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spalla
22-01-2007, 12:23
Sicuraemnte e' un OT, quindi rivolgo un appello ai moderatori di spostarlo, nel caso.

Premetto che io non sono un "verde", ma uno a cui sta a cuore la salute del pianeta (e c'e' la sua bella differenza...), ma in questi giorni ho letto di tutto sulle catastrofiche previsioni del futuro del nostro pianeta
La faccio corta...il problema di base e' l'aumento mostruoso dell'emissioni di anidride carbonica, CO2 e con altrettanta naturalezza ho letto che per eliminare in maniera drastica tali emissioni basterebbe...AUMENTARE IL NUMERO DI PIANTE !!! DI ALBERI !!! DI VEGETAZIONE !!!
Che permettono la fotosintesi e trasformano in ossigeno la CO2.

Dite che sia cosi' facile ?!!?!?!?
Basta piantare del verde !??!!?
Oppure la soluzione l'ha trovata prodi tassando gli euro <4 ?

Andreapaa
22-01-2007, 12:34
Ieri anche Zichichi ha fatto un intervento in tal senso, ed ha, fra l'altro, detto che se non ci fosse l'effetto serra il pianeta sarebbe invivibile. Ha detto anche che i ghiacciai del polo si sono sghiacciati completamente e riformati per 3 volte, con una frequenza che sembra essere attorno ai 140.000 anni.

Credo che tutte le notizie che leggiamo, prese una ad una, non significhino ASSOLUTAMENTE nulla, è come quando si tagliano vari pezzi di frasi per far dire a qualcuno una cosa diversa da quello che in realtà ha detto.

Credo che, seppure gli scienziati dicano cose tranquillizzanti e/o pilotate dalle multinazionali, bisognerebbe ascoltarli di più, magari trasmettendo in TV le dirette dei loro convegni; magari si riuscirà a capire 1/100 (ma non è detto), però sicuramente sarebbe meglio.

nossa
22-01-2007, 12:45
L'altro giorno al tg: inverno anomalo..... le temperature alte causano incendi:rolleyes: :rolleyes: ma questi sono scemi, ci vengono a dire che i boschi bruciano da soli... ma per favore nemmeno in Africa d'estate, ormai il patrimonio forestale europeo ce lo siamo giocato e tutti gli anni la stessa storia ma sembra non freghi a nessuno:(

squalo
22-01-2007, 13:19
...... eliminare in maniera drastica tali emissioni basterebbe...AUMENTARE IL NUMERO DI PIANTE !!! DI ALBERI !!! DI VEGETAZIONE ! (..) Dite che sia cosi' facile ? (..)


è una cazzataza...il 3/4 della C02 viene assorbita per generare ossigeno dal....PLANCTON marino...

AlessandroF
22-01-2007, 13:29
il disboscamento selvaggio è causa di un gran numero di enormi problemi e purtroppo la soluzione è praticamente impossibile.
Si pensi che in media ogni giorno dall'amazzonia viene disboscata (in maniera definitiva) un'area pari a circa 10 campi da calcio.
Compensare questo disastro ambientale non è esattamente come piantare 2 gerani in terrazza....:( :(

3alista
22-01-2007, 13:31
come molto spesso di sciocchezze se ne dicono molte, di solito si manipolano per argomentare le proprie idee politiche, certo che tutta la cacca che viene immessa nell'atmosfera fa male, ma che questo sia solo efetto dell'uomo.... beh ce ne vuole molta di fantasia.

Io ho trovato illuminante la lettura del libro "Storia della corrente del Golfo", si capisce moltissimo di come siano le dinamiche a breve, medio e lungo termine; come tutti i sistemi il sistema Terra reagisce alle sollecitazioni
...
chiaramente e' solo la mia opinione

AlessandroF
22-01-2007, 13:34
è una cazzataza...il 3/4 della C02 viene assorbita per generare ossigeno dal....PLANCTON marino...

le mie modeste riminiscenze mi dicono che in virtù della fotosintesi clorofilliana, in presenza di irradiamento (quindi durante il giorno) gli organismi vegetali producono ossigeno, mentre di notte lo combinano col carbonio producendo CO2. Mi dicono anche che una alta percentuale di microorganismi che compongono il plancton sono vegetali. Si alimentano pertanto attraverso il meccanismo della fotosintesi... (ovvio che nessuno si sogna di disboscare il plancton :rolleyes: , ma diciamo che così i conti tornano...:lol: )

flavioff
22-01-2007, 13:52
Non ci dimentichiamo che ormai siamo a quota 6 miliardi,di persone...che fanno al mondo di tutto e di più.Tutto questo non mi meraviglia;sapevo sarebbe accaduto prima o poi ma in un modo più graduale.

squalo
22-01-2007, 13:55
...... (ovvio che nessuno si sogna di disboscare il plancton :rolleyes: , ma diciamo che così i conti tornano...:lol: )


purtroppo non è cosi....
una chiazza di petrolio produce danni immani...:(:(:(

AlessandroF
22-01-2007, 13:58
purtroppo non è cosi....
una chiazza di petrolio produce danni immani...:(:(:(

la mia voleva essere una battuta... ;)

marcoexa
22-01-2007, 14:04
ecco gli effetti....

