare sulla qualità.

Gert
12-10-2007, 15:52
contrariamente a quanto vorrebbero certi supporters del liberismo estremo, la libera concorrenza non si basa sulla totale assenza di regole, ma su un impianto di regole anche molto rigorose che assicurano la massima correttezza possibile di tutti i players...

senza queste regole il mercato è una giungla dove prevalgono le posizioni dominanti. e questo vale ancor più in una società non abituata al mercato perchè il mercato è rimasto a lungo imbragato all'interno di un protettivo sistema di governo dell'economia.

giez70
12-10-2007, 15:53
Tourer55: non è così...
l'Italia e l'occidente si tengono le attività a maggior valore aggiunto: progettazione, design ecc ed esternalizzano ciò che ha minor valore aggiunto cioè la mera produzione.
I p.v.s. certamente miglioreranno ma ci vuole tempo, molto tempo per alcune cose e comunque dovranno prima soddisfare "bisogni" di massa e solo successivamente di nicchia.
La manodopera specializzata cui tu fai cenno non l'avremo più in europa ma sarà negli attuali p.v.s....ma cisaranno altri paesi che si affacceranno all'economia globale solo con manodopera non specializzata a basso costo...e le produzioni si sposteranno di nuovo...
come vedi non è che si considera il consumatore un cretino, è che le imprese non sono la caritas...

TEOK
12-10-2007, 15:53
...io vendo, 30 anni. Sono sempre stato attento al profitto. i miei superiori sono sempre stati soddisfatti in qualsiasi Società ho dato il mio contributo.
C'è una cosa che ho imparato sul campo, e molti dirigenti e responsabili di marketing (fortunatamente non miei), non capiscono:

Attenti GattoNero, Micheltn, Tek! Certo, adesso sfruttate il pollo europeo ed italiano, con il vantaggio della produzione "orientale". Tra poco i vostri fornitori arriveranno in forma diretta, o vi compreranno, e allora per voi è finita!

caro Tourer,

Io non ho la minima intenzione di far polemica ma a parte il fatto che è TEOK e non TEK ti ringrazio per l'augurio.

Io resto convinto che tu abbia la visione molto ristretta, non so cosa tu venda ma l'USP* di un prodotto non è solo dato dal know how del processo produttivo e non è quindi scontato che i nostri fornitori verrano e ci compreranno (cosa di cui nel mio caso dubito molto!).

Noi non stiamo sfruttando nessun pollo perchè non è una questione di fregare la gente, è un peccato che molta gente abbia una visione così limitata delle cose, noi stiamo solo cercando di rimanere competitivi andando ad "acquistare" all'estero quello che ci possono offrire per poter realizzare i nostri prodotti nelle condizioni migliori.

Certo si può obiettare che i cinesi giocano sullo stesso mercato ma con regole diverse ed infatti io, come ho scritto prima, non sono pro cina, dico solo che non ha senso demonizzare questo fenomeno indicando le aziende italiane come le "cattivone" che sfruttano questa cosa per mettere in tasca più soldi possibili sfruttando il consumatore!

come hai detto tu sei un venditore e tra vendere un prodotto e dover gestire un'azienda c'è una differenza enorme, con tutto il dovuto rispetto.
Se la tua azienda può permettersi di continuare a produrre in italia buon per voi, anzi meglio, anche noi produciamo ancora un 50% del totale nella nostra fabbrica ma non condivido comunque il disprezzo a tutti i costi per quelli che non riescono a farlo per un motivo o per l'altro.

*non mi sembra necessario definire cosa sia l'USP visto che capisci molte più cose di molti dirigenti e responsabili di marketing... :confused:

Tourer55
12-10-2007, 15:58
Sai, qui non sono completamente d'accordo con te. I tempi stanno cambiando. E' vero che certe cose (vacanze, cibo, fine settimana), sono intoccabili, ma con un'occhio sempre più attento a dove tirare la coperta corta (Vacanza più corta, o posto meno costoso?). Noi che scriviamo qui, siamo tutti fortunati, perchè chi più chi meno, possiamo tutti permetterci un'hobby costoso. Ma vedo, anche qui che c'è più attenzione: chi compra via internet, chi compra l'usato, etc, etc..quando sarà possibile comprare prodotti, non dico Cinesi, ma anche Pakistani, con stessa qualità di nomi noti, m a prezzi inferior, gli acquirenti compreranno prodotti Pakistani. Allora i Dainese (nome a caso), si lamenteranno e vorranno dazi su paesi extraeuropei...E allora sarà da ridere.

BlekMacigno
12-10-2007, 15:59
Giusto un paio di settimane fa ho piazzato un "educato casino" in un negozio di abbigliamento che pretendeva di vendere una camicia di una nota coppia di stilisti italiani (un po' gay) ad oltre 450 euro.
La camicia in questione, bella non c'e' che dire, era prodotta in Malesia.
Quindi togliendo i 10€ (ad esse buoni) di materiale il resto del prezzo dove sta?

Il mercato e' gonfiato.
Altrimenti un Roberto Cavalli non potrebbe permettersi barche da sogno e mignotte (si puo' dire o e' satira politica?) d'alto bordo.
Finche' ci saranno i polli che compreranno prodotti realizzati a basso costo pagandoli anche mille volte il loro valore le aziende continueranno a farlo.
Magari con la minaccia dei licenziamenti o della crisi di settore.
Renzo Rosso miliardario proprietatrio della diesel realizza i suoi prodotti nell'est europeo.
Ma che se ne vada a fare in xxxx (parola di 4 lettere sotituibile a scelta),
lui e i suoi jeans.
Io non compro piu' nulla che non sia realizzato nella comuita' europea o che abbia un costo allineato al costo, presunto, di produzione.

giez70
12-10-2007, 16:02
...e forse avrai poco da ridere anche tu...visto che sul passaporto hai scritto Unione Europea...

barbasma
12-10-2007, 16:07
il settore moda e design esula dal costo di produzione.

se compri una camicia di D&G.. paghi il nome e lo stile... bello o brutto.... si paga.

x tourer55

la diffusione di internet di sicuro ha aiutato ad avere più confronti sui prezzi.

ma la MASSA... è ancora nei centri commerciali a fare la fila dal footlocker per accattarsi una scarpa da 200 euro... che negli outlet paghi al 50%...

di sicuro gli outlet stanno avendo un grande successo... piano piano...

l'inverno scorso ci ho comprato un cappotto loro piana a 300...che in un altro negozio costava 900... ho aspettato dopo le feste... e sono iniziati i saldi...

scegliere bene costa... nel senso che spendi in benza... e quindi devi valutare bene il risparmio vero... magari rimandare un acquisto...

però quando c'è... ed è consistente... mi sento molto meno fesso.

poi magari compro le croggs da 50 euro.:lol::-o

giez70
12-10-2007, 16:12
Il mercato e' gonfiato.

