Paro
02-07-2007, 22:51
giorno 1 - Sabato 16 giugno 2007
dopo aver raccolto info e suggerimenti dalle più svariate fonti finalmente
sabato mattina è giunta l'ora di mettere benzina al "motore" (così viene
chiamato qualsiasi motoveicolo a Palermo...) e partire verso la casa
della zavorrina per caricare i suoi bagagli e dirigerci verso sud.
nei primi 40 km ecco i soliti dormiglioni e uno che invece ha parcheggiato
in un modo un pò... particolare!
http://inlinethumb12.webshots.com/4299/2720362210080082064S425x425Q85.jpg
Espletate non senza qualche difficoltà le operazioni di carico ecco che "Higan"
trivaligiata, con un rotolone impermeabile sopra il bauletto e con sopra due
entusiasti "motogirovaganti" si avvia verso l'autostrada: il primo troncone del
viaggio ci porterà a casa del "cileno" Oro che ci presterà il suo interfono
uguale al nostro, da una settimana defunto e portato in assistenza.
Scopriamo subito che oltre all'interfono anche la connessione di Patrizia ha
grossi problemi, forse si è dissaldato qualcosa all'interno del connettore:
rimarremo senza poterci parlare per 8 lunghissimi giorni di vacanza,
provocando una "leggera" incazzatura al sottoscritto...
Ma dopo uno spuntino gentilmente offerto dal "cileno" ci mettiamo in marcia
lungo la Porrettana, ignorando un paio di minuscoli cartelli gialli indicanti che la
strada è chiusa diversi km più avanti: "ci saranno deviazioni in loco" penso tra
me e me...
Seeeeeeeeeeeeee magari! Arriviamo dopo un curvone a fare la conoscenza di
due impeccabili new jersey di liscio cemento che immobili e impassibili sbarrano
la strada a noi e a tutto il flusso di auto che percorre quel tratto.
Fatto un rapido dietrofront cerchiamo un alternativa che ci porti verso Pistoia:
la prima strada "decente" e segnalata si rivela uno stretto budello fra i boschi,
ambiente ideale per un SM cattivo a cui tirare le marce e non alla povera TDM
che però in riserva e senza battere ciglio ci trascina fuori da questa piacevole
deviazione.
Benza e via verso Civitavecchia lungo A11 e poi SS1: un delirio di velox (7
dico 7 pattuglie della Polstrada in agguato dietro le siepi e le case a lato
strada!) in quella che pensavo una tranquilla statale da 90 km/h che
invece ad ogni incrocio canalizzato vede scendere a 70, 60 e addirittura
50km/h il limite di velocità... cose da pazzi!!!
Comunque arriviamo al porto alle 18 circa, con un ora abbondante di ritardo
sulla tabella di marcia prevista, ma la partenza è alle 19 per cui facciamo in
tempo a posare i fardelli in cabina e farci un giro sulla nave prima della
partenza.
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Il mare calmo e l'assenza di vento fanno ben sperare per la nottata, ma
qualche onda di troppo disturba il sonno di Hachiko...
giorno 2 - Domenica 17 giugno 2007
Siamo già in vista di Palermo, facciamo fagotto e andiamo sul ponte per
vedere l'attracco prima di sbarcare.
http://inlinethumb04.webshots.com/4163/2497902240080082064S500x500Q85.jpg
Portate giù le borse dobbiamo in ogni caso attendere che escano le auto per
poter alzare il ponte e far passare anche noi.
Siamo nel tranquillo traffico di Palermo (è domenica mattina...): non oso
pensare, dopo averci guidato per qualche ora, a chi arriva tranquillo e beato
durante l'ora di punta... un delirio!!!
Troviamo "quasi" subito il luogo dell'appuntamento e, con la "scorta", ci
dirigiamo a casa.
Ora si deve sistemare il "motore": un aggancio c'è sempre e così la piccola
Higan trova posto in uno spazio in mezzo a un dedalo di portoni e garage, in
compagnia di un altro "motore piccolo" ovvero uno scooter!
Ci cambiamo e riprendiamo un aspetto più civile (un motociclista bardato di
tutto punto è effettivamente una cosa completamente anomala a Palermo...)
per recarci nella celeberrima Mondello a prendere l'aperitivo e fare due passi
nella riserva di Capo Gallo.
http://inlinethumb38.webshots.com/6565/2380104670080082064S500x500Q85.jpg
Poi il luculliano e devastante pranzo della domenica (ad un certo punto sono
dovuto uscire a fare 2 passi: ero così pieno che mi sembrava di scoppiare!!!),
seguito da un pò di relax in attesa della serata.
Nel tardo pomeriggio passeggiata in centro e aperitivo (con 6 euro: panino,
bevanda a scelta e buffet libero = praticamente si poteva cenare lì!) per poi
gustare alcune delle specialità tipiche (panino con la milza, pane e
panelle e altro ancora) alla Antica Focacceria San Francesco in compagnia di
Francesco (il mitico Charlyno) e Laura: due persone da conoscere
assolutamente nella vita.
La serata prosegue in una gelateria sul lungomare del Foro Italico con gelati,
granite e altre prelibatezze: ogni poco si aggiungono alla già nutrita compagnia
altre persone, arrivando a formare coi tavolini un serpentone molto
coreografico!
Come prima giornata di Sicilia ne abbiamo apprezzato sopratutto i sapori; ora a
nanna che ci attende tutto il resto!!!
giorno 3 - Lunedì 18 giugno 2007
La sveglia è un proforma: entusiasti come siamo suona quando siamo già belli
svegli da un pò.