Guanaco
22-01-2007, 14:10
(..) Io ho trovato illuminante la lettura del libro "Storia della corrente del Golfo", si capisce moltissimo di come siano le dinamiche a breve, medio e lungo termine; come tutti i sistemi il sistema Terra reagisce alle sollecitazioni (..) chiaramente e' solo la mia opinione

Sì, ma è un'opinione pericolosa...
Certo che le piante possono limitare l'effetto serra, assorbendo la CO2, mica è una novità...
Ma le foreste, invece di crescere, diminuiscono in maniera vertiginosa.
:confused:
L'effetto serra è in gran parte causato dalle attività antropiche, ormai è assodato. Ormai gli studi che lo attestano non si contano...
:(

Allego un articolo comparso oggi su "La Provincia" (zona Insubria, 300'000 lettori), che trovo indicativo e che accenna anche alla Corrente del Golfo:

Negli ultimi giorni il caldo ha toccato livelli eccezionali per la stagione. Caldo record anche a Mosca e New York. Nel centro-nord europeo la tempesta Kyrill ha infuriato a 150 km/h, causando danni ingenti e morti. Nel contempo, sono state formulate previsioni di nuovi freddi. Che sta succedendo? Se lo stanno chiedendo in molti. Le anomalie naturali fanno paura, è normale; è un po’ come vedere il mare placido che si ritira prima che sopraggiunga lo Tsunami.

Alcuni paventano la resa dei conti climatica per i danni arrecati al pianeta, specie in termini di effetto serra. Si tratta forse di un primo assaggio? Questo allarme serpeggiante nei media fa in verità un po’ rabbia… per il come e per il quando. Esso dimostra solo come siamo bravi a piangere sul latte versato. Ci aspettiamo il peggio, ma poco facciamo per evitarlo e finché possiamo non ne parliamo. Poi, improvvisamente, gli alberi in fiore d’inverno rievocano i moniti degli scienziati.

Negli anni ’60 il meteorologo Usa Edward Lorenz descrisse il carattere caotico dell’atmosfera e ricorse al paradigma dell’“effetto farfalla”: un lieve battito d’ali su una parte del globo può scatenare un tifone in un’altra. Questo ci fa intuire che il tempo sovrappone ai suoi cicli stagionali una serie di oscillazioni imperscrutabili. Pertanto, rilevare tendenze climatiche nell’arco di qualche giorno o di qualche anno lascia il tempo che trova e riflette piuttosto una disconoscenza dei problemi veri.

Occorre invece considerare i processi a lungo termine; che non mancano. Ad esempio, il ritiro dei ghiacciai, enormi masse in scambio termico, è una testimonianza eloquente del riscaldamento globale. Eppure, se ne parla più che altro nei documentari. Fa senz’altro più scalpore la comparsa dell’orsa risvegliata dal letargo che con due cuccioli ha attraversato un campo da sci a Madonna di Campiglio.

Uno stupore del tutto normale, come si accennava. Ma è proprio questa nostra normalità col respiro corto che ci farà accantonare i problemi ambientali, non appena avremo un inverno con la neve. Crederemo che le cose si sono riaggiustate, dimenticheremo che l’attuale crisi termica è causata proprio da noi e che nessuna alterazione così ingente si è manifestata da 55 milioni di anni a questa parte.

Ci pare significativo dover ripescare gli annali del 1860 per trovare un dicembre temperato come quello appena passato, mentre difficilmente ci spaventa il rialzo globale di 2-6 gradi previsto nei prossimi 100 anni. Eppure, superato l’incremento di 2,7 gradi, il ghiacciaio della Groenlandia si scioglierà; oltre i 4 gradi di aumento le foreste pluviali spariranno.

Le glaciazioni sono cicliche e tra due di esse, come ora, le tendenze termiche si amplificano. L’attuale riscaldamento antropico rispecchia la condizione di chi pigia il gas in discesa, lungo una strada sempre più ripida e calda. Questa corsa, paradossalmente, potrebbe anticipare una nuova glaciazione. Infatti, lo scioglimento dei ghiacci ha formato nell’Atlantico un colossale fiume d’acqua dolce capace di dissolvere quel flusso calorifero che è la Corrente del Golfo e quindi di gettare l’Europa e l’America del nord in incessanti giornate polari. Per l’ultima glaciazione sono bastati sbalzi di 5-10 gradi.

Rane e rospi sono ovunque in declino, per via di un fungo patogeno favorito dalle temperature più alte. Le rondini iniziano a migrare in Gran Bretagna, anziché in Sudafrica. Negli ultimi 30 anni il Polo Nord ha perso il 40% della superficie, le popolazioni antartiche si sono ridotte di un terzo e le fasce subtropicali si sono allargate di 240 km. La desertificazione minaccia un miliardo di persone.

Per qualche strano motivo noi continuiamo a credere che all’ultimo momento potremo sempre soffiare sul pentolino del latte. Salvo farci sorprendere da qualche giornata calda. Scordiamo che nel pentolino ci siamo anche noi; vicino al bordo.

aldo
22-01-2007, 14:11
Non ci dimentichiamo che ormai siamo a quota 6 miliardi,di persone...che fanno al mondo di tutto e di più.Tutto questo non mi meraviglia;sapevo sarebbe accaduto prima o poi ma in un modo più graduale.

Sembra impossibile che così pochi si rendano conto che il vero problema è questo. Qualunque cosa ci faccia diventa dannosa se la si fa in troppi. Quando sento parlare di riserve per gli animali in Africa veramente mi stravolgo. L'Africa così grande e apparentemente deserta. Anche lì gli esseri umani sono già troppi e stanno togliendo spazio agli animali tanto da doverli proteggere in riserve. Se dobbiamo bruciare l'amazzonia è per ricavare spazio per dar da mangiare agli umani. Se il mare comincia a non farcela più a darci da mangiare è assurdo pensare di trovare soluzioni fantasiose perchè possa continuare a farlo. Se ne parco del gran paradiso ci sono troppi stambecchi e il parco non li può sostenere si limita il numero. Non dico di aprire la caccia agli esseri umani, anche se qualcuno lo ha già fatto e qulcuno continua a farlo, ma cercare a lungo termine di invertire la tendenza al rialzo della popolazione. Faccio un esempio un po' colorito: fino a 100 anni fa, o anche meno, la merd@ era ricchezza, la gente andava a cacare della concimaia. Il letame degli animali era ricchezza. Ora le deiezioni dei grandi allevamenti sono diventate un grosso problema.