...sono piani differenti secondo me...
quel che tu dici è relativo alla moda e subentrano anche altri fattori...
la crisi dei tulipani nell'olanda del '600 è citata come esempio...
un singolo bulbo valeva 2500 fiorini (un dipinto di rubens 1600)...

Hantar
12-10-2007, 16:13
Vivo giornalmente il problema del Made in Asia in quanto (ebbene si....) lavoro come consulente (anche) per un azienda di caschi Indiana. Quello che posso dire riguarda solo i caschi, ma penso che più o meno sia lo stesso anche per altri prodotti. L'azienda italiana che fa produrre (alcuni) dei suoi caschi in Asia lo fa per essere più competitiva e per guadagnare di più. Se un prodotto fatto in Italia costava 100 all'azienda e lo vendeva a 200 ora l'azienda lo paga 30 e lo vende a 180. Quindi ci guadagna sia sull'acquisto che sulle vendite in quanto ne vende di più (normalmente è così).
Non dobbiamo però dimenticare che la stessa azienda deve investire molto nel trasferimento di know how, nei trasporti ecc. Alcune volte devo dire che non ne vale nemmeno la pena.
Vista la cosa dalla parte dei motociclisti, devo dire che o il made in Cina (o India) costa meno del made in Italy oppure come dice il Barba : che si fottano. La qualità infatti non è mai esattamente come il made in Italy e quindi DEVE costare meno. Se non è così allora vuol dire che tutto il profitto va solo all'azienda e quindi resto sul made in Italy.
Però devo anche ammettere che questi discorsi li facciamo noi e pochi altri. La grande massa acquista quello che costa meno e se ne frega se viene dall'India o dal Vietnam e se ne frega della qualità (segno evidente che non la sa apprezzare). Se le aziende Italiane vanno in Asia è perchè poi i prodotti si vendono perchè alla gente non gliene frega nulla della qualità e guarda solo il prezzo.
Molte volte ho visto prodotti fatti molto bene (in Italy come in India), ma che nessuno comperava perchè : troppo cari rispetto alla concorrenza. Molti negozianti se ne fregano della qualità e fanno solo questo ragionamento : mi serve un prodotto per combattere Tizio che va al pubblico a 100 euro. Quindi mi serve un prodotto a 90. La qualità? E chi se ne frega. Si vende con il prezzo e non con la qualità.
La gente continua a comperare il caschetto made in Cina di marca sconosciuta a 80 euro al publico : questa è la verità.
Questo è il vero motivo del proliferare di Made in Cina (che - devo essere sincero - è molto peggio del made in India)
Ciao

TEOK
12-10-2007, 16:16
il settore moda e design esula dal costo di produzione.


su questo hai perfettamente ragione.
Ci sono investimenti in ricerca e sviluppo ed un sacco di soldi spesi in prodotti che non venderanno.
Si, perchè per innovare davvero devi rischiare e rischiare vuol dire lanciare sul mercato prodotti che magari non venderanno, il prezzo medio dei prodotti deve quindi essere un pochino pià alto per comprire il costo dei prodotti che non vendono ma che magari sono serviti per testare una tecnica produttiva, oppure la reazione del mercato ad un particolare materiale usato o quant'altro...

BlekMacigno
12-10-2007, 16:20
Il discorso moda e' analogo a quello tecnico (?).
Perche' il consumatore motociclista e' attratto in primis dal marchio che dovrebbe essere sinonimo o garanzia di qualita': dainese e' meglio di Puddu&Figli.
A prescindere.

Nella moda e' ancora piu' esasperato (certo, provate a comprare un capo tecnico marcato Harley Davidson o BMW e queste differenze si annullano) ma e' il medesimo.

Stabilito un prezzo che il consumatore e' disposto a pagare per un bene, l'azienda cerca di produrlo al minor costo possibile.
Al solo fine di massimizzare i profitti.
Questa e' la chiave.

Supermukkard
12-10-2007, 16:22
non discuto la scelta di un produttore di produrre dove costa meno, ci mancherebbe altro.

discuto il fatto che poi il prodotto finale a noi costa uguale, anche se lui poi riduce il costo di 10 volte.

deve esistere una proporzione, sennò è concorrenza sleale.


e perchè?

io apro la mia azienda, io corro dei rischi imprenditoriali, io decido dove produrre, io decido a quanto vendere

se il mercato mi da ragione resto in piedi, altrimenti no

giez70
12-10-2007, 16:24
quoto 100% Supermukkard

Supermukkard
12-10-2007, 16:29
ziocane barba
quando scrivi ste boiate mi verrebbe da comprare il culo che vendi a rate con maxirata finale

BlekMacigno
12-10-2007, 16:30
Supermukkard ha ragione.
Siamo noi consumatori a dover imporre, con scelte diverse, a questi produttori una politica diversa.

Finche' ci saranno polli da spennare...

Tourer55
12-10-2007, 16:32
Black macigno! Sei il mio idolo..

xTeok:
non so se ti riferisci a "Unique Selling Proposition", concetto che so per sentito dire.
Ma comunque evita di buttare in faccia la tua cultura, e parla con termini leggibili da tutti!