Colazione e vestizione: le strade di Sicilia ci attendono!
Recuperata la moto è ora di muoversi lungo la SS113 che uscendo da Palermo
passa lungo la costa offrendo scorci panoramici già stupendi: e pensare che
non è la strada migliore che incontreremo!!!
Isola delle Femmine,
http://inlinethumb08.webshots.com/4423/2579615770080082064S500x500Q85.jpg
Capaci e Punta Raisi sono tappe quasi obbligate per una foto, Terrasini e
Castellamare del Golfo pure,
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ma la prima sosta è a Scopello,
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piccolissimo borghetto, una bomboniera di paesello dove ci fermiamo alla fonte
nella piazza dopo aver fotografato la splendida "Tonnara" poco più in là...
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Il "pane cunzatu" con aringhe e pomodoro è squisito, varrebbe la pena andarci
solo per questo!
La nostra destinazione è però San Vito lo Capo, un vero paradiso, infatti per
arrivarci dobbiamo pure fare un pò di "purgatorio" (il paese si chiama proprio
così!)
Il caldo è massacrante, sono le 14 di un pomeriggio bollente, l'aria ti brucia gli
occhi se apri la visiera del casco, ma ormai siamo in ballo e balliamo!
A San vito troviamo un albergo sul lungomare con garage sotterraneo per la
moto, un pò costosetto invero, ma una botta di vita ogni tano non ha mai
ucciso nessuno!
Rimaniamo in stanza con l'aria condizionata fino al tardo pomeriggio quando
decidiamo di approfittare dell'ombrellone riservato e andaimo a farci un paio
d'ore di sole compreso un bel bagno nelle cristalline acque del golfo di San Vito.
http://inlinethumb48.webshots.com/5231/2951552320080082064S500x500Q85.jpg
una doccia ed è già ora di pensare di nuovo al cibo!
Stasera CousCous! tutti i ristoranti l'hanno in menù, andiamo in quello che
esteticamente ci attrae di più e non rimaniamo certo delusi ne dal servizio ne
dalle pietanze! Veramente delizioso ed abbondantissimo!!!
Una passeggiata lungo il molo del porto per digerire e la fresca stanza ci
aspetta per il giusto riposo...
giorno 4 - Martedì 19 giugno 2007
Una ricchissima colazione ci attende prima di saldare il conto e metterci di
nuovo in marcia verso le Grotte di Scurati: seguendo le scarse indicazioni e
facendo qualche centinaio di metri di sterrato arriviamo alle Grotte!!!
veramente straordinaria l'ambientazione e il panorama, che purtroppo le foto
non rendono appieno.
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prossima tappa Erice!
Si sale lentamente lungo i numerosi tornanti per via del fortissimo vento:
hanno chiuso perfino la funicolare che collega Antica Erice alla pianura!
Trovato parcheggio in un angolino appartato (non senza qualche problema
dovuto alla insidiosissima pavimentazione in pietra delle stradine interne)
comincia la visita a piedi del borgo e delle sue chicche.
http://inlinethumb32.webshots.com/5471/2121460680080082064S500x500Q85.jpg
Il vento aumenta ed a tratti sembra di stare a Trieste: raffiche fortissime che
costringono ad appoggiarsi ad alberi e panchine per mantenere l'equilibrio... poi
una volta all'interno delle strette stradine il vento si sente solo ululare tra i
comignoli e i tetti.
Facciamo la conoscenza di un simpaticissimo biker che gestisce un negozietto
di oggetti ricordo, con il quale scambiamo quattro chiacchiere sulla città e
sulle nostre amate cavalcature d'acciaio!
La particolarità di Erice sono le numerose chiese, che con un programma
oculato di investimenti sono state in buona parte ristrutturate e rese visitabili:
decidiamo, visto anche il tempo limitato, di visitare il solo Duomo con i suoi
tesori.
http://inlinethumb36.webshots.com/4067/2639794380080082064S500x500Q85.jpg
Alla partenza una cortina di fumo attira la nostra attenzione: il monte Cofano
sta bruciando!!!
In breve l'incendio si estenderà a tutta la vegetazione ormai secca, con
fiamme altissime e visibilissime anche a km di distanza.
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Scendiamo da Erice verso Trapani, ma la strada è bloccata per un altro
incendio e così ci ritroviamo a Valderice: memore delle lodi lette e rilette
decido che si può fare tappa Napola, Fulgatore o Dattilo per un cannolo DOC!
L'avessi mai pensato: tutto chiuso, chi per turno di riposo, chi non si sa
perchè (pure un locale lo ha chiesto a noi dopo averci visto fermi davanti alla
porta chiusa del locale...)
Ormai il cannolo non si mangia, nelle campagne interne è troppo caldo per cui
puntiamo verso il mare!
Ammiriamo Mozia e le sue saline,
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Favignana e le altre isole fino ad arrivare a Marsala, nel punto più occidentale
di tutta la Trinacria: Capo Boeo.
Qui sorge il Baglio Anselmi, sede del museo dove sono conservati i resti di una
nave punica unica nel suo genere.
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una lunga ed accurata visita del museo (supportati dalla gentilissima signorina
che ci fa appoggiare caschi e guanti sulla sua sedia per agevolarci) che spiega
e documenta i numerosi ritrovamenti dell'area del capo, da sempre punto
strategico per i viaggi e le spedizioni nel mediterraneo...