sguinz
22-01-2007, 14:24
...come dicevo in un'altro thread...
andatevi a vedere il documentario "An Inconvenient truth" di Al Gore

3alista
22-01-2007, 15:57
Cito:
qt
Crederemo che le cose si sono riaggiustate, dimenticheremo che l’attuale crisi termica è causata proprio da noi e che nessuna alterazione così ingente si è manifestata da 55 milioni di anni a questa parte.
unqt

questa affermazione e' di un qualunquismo tale da essere chiaro, almeno a me, che il giornalista di turno deve scrivere qualcosa altrimenti chi se lo fila??


e in apertura:

Allego un articolo comparso oggi su "La Provincia" (zona Insubria, 300'000 lettori),

per poter vendere i giornalisti (esperti di nulla) devono creare del sensazionalismo.

Se l'inquinamento dei grandi centri aumenta, aumenta la mortalita', ancora un esempio di "reazione" del sistema Terra al cambiamento, alla lunga se sara' davvero l'uomo la causa dei cambiamenti, allora il sistema Terra ribellandosi tende ad eliminare naturalmente la causa.

Quindi, il mio ragionamento e': per l'uomo fa' male inquinamento in generale, la storia dell'effetto serra e' una piccola grande bufala: se aumenta l'effetto serra aumenta la temperatura, diminuisce la corrente del golfo (per esempio) diminuendo la corrente del golfo si riformano i ghiacci al Polo Nord.

In passato ci sono stati moltissimi episodi estremi ma nessuno li collegava all'inquinamento, magari per ignoranza magari perche' non erano collegati.

Se volete, visitate il sito www.meteolive.it, vi potrete trovare molti spunti di riflessione, non risposte assolute (quelle non le ha nessuno tranne SirJo e Barbasma).

laaaaampu

Manga R80
22-01-2007, 16:07
il problema esiste ma è un problema che riguarda l'umanità, le specie viventi evolute, e non "il mondo".
Nel senso che al mondo non interessa se l'atmosfera è formata di CO2. interessa a noi.
La vita delle specie animali si misura in centinaia di migliaia, e se vogliamo contare le evoluzioni anche stravolgenti, cioè dalla scimmia all'uomo, per esempio, in qualche milione di anni.
Il pianeta è li da cinque miliardi di anni circa. Nei primi quattro era, dal nostro punto di vista, un vero postaccio.
Può tornare un postaccio sempre con la nostra collaborazione. Ma le forze in gioco sono soverchianti, e quel secoletto, o millennio, in cui potremmo rovinare l'atmosfera, porterà come unica conseguenza macro una forte riduzione delle specie viventi nostra inclusa.
Dopodichè tutto tornerà come prima, o quasi. Da un punto di vista planetario, of course.

Ovvio che se pensiamo ai nostri figli la preoccupazione c'è. Ma dovendo loro decidere se continuare a campare o no, e avendo tutto sommato abbastanza tempo per correre a ripari, anche estremi, sono piuttosto fiducioso.
Non escludo una crisi in questo senso. Ma sono le crisi che creano i cambiamenti, è una cosa molto naturale, a tutti i livelli ed in tutte le scale.

er-minio
22-01-2007, 16:21
ho letto che per eliminare in maniera drastica tali emissioni basterebbe...AUMENTARE IL NUMERO DI PIANTE !!! DI ALBERI !!! DI VEGETAZIONE! (..)


Ahem... Ho il dubbio che il sistema sia un pelino più complesso. :wink:

The Duck
22-01-2007, 16:24
è una cazzataza...il 3/4 della C02 viene assorbita per generare ossigeno dal....PLANCTON marino...

Lo sapevo! Uccidiamo ste delinquenti di balene e faremo un favore al mondo intero!!!:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

KappaElleTi
22-01-2007, 16:28
è una cazzataza...il 3/4 della C02 viene assorbita per generare ossigeno dal....PLANCTON marino...

che sia una cazzata siamo d'accordo, ma il plancton marino che c'entra? ;)

intendiamoci il problema è "immagazzinare" la CO2, non il suo ciclo

KappaElleTi
22-01-2007, 16:34
sintetizzando....lo sfuttamento del carbone prima e del petrolio poi ha messo in circolo enormi quantità di idrocarburi (CHx) che ossidati si trasformano in CO2
il problema quindi non è trasformare la CO2 in CHx (legna ad esempio) ma immagazzinarla e permetterne l'immobilizzazione

Le foreste dell'amazzonia non sono anche loro altro che un ciclo, sottoposto peraltro in tempi brevissimi a ossidazione da parte dei microrganismi, il disboscamento dell'amazzonia comporta problemi di fertilità del suolo (che in amazzonia non esiste) ma rispetto alla co2 messa in circolo attraverso lo sfruttamento delle risorse energetiche fossili non sono che un ago in un pagliaio

;)

LG
22-01-2007, 16:49
Le foreste dell'amazzonia non sono anche loro altro che un ciclo, (..) rispetto alla co2 messa in circolo attraverso lo sfruttamento delle risorse energetiche fossili non sono che un ago in un pagliaio (..)

beh... KappaelleTi non sono esattamente un ago in un pagliaio: per la precisione la biosfera terrestre sequestra ogni anno circa 2.3 Gt di carbonio, mentre le emissioni antropiche corrispondono a circa 6.3Gt di C.

Penso che chiunque rimanga stupito quando sente parlare della materia che costituisce il suo lavoro quotidiano da persone non del settore….e così per me.

Comunque, Guanaco e Mangar80 sempre lucidi!!