Non so in che settore lavori, probabilmente c'è molta ricerca nel tuo. E non vorrei che a priori tu stia difendendo una posizione generale di Marketing, o dirigenza.
Per fare una Giacca, un paio di guanti, un paio di pantaloni, calze, scarpe, borse, non ci vuole una scienza.
E' vero, Dainese sta sviluppando tute spaziali, e da quell'esperienza farà abbigliamento fantastico.
Ma per il resto? Hai mai girato per l'Eicma? Hai visto i prodotti esteri?
Sono fatti benissimo.
E per quanto riguarda la tecnicai:
Hai visto le fabbriche in Cina a che livello sono(non ci sono stato, ma ho letto, e mi hanno detto)? A parte i poveri che vengono presi dai campi e portati a lavorare nelle zone industriali, c'è una bella realtà dietro. Hanno comprato la Benelli, se non lo sai. Guardavano alla Ducati. Sono pronti a comprare. La cultura Occidentale è acquistabile. Noi potremmo ridurci a preparare la carta, per qualificare le Società cinesi per la produzione Europea. Guarda che i Cinesi non fanno solo Dentifricio "contraffatto"!!
E' questo che dico, state difendendo qualcosa che è contro il vostro interesse. Secondo me, però sai..non ho fatto un Master!

Tourer55
12-10-2007, 16:35
il settore moda e design esula dal costo di produzione.

se compri una camicia di D&G.. paghi il nome e lo stile... bello o brutto.... si paga.

x tourer55

la diffusione di internet di sicuro ha aiutato ad avere più confronti sui prezzi.

ma la MASSA... è ancora nei centri commerciali a fare la fila dal footlocker per accattarsi una scarpa da 200 euro... che negli outlet paghi al 50%...

di sicuro gli outlet stanno avendo un grande successo... piano piano...

l'inverno scorso ci ho comprato un cappotto loro piana a 300...che in un altro negozio costava 900... ho aspettato dopo le feste... e sono iniziati i saldi...

scegliere bene costa... nel senso che spendi in benza... e quindi devi valutare bene il risparmio vero... magari rimandare un acquisto...

però quando c'è... ed è consistente... mi sento molto meno fesso.

poi magari compro le croggs da 50 euro.:lol::-o
You praticamente compro al Serravalle Village. Ultimo acquisto: Ho acquistato delle scarpe D&G a 100.00euro. Un vestito di Trend(Valentino) a 299,00.
Non compro più quasi niente altrove..

giez70
12-10-2007, 16:37
Tourer:
ma scusa, tu sei cinese?
no, perchè mi sembra che godi nel dimostrare che noi andremo sempre peggio...
le economie più avanzate non possono fare altro che specializzarsi sempre più...nella piramide dei bisogni sono verso il vertice...dove si trovano i beni "voluttuari"...quelli devono e sanno produrre o meglio immaginare...
se poi sei contento perchè la cina è più competitiva buon per te...

BlekMacigno
12-10-2007, 16:38
Aggiungo:
avete idea del mercato potenziale del sud est asiatico?

Ecco. Fate due conti.
A breve l'intera produzione verra' assorbita da loro.
E noi?
Noi non avremo piu' industria (spostata) ne' energia (serve a loro).
Saremo noi a dover emigrare in cerca di un impiego in Cina.
Altro che balle...

Difendiamo la produzione locale.
Anche a costo di spendere un po' di piu'.

BlekMacigno
12-10-2007, 16:40
You praticamente compro al Serravalle Village. Ultimo acquisto: Ho acquistato delle scarpe D&G a 100.00euro. Un vestito di Trend(Valentino) a 299,00.
Non compro più quasi niente altrove..
Significa che quelle scarpe non valgono piu' di 20 euro e quell'abito, ahime', ancor meno.

giez70
12-10-2007, 16:40
per gli outlet in italia:
non crediate che l'affare sia solo vostro...
l'outlet nasce negli stati uniti per 2 ordini di motivi fondamentali: grande mercato interno e stagionalità (nord-sud ed est-ovest)...
motivi che sostanzialmente mancano in italia e in europa...le aziende hanno linee di produzione volte SOLO alle esigenze degli outlet che si affiancano alle vecchie linee di prodotti magari di stagioni passate...
dunque non crediate sia l'eldorado...

desideriogs
12-10-2007, 16:42
i grandi marchi di abbigliamento,motociclistico e non,producono in cina solo per avere un ricarico maggiore su ciò che venderanno,i consumatori non ne traggono nessun vantaggio economico,anzi,se va bene comperano capi di qualità scadente,non proporzionale al denaro sborsato
un esempio banale:vado al mercato e vedo su una bancarella scarpe nike tarocche a 50€,vado da foot-locker,o negozio di grido simile,vedo lo stesso modello di scarpa nike a 250€,guardo sotto la linguetta e c'è scritto "made in china":dov'è la differenza?quale è un tarocco,se entrambe sono prodotte in china,quella della bancarella o quella del negozio?:rolleyes:
morale:chi comprerà la nike a 250€ avrà la stessa scarpa di chi l'ha comprata sulla bancarella pagandola 4 volte meno:mad:
è difficile di questi tempi per un consumatore comprare e non sentirsi fregato(eufemismo):(:confused:
va bene,posso capire le leggi di mercato,però,con un ricarico minore sul prezzo finale saremmo tutti più contenti...

Tourer55
12-10-2007, 16:42
Giustissimo! E' per quello che mando lettere a motociclismo! Perchè qualcuno le legga e pensi prima di comprare! Pretenda...per DIO!

giez70
12-10-2007, 16:45
e c'è scritto "made in china":dov'è la differenza?quale è un tarocco,se entrambe sono prodotte in china,quella della bancarella o quella del negozio?

la differenza si chiama "standard qualitativo"...
se ci pensate anche in italia potete produrre buoni prodotti o cacca...

e non nominare il nome di Dio invano...

G&B
12-10-2007, 16:50
Aggiungo che va considerato anche il numero di brevetti non proprietari che ci sono in ogni giacca da 300-500 euro. Kevlar, Gore-tex ecc, incidono e non poco.
La delocalizzazione è una condizione economica del nostro tempo. L'autarchia è una condizione ideologica che ha ucciso più di una economia.

Tourer55
12-10-2007, 16:51
Aggiungo:
avete idea del mercato potenziale del sud est asiatico?