Dopo la visita non poteva mancare un passaggio presso le famose "Cantine
Florio" prima di lanciarsi lungo la deserta strada litoranea per Mazara del Vallo,
Granitola Torretta con il suo bel faro
http://inlinethumb57.webshots.com/6136/2682144950080082064S500x500Q85.jpg
fino a giungere a Marinella di Selinunte.
Qui giriamo un pò per il paese ma l'offerta alberghiera è ancora scarsina...
Un insegna di un B&B ci attira e facciamo la conoscenza dell'affittacamere più
improbabile mai conosciuto.
Simpaticissimo siculo figlio di una tedesca e un isolano ci accalappia lungo la
strada e ci convince (complice un prezzo molto "allettante") a pernottare
presso il suo B&B.
La camera è spaziosa e tutto sommato pulita e confortevole, la moto trova
posto in un garage chiuso da lui controllato e noi siamo liberi di andarci a
mangiare una buona pizza nell'unico ristorante aperto e frequentato
di tutto il paesello.
La solita passeggiata per rilassare un pò i muscoli indolenziti e poi a nanna:
domani bisogna svegliarsi presto per poter visitare agevolmente il sito
archeologico di Selinunte con una temperatura accettabile!
giorno 5 - Mercoledì 20 giugno 2007
Sveglia prestino, il caldo, seppur mitigato dal ventilatore a soffitto si sente
tutto e dopo le strade per il nostro sedere e il cibo per il nostro stomaco è
giunto il momento di nutrire con un pò di cultura anche il nostro cervello...
Selinunte!
Quante volte avevo sentito questo nome, ora è giunto il momento di vedere coi miei occhi!!!
E, parcheggiata la moto e pagato l'ingresso (come mai qui in Italia nessuno prevede di mettere
armadietti chiusi a chiave - anche a pagamento - per lasciare la roba mentre si visitano musei
e luoghi culturali, non l'ho ancora capito!) ecco che dopo la trincea appare subito il tempio,
http://inlinethumb35.webshots.com/4258/2817143140080082064S500x500Q85.jpg
immenso, ben conservato, io e Hachiko siamo tra i primi a passeggiare tra le rovine, posso scattare
foto in quantità senza l'odiosa presenza di altri e senza disturbare nessuno!
Giriamo attorno al tempio "E" forse dedicato a Era e gli scatti si sprecano, non pensavo che
una costruzione (sebbene antica, ben conservata e inserita nel più grande parco archeologico
più grande d'Europa) potesse attrarre così...
http://inlinethumb57.webshots.com/6200/2703398400080082064S500x500Q85.jpg
Ma come detto la zona da visitare è vastissima, carrellini elettrici a pagamento ti scorrazzano
avanti e indietro, ma c'è la possibilità di prendere la moto e spostarsi dalla "collina orientale"
dove sorgono i tre templi (due ormai crollati e ridotti a macerie) fino alla zona dell'"Acropoli",
egualmente interessante.
Si entra a piedi, dopo aver assicurato caschi e quanto possibile alla moto già stracarica,
e ci si trova di fronte ad uno spettacolo veramente magnifico.
Il mare è lì a pochi metri e i resti dei templi dominano la scogliera,
http://inlinethumb36.webshots.com/3491/2306938750080082064S500x500Q85.jpg
si intravede lo sviluppo
dell'antico porto, ogni pietra sembra avere mille storie da raccontare.
Ma fa caldo, caldissimo e indossiamo un abbigliamento pensato per girare in moto, non per camminare
sotto il sole cocente della mattina, sono necessarie frequenti soste all'ombra ed è indispensabile
bere molto dalla borraccia che ci portiamo sempre dietro.
La visita ci porta via diverse ore e quando ormai il sole picchia sopra le nostre teste ci avviamo,
sempre lungo la costa, verso Agrigento.
Una sosta per ristorarci a Porto Palo in un baretto lungo la spiaggia e poi la strada ci porta
di fronte alle Terme di Sciacca.
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Più avanti ci fermiamo al Villaggio Torre Macauda, un 3 stelle della catena Alpitour World Club:
subito il prezzo proposto di 55 euro a testa per mezza pensione ci lascia entusiasti, per poi
lasciare il posto allo sconcerto quando ci viene chiesto di saldare in anticipo un conto di
140 euro...eh si perchè 5 euro a testa sono per il club (che arrivando di sera e ripartendo la
mattina dopo lo sfruttiamo proprio...) e 10 euro sono la maggiorazione perchè facciamo meno
di tre notti... Mavadaviaelcul!!!
Avete perso 110 euro e due clienti, brutti micragnosi che non siete altro!
Ancora lungo la costa ci vengono regalati scorci di rara bellezza
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e a metà pomeriggio arriviamo
finalmente ad Agrigento: assolutamente non può manacre un primo giro per ammirare da lontano
i templi che hanno reso famoso nel mondo questo angolo di Sicilia!
Ma bisogna pensare anche a dove passare la notte: dopo albergo e B&B perchè non provare un bungalow?
Verso Porto Empedocle non avevamo visto nulla di interessante, proviamo in zona S.Leone...
B&B segnalati ma irraggiungibili causa sensi unici, alberghi chiusi, ma finalmente un campeggio
col simbolo dei bungalow!!! UAU!!!
Seguiamo le indicazioni e arriviamo ad uno sgangheratissimo campeggio sul mare, dove il
"receptionist" alla domanda se avevano bungalow liberi risponde in 14 lingue contemporaneamente
prima confermando, poi negando e poi riaffermando positivamente...