Per chi volesse farsi un’idea dello stato del clima, senza stressarsi troppo, consiglio la lettura del “Summary for Policy Makers” dell’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Changes) un rapporto realizzato ogni anno da un pool di 800 scienziati a livello mondiale, che riassume i segnali (dati) dell’andamento del clima a livello globale (www.ipcc.ch). Tra l’altro uscirà a giorni il 4th assessment report.

per 3alista: meteolive usalo per decidere se prendere la cerata (ed è già molto), non per parlare di clima. e comunque com dice er-minio il problema è "un pelino" più complesso

3alista lascia stare meteolive

KappaElleTi
22-01-2007, 16:58
beh... KappaelleTi non sono esattamente un ago in un pagliaio: per la precisione la biosfera terrestre sequestra ogni anno circa 2.3 Gt di carbonio, mentre le emissioni antropiche corrispondono a circa 6.3Gt di C.



ripeto, e qui conta il ragionamento, non i numeri senza analisi critica

una foresta equatoriale non collabora al miglioramento dell'atmosfera, è uno status quo, tanto viene assorbito di CO2 tanto viene immesso nell'aria

paradossalmente tagliare la foresta amazzonica per fare mobili e parquet (che non siano bruciati l'anno dopo per mettere il marmo ma che siano conservati) permette una maggiore immobilizzazione di CO2 sotto forma di legna, perchè in clima equatoriale un tronco che non viene utilizzato e cade al suolo viene trasformato in CO2 nel giro di pochi mesi da microorganismi, funghi e batteri

sotto questo aspetto e molto peggio il taglio delle foreste nordiche, ma anche questi sono aghi nel pagliaio rispetto alla CO2 messa in circolo dallo sfruttamento di risorse accumulate nel corso di milioni di anni

3alista
22-01-2007, 17:03
Mi sembra che Manga R80 abbia sintetizzato meglio cio' che penso, a parte l'aspetto mediatico.

Andro' a leggere IPCC e saro' piu' scettico con gli spunti che offrono ( sono sempre molto scettico con chi ha grandissime certezze) e sono conscio che il sistema sia "un zichinin" piu' complicato .

Gia' che ci sei, cosi' uso anche te, hai letto "storia della corrente del golfo", se lo ritrovo domani ti posto l'autore...


xchè hai enfatizzato il "lasciar stare" riferendoti a meteolive??

abii.ne.viderem
22-01-2007, 17:07
Ma sono le crisi che creano i cambiamenti, è una cosa molto naturale, a tutti i livelli ed in tutte le scale.

Osservazione ineccepibile in ogni sua possibile contestualizzazione

Ieri anche Zichichi ha fatto un intervento in tal senso (..)

Sull'attendibilità scientifica di Zichichi, consiglio la divertente lettura del libriccino di Piergiorgio Odifreddi, Zichicche, Edizioni Dedalo, Bari 2003.

3alista
22-01-2007, 17:09
Quoto abii.ne.viderem al 110 pct su Zichichi

LG
22-01-2007, 17:16
ripeto, e qui conta il ragionamento, non i numeri senza analisi critica una foresta equatoriale non collabora al miglioramento dell'atmosfera, è uno status quo, tanto viene assorbito di CO2 tanto viene immesso nell'aria (..) paradossalmente tagliare la foresta amazzonica per fare mobili e parquet (..) permette una maggiore immobilizzazione di CO2 sotto forma di legna (..) sotto questo aspetto e molto peggio il taglio delle foreste nordiche (..)

questo è in parte vero KappaelleTi, se consideri esclusivamente il sistema soprassuolo-atmosfera. Se entra in giuoco anche lo scambio di C suolo-atmosfera i numeri (che sono importanti!) cambiano! Se deforesti non solo elimini la capacità di sequestro della foresta (che nel caso di una foresta tropicale climax sono vicini a zero) ma attivi i processi di mineralizzazione della sostanza organica nel suolo e la conseguente liberazione di carbonio in atmosfera. basti pensare che ogni anno i suoli del pianeta scambiano con l'atmosfera circa 60Gt di C! In totale circa 1500Gt di C sono immobilizzate nei suoli del pianeta, circa tre volte il contenuto in atmosfera, tagliando gli alberi si facilità la liberazione di questa riserva.

Per finire, sennò divento palloso e mi bannate, hai ragione
nel dire che il grosso dello scompenso è dovuto ai comb fossili. Considera che in un anno bruciamo l'energia accumulata dagli ecosistemi in 400 anni.

rasù
22-01-2007, 17:21
se penso a zichichi mi viene in mente crozza e rido. se penso a ratzinger pure.... ormai sono più reali i personaggi che gli originali

secondo me il problema del co2 esiste, l'umanità ha buona parte delle responsabilità ma a meno di non modificare geneticamente il cervello umano non ha possibilità di soluzione.
le soluzioni "governative" servono solo ad alleviare i sensi di colpa ma non risolveranno nulla.....

KappaElleTi
22-01-2007, 17:28
ma attivi i processi di mineralizzazione della sostanza organica nel suolo e la conseguente liberazione di carbonio in atmosfera (..)

Ma se hai camminato un po' in una foresta equatoriale o in una foresta tropicale (me le hai nominate tu) sai benissimo cosa c'è al suolo, che sostanza organica morta c'è. Zero spaccato. Manco una foglia, un ramo, i tronchi spariscono nell'arco di un anno.
Parlassimo di torbiere capirei, infatti per questo ho tirato in ballo le foreste nordiche


(..) hai ragione nel dire che il grosso dello scompenso è dovuto ai comb fossili (..) in un anno bruciamo l'energia accumulata dagli ecosistemi in 400 anni (..)