Ecco. Fate due conti.
A breve l'intera produzione verra' assorbita da loro.
E noi?
Noi non avremo piu' industria (spostata) ne' energia (serve a loro).
Saremo noi a dover emigrare in cerca di un impiego in Cina.
Altro che balle...

Difendiamo la produzione locale.
Anche a costo di spendere un po' di piu'.
Kakkio! ma solo tu capisci quello che voglio dire? Io che sto scrivendo e parlando solo perchè:
a) Sono disposto a pagare anche qualcosa di più purchè fatto in Italia (Leggetevi la lettera pag.12 di motociclismo!)
b) Noi in Europa produciamo secondo certe norme e certa etica che va difesa!
e poi mi danno del cinese! Io vogli italiano, prodotti fatti in Italia! C@zz@, vai a Pomigliano a produrre se ti costa il trasporto! Cerca di convincere l'opinione pubblica ed il governo ad avere agevolazioni fiscali per investire in italia..
Vedete, la cosa che mi da più fastidio e quando dicono di comprare prodotto italiano, poi fai produrre ai bambini cinesi.

TheBoss
12-10-2007, 16:52
è vero che ha molte cose in più, ma non si giustifica il maggior prezzo ad es. di una giacca bmw rispetto ad una dainese o peggio spidi ecc...
insomma tutte fatte in cina ma la bmw costa 40% in più. è qui che mi innervosisco. se mada in cina deve essere più economica.
mi spiego: comprerei volentieri una giacca Bmw, cara arrabbiata se vedessi scritto made in italy. quel 40% in più di prezzo sarebbe in parte dovuto al fatto che ho dato da mangiare ad operai italiani.
quindi visto che non si trova più nulla o quasi made in italy non facciamoci abbindolare dal marchio. valutiamo bene il prezzo e le caratteristiche.
non per niente ce l'ho scritto in firma come la penso, ho aspettato i saldi e mi sono preso 3 giacche Hein Gericke online a fine estate con 200 euro!!! :)

BlekMacigno
12-10-2007, 16:56
Giez, non t'ink...a'.
Lo standard qualitativo e' il medesimo.
Uan scarpa Nike prodotta nel sud-est asiatico costa alla nike meno di 50 centesimi di dollaro contro un prezzo di mercato superiore ai 200 dollari.
Parliamo della stessa identica scarpa.
Se io compro la miglio maglietta di cotone bianco sul mercato la pago, butto una cifra a caso, 20 euro?
Bene, ci stampo la scritta "Scemo chi legge" e la vendo a 22 euro.
Ci stampo "Roberto Cavalli" (quanto mi sta sulle palle quel tipo...) e la vendo a 200 euro.
Stesso costo.
Stesso prodotto.
Altro marketing, altro target.

Un giubbotto Dainese costa 500 euro, un analogo giubbotto comprato da Louis.de ne costa la meta'.
Stesse qualita' costruttive. Stessi materiali. Altro marchio, altro target.

Moto Harley Davidson sportster 1200:
costo 10.000 euro e rotti.
Non frena.
70 cv scarsi.
Cromature fatte nei paesi asiatici (cromatura trivalente, gli operai muioiono di cancro a grappoli, in USA e in Europa e' vietata).
Sospensioni economiche (specialmente le posteriori. tutti le cambiano)

Buell 1200
12.000 euro
forcella showa
ammo post showa
freni brembo
telaio Verlicchi
103 cv

Perche' la moto harley costa in proporzione di piu' pur essendo notevomente
peggiore?
Marchio e target.

Siamo ancorati al vecchio concetto che il prezzo di un bene derivi dal suo costo di produzione a cui si sommano gli oneri e il guadagno del produttore.
Sbagliato, totalmente sbagliato.

ripeto: il prezzo si forma partendo da quanto un potenziale consumatore e' disposto a pagare per quel prodotto. Il guadagno consiste nel produrlo al minor costo possibile.

Tourer55
12-10-2007, 16:56
la differenza si chiama "standard qualitativo"...
se ci pensate anche in italia potete produrre buoni prodotti o cacca...

e non nominare il nome di Dio invano...
Io sono convinto che lo std nel scarpa, sia ormai uguale. Chi è andato in Cina (mia cognata), ha trovato borse fatte dai produttori di L&V, D&G, Burburry etc..Quindi lo std qualitativo inposto dalle case europee è stato assimilato per produrre materiale che deve essere venduto in Europa. Guardate che ci sono fior di consulenti europei che stanno facendo soldi a paleate insegnando lo std qualitativo per l'europa.

Tourer55
12-10-2007, 16:58
Blek macigno...sei forse mio fratello?

TEOK
12-10-2007, 17:01
Black macigno! Sei il mio idolo..

xTeok: ...



Non sto cercando di convincerti e di sicuro non ho il tempo di mettermi a cercare di farlo (sai devo lavorare al massimo per evitare che arrivi un "muso giallo" a comprarmi :lol::lol:) quindi lascio perdere.

Volevo solo far presente che ha poco senso generalizzare senza avere tutte le informazioni e senza aver prima provato a fare le cose ma si sa, in italia siamo un popolo di 60 milioni di commissari tecnici... :mad:

gancio
12-10-2007, 17:03
L'ho letta la tua lettera, non sapevo che era tua. Complimenti.

Comunqeu anche io non ho goduto la risposta che hanno dato sulla competitività....patetici....però onesti!

giez70
12-10-2007, 17:08
non mi incazzo per nulla...ci mancherebbe...si discute...

:-p :-p :-p :-p

premesso questo, come ho scritto prima, e come scritto da altri, un discorso è un prodotto e un discorso un prodotto di moda o che ha alle spalle un brand: non a caso ho citato la crisi dei tulipani in olanda...
l'effetto moda...ne potremmo discutere per ore ma il dato di fatto è che un marchio fa salire esponenzialmente il prezzo di un bene...
non è giusto? non è etico?
per me lo è...se non ti sta bene non lo comperare ma sappi che se lo comperi in un outlet non sei più furbo...sono comunque più furbi loro (vedi mio post precedente...)
e per quanto concerne il "made in italy" non è di per sè indice di qulità...
venedo a Pomigliano D'Arco: sai chi lavora nei laboratori? i cinesi!!!
su standard imposti dalle "firme"...