Questo per lui era il bungalow...
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messa la moto al sicuro e fatto un rapido cambio vestiario ci fiondiamo in spiaggia per godere
degli ultimi raggi di sole. Arrischio anche un bagno ma l'acqua, complice la vicinanza di una
grande città come Agrigento fa letteralmente schifo!!!
Rientriamo in appartamento, ci laviamo e ci facciamo attrarre (fatalmente) dal ristorante del
campeggio, che pur cucinando pochi e semplici piatti ci lascia soddisfatti e sazi alla fine
della scorpacciata di pesce che ci viene proposta a 15 euro...
La nottata di Hachiko viene brutalmente disturbata (io dormivo della grossa) da una megafesta
di compleanno con musica e fuochi artificiali proprio fuori dalla nostra finestra!!! Ma pork!
giorno 6 - Giovedì 21 giugno 2007
Alla mattina ricarichiamo la moto come un muletto e ci dirigiamo verso la Valle dei Templi.
Una brioche con il gelato e un cappuccino presentato come si deve ci fanno iniziare bene la giornata!
Parcheggiamo (a pagamento of course!) e, partendo dal tempio di Giunone,
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percorriamo tutta la Via Sacra
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fermandoci a lungo al Tempio della Concordia
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e alle rovine del Tempio di Giove
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mentre ammiriamo solo da lontano quel che resta del Tempio di Castore e Polluce.
Rifacciamo il percorso al contrario fotografando scorci prima passati inosservati e torniamo
alla moto.
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Per questa giornata il nostro biglietto vale anche per la visita del Museo Archeologico annesso
alla Chiesa di San Nicola, ma quando ci chiedono un altro obolo per il parcheggio decidiamo
che possiamo anche lasciare perdere!
Finita la lista dei posti da visitare possiamo pure tornarcene a Palermo: il trasferimento lungo
la velocissima 189-121 è quasi una sfida contro la natura...
Il vento caldo e la temperatura elevata ci mettono a dura prova, ma il pensiero di un fresco
divano in penombra che ci aspetta all'arrivo è più forte e in pochissimo maciniamo i 120 e passa
km a medie stratosferiche...
Ora un pò di meritato riposo al fresco, un bagnetto nella vasca (senza paperelle!), una cena
con la famiglia riunita e un comodo letto (invero 20 cm più lungo non sarebbe stato male)
per la notte.
giorno 7 - Venerdì 20 giugno 2007
Mattinata dedicata alla visita del Duomo di Monreale,
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il pomeriggio lo passiamo a prepararci
per il rientro in nave, rifacendo le valigie in modo "furbo" in modo da far stare tutto
l'indispensabile in una sola!!!
Recupero il "motore" e dopo aver salutato la mia "guida" nel caotico traffico palermitano,
carichiamo il tutto e tra saluti, baci e abbracci ci dirigiamo verso il porto.
Anche stavolta una serie di ritardatari riuscirà a prendere il traghetto, mentre noi
commentiamo dal ponte posteriore dopo aver sistemato la moto nella stiva e i bagagli
nella camera.
I gabbiani ci accompagnano per km fuori dal porto...
http://inlinethumb11.webshots.com/6986/2862364430080082064S500x500Q85.jpg
Il viaggio di rientro sarà più "tranquillo" dell'andata anche per Hachiko che riuscirà a
dormire serena per qualche ora in più...
giorno 8 - sabato 21 giugno 2007
Sbarcati un pò in ritardo causa moto bloccata da un Harley stracarica riusciamo a raggiungere
il punto d'incontro con i nostri angeli custodi alle 9.30 in punto.
Arrivano poco dopo Bay e Morgan, che ci ospiteranno, rifocilleranno e allieteranno in questi
due giorni.
Lasciati quasi tutti i bagagli a casa, molto più leggeri e dinamici (bisogna star dietro ad
un paio di MV Agusta - Brutale 910 R e F4 1000 R...) ci dirigiamo per stupende strade secondarie
poco trafficate verso il lago Trasimeno, dove ci concediamo relax, cibo e chiacchiere seduti
sul lungolago.
Il rientro è ugualmente piacevole, ad attenderci una bella doccia e sopratutto dei prelibati
piatti cucinati dalla Zia di Laura e una Fiorentina galattica cotta a puntino da Morgan.
Il sonno dei giusti con la panza piena è profondo ed ininterrotto fino alla mattina seguente...
giorno 9 - domenica 22 giugno 2007
Su ogni dolce degno di questo nome ci vuole la ciliegina, in ogni vacanza ci vuole un posto
evocativo da visitare... Castelluccio di Norcia è la ciliegina di questi 9 giorni in moto!
Il trasferimento dapprima spedito lungo superstrade e poi lento e guidato lungo le splendide
strade che portano al Parco Nazionale dei Monti Sibillini al confine tra Marche e Umbria.
Centinaia se non migliaia di veicoli di ogni genere sono diretti verso il Piano Grande,
dove la "fioritura" è ormai al termine.
Un posto "spettacoloso" di cui però non conservo nessuna immagine (così come per la giornata di
sabato...) per colpa di una CF della
digicamera forse difettosa che non ha salvato le foto fatte...
Una scusa in più per rivedere la fioritura il prossimo anno!!!