E' questo il punto


climax......che studi hai fatto?

squalo
22-01-2007, 17:42
che sia una cazzata siamo d'accordo, ma il plancton marino che c'entra? ;)

intendiamoci il problema è "immagazzinare" la CO2, non il suo ciclo

era per evidenziare che le foreste sono si un problema, ma di altra natura..non di CO2 o di O2...perchè il ciclo più grosso avviene in mare: per il plancton che assorbe CO2 e rilascia ossigeno (e viceversa, ma comunque alla fine un assorbimento di CO2 cè) e per l'effetto stesso dell'acqua di mare CHE DISCIOGLIE LA CO2, diventando un pelo più acida...;)

squalo
22-01-2007, 17:44
Lo sapevo! Uccidiamo ste delinquenti di balene e faremo un favore al mondo intero!!!:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

:lol:
eh...senonchè le balene mangiano il plancton animale....:lol::lol::lol:

Guanaco
22-01-2007, 17:49
...
questa affermazione e' di un qualunquismo tale da essere chiaro, almeno a me, che il giornalista di turno deve scrivere qualcosa altrimenti chi se lo fila??
...
Se volete, visitate il sito www.meteolive.it (http://www.meteolive.it), vi potrete trovare molti spunti di riflessione, non risposte assolute (quelle non le ha nessuno tranne SirJo e Barbasma).
...


:rolleyes: :rolleyes:
Caro 3alista,

qualunquismo?
Conosci il significato di questa parola?
Vabbé che la cultura ambientalista (da non confondersi col fondamentalismo verde) in Italia sta a quasi zero, vabbé che anche la scienza non è molto seguita sulle pubblicazioni, vabbé che i forum sono democraticamente aperti a tutti e le stupidaggini imperversano a destra e a manca... Tutto ha però un limite.

Finché si parla di coppia, di barra corta, di emissioni auto/moto possiamo anche dibattere con toni da osteria ed è pure divertente (almeno io mi diverto), ma, vedi, il problema sollevato dal topic è un pelo più critico. Ci si può anche fare dell'ironia, ma le tue affermazioni hanno purtroppo la pretesa di essere serie.

Tu sostieni in pratica che il riscaldamento globale antropico è una bufala che viene alimentata da 30 anni a questa parte per interessi di parte.
Così, il grosso degli specialisti mondiali si sono svegliati una bella mattina, si sono fatti un giro di telefonate (senza consultarti) e si sono messi d'accordo per diffondere allarmismi del tutto inutili. Che bricconcelli.

Beh, la tua posizione, mi dispiace ma non trovo altre parole, riflette un'ignoranza spaventosa in materia. Lo so che mi dimostro offensivo, ma la tua disinformazione in questo momento non solo è colpevole, è anche pericolosa. Ti prego di riflettere in proposito.
Temo che tu abbia letto un solo libro in materia e non l'abbia nemmeno interpretato bene.

Il sito cui tu rimandi (meteolive) cosa dovrebbe rappresentare? Non è che uno dei tanti sul meteo, anche carino, ma non certo specilistico (è uno dei rimandi spicci di Leonardo.it). Tra l'altro, le poche informazioni che riporta non dicono certamente quello che sostieni tu.

Cmq, se non sei esperto e vuoi capire 0,001% di questo tema guarda piuttosto i siti divulgativi seri, che so quello di Discovery Channel, del National Geographic, di Scientif American, quello di Environmental News Network, di Our Planet, quello di Climate Ark, solo per citarne alcuni. Se poi vuoi dati specialistici e pubblicazioni dedicate iscriviti e consulta Science, Nature, Plos. Sennò, tanto vale che prendi informazioni dal tuo droghiere sotto casa.

In quanto alla storia dei 55 milioni di anni... parli di sensazionalismo, si vede che ti ha colpito. Beh, le cose stanno proprio in quei termini.
Ci sono molte informazioni in rete a questo proposito, con tanto di dati e rimandi a studi di paleoclimatologia, ma non voglio caricarti di oneri bibliografici.
Visto che parli della Terra come di un organismo che regisce, m'inserisco proprio in questa ottica e ti faccio presente che ciò non è altro che il concetto di "Gaia" elaborato per la prima volta da James Lovelock, il quale certo non segue le tue posizioni sull'effetto serra-bufala.
Ebbene, lo stesso Lovelock accenna in modo molto preciso al dato - che tu descrivi stupidamente sensazionalistico - dei 55 milioni di anni.

A tale proposito ho scelto per te un link semplice che riporta un suo articolo.
Vedi, non sempre chi scrive sui giornali è un giornalista scribacchino, talvolta ci scrivono pure degli studiosi interpellati ad hoc (come nel caso del pezzo allegato prima).

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=2189&ID_sezione=&sezione=

:confused: :confused: :confused: :confused:

Passo e chiudo.

abii.ne.viderem
22-01-2007, 18:04
Bell'articolo: serio, semplice, direi "a prova di idiota". Ecco la differenza tra uno scienziato ecologista e un integralista verde...

paolo b
22-01-2007, 18:44
(..) Ci sono molte informazioni in rete a questo proposito, con tanto di dati e rimandi a studi di paleoclimatologia (..)

Il primo rapporto Ipcc è di più di quindici anni fa, poi nel '95 e nel 2001. A fine anno (credo) dovrebbe uscire il quarto. Imho lettura indispensabile se si vuole iniziare a discutere/parlare "seriamente" dell'argomento. Dubito che lo faranno in molti, purtroppo. Forse ci "sveglieremo" (collettivamente, a livello mondiale) solo quando si vedranno i primi effetti negativi "tangibili"... e avremo perso un sacco di tempo. Il succo è che da qualche centinaio di anni a questa parte i paesi/popolazioni industrializzate stanno immettendo in atmosfera anno dopo anno quantità di gas serra (soprattutto CO2, ma c'è anche il metano) in quantità superiore alle capacità di assorbimento del pianeta. La presenza percentuale di questi gas (che è variata "naturalmente" nel corso delle ere geologiche, ma con tempi enormemente più dilatati) è una delle variabili che determinano la temperatura globale superficiale. In soldoni, se continuiamo a bruciare combustibili fossili a tutto spiano per ricavare energia (semplifico, ci sono altre cause antropiche, vedi l'agricoltura o la deforestazione, ma quella è la principale) i modelli previsionali danno per "certo" un aumento considerevole delle temperature nell'arco di poche centinaia di anni.

