fedeste
20-12-2006, 09:15
Non male questa motoretta :-p :-p
il preparatore è Furio Federiconi,
"La storia di questa cafe racer inizia in un mercatino di Mannheim, in Germania. E’ lì che Enrico Giusti, un appassionato motociclista di Prato, scova una BMW R 75/5. Giusti non voleva una moto inglese: sarebbe stata una scelta scontata. Una giapponese? Nemmeno per idea: troppo banale. Così approda a questa fascinosa tedescona dalla meccanica solida che ben si presta alle cure del preparatore di Castiglione di Cervia Furio Federiconi.
Molte parti sono realizzate artigianalmente; altre invece appartengono alla lista di accessori che, negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, equipaggiavano le moto da corsa. La forcella è una pregiatissima Ceriani “Gran Premio”, serrata da piastre in alluminio lavorato e lucidato. Dietro invece c’è una più moderna coppia di ammortizzatori Koni regolabili nel precarico molla e nell’idraulica in estensione.
Il nero e lucido serbatoio sembra di serie. Invece è stato allungato e abbassato. La sella è monoposto in pelle rifinita con grande cura. Il codino è in fibra di vetro.
La cilindrata cresce e i cilindri adottano i pistoni della R 90 S. Il coperchio anteriore rigato è di una R 90.
La coppa dell’olio è maggiorata. I due carburatori Dellorto PHF 30 hanno lunghissimi cornetti di aspirazione di derivazione automobilistica."
Fonte: motociclismo
il preparatore è Furio Federiconi,
"La storia di questa cafe racer inizia in un mercatino di Mannheim, in Germania. E’ lì che Enrico Giusti, un appassionato motociclista di Prato, scova una BMW R 75/5. Giusti non voleva una moto inglese: sarebbe stata una scelta scontata. Una giapponese? Nemmeno per idea: troppo banale. Così approda a questa fascinosa tedescona dalla meccanica solida che ben si presta alle cure del preparatore di Castiglione di Cervia Furio Federiconi.
Molte parti sono realizzate artigianalmente; altre invece appartengono alla lista di accessori che, negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, equipaggiavano le moto da corsa. La forcella è una pregiatissima Ceriani “Gran Premio”, serrata da piastre in alluminio lavorato e lucidato. Dietro invece c’è una più moderna coppia di ammortizzatori Koni regolabili nel precarico molla e nell’idraulica in estensione.
Il nero e lucido serbatoio sembra di serie. Invece è stato allungato e abbassato. La sella è monoposto in pelle rifinita con grande cura. Il codino è in fibra di vetro.
La cilindrata cresce e i cilindri adottano i pistoni della R 90 S. Il coperchio anteriore rigato è di una R 90.
La coppa dell’olio è maggiorata. I due carburatori Dellorto PHF 30 hanno lunghissimi cornetti di aspirazione di derivazione automobilistica."
Fonte: motociclismo