Un panino veloce mentre gli amici che ci hanno accompagnato si siedono e mangiano con calma
affettati e formaggi, abbiamo perso tempo in una sosta imprevista perchè Patrizia non si
sentiva affatto bene e ora si deve recuperare, casa dista ancora circa 500 km e voglio fare
meno autostrada possibile.
la noiosa E45, l'intasatissima A14, la velocissima SS16 e poi da Ferrara di nuovo autostrada.
Ormai ci siamo, la vacanza è finita, ma negli occhi e nel cuore tantissime cose belle da
ricordare...
"Ah, noi in Sicilia ci torniamo appena possibile!"
dopo aver raccolto info e suggerimenti dalle più svariate fonti finalmente
sabato mattina è giunta l'ora di mettere benzina al "motore" (così viene
chiamato qualsiasi motoveicolo a Palermo...) e partire verso la casa
della zavorrina per caricare i suoi bagagli e dirigerci verso sud.
nei primi 40 km ecco i soliti dormiglioni e uno che invece ha parcheggiato
in un modo un pò... particolare!
http://inlinethumb12.webshots.com/4299/2720362210080082064S425x425Q85.jpg
Espletate non senza qualche difficoltà le operazioni di carico ecco che "Higan"
trivaligiata, con un rotolone impermeabile sopra il bauletto e con sopra due
entusiasti "motogirovaganti" si avvia verso l'autostrada: il primo troncone del
viaggio ci porterà a casa del "cileno" Oro che ci presterà il suo interfono
uguale al nostro, da una settimana defunto e portato in assistenza.
Scopriamo subito che oltre all'interfono anche la connessione di Patrizia ha
grossi problemi, forse si è dissaldato qualcosa all'interno del connettore:
rimarremo senza poterci parlare per 8 lunghissimi giorni di vacanza,
provocando una "leggera" incazzatura al sottoscritto...
Ma dopo uno spuntino gentilmente offerto dal "cileno" ci mettiamo in marcia
lungo la Porrettana, ignorando un paio di minuscoli cartelli gialli indicanti che la
strada è chiusa diversi km più avanti: "ci saranno deviazioni in loco" penso tra
me e me...
Seeeeeeeeeeeeee magari! Arriviamo dopo un curvone a fare la conoscenza di
due impeccabili new jersey di liscio cemento che immobili e impassibili sbarrano
la strada a noi e a tutto il flusso di auto che percorre quel tratto.
Fatto un rapido dietrofront cerchiamo un alternativa che ci porti verso Pistoia:
la prima strada "decente" e segnalata si rivela uno stretto budello fra i boschi,
ambiente ideale per un SM cattivo a cui tirare le marce e non alla povera TDM
che però in riserva e senza battere ciglio ci trascina fuori da questa piacevole
deviazione.
Benza e via verso Civitavecchia lungo A11 e poi SS1: un delirio di velox (7
dico 7 pattuglie della Polstrada in agguato dietro le siepi e le case a lato
strada!) in quella che pensavo una tranquilla statale da 90 km/h che
invece ad ogni incrocio canalizzato vede scendere a 70, 60 e addirittura
50km/h il limite di velocità... cose da pazzi!!!
Comunque arriviamo al porto alle 18 circa, con un ora abbondante di ritardo
sulla tabella di marcia prevista, ma la partenza è alle 19 per cui facciamo in
tempo a posare i fardelli in cabina e farci un giro sulla nave prima della
partenza.
http://inlinethumb54.webshots.com/7093/2518396120080082064S500x500Q85.jpg
Il mare calmo e l'assenza di vento fanno ben sperare per la nottata, ma
qualche onda di troppo disturba il sonno di Hachiko...
giorno 2 - Domenica 17 giugno 2007
Siamo già in vista di Palermo, facciamo fagotto e andiamo sul ponte per
vedere l'attracco prima di sbarcare.
http://inlinethumb04.webshots.com/4163/2497902240080082064S500x500Q85.jpg
Portate giù le borse dobbiamo in ogni caso attendere che escano le auto per
poter alzare il ponte e far passare anche noi.
Siamo nel tranquillo traffico di Palermo (è domenica mattina...): non oso
pensare, dopo averci guidato per qualche ora, a chi arriva tranquillo e beato
durante l'ora di punta... un delirio!!!
Troviamo "quasi" subito il luogo dell'appuntamento e, con la "scorta", ci
dirigiamo a casa.
Ora si deve sistemare il "motore": un aggancio c'è sempre e così la piccola
Higan trova posto in uno spazio in mezzo a un dedalo di portoni e garage, in
compagnia di un altro "motore piccolo" ovvero uno scooter!
Ci cambiamo e riprendiamo un aspetto più civile (un motociclista bardato di
tutto punto è effettivamente una cosa completamente anomala a Palermo...)
per recarci nella celeberrima Mondello a prendere l'aperitivo e fare due passi
nella riserva di Capo Gallo.
http://inlinethumb38.webshots.com/6565/2380104670080082064S500x500Q85.jpg
Poi il luculliano e devastante pranzo della domenica (ad un certo punto sono
dovuto uscire a fare 2 passi: ero così pieno che mi sembrava di scoppiare!!!),
seguito da un pò di relax in attesa della serata.
Nel tardo pomeriggio passeggiata in centro e aperitivo (con 6 euro: panino,
bevanda a scelta e buffet libero = praticamente si poteva cenare lì!) per poi
gustare alcune delle specialità tipiche (panino con la milza, pane e
panelle e altro ancora) alla Antica Focacceria San Francesco in compagnia di
Francesco (il mitico Charlyno) e Laura: due persone da conoscere
assolutamente nella vita.