Mi ripeto, cercateli e leggeteli. Ci sono anche le previsioni (allo stato dell'arte "scientifico" odierno) di "cosa succederà se". E non sono per niente belle..

KappaElleTi
22-01-2007, 19:04
Ovvio che se pensiamo ai nostri figli la preoccupazione c'è. Ma dovendo loro decidere se continuare a campare o no, e avendo tutto sommato abbastanza tempo per correre a ripari, anche estremi, sono piuttosto fiducioso.
Non escludo una crisi in questo senso. Ma sono le crisi che creano i cambiamenti, è una cosa molto naturale, a tutti i livelli ed in tutte le scale.

Anche questa analisi è relativa e rischia di condurre in errore....

Perchè se da un lato è vero che niente è mai filato liscio è anche vero che non si era mai messo mano all'ambiente in maniera massiccia e su vasta scala prima della rivoluzione industriale, o meglio le modificazioni apportate dall'uomo pur avendo influito PERENNEMENTE sull'ambiente non erano in grado di porre a rischio la vita dell'uomo stesso. L'ambiente infatti porta i segni dell'uomo e saperli leggere è molto difficile, a volte una cultura basata sul consumo del riso al posto del grano ha significato il mantenimento nei millenni di una fertilità di una regione e la desertificazione totale di un'altra regione...

Per capire la portata dei cambiamenti che siamo in grado di operare basta guardare alla nostra società, agli strumenti che utilizziamo. Fino al secolo scorso non esisteva una casa più alta di 10 piani, chi andava in guerra aveva fra le mani un moschetto, basta guardare alle potenzialità che aveva l'uomo allora e che ha l'uomo adesso per capire che i cambiamenti che stiamo apportando saranno molto più incisivi di quanto si possa immaginare facendo riferimento al passato.

3alista
23-01-2007, 12:08
Caro 3alista,
qualunquismo?
Conosci il significato di questa parola? (..)

Tu pensa, mi avresti fatto riflettere anche senza insultarmi, non mi interessano gli insulti, ammetto la mia completa ignoranza in materia, appena riesco leggeroo' l'articolo, e mi sembrava, ma magari ti e' sfuggito ma pazienza, che io parlassi di SPUNTI DI RIFLESSIONE, non di precetti del Muezzin.

Riguardo quello che ho detto sui giornalisti lo ripeto, e ripeto essere una mia convinzione, non il precetto , tendenzialmente, non tutti ed escludendo quelli che scrivono sapendo cosa scrivere perche' si occupano di altro nella vita sanno niente di tutto.

Mi fa' invece riflettere il tono che tu hai usato...

Per tua info: ho due auto euro 4 ed una col filtro antiparticolato (nessuno mi ha costretto ma io l'ho pagato) e alla mia amata non ho mai tolto il catalizzatore.
Ho la liberta' di andare dove ritengo per il mio lavoro ma evito al massimo i viaggi in aereo, ho cambiato la caldaia che sarebbe ancora andata avanti per un bel po' solo per risparmiare emissioni ed energia, sono l'unico nel raggio di qualche chilometro ad avere i pannelli solari (e tu sai che non conviene economicamente).

Quindi...

Guanaco
23-01-2007, 13:11
Caro 3alista,

cosa ti aspetti da una posizione come la tua?
Hai scritto e sottolineato in modo roboante che l'effetto serra e il riscaldamento globale sono tutte balle. Altro che spunti di riflessione...

Di critiche su quest'argomento se ne possono fare moltissime. Ad esempio, è vero che c'è un fondo di demagogia, che c'è chi aderisce a Kioto, critica gli Usa che non l'hanno fatto e poi è il primo a non rispettare gli accordi (come l'Italia, ad esempio che in queste cose è indietro anni-luce). Ma non puoi andare contro l'evidenza di studi ecologici e climatologici che tagliano la testa al toro da 30 anni a questa parte.

La cosa che mi meraviglia è che risiedi in un paese dove questi aspetti sono sempre stati discussi in anticipo e con grande chiarezza, quindi proprio non riesco a capire da dove venga un'opinione così sballata come la tua.

In quanto ai giornalisti, io con alcune testate ho ogni tanto l'occasione di lavorare e, purtroppo, riconosco (come tu affermi) che ci sono effettivamente persone che scrivono senza sapere quello che scrivono e capiredattori che giudicano senza capire niente; è il mio grande fastidio. Ma tu, scusa, su quale base fai la tua disperazzante e onnicomprensiva affermazione? Visto che anch'io scrivo, mi sento inevitabilmente coinvolto.

Inoltre, vedi, non puoi partire da un'opinione come questa e rigettare a priori qualunque articolo ti ritrovi a leggere. Devi anche capire a chi è indirizzato l'articolo, che spazio ha, che taglio ha, su che fonti si basa. Io valuto uno scritto dal contenuto, non da dove compare. Se poi non sono convinto di qualcosa m'informo e leggo altro. Altrimenti, la critica che uno fa si trasforma in quattro e quattr'otto in PRECONCETTO, una fattore che certo non serve a capire o risolvere i problemi.

Infine, non comprendo perché mi descrivi le tue auto euro4, i pannelli solari o la caldaia. Figurati se mi permetto di criticare il tuo comportamento eco-compatibile o non eco-compatibile. Sono affari tuoi, almeno nel contesto di questo forum. Io, ad esempio, non faccio nulla di particolarmente eclatante per preservare l'ambiente e la mia moto, ad esempio, non emette di certo margherite.