Tourer55
12-10-2007, 17:10
Non sto cercando di convincerti e di sicuro non ho il tempo di mettermi a cercare di farlo (sai devo lavorare al massimo per evitare che arrivi un "muso giallo" a comprarmi :lol::lol:) quindi lascio perdere.

Volevo solo far presente che ha poco senso generalizzare senza avere tutte le informazioni e senza aver prima provato a fare le cose ma si sa, in italia siamo un popolo di 60 milioni di commissari tecnici... :mad:
Lungi da me litigare. Stimo il lavoro chedovete fare per essere competitivi!
Sai, a volte peril marketing può essere essenziale conoscere il parere dell'uomo comune.
Forse a volte viene perso il contatto con la realtà. Io vorrei solo che venisse salvguardato il prodotto nazionale e che non venga svenduto solo per i guadagni immediati.
Non volermene. E' solo preoccupazione.

BlekMacigno
12-10-2007, 17:12
Stiamo dicendo le stesse cose, da punti di vista diversi.
Ma ci stiamo avvicinando alla medesima conclusione.
Il marchio fa il prezzo.
E il produttore cerca di massimizzare il profitto riducendo il costo.
Se vuole usare il "made in Italy" come leva comemrciale lo fa producendo in Italia con mano d'opera a basso costo (o sono i cinesi o sono i lavoratori in nero).
Visto che il sistema regolatorio lo consente, tocca a noi consumatori indirizzare le spese verso prodotti che rispondono alle nostre esigenze.
Usiamo l'arma, unica, che abbiamo: la scelta.

Tourer55
12-10-2007, 17:15
xx gez70 (belnick1): ache qui c'è una generalizzazione. Negli outlet ci sono tante schifezze. Ci sono prodotti per Outlet, cose obrobriose ed invenduti di 20anni fa. Ovvio che quello che conta sempre è l'acquisto oculato (fortunatamente io e mia moglie abbiamo buon gusto), e solo se necessario.

Tourer55
12-10-2007, 17:17
Stiamo dicendo le stesse cose, da punti di vista diversi.
Ma ci stiamo avvicinando alla medesima conclusione.
Il marchio fa il prezzo.
E il produttore cerca di massimizzare il profitto riducendo il costo.
Se vuole usare il "made in Italy" come leva comemrciale lo fa producendo in Italia con mano d'opera a basso costo (o sono i cinesi o sono i lavoratori in nero).
Visto che il sistema regolatorio lo consente, tocca a noi consumatori indirizzare le spese verso prodotti che rispondono alle nostre esigenze.
Usiamo l'arma, unica, che abbiamo: la scelta.
e la testa, e occhio alle targhette nascoste benbene!

TEOK
12-10-2007, 17:18
Lungi da me litigare. Stimo il lavoro chedovete fare per essere competitivi!
Sai, a volte peril marketing può essere essenziale conoscere il parere dell'uomo comune.
Forse a volte viene perso il contatto con la realtà. Io vorrei solo che venisse salvguardato il prodotto nazionale e che non venga svenduto solo per i guadagni immediati.
Non volermene. E' solo preoccupazione.
Capisco ben il tuo punto di vista e non lavoro nel marketing, sono anche io un commerciale che però per questioni famigliari è anche coinvolto nella parte più gestionale dell'azienda.

Comunque anche io sono preoccupato e noi cerchiamo di produrre in Italia il più possibile è che veramente certi prodotti li facciamo qui più per una questione etica e di "senso del dovere" verso il territorio, non italia ma pià locale, che ci ha dato tanto e non per una questione di guadagno perchè avremmo bisogno di milioni di persone che sono disposte a pagare di pià il made in Italy quando poi nella realtà molti al momento dell'acquisto diventano, anche giustamente forse, egoisti....

Poi nel nostro caso il costo di fabbricazione del prodotto pesa non più del 25% del prezzo finale, il resto sono altri costi tra cui, senza dubbio, la ricerca. anche se sono semplici oggetti per la casa.....

G&B
12-10-2007, 17:20
Kakkio! ma solo tu capisci quello che voglio dire? Io che sto scrivendo e parlando solo perchè:
a) Sono disposto a pagare anche qualcosa di più purchè fatto in Italia (Leggetevi la lettera pag.12 di motociclismo!)
b) Noi in Europa produciamo secondo certe norme e certa etica che va difesa!
e poi mi danno del cinese! Io vogli italiano, prodotti fatti in Italia! C@zz@, vai a Pomigliano a produrre se ti costa il trasporto! Cerca di convincere l'opinione pubblica ed il governo ad avere agevolazioni fiscali per investire in italia..
Vedete, la cosa che mi da più fastidio e quando dicono di comprare prodotto italiano, poi fai produrre ai bambini cinesi.

Gli inglesi ci hanno provato con l'industria automobilistica ed hanno fallito. Poi hanno riconvertito la loro economia su altre cose. Gli americani, che hanno sempre prodotto alta tecnologia, la lezione l'hanno capita e delocalizzano, ed anche loro si inventano cose nuove. L'Italia aveva fino alla fine degli anni '60 la migliore produzione di motociclette. In 20 anni sono sparite aziende storiche e quelle sopravvissute corrono sempre sul filo del rasoio.
Oggi abbiamo ancora una produzione largamente fatta da piccole aziende a basso o medio contenuto tecnologico e perciò siamo ancora più vulnerabili perché è ancora più facile copiarci. E rimanendo su questo piano, non avremo scampo. E quando i cinesi o gli indiani saranno in grado di fare meglio di noi, perché, come per le moto con i giapponesi, questo avverrà, perderemo l'industria calzaturiera, dell'abbigliamento, della componentistica per l'edilizia ecc. Se invece, i nostri marchi che hanno delocalizzato la produzione riusciranno a rimanere leader dei loro mercati, in Italia potremo continuare a fare ricerca e sviluppo, progettazione, strategie commerciali ecc.
Le varie aziende leader italiane sanno che non potranno sopravvivere se non corrono ai ripari, diventando più grandi, riorganizzando le aziende e puntando a maggiore specializzazione. E badate bene che questa è una storia che già conosciamo. Basta andare a vedere quante aziende europee rischiarono di sparire quando l'Italia, con il suo basso costo del lavoro, invase l'Europa di frigoriferi, lavatrici ed altri elettrodomestici.