La serata prosegue in una gelateria sul lungomare del Foro Italico con gelati,
granite e altre prelibatezze: ogni poco si aggiungono alla già nutrita compagnia
altre persone, arrivando a formare coi tavolini un serpentone molto
coreografico!
Come prima giornata di Sicilia ne abbiamo apprezzato sopratutto i sapori; ora a
nanna che ci attende tutto il resto!!!
giorno 3 - Lunedì 18 giugno 2007
La sveglia è un proforma: entusiasti come siamo suona quando siamo già belli
svegli da un pò.
Colazione e vestizione: le strade di Sicilia ci attendono!
Recuperata la moto è ora di muoversi lungo la SS113 che uscendo da Palermo
passa lungo la costa offrendo scorci panoramici già stupendi: e pensare che
non è la strada migliore che incontreremo!!!
Isola delle Femmine,
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Capaci e Punta Raisi sono tappe quasi obbligate per una foto, Terrasini e
Castellamare del Golfo pure,
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ma la prima sosta è a Scopello,
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piccolissimo borghetto, una bomboniera di paesello dove ci fermiamo alla fonte
nella piazza dopo aver fotografato la splendida "Tonnara" poco più in là...
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Il "pane cunzatu" con aringhe e pomodoro è squisito, varrebbe la pena andarci
solo per questo!
La nostra destinazione è però San Vito lo Capo, un vero paradiso, infatti per
arrivarci dobbiamo pure fare un pò di "purgatorio" (il paese si chiama proprio
così!)
Il caldo è massacrante, sono le 14 di un pomeriggio bollente, l'aria ti brucia gli
occhi se apri la visiera del casco, ma ormai siamo in ballo e balliamo!
A San vito troviamo un albergo sul lungomare con garage sotterraneo per la
moto, un pò costosetto invero, ma una botta di vita ogni tano non ha mai
ucciso nessuno!
Rimaniamo in stanza con l'aria condizionata fino al tardo pomeriggio quando
decidiamo di approfittare dell'ombrellone riservato e andaimo a farci un paio
d'ore di sole compreso un bel bagno nelle cristalline acque del golfo di San Vito.
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una doccia ed è già ora di pensare di nuovo al cibo!
Stasera CousCous! tutti i ristoranti l'hanno in menù, andiamo in quello che
esteticamente ci attrae di più e non rimaniamo certo delusi ne dal servizio ne
dalle pietanze! Veramente delizioso ed abbondantissimo!!!
Una passeggiata lungo il molo del porto per digerire e la fresca stanza ci
aspetta per il giusto riposo...
giorno 4 - Martedì 19 giugno 2007
Una ricchissima colazione ci attende prima di saldare il conto e metterci di
nuovo in marcia verso le Grotte di Scurati: seguendo le scarse indicazioni e
facendo qualche centinaio di metri di sterrato arriviamo alle Grotte!!!
veramente straordinaria l'ambientazione e il panorama, che purtroppo le foto
non rendono appieno.
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prossima tappa Erice!
Si sale lentamente lungo i numerosi tornanti per via del fortissimo vento:
hanno chiuso perfino la funicolare che collega Antica Erice alla pianura!
Trovato parcheggio in un angolino appartato (non senza qualche problema
dovuto alla insidiosissima pavimentazione in pietra delle stradine interne)
comincia la visita a piedi del borgo e delle sue chicche.
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Il vento aumenta ed a tratti sembra di stare a Trieste: raffiche fortissime che
costringono ad appoggiarsi ad alberi e panchine per mantenere l'equilibrio... poi
una volta all'interno delle strette stradine il vento si sente solo ululare tra i
comignoli e i tetti.
Facciamo la conoscenza di un simpaticissimo biker che gestisce un negozietto
di oggetti ricordo, con il quale scambiamo quattro chiacchiere sulla città e
sulle nostre amate cavalcature d'acciaio!
La particolarità di Erice sono le numerose chiese, che con un programma
oculato di investimenti sono state in buona parte ristrutturate e rese visitabili:
decidiamo, visto anche il tempo limitato, di visitare il solo Duomo con i suoi
tesori.
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Alla partenza una cortina di fumo attira la nostra attenzione: il monte Cofano
sta bruciando!!!
In breve l'incendio si estenderà a tutta la vegetazione ormai secca, con
fiamme altissime e visibilissime anche a km di distanza.
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Scendiamo da Erice verso Trapani, ma la strada è bloccata per un altro
incendio e così ci ritroviamo a Valderice: memore delle lodi lette e rilette
decido che si può fare tappa Napola, Fulgatore o Dattilo per un cannolo DOC!
L'avessi mai pensato: tutto chiuso, chi per turno di riposo, chi non si sa
perchè (pure un locale lo ha chiesto a noi dopo averci visto fermi davanti alla
porta chiusa del locale...)
Ormai il cannolo non si mangia, nelle campagne interne è troppo caldo per cui
puntiamo verso il mare!
Ammiriamo Mozia e le sue saline,
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Favignana e le altre isole fino ad arrivare a Marsala, nel punto più occidentale
di tutta la Trinacria: Capo Boeo.
Qui sorge il Baglio Anselmi, sede del museo dove sono conservati i resti di una
nave punica unica nel suo genere.
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una lunga ed accurata visita del museo (supportati dalla gentilissima signorina
che ci fa appoggiare caschi e guanti sulla sua sedia per agevolarci) che spiega
e documenta i numerosi ritrovamenti dell'area del capo, da sempre punto
strategico per i viaggi e le spedizioni nel mediterraneo...