Io facevo semplicemente un discorso di informazione e formazione relativo all'effetto serra e al riscaldamento globale, discorso che non ha a che vedere con gli inquinanti classici e che tu senza battere ciglio hai subito bollato come inconsistente con argomentazioni oggi, permettimi, del tutto inaccettabili.

In quanto ai pannelli solari, non sempre sono economicamente svantaggiosi. Dipende anche dai regimi fiscali e dalle incentivazioni, oltre che da fattori climatici e tecnici. In Germania (dove pure non c'è moltissimo sole) ci sono esempi positivi, ma questo sarebbe un altro discorso...

3alista
23-01-2007, 13:55
Caro Guanaco,

non posso non darti ragione su alcune cose, ti do' torto sul modo in cui ti sei espresso: se uno ti dice che la terra e' piatta e tu sei convinto che sia rotonda, o lo ignori o gli dici che, secondo quello che tu studi tutti i giorni, ci sono argomentazioni tali da potergli spiegare che la terra non e' piatta.

Se tu gli dici che la roboante ignoranza che alberga nella sua mente e' tale da renderlo imbecille etc etc magari questo prima si incazza (e ripeto magari) poi, dopo averti mandato a quel paese per la via rettale (magari, non e' il mio caso) penserebbe (e non e' il mio caso) di te che sei solo uno che non vedeva l'ora di raccontare tutte le cose belle che sa'.

Quindi ripeto per la terza volta: io non so', chiedo, ho delle convinzioni che tali sono perche' son basate su nozioni incomplete e se qualcuno ha la gentilezza di argomentare, allora io non vedo perche' non potrei cambiare idea.

Ho parlato della mia convinzione ad inquinare di meno, oggi, che tu ne dica, non e' ancora economico costruire una casa in maniera ecocompatibile, ne qui in Svizzera ne in Italia, per cercare di spiegare come la questione sia per me importante


Passo e chiudo

p.s. concordo da tempi insospettabili sull'energia nucleare, quella si' che e' ignoranza (il non usarla)

Manga R80
23-01-2007, 14:04
be' nessuno ha mai pensato di scomporre la CO2 in carbonio e ossigeno? E che ci vorrà mai?:lol:

Scherzi a parte l'articolo del tipo è interessante, come interessante è la posizione sul nucleare, accennata ma categorica.

E' uno dei pochi che rinuncia a fare nozze con i fichi secchi. Se vuoi campare così, l'energia da qualche parte la devi tirare fuori...

KappaElleTi
23-01-2007, 14:51
be' nessuno ha mai pensato di scomporre la CO2 in carbonio e ossigeno? E che ci vorrà mai?:lol:



non si fa per non abbattere il mercato dei diamanti :lol:

LG
23-01-2007, 14:52
be' nessuno ha mai pensato di scomporre la CO2 in carbonio e ossigeno? E che ci vorrà mai?:lol:
.

per tornare all'inizio del topic.........è esattamente quello che fanno le piante con la fotosintesi utilizzando l'energia solare

6 CO2 + 6 H2O + 686 kcal/mol = C6H12O6 + 6 O2

bugiardo
23-01-2007, 14:54
alla CO2 messa in circolo dallo sfruttamento di risorse accumulate nel corso di milioni di anni

Bruciando combustibili fossili noi stiamo riportando l'atmosfera a quello che era milioni di anni fa . Liberando tutte quelle sostanze che in milioni di anni gli organismi vegetali avevano imprigionato .

Diverso il discorso quando si parla di energie rinnovabili ( il biodiesel o la legna ecc.)

Qlc ha visto qlc giorno fa in tv il servizio su Marte ?

Li e' allo studio come innescare un effetto serra , al fine di riuscire a trattenere sul pianeta parte del calore del sole e riscaldarlo.

E' stato un servizio molto interessante , alcuni studi ipotizzano che tramite l'emissione di gas che producano un effetto serra in qlc decina di anni si potrebbe avere un marcato alzamento della temperatura con la nascita ( o rinascita ) di mari e corsi d'acqua ....

squalo
23-01-2007, 14:58
Bruciando combustibili fossili noi stiamo riportando l'atmosfera a quello che era milioni di anni fa . ....


no, non è cosi...
perchè i combustibili fossili rappresentano un "condensato" di milioni di anni...e non quello che c'era milioni di anni fa...

è come se tu raccolgiessi un'euro al giorno...
dopo 100 giorni ti ritrovi un pacchetto di cento euro che NON rappresentano quello che avevi 100 giorni prima...ma quello che hai accumulato in 100 giorni.;)

KappaElleTi
23-01-2007, 15:00
per tornare all'inizio del topic.........è esattamente quello che fanno le piante con la fotosintesi utilizzando l'energia solare

6 CO2 + 6 H2O + 686 kcal/mol = C6H12O6 + 6 O2

con una efficienza sulla radiazione solare pari all'1%

ma allora se esistono sistemi di captazione dell'energia solare che hanno valori di efficienza pari al 26-27% si riuscisse a non utilizzare combustibili fossili non si chiuderebbe prima il cerchio (lasciando peraltro la natura a compiere il suo corso, senza voler piantare palme nel deserto con risultati di efficienza energetica negativi e comunque non significativi) e comunque conservando i serbatoi di idrocarburi esistenti?

il problema non è il ciclo, ma l'immobilizzazione della co2

enricogs
23-01-2007, 15:33
le piante si comportano come accumulatori di carbonio.
assorbono la CO2 ed immobilizzano il carbonio. mi spiego.
una foresta che cresce assorbe carbonio.
una foresta matura ha un bilancio del C pari a zero tuttavia quello che ha immobilizzato rimane immobilizzato nel legno.
Le foreste dunque combattono l'effetto serra.
e non solo le foreste.
anche buone pratiche agricole, fare case in legno, ecc