Tourer55
12-10-2007, 17:21
Ti faccio tanti auguri per il tuo impegno di produttore ITALIANO. Ci vuole un po' di amore per la nostra italietta, dove tutto viene fatto per farcela odiare.
A partire da nomi innominabili su un sito come questo.

giez70
12-10-2007, 17:22
:lol:non so come prendere il bel nick...comunque...
mi fa piacere che tu e tua moglie abbiate buon gusto ...mai sentito nessuno dire che non ce l'ha... :lol: :lol: :lol: è una battuta...

il discorso sugli outlet per dire che non si può dire che si fa l'affare...siamo in un mondo molto "pilotato"...
e forse, dico forse, visto che ne facevi riferimento, lì (negli outlet) il rapporto qulità/ prezzo vacilla un po'...

e in definitiva se sai che un prodotto è fatto da cinesi in italia sei contento...se è fatto in cina da cinesi non ti va bene... mah!!!!

Tourer55
12-10-2007, 17:29
:lol:non so come prendere il bel nick...comunque...
mi fa piacere che tu e tua moglie abbiate buon gusto ...mai sentito nessuno dire che non ce l'ha... :lol: :lol: :lol: è una battuta...

il discorso sugli outlet per dire che non si può dire che si fa l'affare...siamo in un mondo molto "pilotato"...
e forse, dico forse, visto che ne facevi riferimento, lì (negli outlet) il rapporto qulità/ prezzo vacilla un po'...

e in definitiva se sai che un prodotto è fatto da cinesi in italia sei contento...se è fatto in cina da cinesi non ti va bene... mah!!!!
Cavoli, no! Non ho replicato! Però se è prodotto in italia, crea un indotto in Italia, paga tasse italiane, non usa bambini (si spera)..
Se è fatto in Cina da cinesi, è una tua scelta comprarlo. Ma se è fatto in Cina da Italiani (non creando indotto, non pagando meno tasse e risparmiando sui contributi, facendo lavorare bambini) con prezzi da produttore Europeo...un po' meno. Capito il concetto?

giez70
12-10-2007, 17:29
il fenomeno di delocalizzazione o esternalizzazione delle funzioni aziendali non avviene comunque solo per la produzione ma avviene anche per altre funzioni: Deutsche Bank già dagli anni '90 ha localizzato in India il suo C.E.D. generale perchè in India ci sono ingegneri tra i migliori al mondo ma anche tra i più economici...
ma, Tourer, non ti preoccupare che il core-business non esce dalla germania...;)
è un processo anche e sottolineo anche di cultura aziendale.
negli anni '60 la cultura era quella dell'accentramento...Fiat, apprendendo da Ford, accentrava ogni funzione...persino quella di fusione delle scocche auto...ora è impensabile tutto ciò...

Tourer55
12-10-2007, 17:30
Ciao! vedrò lunedì se qualcuno ha capito

giez70
12-10-2007, 17:31
paga tasse italiane, non usa bambini (si spera)..
Se è fatto in Cina da cinesi, è una tua scelta comprarlo

ah, secondo te i cinesi impiegati a Pomigliano D'Arco pagano le tasse???
o meglio il loro datore di lavoro le paga per loro????

dai ...se fai la battuta metti almeno la faccina che ride..... :lol: :lol: :lol:

Tourer55
12-10-2007, 17:34
il fenomeno di delocalizzazione o esternalizzazione delle funzioni aziendali non avviene comunque solo per la produzione ma avviene anche per altre funzioni: Deutsche Bank già dagli anni '90 ha localizzato in India il suo C.E.D. generale perchè in India ci sono ingegneri tra i migliori al mondo ma anche tra i più economici...
ma, Tourer, non ti preoccupare che il core-business non esce dalla germania...;)
è un processo anche e sottolineo anche di cultura aziendale.
negli anni '60 la cultura era quella dell'accentramento...Fiat, apprendendo da Ford, accentrava ogni funzione...persino quella di fusione delle scocche auto...ora è impensabile tutto ciò...
be sì posso immaginare! Anche la Tecnimont (società di ingegneria) ha solo tecnici indiani (anche a milano). Sta comunque perdendo credibilità per i casini che stanno combinando.

luke850
12-10-2007, 17:45
Per Emarginato:

non è proprio cosi per tutti. Alcune professioni da anni stanno subendo una concorrenza forsennata. I prezzi sono rimasti uguali (conversione in euro al centesimo).

Il tutto a scapito della qualità.

BlekMacigno
12-10-2007, 17:46
Attenzione pero'.
Un conto e' la delocalizzazione di parti del processo produttivo altro conto e' la realizzazione in toto del prodotto all'esterno della CE e l'importazione del prodotto finito con la sola apposizione del marchio.

desideriogs
12-10-2007, 17:50
e non nominare il nome di Dio invano...
cosa intendi?
se alludi alle scarpe,ho fatto un esempio a caso,il primo che mi è venuto in mente

Tourer55
15-10-2007, 10:20
Attenzione pero'.
Un conto e' la delocalizzazione di parti del processo produttivo altro conto e' la realizzazione in toto del prodotto all'esterno della CE e l'importazione del prodotto finito con la sola apposizione del marchio.
ti appoggio ancora..

giez70
15-10-2007, 10:56
.
cosa intendi?
se alludi alle scarpe,ho fatto un esempio a caso,il primo che mi è venuto in mente
non alludo a niente...
vuol dire quello che ho scritto...quaòcuno ha nominato il nome di Dio (non scarpe...) e ho detto non nominarlo...nel senso che non era il caso di scaldarsi così tanto...