Dopo la visita non poteva mancare un passaggio presso le famose "Cantine
Florio" prima di lanciarsi lungo la deserta strada litoranea per Mazara del Vallo,
Granitola Torretta con il suo bel faro
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fino a giungere a Marinella di Selinunte.
Qui giriamo un pò per il paese ma l'offerta alberghiera è ancora scarsina...
Un insegna di un B&B ci attira e facciamo la conoscenza dell'affittacamere più
improbabile mai conosciuto.
Simpaticissimo siculo figlio di una tedesca e un isolano ci accalappia lungo la
strada e ci convince (complice un prezzo molto "allettante") a pernottare
presso il suo B&B.
La camera è spaziosa e tutto sommato pulita e confortevole, la moto trova
posto in un garage chiuso da lui controllato e noi siamo liberi di andarci a
mangiare una buona pizza nell'unico ristorante aperto e frequentato
di tutto il paesello.
La solita passeggiata per rilassare un pò i muscoli indolenziti e poi a nanna:
domani bisogna svegliarsi presto per poter visitare agevolmente il sito
archeologico di Selinunte con una temperatura accettabile!
giorno 5 - Mercoledì 20 giugno 2007
Sveglia prestino, il caldo, seppur mitigato dal ventilatore a soffitto si sente
tutto e dopo le strade per il nostro sedere e il cibo per il nostro stomaco è
giunto il momento di nutrire con un pò di cultura anche il nostro cervello...
Selinunte!
Quante volte avevo sentito questo nome, ora è giunto il momento di vedere coi miei occhi!!!
E, parcheggiata la moto e pagato l'ingresso (come mai qui in Italia nessuno prevede di mettere
armadietti chiusi a chiave - anche a pagamento - per lasciare la roba mentre si visitano musei
e luoghi culturali, non l'ho ancora capito!) ecco che dopo la trincea appare subito il tempio,
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immenso, ben conservato, io e Hachiko siamo tra i primi a passeggiare tra le rovine, posso scattare
foto in quantità senza l'odiosa presenza di altri e senza disturbare nessuno!
Giriamo attorno al tempio "E" forse dedicato a Era e gli scatti si sprecano, non pensavo che
una costruzione (sebbene antica, ben conservata e inserita nel più grande parco archeologico
più grande d'Europa) potesse attrarre così...
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Ma come detto la zona da visitare è vastissima, carrellini elettrici a pagamento ti scorrazzano
avanti e indietro, ma c'è la possibilità di prendere la moto e spostarsi dalla "collina orientale"
dove sorgono i tre templi (due ormai crollati e ridotti a macerie) fino alla zona dell'"Acropoli",
egualmente interessante.
Si entra a piedi, dopo aver assicurato caschi e quanto possibile alla moto già stracarica,
e ci si trova di fronte ad uno spettacolo veramente magnifico.
Il mare è lì a pochi metri e i resti dei templi dominano la scogliera,
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si intravede lo sviluppo
dell'antico porto, ogni pietra sembra avere mille storie da raccontare.
Ma fa caldo, caldissimo e indossiamo un abbigliamento pensato per girare in moto, non per camminare
sotto il sole cocente della mattina, sono necessarie frequenti soste all'ombra ed è indispensabile
bere molto dalla borraccia che ci portiamo sempre dietro.
La visita ci porta via diverse ore e quando ormai il sole picchia sopra le nostre teste ci avviamo,
sempre lungo la costa, verso Agrigento.
Una sosta per ristorarci a Porto Palo in un baretto lungo la spiaggia e poi la strada ci porta
di fronte alle Terme di Sciacca.
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Più avanti ci fermiamo al Villaggio Torre Macauda, un 3 stelle della catena Alpitour World Club:
subito il prezzo proposto di 55 euro a testa per mezza pensione ci lascia entusiasti, per poi
lasciare il posto allo sconcerto quando ci viene chiesto di saldare in anticipo un conto di
140 euro...eh si perchè 5 euro a testa sono per il club (che arrivando di sera e ripartendo la
mattina dopo lo sfruttiamo proprio...) e 10 euro sono la maggiorazione perchè facciamo meno
di tre notti... Mavadaviaelcul!!!
Avete perso 110 euro e due clienti, brutti micragnosi che non siete altro!
Ancora lungo la costa ci vengono regalati scorci di rara bellezza
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e a metà pomeriggio arriviamo
finalmente ad Agrigento: assolutamente non può manacre un primo giro per ammirare da lontano
i templi che hanno reso famoso nel mondo questo angolo di Sicilia!
Ma bisogna pensare anche a dove passare la notte: dopo albergo e B&B perchè non provare un bungalow?
Verso Porto Empedocle non avevamo visto nulla di interessante, proviamo in zona S.Leone...
B&B segnalati ma irraggiungibili causa sensi unici, alberghi chiusi, ma finalmente un campeggio
col simbolo dei bungalow!!! UAU!!!
Seguiamo le indicazioni e arriviamo ad uno sgangheratissimo campeggio sul mare, dove il
"receptionist" alla domanda se avevano bungalow liberi risponde in 14 lingue contemporaneamente
prima confermando, poi negando e poi riaffermando positivamente...
Questo per lui era il bungalow...
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messa la moto al sicuro e fatto un rapido cambio vestiario ci fiondiamo in spiaggia per godere
degli ultimi raggi di sole. Arrischio anche un bagno ma l'acqua, complice la vicinanza di una
grande città come Agrigento fa letteralmente schifo!!!