KappaElleTi
23-01-2007, 15:42
le piante si comportano come accumulatori di carbonio.
assorbono la CO2 ed immobilizzano il carbonio. mi spiego.
una foresta che cresce assorbe carbonio.
una foresta matura ha un bilancio del C pari a zero tuttavia quello che ha immobilizzato rimane immobilizzato nel legno.
Le foreste dunque combattono l'effetto serra.
e non solo le foreste.
anche buone pratiche agricole, fare case in legno, ecc

chiariamo

le foreste esistono ancora ma la CO2 in circolo non è quella delle foreste bruciate, è quella degli accumuli di migliaia (MIGLIAIA) di anni OLTRE a quella accumulata attualmente nelle foreste (carbon fossile, olii combustibili, metano)

dovremmo fare le foreste MULTIPIANO per immobilizzare la CO2 generata dalla combustione dei combustibili fossili

oppure accumulare legname legname legname (che non sia degradato da funghi e batteri insetti ecc ecc (spiegami come:confused: ) per qualche migliaio di anni

........

Guanaco
23-01-2007, 16:01
Efficienza ed entropia...
Bisogna considerarle entrambe.

La fotosintesi vegetale (ce n'è anche una batterica basata su un ciclo acido, anziché un ciclo con l'acqua) ha un'efficienza che dipende da molti fattori. Bisogna vedere se le piante sono di zone tropicali o temperate, quanto evapotraspirano, in che condizioni di saturazione interna sono, ecc...

In quanto alla reazione biochimica, questi i passaggi critici:

1 - Energia prelevata dalla radiazione per accumulare blocchi di 8 elettroni per ogni molecola di CO2: rendimento circa 29%
2 - La porzione di energia utile è solo quella delle onde luminose di lunghezza 400-700 nm: rendimento sull'energia incidente circa 43%
3 - Limitazione data dal tetto vegetale di copertura: 20% di barriera in media
4 - La fotosintesi non può prodursi senza un dipendio energetico per lo spostamento della biomassa prodotta: 33% circa di consumo

Fatti i dovuti calcoli, dell'energia solare totale incidente il 7% circa viene immagazzinato in forma potenziale chimica all'interno della biomassa.
Se però non si tiene conto dei fattori limitanti (2, 3) il rendimento si aggira sul 20%. Se poi ci focalizziamo sul rendimento puntuale (togliendo 4), il rendimento chimico sale a 29%. Quest'ultima è dunque l'efficienza della reazione in sé. Non male, considerando che non c'è alcuna combustione diretta.

Al di là del rendimento energetico, quello che conta considerare nel caso della fotosintesi biologica è la diminuzione di entropia (diciamo aumento del disordine molecolare) che si viene a stabilire laddove viene prodotta biomassa. Le piante sono infatti sistemi altamente autoorganizzati, come ogni altra creatura della biosfera.

In definitiva, l'effetto serra causa un aumento termico che, a sua volta, limita o impedisce lo sviluppo vegetale o, anzi, uccide porzioni crescenti di vegetazione che da centinaia di milioni di anni sono in omeostasi con gli esseri respiranti (emettono CO2). Questo non solo diminuisce l'accumulo energetico utile per tutta la catena alimentare, ma determina la distruzione di un complesso biologico ordinato capace di convertire la CO2 contro il lavoro entropico.

:(

KappaElleTi
23-01-2007, 16:11
La fotosintesi vegetale ha un'efficienza che dipende da molti fattori. Bisogna vedere se le piante sono di zone tropicali o temperate, quanto evapotraspirano, in che condizioni di saturazione interna sono, ecc...
..............
.........
:(

fonte di tutte le "teorie" esposte?

tanto per confutarne una posso inviarti qualche tomo di biochimica con esposto tutto il ciclo fotosintetico la cui efficienza è valutata intorno all'1% dell'energia che colpisce la lamina fogliare :confused:

al netto delle ossidazioni

altro che 29%....

Guanaco
23-01-2007, 16:24
fonte di tutte le "teorie" esposte?



...lo trovi in tutti questi testi, papale papale, ti basta?


Biologia molecolare della cellula, la bibbia - Zanichelli

Biochimica - Zanichelli

Ecologia - Zanichelli

Fisiologia Generale, Principi (Edi-Ermes)

Chimica organica (Russo) (Casa Editrice Ambrosiana)

Fondamenti di chimica (Silvestroni) - Vecchi Editore

E' inutile...
Basta, mi sono rotto...

Chiudo

KappaElleTi
23-01-2007, 16:26
...lo trovi in tutti questi testi, papale papale, ti basta?



cercherò :confused:

certo che rendimento 29% :lol: :lol: :lol:

nossa
23-01-2007, 16:32
Non so se l'effetto serra c'entri qualcosa ma piove da ore, giornata libera buttata via e programmi stravolti, il forum serioso non è stato di alcun supporto....
La fonte sta solo nel mio stato d'animo! Miii che due palle oggi, esco e mi prendo una cioccolata:mad:

KappaElleTi
23-01-2007, 16:37
macche dici

saranno piovuti 900.000 mm d'acqua appena :lol:

l'ho letto papale papale.....:lol: :lol: :lol:

maxthud
23-01-2007, 17:13
Qlc ha visto qlc giorno fa in tv il servizio su Marte ?
Li e' allo studio come innescare un effetto serra , al fine di riuscire a trattenere sul pianeta parte del calore del sole e riscaldarlo.


in pratica visto che non siamo capaci di limitare l'effetto serra sul nostro pianeta, l'idea sarebbe quella di crearlo su di un altro (visto che in tal senso siamo gia' esperti)

basterebbe catturare la nostra anidride carbonica in bombole a 200 atm e spedirla su marte via razzo (che a sua volta ne produce in quantita') cosi' salviamo la capra e ci prendiamo il caprone

non so se ridere o piangere