Tourer55
15-10-2007, 11:03
nen era intesa come bestemmia (mai fatto in viata mia)..se così fosse inteso, chiedo scusa a lui e a chi l'ha inteso così.

giez70
15-10-2007, 11:40
Tourer55, io posso capire il tuo discorso e ituoi distinguo ma resta il fatto che o spendo la vita per fare acquisti "consapevoli", dove la consapevolezza avrà una sfumatura diversa per ciascuno, oppure scelgo con un po' di buon senso ma nulla più...
se tu non compri il totally made in china, ma neanche il prodotto italiano, che poi è fatto da cinesi a Pomigliao d'Arco, alla fine cosa compri?

io cerco di acquistare merce se non eccelsa comunque decente...solo 2 cose: stivali infinity oxtar: made in romania
giubbotto pelle dainese (non ricordo il mod, comunque quello classicissimo tutto nero...) made in romania (una delle parti interne, poi non so...)
giacca spidi della linea h2out...l'etichetta interna è scritta tutta in caratteri cinesi...
ecco, si, ho i vendramini...quelli forse sono fatti (tutti :confused:?) in italia...certo, però 455€!!!!...vendono meno di oxtar (che venderà ancor meno di altri immagino...) ...

Tourer55
15-10-2007, 12:03
A parte che sui miei Oxtar c'è scritto made in Italy.
Sulla mia (vecchia) Speady c'è made in Italy.
Su Dainese c'è made in Bulgaria...
IO non ho detto che non compro prodotti italiani fatti a pomigliano d'arco dai cinesi.
Se sapessi che un prodotto italiano è fatto da stranieri in Italia, posso accettarlo, perchè parto dal presupposto che una produzione italiana, fatta anche da stranieri in Italia, debba stare a Legislazioni italiane. Vale a dire:
- Contributi
- Rispetto dei diritti del lavoratore
- Non sfruttamento dei minori
- etc.
Perchè parto dal presupposto che, grosse società, non possano sfruttare minori, lavoro nero, etc.
Da noi purtroppo tutti accusano chi sfrutta e chi non rispetta i diritti umani, ma per puro guadagno tutti si tappano gli occhi e vanno avanti a far produrre in paesi dove si sa che lavorano bambini e chi "alza la cresta" viene buttato fuori..tanto la mano d'opera esiste a iosa! Basta fare un giretto nelle campagne cinesi (e non solo in Cina), e si trovano persone morte di fame che sono disposte a lavorare 18 ore per un tozzo di pane. Io guardo le targhette (e continuo a farlo) per questo. Sinceramente non so se in Romania (sono entrati in EU, quindi prima o poi dovranno adattarsi a norme EU), e Bulgaria ci sono condizioni di lavoro disastrose o no.
Io tra un prodotto M in Italy e M. in ..., acquisterò sempre un prodotto Italiano. Poi ognuno faccia quello che creda. Però non lamentiamoci del PIL...dei fondi pensione, dell'innalzamento dell'età pensionabile, della mancanza di posti di lavoro. E' una catena che parte da noi, e se siamo noi i primi a non badare ai nostri interessi, vuoi che ci pensi il Governo?

giez70
15-10-2007, 12:29
ti garantisco, li ho qui davanti a me, che all'intrno dei miei oxtar c'è una targhetta, che sollevata, reca la scritta made in romania...

al di là di questo...le produzioni di anno in anno cambiano, o alcuni modelli possono essere fatti in italia (io credo a quel che mi dici, ci mancherebbe....) e altri fuori...non sono d'accordo con te sul fatto del dare per scontato il rispetto delle norme per il solo fatto che la produzione avviene in italia ( basta leggersi, certamente filtrandolo, ma basta leggersi "gomorra" per sapere cosa avviene sulla base delle indicazioni di aziende italiane...)
e poi devi considerare che la produzione made in italy ha un costo superiore...io ti ho citato 2 esempi di stivali...oxtar e vendramini...i costi sono diversi!
e non tutti possono acquistare certi prodotti...ritengo di essere fortunato a poterlo fare e, da come scrivi, mi permetto di estendere anche a te questo giudizio e quindi dire SIAMO fortunati...ma non tutti lo sono...
molte aziende non possono, semplicemente applicando un marchio, sopravvivere se non spostando la produzione, cioè riducendo i costi...perchè i ricavi sono quelli, il loro mercato è quello...
per il resto non fare di tutte le erbe un fascio...le nazioni occidentali non vivono sulle loro produzioni, ma su altro...i fondi pensione poi meritano un duscorso a parte...noi abbiamo ancora il metodo "distributivo" in vigore post-seconda guerra mondiale...altre nazioni, un po' più evolute il "contributivo"...ma questa è un'altra storia...;)

Gattonero
15-10-2007, 14:13
....
- Contributi
- Rispetto dei diritti del lavoratore
- Non sfruttamento dei minori
- etc.
Perchè parto dal presupposto che, grosse società, non possano sfruttare minori, lavoro nero, etc.
....


Attenzione a non cadere nella facile demagogia.

Lo sfruttamento di lavoro minorile è REATO anche se ciò avviene fuori dai confini italiani o europei.

La produzione a basso costo non è necessariamente giocata sullo sfruttamento dei lavoratori, anzi.
Altrimenti se ne dovrebbe dedurre che TUTTE le aziende manifatturiere di TUTTI i paesi low cost sfruttano barbaramente i loro lavoratori, quando così non è.

Il "low cost" è giocato sul fatto che in alcuni paesi l'economia è tale per cui un operaio pur costando meno del suo collega italiano riesce ad avere un tenore di vita congruo e la società a rispettare le leggi del suo paese. Poi alcune grandi multinazionali hanno ferrei codici di etica, ma questo è un 'plus'.

Ora, se si parla di sfruttamento di manodopera in condizioni barbare, questo è assolutamente condannabile e eticamente scorretto.

Ma se si parla di manodopera a costo minore stando nelle regole, qual'è il problema? Ripeto non esiste, non esiste, non esiste un'azienda che possa tenere le filiere a basso valore aggiunto in paesi con il costo del lavoro ai livelli di quello europeo. A meno che non lesini in tecnologia, ricerca, controllo qualità etc.

O pensate che il piano Marshall in italia sia stato portato perché gli americani erano dei santi?