Rientriamo in appartamento, ci laviamo e ci facciamo attrarre (fatalmente) dal ristorante del
campeggio, che pur cucinando pochi e semplici piatti ci lascia soddisfatti e sazi alla fine
della scorpacciata di pesce che ci viene proposta a 15 euro...
La nottata di Hachiko viene brutalmente disturbata (io dormivo della grossa) da una megafesta
di compleanno con musica e fuochi artificiali proprio fuori dalla nostra finestra!!! Ma pork!
giorno 6 - Giovedì 21 giugno 2007
Alla mattina ricarichiamo la moto come un muletto e ci dirigiamo verso la Valle dei Templi.
Una brioche con il gelato e un cappuccino presentato come si deve ci fanno iniziare bene la giornata!
Parcheggiamo (a pagamento of course!) e, partendo dal tempio di Giunone,
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percorriamo tutta la Via Sacra
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fermandoci a lungo al Tempio della Concordia
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e alle rovine del Tempio di Giove
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mentre ammiriamo solo da lontano quel che resta del Tempio di Castore e Polluce.
Rifacciamo il percorso al contrario fotografando scorci prima passati inosservati e torniamo
alla moto.
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Per questa giornata il nostro biglietto vale anche per la visita del Museo Archeologico annesso
alla Chiesa di San Nicola, ma quando ci chiedono un altro obolo per il parcheggio decidiamo
che possiamo anche lasciare perdere!
Finita la lista dei posti da visitare possiamo pure tornarcene a Palermo: il trasferimento lungo
la velocissima 189-121 è quasi una sfida contro la natura...
Il vento caldo e la temperatura elevata ci mettono a dura prova, ma il pensiero di un fresco
divano in penombra che ci aspetta all'arrivo è più forte e in pochissimo maciniamo i 120 e passa
km a medie stratosferiche...
Ora un pò di meritato riposo al fresco, un bagnetto nella vasca (senza paperelle!), una cena
con la famiglia riunita e un comodo letto (invero 20 cm più lungo non sarebbe stato male)
per la notte.
giorno 7 - Venerdì 20 giugno 2007
Mattinata dedicata alla visita del Duomo di Monreale,
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il pomeriggio lo passiamo a prepararci
per il rientro in nave, rifacendo le valigie in modo "furbo" in modo da far stare tutto
l'indispensabile in una sola!!!
Recupero il "motore" e dopo aver salutato la mia "guida" nel caotico traffico palermitano,
carichiamo il tutto e tra saluti, baci e abbracci ci dirigiamo verso il porto.
Anche stavolta una serie di ritardatari riuscirà a prendere il traghetto, mentre noi
commentiamo dal ponte posteriore dopo aver sistemato la moto nella stiva e i bagagli
nella camera.
I gabbiani ci accompagnano per km fuori dal porto...
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Il viaggio di rientro sarà più "tranquillo" dell'andata anche per Hachiko che riuscirà a
dormire serena per qualche ora in più...
giorno 8 - sabato 21 giugno 2007
Sbarcati un pò in ritardo causa moto bloccata da un Harley stracarica riusciamo a raggiungere
il punto d'incontro con i nostri angeli custodi alle 9.30 in punto.
Arrivano poco dopo Bay e Morgan, che ci ospiteranno, rifocilleranno e allieteranno in questi
due giorni.
Lasciati quasi tutti i bagagli a casa, molto più leggeri e dinamici (bisogna star dietro ad
un paio di MV Agusta - Brutale 910 R e F4 1000 R...) ci dirigiamo per stupende strade secondarie
poco trafficate verso il lago Trasimeno, dove ci concediamo relax, cibo e chiacchiere seduti
sul lungolago.
Il rientro è ugualmente piacevole, ad attenderci una bella doccia e sopratutto dei prelibati
piatti cucinati dalla Zia di Laura e una Fiorentina galattica cotta a puntino da Morgan.
Il sonno dei giusti con la panza piena è profondo ed ininterrotto fino alla mattina seguente...
giorno 9 - domenica 22 giugno 2007
Su ogni dolce degno di questo nome ci vuole la ciliegina, in ogni vacanza ci vuole un posto
evocativo da visitare... Castelluccio di Norcia è la ciliegina di questi 9 giorni in moto!
Il trasferimento dapprima spedito lungo superstrade e poi lento e guidato lungo le splendide
strade che portano al Parco Nazionale dei Monti Sibillini al confine tra Marche e Umbria.
Centinaia se non migliaia di veicoli di ogni genere sono diretti verso il Piano Grande,
dove la "fioritura" è ormai al termine.
Un posto "spettacoloso" di cui però non conservo nessuna immagine (così come per la giornata di
sabato...) per colpa di una CF della
digicamera forse difettosa che non ha salvato le foto fatte...
Una scusa in più per rivedere la fioritura il prossimo anno!!!
Un panino veloce mentre gli amici che ci hanno accompagnato si siedono e mangiano con calma
affettati e formaggi, abbiamo perso tempo in una sosta imprevista perchè Patrizia non si
sentiva affatto bene e ora si deve recuperare, casa dista ancora circa 500 km e voglio fare
meno autostrada possibile.
la noiosa E45, l'intasatissima A14, la velocissima SS16 e poi da Ferrara di nuovo autostrada.
Ormai ci siamo, la vacanza è finita, ma negli occhi e nel cuore tantissime cose belle da
ricordare...
"Ah, noi in Sicilia ci torniamo appena possibile!"