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Visualizza la versione completa : assicurazione moto: crescita del 400% dal '94


paolo chiaraluna
18-08-2007, 20:35
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_124301234.html



RC AUTO: NEL 2007 RINCARI DEL 4%, PER LE MOTO +400% DAL '94
ROMA - Ancora rincari in vista per gli automobilisti che a fine anno avranno visto le loro polizze Rc auto aumentare del 4,1%. La stima arriva dall'Adusbef che ha anche fatto il conto di tutti gli aumenti (definiti 'allegri') che le compagnie assicurative hanno accumulato negli ultimi 12 anni: le tariffe per le assicurazioni auto sono infatti cresciute in questo arco di tempo addirittura del 140,5%. E quelle delle moto, che a fine anno avranno messo a segno un rincaro tra il 2,6 e il 4,1%, saranno addirittura lievitate del 405% dal 1994.

Prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, denuncia il presidente dell'associazione di difesa degli utenti, Elio Lannutti, gli automobilisti pagavano infatti in media 700.000 lire, il controvalore di 361 euro. Dodici anni dopo, nel 2006, il costo medio di una polizza per un auto di fascia media (non contando le punte estreme come la Campania) è lievitato a 868 euro, con un rincaro appunto del 140,5 per cento. Negli altri paesi europei, come Francia, Spagna, Germania, gli aumenti registrati non hanno mai superato la soglia del 70%, dice l'Adusbef. Stessa musica per moto e motorini: per assicurare una due ruote di bassa cilindrata, sotto i 150 cc, nel 1994 ci volevano tra le 190 e le 235 mila lire (98-121 euro). Nel 2006 servivano tra i 395 e i 490 euro (+403%/405%) che quest'anno saliranno a 405-510 euro (+2,6%/+4,1%).

A questa crescita delle tariffe si affianca poi una sorprendente performance degli utili delle compagnie assicurative. Nel 2006, le 239 compagnie che operano in Italia hanno ottenuto utili medi pari a oltre 22 milioni di euro ciascuna, in calo rispetto ai 24 del 2005. Ma nel lungo periodo, tra il 1999 e il 2006, gli utili del settore sono cresciuti del 254,8%, passando da 1,483 miliardi di euro del '99 a 5,262 del 2006.

''Il settore continua ad offrire quindi eccellenti prospettive per chi vuole intraprendere. Perché nessuno si fa avanti?" si chiede quindi Lannutti che denuncia una sorprendente scarsità del numero di imprese che operano in Italia rispetto agli altri paesi europei. Con una popolazione simile per Francia, Gran Bretagna ed Italia, nel nostro paese operano (dati di fine 2005), 239 compagnie assicurative, quasi la metà di quelle presenti in Francia (470), un quinto di quelle operanti in Gran Bretagna (1.170). In Spagna (meno di 43 milioni di abitanti) operano 320 compagnie, 81 più delle nostre; in Olanda (16 milioni di abitanti) prosperano 300 compagnie, 61 più delle nostre; in Svezia (9 milioni di abitanti) 415 imprese (176 in più che in Italia). Eclatante il caso della Danimarca dove i 5,4 milioni di danesi vedono attive 210 compagnie, soltanto 29 meno delle nostre.

Non solo. Le 239 compagnie italiane aggregano - sostiene l'Adusbef - il più alto livello di premi per singola impresa: 429 milioni di euro per ogni azienda italiana (erano 412 nel 2004), contro i 347 milioni delle francesi (330 nel 2004), i 273 per ciascuna delle inglesi, i 227 delle tedesche, fino a giungere ai 48 milioni di euro per ciascuna azienda svedese.

Anche i premi aggregati per dipendente del settore assicurativo, che conta 39.924 dipendenti nel 2005 (scesi a 39.795 nel 2006), vedono gli italiani al primo posto: 2,750 milioni di euro per ogni impiegato italiano (erano 2,519 milioni nel 2004); 1,144 milioni per l'inglese; 1,268 milioni di euro per il francese; 676 mila euro per il tedesco. A tenere basso il numero di aziende, secondo Lannutti, è l'alto bacino di utenza potenziale, cioé il numero di cittadini che in media possono essere acquisiti da ciascuna compagnia: 246 mila abitanti per azienda in l'Italia, 95 mila utenti potenziali in più del secondo paese, il Portogallo, che può contare su 151 mila abitanti per azienda. Tralasciando, la posizione del Lussemburgo, anche in Svezia le compagnie di assicurazione prosperano con un bacino potenziale di 22 mila abitanti, in Irlanda di meno di 20 mila. Di fatto, il bacino medio di utenza nella Ue è di circa 85 mila abitanti per compagnia.

antomar
18-08-2007, 23:24
Evviva la libertà.

walter58
18-08-2007, 23:45
Per la mia moto fino a 2 anni fa pagavo 251,00 euro, adesso sempre con la stessa compagnia, ne pago 151,00 annue.

Assicurazione RAS.
All'atto di pagare il premio, chiesi se ci fosse stato qualche errore, trattandosi di 100,00 euro in meno.
La risposta fu:Le moto più sono vecchie e meno pagano.

paolo chiaraluna
19-08-2007, 01:01
All'atto di pagare il premio, chiesi se ci fosse stato qualche errore, trattandosi di 100,00 euro in meno.
La risposta fu:Le moto più sono vecchie e meno pagano.


:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Valz
19-08-2007, 09:07
Paghiamo una follia perchè il mercato assicurativo italiano è chiuso e dominato da lobby , Basta vedere come hanno , qualche anno fa , riformulato le valutazioni del danno biologico , ovviamente ad assoluto discapito dell'utente .
Perchè io in Italia non posso assicurarmi , per esempio , con un broker londinese ? ( pagherei meno di un terzo ) .