Tourer55
15-10-2007, 15:00
Ma certamente caro giez, i miei oxtar sono di qualche anno fa..probabilmente pre-accordo con subforniture estere.
Certamente siamo fortunati ne poter scegliere. ..già il fatto di scrivere qui siamo fortunatissimi perchè abbiamo un hobby costosissimo e ci permettiamo di non girare con una vecchia moto, ma ci permettiamo di scegliere.
Guardate, non voglio dare il crociato, ma per quanto è possibile e mi è dato scegliere tra un prodotto che possoro riconoscere italiano, lo farò. Lo farò per tutto quello che ho detto. Non è detto che siano più cari! Gimoto non è carissimo! Vendramini, notoriamente sì.
Dainese sono cari pure loro, investiranno tanto in ricerca, ma sono cari.

Lasciamo stare l'etica ed i bambini al lavoro, se questo lo chiamate demagogia (la fanno a noi sui giornali per non comprare prodotti cinesi perchè velenosi, o con produzioni fuori dai "codici di etica", ma nessuno discute se c'è di mezzo un marchio italiano?).

Per me il mantenimento della competitività nel settore "Abbigliamento moto" è una scusa fasulla! La competitività è tutta di prodotti italiani. Non c'è altra concorrenza di pari livello. Se mi state parlando di prodotti di largo consumo, con concorrenza, globale posso accettare i vostri discorsi, ma in questo settore proprio no.

giez70
15-10-2007, 15:17
Per me il mantenimento della competitività nel settore "Abbigliamento moto" è una scusa fasulla! La competitività è tutta di prodotti italiani. Non c'è altra concorrenza di pari livello. Se mi state parlando di prodotti di largo consumo, con concorrenza, globale posso accettare i vostri discorsi, ma in questo settore proprio no.


...se ben capisco quello che intendi, cioè che non esistono nel settore abbigliamento moto aziende non italiane (o meglio non europee) in grado di farsi concorrenza come qualità, sono d'accordo...ma, come scriveva anche gattonero, non si può pensare che la parte di produzione ad impego di manodopera sia in europa, altrimenti prodotti che paghi già cari li pagheresti molto di più...e non sei concorrenzale...perchè anche le aziende, seppur di nicchia, devono rispettare certi numerni...

io ti ammiro per la tua scelta di consumare solo italiano, ma ho paura che in alcuni casi sia illusoria...temo tu faccia molta fatica a capire sempre provenienza, produzione, che fa cosa e dove...se nonpuntando SOLO sul prezzo finale...il più alto vince... :)

Tourer55
15-10-2007, 15:37
no, non il prezzo più alto vince. Torniamo all'alta moda allora (anche se l'abbigliamento moto ormai è molto simile).
Solo dico che: "Non credo e non crederò mai che XXX, costi 560,00euro, e se fosse prodotto totalmente in Italia costerebbe 1.000,00." Mi dispiace, io non ci credo.
Come giustifichi che prodotti Pakistani (verere prossimo EICMA), costi un 3° come minimo. O prodotti della Revit. Sono di qualità così scadente?
Come già detto più volte, anche prima delle vacanze estive, se mi vedrò costretto a dover acquistre prodotti, per forza non italiani, almeno cercherò la maniera di pagarli un terzo..A quel punto la globalizzazione sarà totale, senza via di scampo. Ne approfitterò anch'io cercando di trarne il massimo vantaggio.

Gattonero
15-10-2007, 16:48
Tourer, il discorso è al contrario.

Io, marca 'X' voglio fare una giacca che si collochi nella fascia di mercato intorno ai 560€.

Di quei 560€ a me ne devono rimanere uno Z% in mano alla fine di tutto perché altrimenti faccio scappare gli investitori che non sono anime pie e che per investire su di me vogliono un certo ritorno (ROI = Return of Investment).

Tolto lo Z% di profitto alla fine, dato che i miei costi fissi (luce, gas, acqua, impiegati, macchinari, studi, investimenti in ricerca, pulizie, viaggi, spese di rappresentanza, etc.) incidono comunque sul mio prodotto, perché è l'unica cosa che porta soldi invece di costare, dovrò avere un Margine di Contribuzione (prezzo-costi variabili) di un Y% perché altrimenti non riesco a fare il famoso Z% di profitto.
Ora, dato che i costi variabili sono fondamentalmente materiali e manodopera, posso fare due cose:

1) Risparmio sui materiali (e a 560€ una giacca non Cordura o non Goretex con protezioni non CE è fuori dagli standard di mercato e quindi non la venderò mai, perché ho dei concorrenti che a pari prezzo vendono questi standard)

2) Risparmio in manodopera

C'è poco da fare.

giez70
15-10-2007, 17:05
sui prodotti pachistani non mi pronuncio: non li conosco...
per revi't ti posso dire che ha degli ottimi capi, per quanto ne so, con un prezzo accetabile (non così basso comunque...) ed ha da poco approcciato il mercato italiano, da sempre sensibile al disegn...perchè revi't è sul mercato da parecchio ma prima aveva tagli piuttosto "crucchi" che non le permettevano di penetrare in un paese di "fighetti" che però proprio perchè fighetti spendono...
credo che per logica di marketing penetrino con prezzi che si collocano nella fascia bassa relativamente a prodotti di qualità superiore (estremizzo dicendo che la logica è di dumping...non lo è di certo, ma è per capirci... credo abbiano accettato di ridurre i profitti nel ns. mercato per un certo tempo per trovare pubblico, poi di crescere...imho...)

Manga R80
15-10-2007, 17:16
Il prezzo dell'abbigliamento non è determinato dai costi dei materiali e della manodopera.
E' determinato dal cumulo dei margini di profitto che deve avere la filiera di distribuzione, e dal rapporto assolutamente rigido tra target commerciale e fascia di prezzo.
Se no, la giacca made in china costerebbe non seicento euro bensì, più o meno, un decimo.
Poi ci si può mettere su lo studio ed il testing, ma con certi numeri si spesa presto.

giez70
15-10-2007, 17:21
Il prezzo dell'abbigliamento non è determinato dai costi dei materiali e della manodopera.

...non,o è nel momento in cui lo si è ridotto al minimo...ovvero esternalizzando tali processi in paesi dove i costi sono molto bassi...se mantieni tali processi in europa il prezzo sale esponenzialmente ...ecco perchè nessuno lo fa...

ed è l'esempio del doping...se uno si dopa lo devono fare tutti...se no quello è vincente...